martedì 31 luglio 2012

Grillino perfetto? Grillino con l'elmetto... Credere, obbedire e non far domande al caro leader Grillo....



Vietato criticare il "caro leader": i grillini mi cacciano dal loro gruppo FB Diario.

Grillo fa politica in Italia ma ha la residenza in Svizzera, indovinate perché.

Ma quando l'Italia sarà tornata alla lira come auspica Grillo, lui che farà: cambierà i suoi franchi svizzeri in lire, oppure se li terrà ben stretti?

Ecco qua sopra due dei miei commenti che mi han valso la cacciata dal gruppo Facebook di Beppe Grillo. Naturalmente i due messaggi sono stati cancellati.

Non solo, hanno cancellato anche le decine di commenti da me inviati durante i circa tre mesi di permanenza nel gruppo. Sia in risposta ad altri partecipanti, sia di critica al M5S. E sempre in modo più che urbano, cosa che non può essere detta di alcuni sostenitori del Movimento. Come ho riportato QUA

Che Grillo sia residente nel Canton Ticino, a Lugano, è notizia di dominio pubblico. Quindi dov' è il problema? Ho insinuato che abbia eletto la sua residenza nella Confederazione per pagare meno tasse? Certamente si.

Ma se la cosa non corrisponde a verità, se anche Grillo, come l' ing. De Benedetti, pur abitando in Svizzera ha mantenuto la residenza fiscale in Italia, e quindi le tasse le paga qui, lo si poteva dire. Invece il fatto che il mio commento sia stato cancellato e io cacciato dal gruppo, lascia presagire che abbia colto nel segno.

Anche la seconda considerazione era più che legittima. Poiché il comico genovese è uno dei più accaniti fautori di un ritorno alla lira, prima che a chi lo critica è ai suoi sostenitori che dovrebbe dire cosa farà lui personalmente coi suoi euro e franchi svizzeri, dovesse l' Italia tornare alla vecchia moneta.

Insomma il cosiddetto partito "nuovo" fatto di verginelle che dovranno purificare l'Italia liberandola dalla casta, è intollerante alle critiche e puzza già tanto di vecchio. A cominciare dal suo "caro Leader".

Notizia di oggi: mi hanno bannato anche dal blog di Grillo. Vietato indagare sugli affari personali del Capo. Vietato chiedergli dove paga le tasse e che farà dei suoi soldi dovessimo tornare alla lira, come vuole lui.

Credere, obbedire e votare ma sopratutto non fare domande. Ecco come deve comportarsi il grillino perfetto.

Gianni Guelfi

lunedì 30 luglio 2012

La teoria di Friedrich von Hayek, la lotta fra dollaro ed euro.. e l'euro-truffa



Nel mese di marzo ricorreva il ricordo della morte di Friedrich von Hayek, un economista di spessore della scuola Austriaca liberalista, (da non confondere con la scuola neoliberista di Friedmann di Chicago).

La teoria in contrasto con quella di Keyness ma anche da quella classica, fondata su principi di vero libero mercato, in cui il prezzo si forma per condizioni del contesto e non per condizionamento da parte del sistema sul contesto. Liberi uomini o libero mercato sopratutto libero dal controllo di stato (degli uomini)?

Un aspetto fondamentale del suo pensiero è la critica al centralismo ed a politiche economiche centraliste che "indipendentemente" da quale ideologie vengano sostenute( socialismo o capitalismo non cambia) portano inevitabilmente a forme di Totalitarismo. Lo ricordiamo perché la BCE di fatto è un prodotto centralista, con l'aggravante che è un ente senza nessun controllo da parte di nessuno, se non solo da parte dei "mercati" che è stato forzatamente imposto ad alcune nazioni europee come soluzione, mentre si sta rivelando un grosso problema. Ora mentre sarebbe naturale e razionale, comprendere e rassegnarsi di avere creato un mostro (euro-sistema) che divora ricchezza, vite umane, e produce milioni di tonnellate di rifiuti, con il meccanismo forzato di aumentare il PIL per calmare la voracità di tale sistema (ecologisti delle mie scarpe svegliatevi), e quindi muoversi per RIFORMARE LA BCE in una banca centrale al sevizio degli stati che usufruiscono dell'euro, (per esempio facendola diventare compratore di ultima istanza) i continuatori del progetto dell'euro-genocidio (Merkel- Draghi- Monti ecc) continuano a spingere a far riformare le nazioni euro-assoggettate per gli usi e consumi degli speculatori.

Non è il vestito che va comprato su misura per l'uomo, ma è l'uomo che deve dimagrire per il vestito cosi come è stato concepito (per intenderci). Hayek voleva si una moneta senza stati, ma lasciando la possibilità agli stati di scegliersi la moneta più vantaggiosa e non imponendo agli stato il corso forzoso (Non avrai altra banca all'infuori di me). La BCE (chi la manovra) ha fatto esattamente l'opposto infatti è lo speculatore a scegliersi lo stato più affidabile a cui "vendere" il proprio denaro. Un possibile errore dei professori universitari è quello di inseguire una teoria (generalista) e metterla in pratica con il sangue della gente, per poi vederne verificarne i risultati. Molte teorie economiche si sono rivelate fasulle il momento dopo che si finiva di forzare le "condizioni" di contesto affinché dessero il risultato sperato.

