mercoledì 31 marzo 2021

Firenze. Iniziative per una città meno rumorosa

Tra gli obiettivi principali del progetto la riduzione del rumore da traffico stradale all'interno di aree urbane molto popolate attraverso l’ottimizzazione di superfici stradali e degli pneumatici dei veicoli elettrici. Il caso pilota sarà realizzato in una strada densamente abitata e trafficata della città di Firenze con la stesa di asfalto a bassa emissione di rumore e test legati alla durabilità dell’asfalto

I dati ambientali dell'Agenzia europea per l'ambiente sull'esposizione al rumore dimostrano che più di 100 milioni di cittadini europei sono esposti ad elevati livelli di rumore e che almeno una persona su cinque in Europa è esposta a livelli di rumore considerati nocivi per la salute.

Il solo rumore del traffico stradale risulta dannoso per la salute di quasi una persona su tre nel territorio europeo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il 20% dei cittadini europei è regolarmente esposto a livelli di rumore notturni che potrebbero danneggiare significativamente la loro salute, soprattutto nelle aree urbane.

Come emerso nella conferenza Noise in Europe e nelle linee guida dell'OMS pubblicate a ottobre 2018, le norme UE mostrano sempre maggiore severità nella regolamentazione delle sorgenti di rumore ma tale tendenza deve essere bilanciata dal rafforzamento di misure efficaci come l’ottimizzazione della superficie stradale e/o degli pneumatici e misure di pianificazione urbana.

Una delle soluzioni universalmente riconosciute tra le migliori per ridurre il rumore nelle aree urbane e migliorare la qualità dell'aria riguarda l'introduzione della mobilità elettrica.

La Commissione europea ha avviato l'European Alternative Fuels Observatory (EAFO) ed un primo risultato che emerge è il trend di crescita sul mercato dei veicoli elettrici a batteria (BEV) e dei veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV). I veicoli elettrici (EV) che circolano in Europa hanno raggiunto il mezzo milione nel 2017, un aumento del 43,9% rispetto al 2016. Questi veicoli rappresentano lo 0,9% del mercato (nel 2016 erano lo 0,6%). Nel mondo, ci sono più di 3 milioni di EV (dopo novembre 2017) e i dati dell'Agenzia internazionale dell'energia indicano che ci saranno più di 125 milioni (fino a 220 milioni) nel 2030, superando il 50% delle auto vendute.

Il rumore dovuto al traffico stradale consiste principalmente nel rumore di trazione e nel rumore dovuto al contatto tra pneumatico e asfalto, cioè il rumore di rotolamento. Con il progresso dei moderni motori a combustione interna (ICE), il rumore di rotolamento domina al di sopra dei 40 km/h per il traffico a velocità costante. Questa soglia è ancora più bassa per i veicoli elettrici nei quali il rumore dovuto al motore è fortemente ridotto, portando così a un contributo relativo del rumore di rotolamento più alto rispetto a quello complessivo del veicolo. Inoltre, la resistenza al rotolamento degli pneumatici può influire anche sul consumo energetico del veicolo.

In questo contesto il Progetto LIFE E-VIA (Electric Vehicle noIse control by Assessment and optimization of tyre/road interaction - Controllo del rumore dei veicoli elettrici mediante valutazione e ottimizzazione dell'interazione pneumatico/asflato) intende:

  • affrontare la problematica dell'inquinamento acustico dovuto al rumore del traffico stradale, concentrandosi su una prospettiva futura in cui i veicoli elettrici e ibridi saranno una parte consistente del flusso di traffico;
  • combinare la conoscenza dell'ottimizzazione degli asfalti e degli pneumatici al fine di testare una soluzione ottimizzata per la riduzione del rumore nelle aree urbane e ottimizzare il Life Cycle Cost rispetto alle attuali best practices.

Il Progetto, co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma LIFE, ha avuto inizio a luglio 2019 e terminerà a gennaio 2023; è coordinato dal Comune di Firenze e partecipano come partner l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Continental, Vie en.ro.se Ingegneria, Université Gustave Eiffel e I-POOL.

Gli obiettivi principali del progetto ed alcune attività correlate riguardano:

