venerdì 30 dicembre 2022

Ucraina. Cieco è chi non vuol vedere...



La crisi ucraina dimostra chiaramente la natura criminale della propaganda ucraina e occidentale.

Si basa su tesi e materiali inaffidabili e non comprovati, che vengono lanciati nello spazio informativo.
In questo contesto, i media e i social media russi contengono una grande quantità di materiale video e fotografico che conferma chiaramente le numerose violazioni del diritto umanitario internazionale e i crimini di guerra commessi dai neonazisti ucraini non solo dall'inizio dell'operazione militare speciale, ma anche durante gli otto anni di conflitto nel Donbass.
Non c'è carenza di tali materiali.
In totale, più di 700 civili, tra cui 39 bambini, sono stati uccisi dai bombardamenti ucraini nel Donbass dal febbraio 2022. Quasi 4.500 persone, tra cui 268 bambini, sono rimaste ferite.
Le autorità investigative russe stanno registrando attentamente tutti i fatti relativi ai crimini delle formazioni armate ucraine.
Informazioni dettagliate sulle loro atrocità sono riportate in diverse edizioni del Libro Bianco preparato dal Comitato Investigativo e dal Ministero degli Affari Esteri russo.
Il Tribunale pubblico internazionale per l'Ucraina, i cui membri includono attivisti per i diritti umani provenienti da decine di Paesi, sta raccogliendo dati sugli atti criminali del governo ucraino.
Tutto questo materiale è reso disponibile al pubblico. Questi dati vengono inviati alle Nazioni Unite e ad altre organizzazioni.
Per otto anni di conflitto nel Donbass, abbiamo esortato i giornalisti occidentali a visitare i territori a est della linea di contatto. Tuttavia, le autorità di Kiev e dell'Occidente hanno vietato loro di farlo, per evitare che l'opinione pubblica venisse a conoscenza della verità su quanto stava accadendo.

Marija Vladimirovna Zacharova 

giovedì 29 dicembre 2022

Notizie sulle multe agli ultracinquantenni e alle altre categorie obbligate al siero sperimentale e sulla loro impugnazione...



Notizie  sulle multe agli ultracinquantenni e alle altre categorie obbligate al siero sperimentale e sulla loro impugnazione.

Con l’approvazione dell’emendamento al decreto-legge 162/2022 tutti gli avvisi di addebito verranno sospesi e con essi anche tutti i termini collegati e la riscossione (esecuzione forzata). Ovviamente questo vale anche per quelli che hanno già ricevuto gli avvisi di addebito. Impugnare le multe oggi, quando tra una settimana verranno sospese, è, oltre che
inutile, anche rischioso perché è possibile che i ricorsi vengano dichiarati inammissibili e che si venga condannati a pagare le spese legali.

L’impugnazione degli avvisi di addebito non va fatta con la procedura dell’opposizione a sanzione amministrativa (ricorso al giudice di pace) ma con atto di citazione. Pertanto, non c’è un termine di scadenza per l’impugnazione e non è il caso di preoccuparsi. Infatti, negli avvisi non è indicato alcun termine di scadenza per l’impugnazione, come sarebbe obbligatorio in base alle norme sul procedimento amministrativo.

Non è vero che l’emendamento sospende solo la notifica delle comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio (prima raccomandata), ma si riferisce a tutta la procedura compresa la riscossione (esecuzione forzata).

Da quando sarà approvato l’emendamento l’Agenzia delle Entrate Riscossione non potrà fare più nulla e tutti i termini (sia quelli per l’amministrazione sia quelli per i cittadini) saranno sospesi fino al 30 giugno 2023.

Pertanto, chi ha ricevuto la notifica dell’avviso di addebito non deve fare nulla fino al 30 giugno 2023. Ovviamente gli avvisi NON vanno pagati perché anche il termine di sessanta giorni per il pagamento è sospeso.

Se l’emendamento non dovesse passare, cosa molto improbabile, e se per il 30 giugno dell’anno prossimo non dovessero aver annullato definitivamente, come promesso, le multe, metteremo a disposizione di tutti uno schema di citazione con le istruzioni su come impugnare gli avvisi di addebito senza doversi rivolgere ad un avvocato.