Come tutte le teorie hanno il difetto del limite funzionale reale; per intenderci sulla carta molte teorie funzionano poiché sono viste a se stanti e con "condizioni di contesto forzate o ipotizzate, nella realtà di fatto tali condizioni non possono essere tutte controllate e condizionate. (anche se il capitalismo spesso, pur di affermare la sua "autorevolezza" ha forzato non poco le condizioni di contesto (monopoli, monopsoni, oligopoli, ecc). Il comunismo (quello di Engels-Marx) ha funzionato fintanto che si sono forzate le condizioni di "uguaglianza imposta" del proletario "per nascita", il liberalismo (di Friedrich von Hayek) non è mai stato attuato e mai si potrà attuare poiché troppe forze proteggono il sistema ad auto-conservarsi utilizzando appunto il drogaggio del mercato.

Tutti i sistemi economici sono drogati a cominciare insider trading, fino allo scandalo del tasso drogato (manipolato ) del LIBOR, fino all'ultima pubblicità di guerra psicologica che genera l'interesse su un prodotto piuttosto che un'altro. Von Hayek, nel 1912 lo ha detto chiaramente che i "cicli di crisi sono" volutamente e scientificamente fatte dall'artificiosa espansione monetaria che attuano le banche. Tali cicli non sono funzionali al popolo o agli stati che utilizzano la moneta per vivere e crescere (sviluppo) ma sono funzionali ad investimento ed incasso in funzione solo degli azionisti delle banche.

La teoria dell'utilità marginale di cui proprio Von Hayek fu un sostenitore che lega la teoria del valore monetario al valore della merce condizionandone il prezzo. Più uno si soddisfa della merce desiderata, più il desidero si affievolisce svanendo, condizionando il prezzo (se sono già soddisfatto dopo pagherò sempre di meno quella merce). Se vogliamo la si può vedere come saturazione del mercato. In altre parole potrebbe vedere come lo specchio soggettivo dell'altra legge economica della rarità (più una cosa è rara più assume valore). Per chi gestisce una monta privata( come è l'euro) in uno mercato della moneta (euro-sistema) ha necessità di drogare questo mercato in continuazione per trarne profitto e non far cadere ne l'interesse, ne il valore, al fine di trarne profitto. Le attività per tenere questo orrore in piedi (per fortuna non per molto tempo) sono di guerra psicologia, (chissà cosa succede se si esce dall'euro !!! il prosciutto del salumaio che te lo deve vendere è certamente più buono), monopolio della moneta forzato), depressioni psicologica e richiesta di sacrifici per salvare il futuro (di chi? dell'euro a scapito degli euro-utilizzatori?).

Rarefazione monetaria (tasse, fermo dei crediti, rientri forzati) per aumentare il desiderio (legge del marginalismo) e allo stesso tempo aumentare il valore dell'euro (legge della rarità). Fatta dal 2002 in poi l'espansione monetaria, oggi siamo nella seconda fase del ciclo ossia quella dell'incasso degli investimenti (del popolo europeo non frega niente a nessuno), tutto questo tra l'altro mentre c'è una guerra con il dollaro, comunicata da quando Saddam Hussein tento di voler comprare il petrolio direttamente in euro (altro che moneta sovrana e libero mercato).

La guerra la sta vincendo sicuramente il dollaro nei confronti dell'euro ma questo non significa che il dollaro (in grande digestione cinese) non sia sconfitto a sua volta. Ci sono diverse conclusioni che si possono fare, o la moneta non è di nessuno, oppure deve essere di tutti come sosteneva il prof Giacinto Auriti sostenendo la proprietà popolare della moneta. Una moneta di tutti (non centralista) diventa necessariamente una moneta locale, poiché non deve essere restituita al sistema centrale, ma si radica e si sviluppa la dove ci sono uomini, idee, e vita, diversamente più una moneta è centrale più impoverisce i territori che la utilizzano per favorire l'emettitore centrale confermando la legge di Vilfredo Pareto (80/20).

La BCE poteva essere un tentativo di moneta di nessuno, il problema che dietro quel nessuno certamente non c'erano (non ci sono) gli stati che hanno adottato l'euro, ma si nascondono soliti noti proprietari delle banche del mondo che stanno facendo strage del sudore della fronte e del loro lavoro degli euro-schiavi. Che questo esperimento dell'euro-truffa salta credo che ormai non ci siamo più dubbi, rimane da capire quando, e quanto tragicamente! Si possono comprendere coloro che non conoscono i meccanismi di emissione monetaria e le maggiori teorie economiche, ma certamente non si possono giustificare molti professori universitari che sanno esattamente come stanno le cose, e non stanno facendo niente di niente se non solo aspettare di vedere passare sul fiume il cadavere degli europei, avranno la coscienza sporca, quando finirà l'esperimento (perché di questo si tratta) dell'euro-truffa.

L'esperimento sta uccidendo gli "euro-schiavi", nella mente, nelle idee, nell'etica, nel corpo. Li sta uccidendo, come un "parassita psicotico" che non si ferma fin quando non uccide l'animale su cui si è insediato. Mai consegnare uno stato ad un tecnocrate, capire alla fine il perché. Ma chi pagherà i danni di questo esperimento e di questa colossale truffa? Magari anche coloro che si ostinano a prolungare l'esperimento?