  1. Riduzione del rumore da traffico stradale all'interno di aree urbane molto popolate attraverso l’ottimizzazione di superfici stradali e degli pneumatici dei veicoli elettrici. Due superfici stradali, almeno 5 diversi tipi di EV, un veicolo ICE di riferimento e almeno 3 tipi di pneumatici per tipo di veicolo (compresi gli pneumatici specificamente progettati per gli EV) saranno testati in un caso pilota a Firenze.
  2. Stima dell'efficienza e del potenziale di mitigazione di pneumatici, asfalti e veicoli ad un livello più alto e completo: saranno eseguite un'analisi del ciclo di vita (LCA) e un'analisi dei costi del ciclo di vita (LCCA) per dimostrare l'efficienza individuale e sinergica di pneumatici, asfalti e veicoli.
  3. Contributo all'effettiva implementazione della legislazione UE (Direttive UE 2002/49/CE e 2015/996/CE), fornendo coefficienti relativi al rumore di rotolamento all'interno del metodo comune di valutazione del rumore (CNOSSOS-EU), specificamente indirizzato ai veicoli elettrici dei quali i professionisti, le agenzie e i dipartimenti che mirano a sviluppare scenari futuri necessitano di dati aggiornati.
  4. Contributo alle politiche nazionali e regionali italiane, emettendo linee guida sull'uso e l'applicazione della metodologia prodotta dal progetto.
  5. Sensibilizzazione dei cittadini sui temi dell'inquinamento acustico e sugli effetti sulla salute spiegando le opportunità offerte dai veicoli elettrici attraverso specifici eventi divulgativi e promozionali, indagando anche la percezione delle persone riguardo al rumore in termini di approccio del paesaggio sonoro e coinvolgendole nell'acquisizione dei dati sul rumore.
  6. Dimostrare e promuovere la mobilità sostenibile del trasporto elettrico su strada, riducendo l'emissione di rumore di 5 dB(A) a bordo strada.
  7. Incoraggiare l'implementazione di superfici a bassa rumorosità in ulteriori scenari UE ed extra-UE, dimostrando durata e sostenibilità, attraverso opportune analisi LCA e LCCA

Le attività previste a Firenze
La città di Firenze, oltre a coordinare il Progetto, vedrà realizzate numerose attività sul proprio territorio, tra le quali:

  • realizzazione del caso pilota, prevista durante l'estate 2021, attraverso la selezione di una strada densamente abitata e trafficata del quartiere San Jacopino, in cui sarà effettuata la stesa di asfalto a bassa emissione di rumore ed i relativi test legati anche alla durabilità dell’asfalto nel tempo. Tale intervento sarà poi facilmente replicabile sia nella città di Firenze sia nelle altre città italiane ed europee;
  • divulgazione di informazioni e risultati nell’ambito di un Festival della mobilità elettrica;
  • coinvolgimento dei cittadini attraverso iniziative mirate di informazione sul progetto e sui temi della mobilità elettrica e sostenibile, ma anche attraverso passeggiate sonore e interviste per capire come cambia la percezione del rumore al variare della tipologia di asfalto e di veicoli e pneumatici che interagiscono con quest’ultimo. È previsto, inoltre, lo svolgimento di interviste ai cittadini anche sugli autobus elettrici e su taxi elettrici appositamente coinvolti per l’iniziativa.

Risultati recenti e prospettive future
I più recenti risultati preliminari raggiunti dal progetto LIFE E-VIA riguardano la progettazione dell'asfalto ottimizzato a bassa emissione di rumoreIl prototipo dell'asfalto è stato steso a Nantes e sono stati effettuati dei test preliminari da parte dell’Università Gustave Eiffel (nell'immagine a seguire il prototipo finale e test preliminari fatti da UNI-EIFFEL a Nantes).

In particolare, sono state posate due diverse miscele (con o senza polverino di gomma) progettate dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria e sono stati testati 8 diversi veicoli elettrici.

Una prima campagna di misura è stata eseguita nell'autunno 2020 per la caratterizzazione del prototipo (test MTD - Mean Texture Depth, misure di assorbimento acustico, misure CPX - Close Proximity method, misure pass-by ...).

Nell'autunno 2021 saranno effettuate ulteriori misurazioni pass-by a velocità costante e con passaggio accelerato, misurazioni CPX sulla sezione di prova prototipale e ulteriori superfici stradali standard, misurazioni pass-by utilizzando veicoli di prova EV e ICE rappresentativi dei rispettivi mercati.

È stata consegnata la versione finale del progetto della miscela per l’asfalto da utilizzare nel caso pilota a Firenze. L'implementazione del caso pilota nella città di Firenze è prevista durante l'estate 2021. 

ARPATnews  - comunicazione@arpat.toscana.it



lunedì 29 marzo 2021

Anniversari ufficiali: Dante, Unità d'Italia, Resistenza, Liberazione...


...qualche considerazione al discorso sugli anniversari fondamentali dell’Italia, 700 anni per la morte di Dante, 160 per l'unità della nazione. In'unità proclamata, ma completata poi con i Bersaglieri alla breccia di Porta Pia, la liberazione di Roma e la fine della manomorta della Chiesa su questo paese. Nel frattempo l'establishment ha proceduto, riesumando il falsario cinematografico, ex-comico e dantista di corte, Roberto Benigni, a celebrazioni improntate al Grande Sbadiglio e all'infima retorica, sostenute dai media lealisti con uno spiegamento sicofantico di lecchinaggio verbale degli anfibi dei potenti. O presunti tali.