Ora bisogna attendere. Precipitarsi ad ascoltare i consigli di chi non ha approfondito la materia e non ha alcuna esperienza in proposito è rischioso e inutile.

Tanti auguri di buon Anno Nuovo da tutto lo staff di difendersiora!

Avvocato Alessandro Fusillo




mercoledì 28 dicembre 2022

"La terza guerra mondiale inizierà dal Kosovo?"




Il conflitto tra la Serbia e i separatisti del Kosovo controllati dall'Occidente potrebbe degenerare in proporzioni globali, a differenza di quello ucraino, che è localizzato sul territorio di un solo paese.

Queste dichiarazioni sono state fatte dall'esperto militare ucraino Oleg Starikov, Colonnello dei Servizi Sicurezza dell’Ucraina, in onda sul canale "Sì, è così".

Secondo l’esperto “Non ci sarà nessun congelamento in Kosovo. Se paragoniamo il conflitto regionale ucraino a quello serbo, se divamperà, sarà di portata globale. Potrà divenire realmente una terza guerra mondiale, già convenzionale. In Ucraina abbiamo un conflitto armato, una guerra che è controllata, scusate il cinismo, ma essa è controllata dalla comunità occidentale. Ma anche Cina e India sono attente. Basta vedere quando Putin ha parlato sull'uso nucleare e Modi, (il primo ministro indiano) ha detto che questo non gli aggrada e non è d’accordo. Ci sono state pressioni, quindi tutti sono andati oltre. Esiste un conflitto ma viene governato. Stoltenberg ha affermato che l'importante è che il conflitto non vada oltre l'Ucraina. È cinico, ma cito le loro dichiarazioni", ha detto Starikov.

Circa la situazione esplosiva in Kosovo, ha considerato che in caso di conflitto militare in Kosovo, vi saranno coinvolti molti paesi del mondo, e non per niente l'Occidente sta già iniziando a rafforzare il proprio fianco orientale con sistemi di difesa aerea. “…E se inizia lì, l’intera area balcanica esploderà tutta, e di fatto si potrebbe verificarsi una guerra mondiale. La Russia dovrà intervenire senza indugi per fornire armi ai serbi che dovranno usare le operazioni aeree per entrare in Kosovo... È tutto molto serio e grave lì. Per questo, l'Occidente sta ora rafforzando il sistema di difesa aerea del suo fianco orientale. Mentre i tedeschi danno i loro "Patriot" ai polacchi. Tutti capiscono perfettamente a cosa può portare questo. Se inizieranno le operazioni aeree, sciami di 50-60 droni partiranno, apriranno sistemi di difesa aerea e difese missilistiche, Dio non voglia, potrà succedere. Ci sarà una guerra aperta nel teatro delle operazioni europeo. Non ci sarà solo la Russia. La Bielorussia sarà coinvolta e i cinesi saranno presenti", ha aggiunto l'esperto.

Enrico Vigna ForumBelgrado Italia/CIVG



martedì 27 dicembre 2022

Ucraina. Via alla guerra di religione...



Mentre le notizie diramate dal mainstream sulle condizioni di salute di Putin "malato terminale di cancro", che sopravvive a stento solo grazie alle medicine occidentali", intendono minare l'autorità del presidente russo, lasciando  immaginare una lotta in corso tra gli alti papaveri del Cremlino per la successione (in seguito al presunto fallimento dell'Operazione Speciale in Ucraina) ecco che si aggiunge un nuovo tassello alla lotta senza quartiere tra opposti interessi geopolitici ed economici.

Ormai l'atteggiamento dell'ex comico zelensky,  suggerito dal suo mentore nordamericano, Biden (altro preoccupante caso clinico psichiatrico), sta raggiungendo il culmine dell'idiosincrasia anti-russa. Il regime di Kiev, nato dalla finta rivolta di Maidan,  ha iniziato la sua pulizia etnica prima proibendo la lingua russa in tutte le regioni dell'Ucraina, anche in quelle che storicamente facevano parte della Russia, da tempo immemorabile, poi sono passati alla condanna della cultura e degli autori russi con roghi di libri e censure,  e quando hanno visto che non bastava sono ricorsi all'incarcerazione ed alla tortura contro i cittadini  dissidenti, dichiarando fuorilegge tutti i partiti che non si uniformavano al "nuovo corso" ed ora infine -dopo la condanna politica- sono passati a quella religiosa.  Il Parlamento ucraino è pronto a mettere al bando le strutture della Chiesa ortodossa, considerata troppo vicina a Mosca.