Giuseppe Turrisi

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Video collegato: http://www.youtube.com/watch?v=8iLLfieGifY

domenica 29 luglio 2012

Lettera aperta di malaugurio per la signora fornero elsa, ministra repubblichina



Nostra signora fornero elsa, augurarle lo stesso male che lei procura agli altri è l'unico diritto che ho...


Ma che si può scrivere su un ministro della Repubblica Italiana, che rinnega la Costituzione? Tutto il nostro apprezzamento, perché forse è l’unica spregevole donna che se ne fotte del perbenismo di circostanza e dice la verità.


La Costituzione Italiana, è rimasto un vetusto simbolo a memoria dei sogni perduti. Una foto sbiadita di quel che avrebbe potuto essere, se avessimo avuto la coscienza e il rispetto della storia. E le nostre lacrime odierne, hanno perso anche il gusto di sale che una lacrima ha.


Che ha detto di così abominevole, quella faccia da mummia incarognita, che si discosti dalla realtà? Che il lavoro (o l’impiego) non è un diritto, ma qualcosa che si deve meritare. Forse su questa seconda cosa potremmo obiettare, ma per il resto potremmo anche smettere di perdere del tempo prezioso e soprassedere. Perché in Italia, il lavoro, ha smesso di essere un diritto molto tempo fa, o forse nemmeno lo è stato mai.


È almeno dal tempo in cui chiusero gli Uffici di Collocamento, destinando i compiti alle agenzie private che l’articolo 1 e 4 della Costituzione sono stati abrogati, o peggio, da quando si è iniziato a parlare di “mercato” del lavoro, che è iniziata la sodomia collettiva. Ma all’epoca eravamo ancora impegnati a sognare di poter diventare americani, e ce ne siamo infischiati.


In fondo, quel che ci fa male, è solo la sprezzante arroganza della carogna lacrimante che non ci pensa nemmeno di perdere tempo per prenderci per il culo, in maniera politicamente corretta. Lei lavora. Sarei rimasta più male, conoscendo i dati reali della vita che ci sta intorno e dentro, se avesse ricordato al giornalista che la intervistava, che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, e che lo stato italiano deve – per Costituzione – impegnarsi perché ad ogni cittadino sia riconosciuto il diritto a lavorare.


Quel che posso fare oggi non è indignarmi, ma parificarmi alla loro arroganza, arrogandomi anche io dei diritti che in un paese normale o civile, non mi sognerei mai di avere. Il diritto di disprezzare le istituzioni e la feccia che da tempo immemorabile ha smesso di rappresentarle. Il diritto di non ritenermi parte integrante di questo stato. Il diritto alla mia NON partecipazione al voto, e il diritto – caso mai si presentasse l’opportunità – di rendere tutti gli sputi in faccia che ho preso negli ultimi vent’anni della mia vita da gente che, oggi, se avessi un bel paio di baffi, spedirei in Siberia a cavare carbone a piedi nudi.


Però, terrei a ricordare a lei, signora fornero, che negare il diritto al lavoro è uguale a negare il diritto alla vita. Vorrei dirglielo ancora una volta, quanto lei possa essere una merda, non solo indegna di rappresentare le istituzioni, ma indegna per qualunque tipo di lavoro lei creda di aver meritato. Così, da disoccupata oltraggiata, da persona che a morsi è riuscita a ritagliarsi il diritto di scrivere quello che pensa, in completa autonomia e totale libertà, quel che le posso augurare è di scordarsi una notte di togliere uno dei collari d’oro che ostenta di giorno, e di restarci strozzata.

Rita Pani (APOLIDE)
http://r-esistenza-settimanale.blogspot.it/

sabato 28 luglio 2012

Siria: "..la guerra dell'oro contro il sangue. Ovvero: manipolazione e guerra democratica"



Stralcio di un articolo di Giulietto Chiesa sulla situazione in Siria:

Siria - Andiamo con ordine con le distorsioni: “L’Amministrazione Obama ha per il momento abbandonato gli sforzi per un regolamento diplomatico del conflitto in Siria”. Notare le diverse finezze inscatolate in una sola riga. Il “per il momento” lascia pensare che, dopo, forse, ci ripenserà. Poi notate “gli sforzi” per un “regolamento diplomatico”. Cioè il lettore deve pensare che, fino ad ora, lo sforzo di Obama è stato per un “regolamento diplomatico” è che solo ora questa idea è stata “abbandonata”.

È, naturalmente, una palese falsità. E non lo dico io. Lo dice il New York Times nella riga successiva, comunicandoci che Obama “sta aumentando l’aiuto ai ribelli e raddoppiando gli sforzi (letteralmente, ndr) per costruire una coalizione di paesi concordi ad abbattere con la forza il governo del presidente Bashar al-Assad “.

Dunque se “sta aumentando” vuol dire che l’aiuto ai ribelli già c’era. Cioè che gli Stati Uniti stavano già violando la Carta dell’Onu e tentavano di sovvertire dall’esterno un paese sovrano. Adesso dice che “raddoppiano gli sforzi”. Cioè da oltre un anno gli USA stanno conducendo una guerra per interposta persona contro la Siria e l’ineffabile New York Times (con il codazzo di giornali e telegiornali italiani) ci spaccia che quello che è avvenuto fino ad ora era per un “regolamento diplomatico”.