 
A cominciare da Luigi Pirandello sulla cui citazione tra i grandissimi della letteratura mondiale, qualcuno ha voluto arricciare il naso. Si tratta dei ormai stralogori imbecilli, in buona o strumentale fede non importa, che si adornano di antifascismo nell'epoca della dittatrua bio-tecno-totalitaria, che al fascismo di allora sta come il cobra alla vipera. Antifascismo di colui che grida al lupo al lupo, mentre un drago lo sta incenerendo con la sua fiamma. 

Ricordo il diverbio con chi aveva tutti i libri di Marx in testa senza averli capiti e che dava dello "stronzo in camicia nera" al drammaturgo siciliano, erede di Euripide. Un genio rivoluzionario che, più di ogni pensatore nel nostro paese aveva saputo demolire la borghesia e la sua classe dirigente, mostrandocela in tutti i suoi vizi, le sue bassezze, ipocrisie e contribuendo così a schiarire le idee all'umanità e ad armare gli animi per la futura Resistenza...

Fulvio Grimaldi - https://fulviogrimaldi.blogspot.com/



domenica 28 marzo 2021

Per una Pasqua senza stragi di sangue...



In questo periodo, migliaia di agnellini innocenti con un solo mese di vita, vengono macellati in occasione della Pasqua.

Tuttavia, nel corso del tempo, come mostrano i dati Istat, si è registrato un calo progressivo nella vendita di carne di agnello in tutta Italia, chiaro segno che un cambiamento culturale  è possibile.

Dal 2016 al 2020 il consumo di carne di agnello è diminuito del 50%.

Nel 2018 sono stati macellati 3.8 milioni di agnelli, un numero comunque elevato anche se tende a ridursi di anno in anno.

In Italia, nel 2020, circa 2 milioni di agnelli sono stati uccisi, di cui 300 mila durante il periodo pasquale.

Il Consorzio per la tutela dell’agnello Igp di Sardegna stima per il 2021 un calo del 35% nel consumo durante le celebrazioni di Pasqua.

Rimane ancora molto da fare per cercare di concretizzare un definitivo e netto cambio di direzione.

Per questo, il nostro impegno come associazione animalista è quello di informare il più possibile sull’importanza delle scelte alimentari individuali. Annualmente Animalisti italiani, porta avanti la campagna di sensibilizzazione "Salva l’agnello" per incentivare gli italiani nella scelta di non mangiare gli agnellini, uccisi ancora cuccioli per una triste e arcaica tradizione.

Anche quest’anno a causa del coronavirus i nostri volontari non potranno dedicarsi al consueto  in un volantinaggio cruelty-free davanti alle chiese e piazze di numerosissime città d'Italia, ma lanceremo  ugualmente un messaggio di pietà e di amore verso tutti gli esseri viventi attraverso contenuti ad hoc sulle nostre piattaforme social...

Ufficio Stampa Animalisti Italiani



giovedì 25 marzo 2021

Siamo alla resa dei conti ... con il regno delle tenebre

 


“Siamo di fronte, in tutto il mondo, ad una cospirazione monolitica e spietata, basata soprattutto su mezzi segreti per espandere la sua sfera d'influenza. È un sistema che ha reclutato ampie risorse umane e materiali nella costruzione di una macchina affiatata, altamente efficiente, che combina operazioni militari, diplomatiche, di intelligence, economiche, scientifiche e politiche. Le sue azioni non vengono diffuse, ma tenute segrete. (…)….. Signori, sto chiedendo il vostro aiuto nel difficilissimo compito di informare e allertare il popolo!”

 

Fa correre i brividi lungo la schiena – anche ripensando alle tragiche immagini del suo atroce destino – il riascolto dell’accorato appello di John Fitzgerald Kennedy in un discorso tenuto presso l’Hotel Waldorf-Astoria di New York, il 27 aprile del 1961. E non meno impressione fa il ricordo delle parole da lui pronunciate in quell’occasione, se rivisto alla luce di quelle di Giulietto Chiesa in una intervista - a cura di Mauro Scardovelli, per il sito Byoblu di Claudio Messora - in cui, pochi giorni prima della sua scomparsa, parla di “deep state”, ossia del cosiddetto oscuro “stato profondo” d’America:

 

“Arriva Trump e dice: ‘questa America che sta di fronte a me, non è l’America degli americani. E’ l’America di una élite che ha costruito il suo sistema imperiale attraverso la finanza’. E cioè la finanza è diventata il denominatore della politica americana, durante tutta la fase Bill Clinton, Bush uno Bush due, Obama uno Obama due. Hanno preso la finanza mondiale, l’hanno messa sotto controllo e attraverso la potenza del monopolio del dollaro hanno dettato legge a tutto il mondo, dall’Europa all’Asia, persino alla Russia fino all’avvento di Putin.