L'unica a  prendere le distanze dal questa iniziativa antireligiosa, che molto somiglia all'antiebraismo conclamato dell'ex caporale tedesco (maestro di zelensky) è  Elena Bogdan, responsabile del Servizio statale per la libertà di coscienza (organismo che verrà riformato da zelensky e affidato al governo) che ha avvertito come lo stop a una confessione «provocherebbe una destabilizzazione della società» e la Chiesa ortodossa ucraina «con gli statuti adottati a maggio non mostri più alcun legame con la Russia». Il riferimento è alla presa di distanza varata dopo l’inizio della guerra, con anche la decisione di non nominare più durante le liturgie il patriarca di Mosca, Kirill.  

Manca solo che  mettano l'obbligo di uno speciale marchio "ortodosso",  tipo la stella di David  della Germania negli anni '30, a questo punto...
Paolo D'Arpini

sabato 24 dicembre 2022

La recita di zelensky a Bakhmut (in russo Artemovsk) con secondo tempo a Washington D.C.!

 


Sulla "visita" di Zelensky in prima linea a Bakhmut (in russo Artemovsk) sono stati spesi fiumi di inchiostro e pixels, sia per lodare l'Eroe coraggioso che va a dare sostegno ai suoi soldati, sia per mettere in dubbio tale evento mediatico.
 Ad Artemovsk, punto e snodo nevralgico della linea di difesa ukraina contro l'avanzata DNR e Russa per la liberazione completa della Regione di Doneck, si combatte accanitamente da settimane, oramai casa per casa, quartiere per quartiere. E' notizia nota che la cittadina superfortificata (già nel 2014 Q.G. ukraino per l'attacco al Donbass ribelle) è oramai vuota di civili e strapiena di trincee, bunkers, sotterranei, depositi. La vita civile è nulla, nessuna fabbrica è più attiva da tempo, nessuna è più integra. Una cittadella militare sotto pesante, decisivo attacco nemico.


L'incontro di Zelensky con la truppa, con conseguenti firme dei soldati sul Sacro Cencio gialloazzurro da donare a Victoria Nuland a Washington, sarebbe avvenuto in una fabbrica della città: ci sono i filmati, c'è il discorso del Presidente, tutto svolto nella massima tranquillità, mentre fuori imperversa la battaglia a suon di artiglieria pesante continua, tanto da far paginare La Repubblica "Bakhmut, la Stalingrado ukraina",


riempiendola di articoli stupendamente demenziali, ma disvelatori: duemila mortaiate al giorno, un fracasso immondo, l'inferno in Terra. All'interno della Fabbrica della Cerimonia delle Medaglie e del Sacro Cencio, nell'audio dei video, non si sente volare una mosca. Complimenti per l'insonorizzazione. Talmente illogico e irreale, tanto da obbligare a scrivere qualche dubbio pure ai complottisti del NYT. Chissà dov'era l'Eroe di Times quel giorno, a quante leghe da Artemovsk, e da Kiev.


"Dimmi bimbo mio, мой дорогой сукин сын, chi ti ha picchiato? Un Russo? Sono cattivi quelli. Ora paparino ti regala una fionda"

Zelensky cambia Bandera - lo annuncia via twitter il rappresentante ukraino all'ONU (verificato)

Dal sito ZOV DNR - L'esperto di bugie.
 Un esperto di bugie ha analizzato il linguaggio del corpo di Zelensky nell'incontro con Biden
 https://dnr-news.ru/politics/2022/12/23/193074.html
 
"La cosa più interessante che ho notato sono state le emozioni di Volodymyr Zelensky quando ha menzionato il suo viaggio a Bakhmut", dice Ilya Anischenko, un esperto di bugie. Ad esempio, quando ha comunicato con Biden su questo argomento, ha dato quattro segni di menzogna: deglutire, fare una pausa, un pesante sospiro e stringere molto la mano. Durante il suo discorso al Congresso, quando è arrivato di nuovo a Bakhmut, ha tirato la testa – anche questo è un segno di una bugia.