Si trattava e si tratta, dunque, di un progetto di “abbattere con la forza” un governo. Prosegue il NYT(citando fonti dell’Amministrazione) con l’annuncio che ci sono stati “colloqui con la Turchia e Israele sul tema della gestione del collasso del governo siriano” e, anzi, si fa capire che potrebbe essere affidato proprio ad Israele il compito di “distruggere i depositi di munizioni”. Nel frattempo i tagliagole libici di Al Qaeda, portati in Turchia da aerei inglesi, americani e francesi, estendono la guerra, mentre i servizi segreti dei paesi di cui sopra mettono le bombe a Damasco facendo saltare in aria, uno ad uno, i generali di Bashar. Cioè organizzano il terrorismo.

L’Amministrazione – scrive pudico il NYT – non fornirà armi alle forze ribelli, anche perché lo stanno già facendo egregiamente tre campioni della democrazia occidentale come la Turchia, il Qatar e l’Arabia Saudita. In compenso Washington “fornirà istruzione tecnica e equipaggiamento per le comunicazioni” per accrescere la capacità di combattimento delle opposizioni”. Si presume con corredo di detonatori e di esplosivi. Infatti è previsto anche “un supporto di intelligence”.

Come si vede tutto molto diplomatico.

Aggiungo una notazione che piacerà molto ai debunkers dell’11/9. “Noi stiamo puntando ad una demolizione controllata del regime di Assad”, ci rivela Andrei J. Tabler dell’Istituto per la politica del Vicino Oriente, di Washington. E poi aggiunge, prudentemente: “Ma, come in qualunque demolizione controllata, c’è sempre qualcosa che può andare storto”.

Appunto: qualcuno se ne accorge, com’è avvenuto con le tre “controlled demolitions” dell’11 Settembre 2001.


Giulietto Chiesa
(Fonte: Megachip)


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Commento di F.C.: "Continua la guerra dell'oro contro il sangue, con il metodo "graduale", che però potrebbe portare infine allo scoppio di una terza guerra mondiale..
Il nostro governo e la "Casta" dei politici+ media+ sindacati+giudici+funzionari, in una parola: i "camerieri ", come aveva ben diagnosticato il grande Ezra Pound, tradiscono i nostri interessi e mettono a repentaglio le nostre vitee quelle dei nostri figli.....


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Commento di Maurizio Barozzi:

Fino a poche tempo fa queste cose le dicevamo in pochi. Oggi, dopo che i banksters hanno dovuto scendere direttamente in campo e prendere in mano vari governi (da noi vedi Monti) tutto sta diventando evidente a tutti.
Un vasto fronte, almeno sul piano delle idee, si sta formando nel paese, indipendentemente da chi era o può ritenersi fascista o ex socialcomunista o altro. E’ un fatto positivo. Del resto questi criminali, che hanno riempito le città di banche e distrutto tutta la piccola economia popolare, stanno facendo carne di porco dello stato sociale: ogni euro deve andare ai banksters, non c’è più niente per il popolo! Siamo sotto un usura peggio di quella mafiosa. Questo crea miseria e disperazione. In Argentina fu possibile una rivolta di popolo, in Italia, da noi, ho i miei dubbi.
Il fatto è che da noi tutte le tradizioni nostrane sono state distrutte o stravolte; a sinistra basta vedere come è finito il comunismo, e a destra, un pugno di farabutti, collusi con i servizi, fin dagli anni ‘50, hanno deviato quella che poteva essere una magnifica rifioritura di una base nazionalpopolare.
La gioventù infine, tra mode, miti musicali, sballo, droghe, video giochi e sport demenziali, l’hanno americanizzata e dissolta.
Non credo sia possibile in Italia una rivolta di popolo, tranne saccheggi ai negozi di Hi Fi, senza contare che siamo pieni di basi Nato e la presenza dei Servizi, che possono controllare ogni gruppo politico, non consentirà di mettere in piedi seri tentativi di rivolta.
L’unica speranza, solo per chi rimarrà in vita, è il disastro nucleare a cui questi criminali d’occidente ci stanno facendo correre un serio rischio.
Ho paura che hanno tutto già progettato: o russi e cinesi, cedono in qualche modo e danno il via libera, alla distruzione della Siria, del Libano e dell’Iran, con dissoluzione successiva della Russia di Putin, aprendo la strada alla Repubblica Universale, oppure rischierebbero anche una breve guerra atomica.
Del resto è da sempre nei progetti mondialisti la drastica riduzione della popolazione mondiale e chi di dovere ha già predisposto rifugi e località in cui, portarsi momentaneamente.
Vada come vada, ben sapendo che l’Italia, a causa delle basi Nato, sarà un obiettivo strategico. Bruciasse pure il Colosseo, Castel Sant’Angelo, San Pietro: chi se ne frega! oramai sono solo monumenti vuoti, morti. Anzi l’Arco di Tito lo usano per festeggiare le vendette ebraiche, alla presenza umiliante del sindaco di Roma (chissà se per l’occasione, nel 2008 ai festeggiamenti dei 50 anni di Israele, sotto l’arco di Tito, si nascose la croce celtica che portava al collo).
Magnifici questi destristi, in men che non si dica diventano i migliori amici di Israele. Fini è di casa a Gerusalemme, Akemanno cosa non farebbe per la comunità ebraica romana, la moglie di Storace dichiarò che Francesco a Gerusalemme, di fronte al museo dell’olocausto pianse. Bah.
Comunque questa cinica, falsa civiltà occidentale merita di morire. E con la distruzione di Roma speriamo che almeno, possa arrivare un bombardamento atomico sulla sacra terra di Israele, veri mandanti del massacro, rendendola invivibile per migliaia di anni. Una volta tanto lo diciamo noi il “muoia Sansone....”.