Questa la prima componente. La seconda è la Silicon Valley: Google, Facebook, Microsoft, Yahoo, Twitter, tutto quello che sta dominando la comunicazione mondiale, che è diventato un altro strumento potentissimo, che fa parte del deep state e che potremmo considerare la parte moderna tecnologica, progressista dell’America, ma che in realtà si è intrecciata strettissimamente con i servizi segreti. Facebook, per parlarci chiaro, è un prodotto della CIA, della National Security Agency! Questi sono diventati gli strumenti del controllo.

Quindi questo è il quadro dell’America che ha preceduto Trump: la grande alleanza dei lobbisti, della finanza. Più ci aggiungi Silicon Valley con tutte le imprese di comunicazione e i servizi segreti e hai il quadro dello stato profondo”.

 

Difficile, se non impossibile - guardandosi attorno nella grottesca “nuova normalità covidiana” in cui siamo oggi calati - non riconoscere le ragioni profonde di quello che sta realmente accadendo nel mondo, in balìa di una torbida emergenza sanitaria su scala planetaria, per la quale non si vedono vie d’uscita nel medio e, a quanto pare, neppure nel lungo termine. Solo l’ingenuità, o peggio ancora la malafede, possono impedirlo.

 

E’ talmente grave quello che accade, che davvero c’è da chiedersi se non si sia ormai arrivati alla resa dei conti finale con il regno delle tenebre! Nessuno può dirlo! Solo una cosa è comunque certa: “non prevarranno”, anzi ….. andrà tutto benissimo!

 

Buona visione e, soprattutto, buona lettura



Adriano Colafrancesco


 

http://www.edizionisolfanelli.it/ilgranpandemonio.htm

martedì 23 marzo 2021

Lotta contro la strumentalizzazione del Covid



Di seguito una serie di video che illustrano il sabato internazionale (22/3/21) delle manifestazioni contro la strumentalizzazione del cosidetto Covid 19 a fini di restrizione delle libertà e di tutti i diritti civili, politici, umani.  Illustrano anche la crescente brutalità della polizia, in molti casi promossa da nuove leggi repressive. Scene che in Russia o Bielorussia non vedresti mai. Per la Svizzera ci sono solo foto. Da noi la lotta contro gli abusi bio-tecno-totalitari si è espressa in tante città, comprese Torino, Venezia, Roma, in numeri assai più ridotti (salvo Torino) di quelli tedeschi, olandesi, britannici. E’ che noi abbiamo in casa da 2000 anni il papa connivente. Ma tant’è, qualcosa si muove.

https://youtu.be/7ME2g27YH5Q  Kassel !!!!

https://youtu.be/1SznpcrMDAc  Kassel !!!

https://youtu.be/KJx0g-GpTw0 

https://youtu.be/1SznpcrMDAc

 

https://youtu.be/FlgX-lN_xTE Londra Monaco Berlino, Croazia, Helsinki , Varsavia ecc.

 

https://youtu.be/8Zu-LUDTlCU  Venezia

https://youtu.be/AWvaLcPuzgY  Roma, altri temi

 

https://twitter.com/i/status/1373240709357170688 Olanda

https://twitter.com/i/status/1373242802696503297 Olanda cani botte

https://twitter.com/i/status/1373241934370725890 Amsterdam folla

 

Metto al confronto una infinitamente più sparuta e limitata manifestazione, nel venerdì precedente, dei redivivi “Fridays For Future”, i depistatori di Greta, cari alla conversione “verde” e digitale del capitalismo finanz-farmaceutico-militare, come pompata dal “manifesto”. Il giornale che insolentemente si permette di definirsi “comunista” dedica la prima e l’intera terza pagina a questa arma di distrazione di massa, mentre oggi, domenica, non si azzarda di pubblicare una sola riga sulla più capillare denuncia di massa mondiale del più grande imbroglio antiumano della Storia. Tanto meno fa il minimo riferimento alle violenze poliziesche. Che invece si inventa per i paesi sotto tiro dell’imperialismo. Dal che si può dedurre dove sta l’estrema destra, se è vero, usando concetti mummificati,  che di destra è chi sostiene gerarchia e dominio dei pochi sui tanti e di sinistra l’opposto, uguaglianza e libertà.


Fulvio Grimaldi 






lunedì 22 marzo 2021

ERDOGAN SI RITIRA DALLA CONVENZIONE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE



Pochi giorni fa il presidente turco Erdogan ha fatto ritirare la Turchia dalla Convenzione contro la Violenza sulle Donne sottoscritta nel 2011 ad Istanbul da 34 paesi, in gran parte europei, quando Erdogan sperava ancora di poter entrare in Europa. Questo provvedimento è in linea con l’ideologia del partito AKP di cui Erdogan è il capo riconosciuto. L’AKP è l’espressione del ramo turco dei “Fratelli Musulmani”, un movimento politico-religioso che dagli anni ’30 del secolo scorso si propone come alternativa ai movimenti ed ai governi laici del Medio Oriente. 