- Ma potresti sbagliarti. Dopotutto, è noto che la cosa più difficile è leggere le emozioni di attori e pazzi. Zelensky è un attore professionista. È difficile morderlo?
- Non direi che sta giocando duro in questo momento. Solo che è un po' drammatico. Ad esempio, quando ha ringraziato Biden molte volte, non ha deliberatamente nascosto la sua eccitazione e ansia. In questa situazione, non ha bisogno di essere fiducioso e forte. È venuto a chiedere.
Non escludo che Zelensky possa esagerare per causare pietà. Quando ha incontrato per la prima volta il Presidente degli Stati Uniti, c'era una macro espressione di tristezza sul suo volto. Le persone fanno questa espressione quando vogliono essere compatite.
Dall'esterno, Zelensky sembra freddo, ma è chiaro che sta vivendo un forte stress. Prima di parlare al Congresso, all'inizio, le sue mani tremavano. A questo proposito, il suo sistema nervoso, come personaggio pubblico, è debole.
In generale, la sua condizione generale è così così. Anche se ringrazia gli americani per il loro aiuto, ma, a suo parere, questo non è abbastanza. Penso che questo viaggio non gli abbia causato emozioni super positive.

- Non tratta Biden come un politico alla pari?
-Certo che no. Zelensky guarda Biden, in attesa di istruzioni su come comportarsi.

- Il Presidente degli Stati Uniti simpatizza con Zelensky?
- Non ho visto emozioni forti. Biden ha un atteggiamento calmo e uniforme nei confronti di Zelensky.

- Biden non sta mentendo quando dice che è sempre pronto ad aiutare l'Ucraina?
Biden non sta mentendo, ha davvero intenzione di sostenere pienamente l'Ucraina. Il presidente degli Stati Uniti non è pronto a perdere.

- Hai notato qualcos'altro di interessante?
- Ha notato come Biden si è illuminato alla conferenza stampa? Lui stesso ha scelto i giornalisti americani che, senza esitazione, gli hanno fatto domande. Il presidente ha letto le risposte su un pezzo di carta.
Un altro momento come questo - quando Zelensky ha detto che voleva la pace, ha anche tirato la testa, il che indica incertezza. Ha anche scosso la testa e ha increspato le labbra sulla frase "le difese ucraine saranno rafforzate". In questi momenti, non è sicuro neanche di questo. Ci sono stati scatti "lamentosi" di Zelensky con Biden negli Stati Uniti: momenti strani...

 [Guardate che faccia: a me sembra in down di coca, ma forse è jet leg - Jure]

venerdì 23 dicembre 2022

Baccini e baccinazioni... il PM di Pordenone indaga...



Il pubblico Ministero di Pordenone indaga in merito alla dose eterologa  (Astrazeneca con Pfizer, Astrazeneca con Moderna, Pfizer con Moderna etc, etc), la terza dose e ora anche la quarta, sono tutte somministrate Off Label cioè fuori scheda tecnica, il che richiederebbe l’esistenza di studi almeno di fase II pubblicati per essere a norma di legge, ma questi studi – che dovrebbero esserci tra l’altro per ogni percorso immunologico creato “tra mescolamenti di vaccini e guarigioni”,   affermano i farmacisti, “non ci sono”.

“Per esplicita ammissione della Commissione Consultiva Tecnico Scientifica
(verbale 72 dell’11 luglio 2022) la stessa non ha approvato l’utilizzo
off-label della 4°dose secondo studi di fase due pubblicati (e si
ribadisce la necessità che ve ne sia uno per ogni percorso immunologico
creato) ma “sulla base dei dati esaminati e in considerazione dell’attuale
andamento epidemiologico” eventualità e condizioni non previste nella legge
648/96 per l’inserimento off-Label di una nuova indicazione o variazione
posologica. E chiedono “ai Direttori delle Farmacie Ospedaliere della
aziende sanitarie del FVG, tutelari dell’appropriatezza prescrittiva
all’interno della propria azienda sanitaria e sul territorio competente, di
avere evidenza di quali studi hanno fornito ai medici vaccinatori delle
Aziende Sanitarie affinché potessero fare adeguate valutazioni
rischio/beneficio e dove abbiano trovato l’aggiornamento dell’elenco della
648/96.