venerdì 27 luglio 2012

Ritorno alll'agricoltura biologica... unico modo di sopravvivenza umana



Come riconvertire nel breve termine l'Agricoltura italiana al Biologico (superando i conflitti di interesse per la convenienza di tutti)

Mentre la domanda di Alimenti Biologici in Italia cresce a due cifre, per le grandi preoccupazioni (e patologie degenerative) dei consumatori italiani...
...la produzione Biologica, nel nostro paese, cala: meno 1,5% della superficie agricola Biologica nel 2011 !! (aumenta nel contempo il numero di operatori di trasformazione, per la maggior richiesta di mercato, con i rischi connessi al biologico di importazione... vedasi il recente maxi scandalo)

Eppure, le regioni italiane hanno ancora oltre 10 miliardi di € disponibili (nel periodo 2012-2013) da impiegare soprattutto per le misure agroambientali, atte a compensare i mancati redditi, i maggiori costi, più 20 % di transazione (oltre ai benefici indiretti conseguibili), agli agricoltori Biologici, con maggiorazioni per chi inizia la riconversione biologica dei terreni.
Ma ma tali risorse (100% esentasse e a fondo perduto), rischiano di non essere utilizzate, o di finire spostate verso misure regionali a sostegno degli di investimenti (solo 40-50% a fondo perduto con grande indebitamento delle aziende agricole, già ampiamente esposte).
Ciò è illegittimo, in quanto i regolamenti europei prevedono l'obbligatorietà e priorità dei pagamenti agroambientali per l'Agricoltura Biologica, all'interno dei Piani di Sviluppo Rurale Regionali (2007-2013), con un impiego minimo di almeno il 40% delle risorse disponibili, che può arrivare per priorità di richieste ed adesioni anche al 65 -70% del totale delle risorse dei PSR regionali (in tutto oltre 25 miliardi di € a disposizione delle regioni italiane dal 2007 al 2013)... una somma notevole.

Agricoltura Biologica: questione di interesse strategico nazionale

E' necessario, pertanto, un intervento immediato sulle misure agroambientali dei PSR regionali, modificando ed adeguando i pagamenti previsti (attualmente fortemente insufficienti) agli effettivi mancati redditi e maggiori costi della produzione biologica. Ciò in particolare nelle aree intensive e molto produttive, dove è fortissimo l'uso della chimica, con pericolo grave e attuale per l'impatto ambientale e la salute umana.

Nel contempo è necessario interrompere immediatamente (se necessario, con azione decisa della Corte dei Conti) la distrazione di risorse agroambientali verso una falsa Agricoltura Integrata e/o presunte riduzioni di pesticidi, misure agroambientali assolutamente non controllabili (Nota n. 3/2005 e n. 7/2011 della Corte dei Conti UE), attraverso le quali le Regioni hanno sperperato "a pioggia" enormi risorse pubbliche, "regalandole" ad agricoltori che hanno impiegato sempre più pesticidi, da almeno 15 anni... con risultato agroambientale addirittura negativo.

Di fatto frenando e compromettendo la riconversione biologica dell'agricoltura italiana, altrimenti possibile con circa 4-5 miliardi di € all'anno di risorse comunitarie agroambientali (vedasi piano finanziario di seguito).

L'Agricoltura Integrata prevede l'obbligo di impiego prioritario di tutti i mezzi tecnici disponibili non chimici, ma nei disciplinari previsti dalle regioni oggi non si prevede l'uso obbligatorio dei mezzi tecnici di difesa biologici, seppur regolarmente registrati al commercio e, pertanto, sottoposti alle relative prove preliminari di "efficacia" contro le diverse avversità delle coltivazioni.
Ovviamente, nessuno riconverte la produzione agricola al biologico se viene compensato ...per usare pesticidi. Infatti, gli elenchi di pesticidi ammessi nei disciplinari chimici dell'agricoltura cosiddetta integrata, rappresentano addirittura quantità di prodotti chimici di sintesi molto superiori al normale uso in agricoltura chimica.

L'Italia oggi ha il record mondiale di tumori dell'infanzia ed usa oltre il 35% di tutti i pesticidi europei. L'aspettativa di vita sana nel nostro paese è calata di oltre 10 anni dal 2003 ad oggi (Eurostat) e la spesa Sanitaria per malattie degenerative supera i 100 miliardi di € all'anno, Tali patologie sono collegate in "concausa aggravante" all'impiego di Pesticidi e ai loro residui chimici negli aiimenti e bioaccumulo nelle catene alimentari (in Francia l'Alzheimer è riconosciuta come malattia professionale degli agricoltori).