Già qualche anno fa un ministro di Erdogan aprì le ostilità contro le donne affermando che dovrebbe essere loro vietato di “ridere in pubblico”, perché altamente sconveniente. La mossa di Erdogan è stata contestata in grandi manifestazioni di donne, e non solo, avvenute soprattutto nella città più avanzata della Turchia, Istanbul.

La laicizzazione della Turchia risaliva alla fine della Prima Guerra Mondiale, quando il generale laico Kemal Pascià, poi ribattezzato Atatürk, cioè “il padre dei Turchi”, abbatté con un colpo di stato il vecchio sultanato ottomano, proclamando la Repubblica. Atatürk era certamente un personaggio autoritario. Durante il suo governo, e quello dei suoi successori raccolti nel Partito Repubblicano del Popolo, furono trattate duramente minoranze etniche come Greci, Armeni e Curdi, ed oppositori, come i Comunisti. Contemporaneamente i metodi autoritari furono però anche utilizzati per modernizzare il paese da un punto di vista sia economico che culturale. Uno dei punti di questo processo fu anche quello di riconoscere i diritti delle donne, che hanno fatto molti passi in avanti durante questo periodo, specie nelle grandi città. Se si passeggia nei luoghi più moderni di quella meravigliosa città che è Istanbul, come Viale Istiklal, nei pressi del quartiere universitario, o Piazza Taksim, le ragazze che si vedono non hanno nulla da invidiare alle Parigine. Sacche di gravi atteggiamenti repressivi nei confronti delle donne erano però rimasti nell’Anatolia profonda, come illustrato nel bellissimo film “Yol” del regista comunista e perseguitato Yilmaz Güney, in cui una donna, che ha osato cercare di rifarsi una vita dopo che il marito è stato condannato ad una lunghissima pena detentiva, è tenuta incatenata in un sotterraneo dalla famiglia del marito. Ora la mossa di Erdogan cerca di girare all’indietro il nastro della storia.

Processi simili sono avvenuti in altri paesi dell’area, dove governi laici, a volte autoritari, hanno però cercato di modernizzare dall’alto i rispettivi paesi. Così ricordiamo l’azione del governo comunista dell’Afghanistan che oltre 30 anni fa cercò di imporre ad un’opinione pubblica in buona parte fondamentalista e reazionaria i diritti delle donne vietando i matrimoni combinati, in cui le ragazze venivano offerte dalle famigli al miglior offerente, ed imponendo l’istruzione obbligatoria fino alle scuole superiori alle ragazze, altrimenti condannate ad essere relegate in casa. La legislazione sulle donne nell’Iraq e nella Siria, paesi dominati per anni dal partito socialista arabo Baath, è la più avanzata del Medio Oriente, se pur promossa da governi autoritari come quello di Saddam Hussein e Afiz Assad, padre dell’odierno presidente Bashar. Considerazioni simili possono farsi per l’Egitto di Nasser, la Libia di Gheddafi, e l’Algeria del Fronte di Liberazione Nazionale. In tutti questi casi è stato ignobile il comportamento di molti paesi “civili” dell’Occidente, che per impedire uno sviluppo indipendente di questi paesi, si sono alleati con i peggiori movimenti islamici fondamentalisti e reazionari in un’ottica imperialista e neo-colonialista. Così si spiega l’alleanza tra USA e Al Qaida, guidata da Bin Laden, per abbattere il governo laico-comunista afghano, con lo sterminio o l’esilio di tutti gli elementi socialisti e progressisti. Si spiega anche l’appoggio dato alla stessa al Qaida ed ai “Fratelli Mussulmani” per destabilizzare paesi come Siria e Libia, che ne soffrono ancora drammaticamente le conseguenze, ma anche in paesi balcanici, come la Bosnia e la provincia jugoslava del Kossovo. Tutto ciò è sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere.

Vincenzo Brandi



domenica 21 marzo 2021

Joe, perché l'hai fatto...?

 

Assistiamo allo scatenamento di un personaggio scombussolato da un vecchiaia mal riuscita?

Pensando che il personaggio scaturito dai brogli elettorali è pure affetto da demenza senile, non ci si dovrebbe preoccupare troppo. Uno che, ad appena 78 anni, va seguito passo passo da badanti perchè non cada tre volte sulla scaletta dell'aereo (venerdì 19 marzo 2021: - https://www.adnkronos.com/biden-cade-3-volte-sulla-scaletta-dellair-force-one-video_42I20DEGfxNHigYqoaagWf), che in campagna elettorale non mancava mai di smarrirsi e perdere il filo, che in un comizio ha detto "prima che io finisca qui, saranno morti di Covid 200 milioni di americani", uno che non si ricorda del nome del Pentagono e del ministro della Difesa da lui appena nominato, uno che, dalle conferenze stampa deve essere tirato via prima che gli si facciano le domande, uno che chiama la sua vice "Presidente Harris", uno che nelle chiamate ai capi di governo e di Stato si deve far sostituire dalla vice, non ci deve preoccupare, vi pare? 