E qui tocchiamo un altro punto cruciale infatti gli autori della lettera
chiariscono “Il mancato aggiornamento della nuova indicazione in elenco
imporrebbe al medico, farmacista ed infermiere vaccinatore di non poter
vaccinare se non violando la norma stessa e facendoci ricadere nella
violazione prevista dall’articolo 445 c.p.”. La norma penale citata si
riferisce alla “Somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la
salute pubblica”. Ma cosa accadrebbe se dalla somministrazione di un
farmaco in violazione dell’art. 445 cp derivassero la malattia grave o
addirittura la morte di una o più persone? Potrebbero configurarsi anche i
reati di lesioni e/o omicidio colposo a carico dei medici, infermieri e ora
anche farmacisti vaccinatori? Riteniamo di sì.

Inoltre la dott.ssa Tiziana Coccoluto (Capo di Gabinetto d’Ordine del
Ministero)- che in molti ricorderanno se non altro per il video esplicito
che la dott.ssa Barbara Balanzoni ha diffuso sui social proprio in merito
alla circolare che autorizzava la vaccinazione nei guariti – ebbene la
dott.ssa Coccoluto firmataria della circolare- a giugno, interpellata
dagli ordini delle professioni sanitarie in merito proprio alla confusione
creata da quella circolare, ha “ritenuto necessario interpellare il
Consiglio Superiore di Sanità per avere rassicurazioni sulla vaccinazione
dei guariti (nota 11385 del 01 luglio 2022). Peccato che ad oggi il CSS non
abbia ancora risposto, ricordano nella pec i farmacisti.

“Si ritiene doveroso- concludono – ricevere risposta a tutti i quesiti
posti ed in mancanza di risposte esaustive al riguardo si invita a prendere
in considerazione la possibilità di sospendere ogni tipo di vaccinazione al
di là delle uniche autorizzate in scheda tecnica o supportate da studi che
ne permettano il reale inserimento in 648/96 (con aggiornamento dell’elenco
relativo).”

(Fonte: Marianna Maior)




giovedì 22 dicembre 2022

Chi la Russia colpisce di Russia perisce...

 


“Volevate continuare a fare del male alla Russia e starvene tranquilli e impuniti? Volevate  vederla stramazzare al suolo, fatta a pezzi con le sanzioni. Le fate la guerra con armi e sanzioni, il male da voi causato non colpisce solo il popolo russo, ma anche il vostro proprio popolo. Sono gli italiani a pagare più dei russi le conseguenze della vostra follia. I vostri giornali già preparano mentalmente il popolo a risolversi i problemi economici e sociali  che avrà quest’inverno. In Russia luce, gas, legna e acqua a volontà e a buon prezzo, ma in Europa è già emergenza su prezzi e occupazione. La causa non è Putin, ma dell’ottusa politica Ue-Usa-Nato e di chi l’ha sostenuta”. (Dmitrij Medvedev)



I politici italiani hanno risposto a Medvedev con insulti, forti nella convinzione che gli italiani sono disposti a fare sacrifici pur di fare la guerra alla Russia...

mercoledì 21 dicembre 2022

L'Ilva non salva manco una cozza...

 


Cozze avvelenate, l’Ilva ha ucciso anche il mare...

Non solo l’aria e i terreni, ma anche il mare e i suoi prodotti sono stati avvelenati dalle emissioni nocive dell’ex Ilva di Taranto per via aerea e mediante le correnti marine degli scarichi. È la conferma che arriva dalle 3700 pagine di motivazioni della ciclopica sentenza “ambiente svenduto” con cui la Corte d’assise di Taranto ha emesso 22 condanne ai danni degli ex proprietari della fabbrica ionica, la famiglia Riva, e i dirigenti dell’acciaieria tra il 1995 e il 2012. 

