Appena il piccolo
mascalzone comincia a navigare, magari con qualche difficoltà, ma più svelto di
un gatto, e spinto da una forza di esplorazione incoercibile, cerca di
appropriarsi di ogni oggetto che susciti la sua innata brama di possesso (se
avessero guardato di più i bambini, i comunisti non avrebbero fatto quella
figura di teste di birillo che storicamente li ha affossati), ed annuncia al
mondo: "mio!". Urla e strepiti se si cerca di toglierli
l’oggetto, magari prezioso, o, peggio ancora, pericoloso.
Il passo
successivo, se l’oggetto conquistato è complesso, è un sorriso ruffiano, che vi
manda in brodo di giuggiole, e, sornione come una ragazza che ha deciso che voi
dovete conquistarla, vi intima: "Appi!". Che, tradotto dal bambinese,
significa: "Apri!".
Cioè: "Fammi vedere cosa c’è dentro, e fammi capire".
Saggi e veri, i
bambini.
Questa storiella,
che ci ammannì tre o quattro secoli fa’ il “professore” di religione al liceo
classico, mi è tornata in mente in questi giorni natalizi, assistendo alla
sceneggiata politica cui siamo costretti ad assistere in questo squinternato Stivale.
Amato, ma squinternato.
E proviamoci,
allora, prima a “prendere” e poi a “spacchettare” la situazione politico –
sociale nella quale siamo immersi: una specie di girone dantesco, ove la pena
per peccatori colpevoli di “eccesso di pazienza” consiste nell’essere immersi
nel guano fino al limite della bocca, sperando che nessuno provochi
perturbazioni.
- Le ideologie, almeno quelle
“politicamente corrette”, sono a zero: non ci crede più nessuno,
veramente. Tutta finzione, spettacolino da trivio, gioco delle tre carte.
- I partiti ne hanno sofferto: non sono
stati capaci di rinnovarsi ed adeguarsi.
- La conseguenza è che si sono
trasformati in bande rivali, in contrapposizione geografica, ma poco
politica, quasi per nulla programmatica, tesa solo al bene privato. Il
loro. Ladri, corrotti, ignoranti, incapaci, servili, leccapiedi.
- Per aggregare il consenso, soprattutto
in vista delle elezioni, non resta loro che comprarlo. In tutti i modi.
“Leciti” o, stando alle notizie, per lo più o illeciti o miserabili.
- Ora si va verso un Parlamento che sarà
ingovernabile. Veti incrociati, ricatti, ammucchiate invereconde ed
incestuose porteranno ad un ulteriore ingovernabilità che farà durare
poco, pochissimo la prossima legislatura. Grecia, o, peggio, Weimar. Con
quel che è venuto poi.
- Ve li vedete le “gemelline Kessler”,
Monti e Bersani, in calzamaglia politica, sgambettare in un teatro ove
politica, programmazione, progetto industriale, spinta al commercio,
rafforzamento dei fornitori di servizi sono completamente assenti? Avremo
solo tasse, riduzione dei servizi sociali, assenza di ricerca ed
innovazione, compimento della distruzione della volontà di lavoro, di intraprendere,
di creare per sé e per gli altri, di difesa del cittadino, di protezione
dei più deboli.
- Vi elenco alcune promesse non
mantenute. Le risentiremo nella campagna elettorale: a) riduzione dei
parlamentari; b) riduzione dei soldi ai parassiti parlamentari; c)
riduzione delle province; d) quasi azzeramento delle auto blu e di tutti i
benefici medievali che ci pesano sul groppone; e) riduzioni dei soldi ai
partiti; f) azzeramento dei soldi ai giornali; g) creazione e
rafforzamento di una politica ambientale sul territorio: montagne, fiumi,
rifiuti, energie rinnovabili, inquinamento, distanza crescente dal
petrolio, ……..h) lotta dura agli sprechi della pubblica amministrazione;
i) lotta dura alla malavita; l) soluzione dei vari conflitti di interessi;
m) riappropriazione della sovranità sulla Banca d’Italia; n)pagamento
immediato dell’Himalaya di debiti che lo Stato ha nei confronti dei
privati; o) “umanizzazione” della Banda Bassotti di Agenzia delle Entrate
e Equitalia. E potrei continuare con scuola, politica della casa,
sovranità monetaria, sovranità Nazionale, problema Meridionale e questione
Settentrionale…. Non basterebbero pagine e pagine per elencare tutto.
Il fatto è che
siamo servi e non padroni a casa nostra. Fregatevene di chi vincerà Monti è Uomo
della Goldman Sachs; Berlusconi è legato alla stessa criminale banca ebrea
attraverso la Endemol ,
e Bersani si è affrettato, durante le “primarie” a rassicurare i padroni che
lui vorrebbe una società “cashless”, esattamente il mezzo per renderci tutti amebe
grigie, vermi striscianti, come il <> dei “poteri forte”
disegna e vuole. Svendita per un tozzo di pane dei gioielli italiani e poi
tutti schiavizzati a stipendi “cinesi”, sempre più schiavi.
La soluzione sono
anni che la ululo, solitario lupo sotto la luna: cacciamo la Goldman Sachs dall’Italia e
dall’Europa. Cacciamo gli americani e le loro bombe nucleari dal nostro
Stivale. Cacciamo i servi bancari e finanziari della City, degli SUA e di
Israele.
Ce la possiamo
fare, gente.
E allora, solo
allora, potremo sorridere ai nostri bambini quando ci chiederanno: “Appi” e
guarderemo insieme al bambino cosa c’è dentro. E sorrideremo, sorrideremo
ancora una volta.
Dignità e
speranza.
<>
Fabrizio Belloni
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