Neanche quando dà in tv dell'assassino senz'anima al capo di Stato del più grande paese del mondo, democraticamente eletto da una nazione di 160 milioni di persone e, poi, incalza assicurando che a Putin gli verranno fatti pagare i suoi misfatti? Neanche quando, per un vertice con i cinesi, manda i suoi diplomatici in Alaska  e li fa esordire impartendo agli sbigottiti ospiti una lezioncina di democrazia e di rimbrotti ai comportamenti di Pechino.

Tenendo conto dei suoi dati psicofisici, ci si potrebbe limitare a compiangere un invecchiamento assai deplorevole e la sorte di oltre 300 milioni di cittadini statunitensi che se lo ritrovano tra i piedi per altri quattro anni.

Invece no. C'è da tremare. Perché il giorno prima che Joe Biden sparasse le sue corbellerie in tv e due giorni prima che Vladimir Putin gli rispondesse con intelligente eleganza e umana comprensione per il transfert freudiano dell'assassino, vero e seriale, si era manifestata la nota Ong della Cupola e del suo ramo Deep State, la CIA. Aveva diffuso un rapporto in cui, con ossessione ormai compulsiva, ripeteva che Putin aveva interferito nelle elezioni del 2020, come in quelle del 2016, sempre per sostenere il suo burattino Donald Trump.

La faccenda denota l'accoppiata stupidità-protervia della conventicola dell'Intelligence visto che l'inconsistenza dell'accusa formulata da un detrito dei servizi britannici (Christopher Steele) su commissione di Hillary Clinton, era già stata confessata in parlamento, addirittura dal suo massimo artefice istituzionale, il procuratore Mueller. 

 E allora ci si chiede: "Hi Joe, perché ti sei sputtanato come un vecchio bullo ubriaco da angiporto?"


Fulvio Grimaldi - https://fulviogrimaldi.blogspot.com/








Alegher! Joe e Kamala hanno vinto... e i risultati si vedono già!




Destano sconcerto e profonda preoccupazione per la pace nel mondo le folli dichiarazioni e le minacce di Biden, che chiama il presidente russo “assassino” e minaccia che gliela farà pagare per le presunte, e mai provate, interferenze russe nelle elezioni presidenziali statunitensi.

Già Biden era passato all’azione rafforzando le guarnigioni militari statunitensi, del tutto illegali, presenti nel Medio Oriente e facendo bombardare la Siria, alleata di Mosca. Continua anche il provocatorio rafforzamento delle guarnigioni militari poste agli immediati confini della Russia, in Polonia, e nei paesi baltici, fornite di bombe e missili puntati sulla Russia, mentre prosegue il tentativo di destabilizzazione di un altro alleato di Mosca, la Bielorussia (operazione già riuscita in Ucraina e Georgia).

A cosa intende riferirsi Biden? Forse alla grottesca vicenda del personaggio Navalny, piccolo pregiudicato già condannato in passato per truffa ai danni di una società francese e capo di una piccola formazione razzista e xenofoba di estrema destra, che se si presentasse alle elezioni in Russia non prenderebbe nemmeno l’1%? Ricordiamo che Navalny, sentitosi male durante un viaggio in aereo, chiese di essere curato in Germania, cosa che gli venne prontamente concessa. Qui i medici tedeschi dichiararono che era stato “avvelenato”, ma, quando il Governo russo ha richiesto copia delle analisi del sangue, queste sono state rifiutate e mai esibite. Dopo pochi giorni Navalny stava benissimo. E’ tornato in Russia dove è stato poi arrestato per aver organizzato una manifestazione non autorizzata. Se veramente i servizi segreti russi lo avessero avvelenato, bisognerebbe dire che sono dei veri incapaci ed anche degli ingenui per avergli permesso di andare subito in Germania dove l’avvelenamento sarebbe stato subito “scoperto”. I mass media occidentali continuano a gonfiare la figura di Navalny, presentandolo come il massimo oppositore di Putin. Si sa invece che in Russia il massimo partito di opposizione è il Partito Comunista, che ha un bacino elettorale di circa il 15% e che – pur difendendo la posizione internazionale della Russia – si batte all’interno per una maggiore giustizia sociale ed un rafforzamento del settore pubblico.