LA SENTENZA - Scrivono i giudici: “Sono le sostanze tossiche provenienti dalla fabbrica ad aver contaminato i mitili, inquinando gli spazi acquei di superficie destinati all'allevamento”. Un enorme danno economico ed ambientale...

Fonte: Il Fatto Quotidiano


lunedì 19 dicembre 2022

La semplicità della ragione... Se non si è cambiamento, si è reazione...



Chiunque in Europa non si auguri la disfatta del regime di Zelensky è un nemico dell'Europa e dei popoli europei. I servi europei, le classi cosiddette dirigenti, con il loro codazzo mediatico di lacchè, sono tutti a favore di questo burattino degli anglo-americani.

Essi costituiscono la parte peggiore e arretrata del vecchio continente, quella che deve essere spazzata via per sperare in un risorgimento europeo. In mancanza, ciò che ci aspetta è sottomissione alla Casa Bianca e decadenza politica, economica, culturale.

I nostri nemici sono tutti all'interno, prima che fuori, sono questi bastardi venduti che ci costringono all'inchino straniero. Anche la stupida marmaglia fascista che sta appoggiando i mercenari occidentali inviati a sostegno di Kiev deve essere disprezzata più che in altri tempi.

I fascisti di oggi, camerati dell'anglo-americanismo, sono poveracci che non distinguono un'epoca dall'altra. Vivono un eterno passato mai esistito. Come gli altri devono essere sepolti dagli eventi perché non hanno alcuna utilità, sono vili traditori, che se ne rendano conto o meno.

La storia non sa che farsene delle buone intenzioni. Se non si è cambiamento, si è reazione.



domenica 18 dicembre 2022

Ucraina. La guerra in maschera...



L'Ucraina non è più uno stato sovrano dal 2014, quando è passata col golpe di piazza Maidan sotto il comando NATO-USA con il supporto delle milizie banderiste neonaziste. Il governo Zelensky è un governo fantoccio. L'esercito è sotto il comando NATO-USA. Il suo nerbo è costituito dai reparti speciali addestrati dalla NATO e da milizie occidentali camuffate da volontari e mercenari.

Il compito assegnato al popolo ucraino è quello di fare guerra alla Russia e di sacrificarsi per per questa crociata. Il comando, le armi, le tecnologie, le strategie di guerra e le chiavi della pace e della guerra sono nelle mani di Londra e Washington. Finirà quando lo vorranno Londra e Washington. Oppure dopo una guerra nucleare definitiva...

Per interrompere il nostro coinvolgimento in questa guerra bisogna scollegarsi da questa catena e rivendicare la sovranità politica del nostro paese sulle decisioni che riguardano la pace e la guerra. L'Europa non ha voce in capitolo. Non esiste una diplomazia europea.

Cosa fare non lo decide neanche la Russia, che può solo provare a vincere per raggiungere la pace che garantisca la sua sicurezza. Il generale inverno ci dirà di più...


Integrazione di Laura Ru: "Nel mese di luglio 2022 la Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, aveva approvato in tutta fretta una legge che permetteva ai cittadini polacchi di rimanere in Ucraina per 18 mesi e godere di tutti i diritti degli ucraini, tra cui quello di lavorare senza bisogno di un permesso, ricevere assistenza medica e sociale, ecc. Inizialmente la notizia mi era sembrata alquanto strana, quale persona sana di mente vorrebbe emigrare in un paese in guerra? Ma ora avendo appreso che tra i soldati mandati al macello durante la controffensiva ucraina c'erano molti polacchi ho ripensato a quella legge e mi è venuta un'illuminazione. Non potrebbe essere servita come operazione di camouflage? Vale a dire, far passare dei polacchi per ucraini e regolarizzare la posizione dei tanti mercenari presenti sul territorio?" (Laura Ru)





sabato 17 dicembre 2022

C'era una volta il "global warming", or non c'è più...?