A fronte di ciò, il mercato degli agrofarmaci chimici in Italia ammonta a solo 1 miliardo di € all'anno...

E' possibile, pertanto, superare il conflitto di interessi dei Consorzi agrari e degli altri venditori di Pesticidi chimici, sostenendo la riconversione biologica dell'agricoltura italiana con adeguati pagamenti agroambientali, aumentando in tal modo il mercato degli agrofarmaci Biologici, innocui per la salute e l'ambiente, almeno a 2 miliardi di €, sostenuti dai Pagamenti agroambientali europei che coprono i loro maggiori costi.

Il Biologico, pertanto, conviene a tutti, anche alle industrie europee del settore degli agrofarmaci, che oggi subiscono la concorrenza dei prodotti chimici cinesi, spesso vietati, come dimostra l'azione giudiziaria, con sequestri ed arresti, appena realizzata dal Comando Carabinieri preposto.

Si fa appello al senso di responsabilità delle associazioni di categoria, Coldiretti, Unione Agricoltori, CIA, ecc. che spesso partecipano nelle società di gestione di consorzi agrari, cooperative, molini popolari ed altri enti oggi interessati alla vendita di Agrofarmaci chimici, per una immediata riconversione e convergenza di interessi, verso la promozione dell'agricoltura biologica e dei relativi mezzi tecnici di produzione e difesa.

Ricordando che, nella situazione attuale, esse non potrebbero partecipare alla definizione delle misure agroambientali regionali e dei disciplinari di Agricoltura integrata, all'interno dei cosiddetti tavoli verdi regionali, in quanto in palese conflitto di interessi, fatto che continua, purtroppo, da circa 20 anni, dall'avvio dei programmi agroambientali europei, spesso nell'indifferenza dei comitati di sorveglianza dei PSR Regionali e del PSN Nazionale.

PIANO FINANZIARIO PER LA RICONVERSIONE BIOLOGICA DELL'AGRICOLTURA ITALIANA (Evitando distrazione di fondi verso l'Agricoltura Integrata)

E' urgente, pertanto, un Piano Nazionale Agroambientale, supportato da Esperti Agroecologi e dai portatori di interesse del biologico, coordinando le Regioni all'interno della rete Rurale Nazionale e, se necessario, scavalcandole, in quanto Ambiente e Salute (Art. 9 e 32 della Costituzione Italiana) obiettivi prioritari dei porgrammi agroambientali europei, sono diritti inviolabili tutelati dallo Stato e non delegati alle regioni stesse. Sollevando le Regioni stesse dalla definizione dei corretti recepimenti Agroambientali europei, con procedure molto complicate di gestione, che hanno portato a notevoli differenze di applicazione e sostegno agroambientale in tutta Italia, con problemi di rispetto dei criteri di corretta concorrenza.

Con i soldi disponibili nei PSR Regionali oggi è possibile riconvertire al biologico quasi tutta l'agricoltura italiana, secondo lo schema finanziario seguente:

- Seminativi avvicendati,(Cereali e Leguminose da granella): 3.000.000 Ha x 400€/ha in media di pagamento agroambientale (500 €/ha nelle zone intensive e 300 €/ha in quelle collinari e montane) = 1,2 Miliadi di €€

- Mais avvicendato: 700.000 ha x 700 €€/ ha = 0,5 miliardi di €€

- Olivi: 1.000.000 ha x 500 €€ /ha = 0,5 Miliardi di €€

- Vigneti: 700.000 ha€ x 700 € €/ha = 0,5 miliardi di €€

- Frutteti: 400.000 ha x 1.300 € € /ha = 0,5 miliardi di €€

- Orticoltura: 200.000 ha x 2.000 € €/ha = 0,4 miliardi di €€

- Prati avvicendati, Pascoli e Prati Pascoli 3.500.000 di ha x 100 €€/ ha = 0,35 miliardi di €€

- Per il Tabacco Biologico servono poche risorse: 20.000 ha x 5.000 €/ha = 0,1 miliardi di €€

Totale di spesa prevista: circa 4 miliardi di €€ all'anno

Aggiungiamo 400 €€ per Unita Bovina Adulta (UBA) biologica (corrispondente a 3 maiali, 7 pecore, 100 galline, ecc) x 3.000.000 di UBA allevabili in Biologico in Italia = 1,2 miliardi di €€

Totale pagamenti agroambientali necessari per la riconversione biologica dell'Agricoltura Italiana: 5 mliardi di € all'anno


Prof. Giuseppe Altieri
Docente Ordinario di Fitopatologia, Entomologia, Agricoltura Biologica, Agroecologia - Ist. Agrario Todi
Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG)
tel 075-8947433, Cell 347-4259872
Email: agernova@libero.it