Intanto un altro settore di scontro è quello dei gasdotti che interessa direttamente l’Italia. La Russia, massimo produttore mondiale di gas naturale che si avvia a diventare la principale risorsa energetica del mondo, aveva programmato, anche con la partecipazione del gruppo italiano legato all’ENI, un gasdotto (South Stream), che attraverso il Mar Nero e la penisola balcanica avrebbe dovuto portare il gas fino all’Italia, da cui avrebbe potuto essere distribuito anche ad altri paesi europei. Il progetto è stato bloccato per il veto degli USA ed i nostri governi al solito hanno chinato la testa dimostrando di essere dei vassalli fedeli. Contemporaneamente invece Russia e Germania hanno costruito un altro gasdotto, il North Stream, che porta il gas russo direttamente in Germania attraverso il Mar Baltico, aggirando anche l’ostile Polonia. A differenza dell’Italia la Germania dimostra di saper difendere i propri interessi e la propria sovranità respingendo le pressioni statunitensi. Speriamo solo che il nostro paese non si lasci coinvolgere in altre guerre come quelle in Jugoslavia, Afghanistan, Libia, Siria, e così via. Le irresponsabili dichiarazioni di Biden fanno però temere la possibile deflagrazione di una nuova guerra mondiale. D’altra parte questa guerra fredda e calda è già stata scatenata da tempo “a pezzetti”, come detto da papa Francesco in uno dei suoi più lucidi interventi.

Vincenzo Brandi


Alegher!




mercoledì 17 marzo 2021

Firenze. Comunità contadina in lotta...



Siamo le contadine ed i contadini della Comunità di resistenza contadina J.L. Da ormai tre anni abbiamo costruito, insieme al quartiere di San Frediano, un bellissimo mercato contadino ogni venerdì in Piazza Tasso a Firenze.

Da ormai tre anni un gruppo sempre più numeroso di agricoltori e cittadini ha deciso di battersi per sostenere un modello di agricoltura e di vita in netto contrasto con le logiche predatorie dell’economia e della politica. Senza l’aiuto dei sindacati di categoria ne delle istituzioni abbiamo autorganizzato l’accesso al cibo contadino per la città e garantito alla popolazione locale un sistema di completa trasparenza della filiera agricola. Questo mercato inoltre è diventato molto di più di un semplice momento di scambio “merce/denaro”, ma punto di riferimento in un panorama sociale schiacciato dalla pandemia.

OGGI IL MERCATO E’ IN PERICOLO

Non abbiamo mai nascosto durante il nostro percorso collettivo che la strada verso la transizione ecologica passa anche dalla liberazione del ruolo di imprenditore agricolo e dal riconoscimento delle piccole realtà contadine che non possono essere in ogni modo assimilate alle imprese dell’agricoltura chimica, industriale.

A questo proposito nelle ultime edizioni del nostro mercato settimanale si sono susseguiti richiami e controlli da parte degli agenti della polizia municipale annona, nel tentativo di riscontrare irregolarità nei banchi dei produttori e delle produttrici.

Chiediamo a tutte e tutti i sostenitori, coproduttori, amiche ed amici del mercato, le associazioni e tutti cittadini di aiutarci a difendere questo spazio liberato per il quartiere e per la città.

Vi chiediamo di presidiare insieme a noi la piazza per i prossimi venerdì e di supportare la nostra lotta per il riconoscimento delle Comunità Contadine! Dalle ore 16.00 aggiornamento e microfono aperto a sostegno del mercato.

Comunità di resistenza contadina Jerome Laronze 

Fonte: http://kelebeklerblog.com/


Gianfredo Ruggiero: "Saremo tutti vaccinati" - Recensione



In questo libro sono chiariti i tanti, tantissimi dubbi che aleggiano nella nostra mente e che sono alimentati dalla disinformazione televisiva e dalla compiacenza di certa scienza.


     In questi giorni è in corso la più grande vaccinazione di massa che la storia della medicina ricordi, e il dibattito tra sostenitori e contrari s’infiamma.

     Da una parte abbiamo chi crede fermamente nella scienza, dall’altra chi nutre dubbi sulla sicurezza ed efficacia dei nuovi vaccini anti Covid.

     A sostegno del fronte vaccinista abbiamo la scienza ufficiale e le assicurazioni delle case farmaceutiche che però non convincono del tutto...

     A non convincere sono innanzitutto i tempi. Il vaccino anti Covid che ci prestiamo ad assumere è un vaccino doppiamente sperimentale. Nuovo è il virus da combattere e nuova è la tecnica a base genetica utilizzata. Questi due fattori avrebbero dovuto indurre le industrie del farmaco e gli Enti di controllo ad agire con estrema cautela. Invece, spinti dall’emergenza e pressati dai governi sull’onda emotiva amplificata dai mezzi d’informazione, hanno preferito correre e bruciare le tappe.