 


Il Premio Nobel per la fisica nel 1973, Ivar Giaever, è il primo firmatario di una petizione di oltre 1200 scienziati (preminentemente fisici, geofisici, astrofisici e geologi) che avvertono l’universo mondo che non v’è alcuna emergenza climatica. Ma l’universo mondo preferisce ascoltare Greta Thunbergh: è così che va l’universo mondo. Se cercate su Google-video “Ivar Giaever global warming” trovate il video di due memorabili conferenze del premio Nobel, una del 2012, l’altra del 2015. Quest’ultima è trasmessa dallo Heartland Institute, un think tank.  Di seguito un estratto delle due conferenze.

“La grande bufala sul clima”

Giaever racconta di aver cominciato a interessarsi di riscaldamento globale nel 2008, quando fu invitato a partecipare ad una tavola rotonda su quel tema e, per prepararsi, aveva approfondito l’argomento dalla letteratura disponibile in internet. Scopriva così che v’era la convinzione generale secondo cui la temperatura superficiale media su tutta la terra sarebbe aumentata da circa 288 K (kelvin) a 289 K in circa 150 anni. La circostanza veniva presentata come prova di un allarmante cambiamento climatico anomalo, ma un aumento dello 0.3% in 150 – osserva il professore – significa una cosa sola: il clima è stato sorprendentemente stabile. Altro che cambiamento climatico!

Nel 2011 l’American Physical Society (Aps) si copriva di ridicolo con la seguente lapidaria sentenza: «L’evidenza è incontrovertibile, il riscaldamento globale è in corso. Se non vengono intraprese azioni di mitigazione, è probabile che si verifichino guasti significativi nei sistemi fisici ed ecologici del pianeta, nei sistemi sociali, e nella sicurezza e nella salute umana. Dobbiamo ridurre le emissioni di gas serra da subito». Di tutta risposta il professore decideva di rassegnare le dimissioni dall’Aps: uno smacco per l’associazione, che perdeva così un premio Nobel. Le ragioni della drastica decisione son presto dette. Innanzitutto, nulla nella scienza è incontrovertibile, cosicché l’Aps si presentava come una associazione politica o, addirittura, religiosa. Poi, perché non era chiaro come mai l’Aps lanciava un allarme sul mondo d’oggi rispetto a quello di 150 anni fa quando, di tutta evidenza, tutto è oggi meglio che non 150 anni fa. Infine, l’assunto dell’Aps è sconfessato dai fatti, visto che la temperatura più alta osservata fino al 2015 (anno della conferenza) era occorsa nel 1998: insomma l’Aps si lamentava di un riscaldamento che non c’era.

“Riscaldamento globale, nuova religione”

«Sono norvegese – scherza il premio Nobel – non credo dovrei davvero preoccuparmi di un po’ di riscaldamento». Inoltre, egli osserva come allarmi analoghi fossero stati lanciati decenni anni prima sulle piogge acide, sul buco dell’ozono e sulla deforestazione. Si sente spesso parlare di un presunto gran numero di scienziati che sarebbero convinti della gravità del riscaldamneto globale. Ma il numero non è importante: la sola cosa che importa è se hanno ragione o torto. Dovremmo invece essere terrorizzati dalla propaganda unilaterale nei media, e per tutti i bambini nel mondo che alla sera vanno a letto affamati. Il riscaldamento globale è diventato una nuova religione perché è proibito discuterne, esattamente come non si discutono i dogmi religiosi. 

Per esempio, se uno osserva che l’aumento allarmante delle temperature medie globali è di fatto un aumento dello 0.3% in 150 anni, e che ci sono luoghi del pianeta con escursioni termiche di 80 gradi nel corso di un anno, cosicché è ridicolo allarmarsi per 0.8 gradi in 150 anni, quello viene messo subito a tacere e additato come negazionista. Inoltre, bisognerebbe chiedere all’Aps: ma qual è la temperatura media ottimale per la Terra? L’Aps non risponde. Nessuno ce la dice questa temperatura ottimale. È forse quella di 150 anni fa? E perché? Magari due gradi di più sarebbe meglio. O forse due gradi di meno. Un’altra cosa curiosa è credere che si possa misurare la temperatura media di tutta la Terra per un anno intero, farlo con la precisione della frazione di grado e credere che il risultato sia significativo. Ovviamente non lo è. Nessun fisico direbbe che quel valor medio con quella precisione è un numero significativo. 