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AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2011 (Fonte SINAB)
Dalla prima analisi dei dati forniti al Ministero delle Politiche Agricole
Alimentari e Forestali dagli Organismi di Controllo (OdC) operanti in Italia al
31 dicembre 2011 (ai sensi dell’art. 93 del Reg. CE 889/08), sulla base delle
elaborazioni del SINAB – Sistema d’Informazione Nazionale
sull’Agricoltura Biologica, risulta che gli operatori del settore sono 48.269 di
cui: 37.905 produttori esclusivi; 6.165 preparatori (comprese le aziende che
effettuano attività di vendita al dettaglio); 3.906 che effettuano sia attività di
produzione che di trasformazione; 63 importatori esclusivi; 230 importatori che
effettuano anche attività di produzione o trasformazione.
Rispetto ai dati riferiti al 2010 si rileva un aumento complessivo del numero di
operatori dell’1,3%.
La distribuzione degli operatori sul territorio nazionale vede, come per gli anni
passati, la Sicilia seguita dalla Calabria tra le regioni con maggiore presenza di
aziende agricole biologiche; mentre per il numero di aziende di trasformazione
impegnate nel settore la leadership spetta all’Emilia Romagna seguita da
Lombardia e Veneto.
La superficie interessata, in conversione o interamente convertita ad agricoltura
biologica, risulta pari a 1.096.889 ettari, con un decremento rispetto all’anno
precedente circa dell’1,5%. I principali orientamenti produttivi sono i cereali, il
foraggio e i pascoli. Segue, in ordine di importanza, la superficie investita ad
olivicoltura.
Per le produzioni animali, distinte sulla base delle principali specie allevate, i dati
evidenziano rispetto allo scorso anno un consistente aumento del numero di capi
per suini, ovini, caprini e avicoli.


BIO IN CIFRE 2011: IL COMMENTO DEL MINISTRO CATANIA
BIOLOGICO, CATANIA: SETTORE IN SALUTE CHE CONTINUA A CRESCERE. LAVORARE PER SFRUTTARE LE OPPORTUNITÀ


“Il mercato del biologico in Italia continua a crescere ed è uno tra i settori del nostro agroalimentare che gode di migliore salute; la fiducia dei consumatori verso il biologico infatti continua a premiare la qualità ambientale e le garanzie di questo metodo di produzione. Anche i dati di produzione del biologico italiano danno una fotografia tutto sommato positiva del settore: l’Italia per superfici biologiche e per numero di operatori resta ai primi posti in Europa e nel mondo. Dobbiamo comunque ancora impegnarci molto per strutturare meglio le filiere produttive, in modo da far intercettare al nostro sistema di imprese italiane le opportunità che il mercato offre”.
Fonte: Ufficio Stampa MiPAAF

giovedì 26 luglio 2012

Massimo Fini versus Beppe Grillo, con commento personale sull'incontro del M5S di Spilamberto

Vecchio barbagianni napoletano criptico


Ante Scriptum

Ieri sera (mercoledì 26 luglio) siamo andati con Caterina al primo incontro organizzato dal M5S di Spilamberto, che comprendeva anche i comuni del circondario (Vignola, Castelvetro, etc.). L'incontro si è svolto sul Torrione, una struttura medievale raggiungibile arrampicandosi su una bella scala ripida, non certo accessibile agli handicappati, che infatti non c'erano. Il gruppetto lì riunito sembrava quello dei vecchi collettivi di una volta, poche persone ma "convinte", tutte sedute in cerchio e pronte a dare risposte ed a fare domande e proporre temi per risolvere i vari problemi del territorio. A condurre il giro un paio di ragazze ben preparate. Il sistema della condivisione dei pareri rispecchiava un po' o forse somigliava al metodo della "democrazia diretta": i vari argomenti venivano votati per alzata di mano e si conteggiavano le adesioni sulle proposte. A parte l'atmosfera di una riunione popolare facilmente accessibile e comunitaria si respirava anche la sensazione di un certo velleitarismo nel voler cercare di accontentare tutte le opzioni, favorevoli o contarrie che fossero... Insomma mancava, secondo me uno "spirito guida". Oppure si intuiva che comunque lo "spirito guida" non era lì in mezzo a noi.. ma altrove...

Per questo stamattina avendo ricevuto la lettera aperta di Massimo Fini indirizzata al Beppe Grillo ho immediatamente pensato di pubblicarla, in questo blog di Paolo D'Arpini, che per due giorni era rimasto oscurato.. (per motivi tecnici o chissà..)

Paolo D'Arpini


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Resoconto ufficiale dell'incontro di Spilamberto, redatto dagli organizzatori:

Serata Partecipativa
Posted: 25 Jul 2012 05:57 PM PDT
Queste le proposte delle persone intervenute:
-sostituire le lampadine ad incandescenza con LED
-spazi pubblici dedicati ad orto, non solo per gli anziani
-trasporti pubblici specifici sul territorio dell'Unione Terre di Castelli
-migliore gestione dei rifiuti
-attenzione maggiore alle aree verdi pubbliche
-cessare le concessioni edilizie
-economia solidale, basata sui gruppi di acquisto solidale, mercatini, ecc., gestita a livello dell'Unione Terre di Castelli
-introdurre nelle scuole corsi, progetti per una corretta educazione alimentare
-smaltimento amianto
-non costruire impianti che prevedano ciminiere
-rete metropolitana provinciale
-stoccaggio di carburante (per diminuirne il costo d'acquisto) a livello provinciale
-federalismo fiscale
-raccogliere adesioni e formare un gruppo a livello provinciale per chiedere a tutti i comuni di passare al porta a porta per la gestione dei rifiuti
-razionalizzazione dell'edilizia
-introdurre nelle scuole corsi, progetti per una corretta educazione ambientale, partendo da una gestione della mensa scolastica più consapevole

Si è discusso dei punti riguardanti la gestione dei rifiuti/porta a porta e si è costituito un gruppo di lavoro che approfondirà l'argomento. Alle prossime riunioni ci confronteremo sulle altre proposte.