     Nel dibattito in corso è emersa la figura del negazionista, cui si contrappone quella del vaccinista. Negazionista è chi nega la gravità del virus (è solo un’influenza un po’ più aggressiva afferma di sovente, i numeri della pandemia sono gonfiati, ecc.) e rigetta con forza le misure governative di contenimento ritenendo le mascherine inutili e le restrizioni lesive delle libertà individuali.

     Il vaccinista è invece chi crede in maniera acritica alle affermazioni degli scienziati televisivi e prende per oro colato tutto ciò che gli propinano giornali e tivù. E’ uno strenuo assertore della validità dei vaccini che ritiene siano la panacea dei mali del mondo e che, se fosse possibile, prenderebbe anche a colazione. Vive d’incrollabili certezze, elaborate da altri.

     Sono due posizioni estreme che hanno tuttavia una cosa in comune: l’ignoranza, intesa come mancanza di conoscenza scientifica che si associa al fanatismo e alla pigrizia mentale. La foga con cui queste due categorie di persone si confrontano sui social a suon d’insulti, è la stessa dei tifosi del lunedì che s’improvvisano calciatori, arbitri e commissari tecnici. La differenza è che non stiamo parlando di partite di calcio, ma di una partita per la vita.

     Nella prima parte di questo saggio sono ripercorse le più grandi pandemie della storia e spiegato come sono state sconfitte, alcune in modo naturale e altre grazie alla scienza: dalla Peste Nera del 1300 che uccise un terzo della popolazione europea, all’Influenza Spagnola del 1918 che fece più morti della prima guerra mondiale; parleremo della nascita del primo vaccino che permise di sconfiggere il morbo del Vaiolo.

     Nella seconda parte entreremo nel vivo del vaccino anti Covid a base genetica spiegando con parole semplici e comprensibili anche a chi non ha nozioni di biologia il suo meccanismo di funzionamento e le nostre riserve al riguardo. Parleremo anche di come il Covid, da problema serio che andava affrontato con equilibrio e senso di responsabilità, è stato invece trasformato in tragedia per i motivi che diremo.

     Nelle pagine di approfondimento, parleremo delle malefatte dei ricercatori scientifici che per favorire i colossi farmaceutici sminuiscono gli effetti benefici delle sostanze naturali e come negli anni venti/trenta il governo italiano debellò la piaga della Tubercolosi senza mascherine e distanziamento sociale: costruendo gli ospedali e curando gli ammalati.

Gianfredo Ruggiero - ruggierogianfredo@libero.it

lunedì 15 marzo 2021

La perfida Albione colpisce ancora... Indagata Asma Assad per "crimini di guerra"



Notizia di cronaca:  (ANSA) - ROMA, 14 MAR - La Metropolitan Police britannica ha aperto un'indagine per crimini di guerra su Asma Assad, la moglie del presidente siriano Bashar. Lo riporta Sky News. La donna, nata in Gran Bretagna, è accusata di aver "sostenuto e incoraggiato il terrorismo" in Siria. Se sarà incriminata, la polizia britannica potrà richiederne l'estradizione.

 

Commento-integrazione di Vincenzo Mannello: 

"Molto probabile l'incriminazione, da parte della Gran Bretagna, della Signora Asma Assad per "crimini di guerra" commessi in Siria.

Orbene, fermo restando che gran parte dei cittadini italiani ed occidentali neppure sa chi sia la moglie del Presidente Bashar al Assad, agli occhi del suo popolo, la carismatica figura incarna perfettamente la determinazione delle donne siriane nel combattere il terrorismo violentissimo e sanguinosissimo che, da oltre 10 anni, investe la Siria.

Una Donna con la maiuscola che, pur sotto le bombe "ribelli", non è scappata da Damasco nel 2011. Che è rimasta, a fianco del marito, tra la gente quando tutto sembrava perduto e la aggressione, organizzata dagli USA e dai suoi servi NATO, era sul punto di vincere.

Asma Assad  ha proseguito nel decennio la propria missione sociale, culturale e politica mai tirandosi indietro. Neppure gettando la spugna quando, anni fa, è stata colpita da un cancro che, fortunatamente, sembra sia stato curato per tempo.
E neppure oggi, avendo contratto il Covid, dimostra di voler abdicare ai propri doveri di Prima Donna di Siria.

Proprio a causa del fortissimo ascendente che la "signora gelsomino" (come la chiamano dalle sue parti) ha presso la sua gente (donne, bambini e militari in testa) che la Gran Bretagna (per conto terzi) la vuole "far fuori" dalla scena politica.
Per indebolire, con accuse assolutamente fuori dal mondo, il processo di pacificazione che il Presidente Assad sta tentando in vista delle prossime elezioni presidenziali del corrente anno. 

Londra, piuttosto di cercare di colpire Asma Assad come criminale, pensi piuttosto (tanto per fare un esempio) ai crimini comprovati commessi dai suoi militari SAS in Afghanistan. (V.M.)