Ma poi: tra il 1998 e il 2015 la temperatura non è aumentata affatto, ma in quegli anni la CO2 è aumentata senza sosta. Cosa serve ancora per dedurre che la CO2 non è un gas climalterante? Per fugare l’allarme alcuni Paesi han deciso di privilegiare le fonti d’energia rinnovabili. Per esempio, negli Stati Uniti si chiede di introdurre il 10% di alcol nella benzina. È una cosa molto stupida: a volte gli americani fanno cose stupide. L’alcol da aggiungere alla benzina si ottiene dal mais, ma il mais è cibo e con quella stupida scelta ora il cibo costa di più. Inoltre, nessuno sembra comprendere quanto la CO2 sia importante per la crescita delle piante: l’aumento di CO2 è una cosa meravigliosa perché ora le piante crescono più velocemente, quindi l’aumento di CO2 fa bene all’agricoltura. 


La verità è che il clima è sempre cambiato, con o senza immissioni antropiche di CO2. In proposito, una cosa curiosa, poi, è che quando si parla di cambiamento climatico, questo è sempre presentato come un cambiamento in peggio. Ammesso che la CO2 cambi il clima, perché mai sarebbe necessariamente in peggio? 

Ci si lamenta dell’innalzamento del mare di pochi millimetri, ma con la fine dell’ultima glaciazione il livello del mare è salito di 100 metri in pochissimi anni. E gli uragani che hanno colpito gli Stati Uniti dal 1850 ad oggi non sono aumentati né di numero né di forza. Allora, non c’è neanche bisogno di essere uno scienziato per guardare i dati, per vedere che la temperatura è scesa tra il 1940 e il 1980 o tra il 1998 e il 2015 nonostante l’aumento  della CO2, o per contare il numero degli uragani che hanno colpito le Americhe e la loro forza e vedere che entrambi sono ora di meno che in passato. 

Dovremmo essere tutti preoccupati, invece, perché  milioni di rifugiati che attraversano il Mediterraneo scappano dalla povertà, non dal riscaldamento globale. 


Avremmo dovuto tutti chiedere accordi di Parigi che aiutassero quella gente a uscire dalla loro povertà. Il riscaldamento globale non è affatto un problema: il clima va lasciato stare, si prenderà da solo cura di sé stesso.

(Notizie eretiche a cura di Franco Battaglia)




venerdì 16 dicembre 2022

OGM ovunque e comunque...

 


Uno dei problemi con i quali la ricerca avanzata deve convivere è la comunicazione ai cittadini spesso resa difficile dalla complessità degli argomenti. Uno di questi è di certo gli OGM, organismi geneticamente modificati, che hanno trovato applicazione in numerosi campi, dalla medicina all'economia, dalle scienze dell'alimentazione a quelle ambientali. 

L'inserimento di geni all'interno di un organismo è ormai pratica consolidata. Tuttavia a seconda dell'origine dei geni e dello scopo della operazione la percezione da parte del pubblico è molto diversa. 

Lo stesso termine modificati lascia qualche dubbio, tenuto conto che tutti gli esseri umani sono frutto delle naturali modifiche al DNA legate a mutazioni e ricombinazioni. Così l'UE ha ritenuto opportuno formulare una definizione secondo cui un OGM è un organismo il cui materiale genetico edificato in maniera diversa da quanto avviene in natura con accoppiamento e ricombinazione è stato modificato. 

La maggior parte dell'attenzione è nei confronti delle piante OGM progettate utilizzando 3 principali tratti: tolleranza verso alcuni erbicidi, resistenza ai virus ed agli insetti. Circa gli animali OGM questi sono fondamentali nello sviluppo di modelli per la ricerca e la produzione di vaccini ricombinanti.

Luigi Campanella - Il Sesto Sole 



Bugie transgeniche - L’annuncio ufficiale di non consentire l’importazione di mais transgenico per il consumo umano è importante. Il problema è che la maggior parte delle importazioni viene fatta da imprese che, sebbene dichiarino di importarlo come mangime per il bestiame, possono dirottarlo per altri usi... (NDR)