A breve il video della serata.



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Lettera aperta a Beppe Grillo di Massimo Fini

Caro Beppe, mi permetto di scriverti questa ‘lettera aperta’ in ragione di una conoscenza che risale a metà degli anni Ottanta e che poi è venuta consolidandosi in un’amicizia, personale ma anche, sia pur parzialmente, politica.

All’inizio della tua ‘lunga marcia’ di avvicinamento alla politica attiva, che dura ormai da più di un quarto di secolo, tu, che eri rimasto colpito e forse anche un poco influenzato dal mio libro La Ragione aveva Torto? , mi chiedesti qualche consiglio per i tuoi primi show non più propriamente comici ma non ancora compiutamente politici. Passarono gli anni, il tuo movimento si consolidò, prese la sua direzione e certo di consigli, almeno da parte mia, non avevi più bisogno. Mi invitasti però al tuo primo VDay, quello di Bologna, dove parlai dal palco, con Travaglio, Sabina Guzzanti e altri. Ricordo queste cose non a tuo uso, ovviamente, ma del lettore perché non mi scambi con uno di quelli che, volendo salire sul carro del vincitore, scopre improvvisamente ‘il grillino che è in mè’ ma nemmeno per uno dei tuoi seguaci o adepti. Molte cose mi separano dal movimento Cinque Stelle a cominciare dalla mancanza di un solido impianto teorico per cui nei vostri programmi troppo spesso ci sono obbiettivi contraddittori (nel senso che l’uno esclude l’altro).

Tu inoltre sei un ‘tecnoecologista’, credi cioè che la situazione ambientale, che peraltro è solo uno, e non il più importante, dei problemi che ci stanno di fronte, sia risolvibile con l’uso di tecnologie sempre più sofisticate, mentre io penso, come mi disse Paolo Rossi (che non è il comico e nemmeno il centravanti della Nazionale che vinse i Mondiali del 1982) ma un filosofo della Scienza, che “la tecnologia come risolve un problema ne apre altri dieci ancora più complessi”. Ciò che invece condivido ‘in toto’ è proprio il tuo essere ‘antipolitico’ cioè un uomo che dà battaglia su tutta la linea a una classe dirigente, politica ed economica, indecente, che in trent’anni di malgoverno, di malaffare, di abusi, di soprusi, di arroganza ci ha portato sull’orlo del baratro, finanziario, etico, esistenziale. E ammiro lo sforzo con cui, grazie a un enorme dispendio di energie, fisiche e intellettuali, sei riuscito a creare un movimento che può, forse, azzerare la vecchia politica una volta per sempre, tutta, dal vecchio barbagianni Napolitano all’ultimo dei lottizzati Rai.

Quando ti accusano di fare dell’ ‘antipolitica’ non si rendono conto di farti il miglior elogio. Perché fare dell’antipolitica dopo trent’anni di ‘quella’ politica, o che per tale si spacciava e si spaccia, significa fare politica nel senso migliore del termine. E tu, Beppe, oggi sei un politico a tutti gli effetti anche se a molti conviene far finta di credere che sei ancora un comico e un uomo di spettacolo.

E qui sta il punto. Certe cose che ti erano concesse come comico non lo sono più come politico. La battuta su Rosy Bindi nell’ambito della disputa sui matrimoni gay (“problemi di convivenza col vero amore non ne ha probabilmente mai avuti”) va bene per l’avanspettacolo, ma è politicamente inaccettabile oltre che sommamente volgare. In questo modo ti metti sul piano di Berlusconi che a proposito della stessa Bindi disse: “Lei è più bella che intelligente” o, per scendere negli infimi, di Vittorio Sgarbi che non trova di meglio, per accusarti, di aver tentato, penso in epoche plioceniche, un flirt con sua sorella, Elisabetta. Che discorsi son questi, che ‘ci azzeccano’ come direbbe Di Pietro? L’aspetto fisico di una persona è materia per vignettisti, non per uomini politici responsabili.

E sui sentimenti nessuno ha diritto di sindacare. Che diresti tu se io scrivessi che “non hai mai amato veramente”?. Penseresti che sono un ‘belinone’ che si impiccia in affari di cui nulla sa e può sapere e che comunque non lo riguardano minimamente.

Il mio consiglio, caro Beppe, è di dimenticarti di essere stato un comico, un ottimo comico, e di diventare definitivamente (per usare Pindaro) ciò che sei oggi: un ottimo politico. So bene, caro Beppe, che, per dirla con le parole di un tuo grande concittadino, Fabrizio De André “è facile dare consigli quando non si può più dare cattivo esempio”. Ma accetta ugualmente l’affettuoso consiglio da ‘vecchia zia’ che ti mando attraverso questa lettera.

Massimo Fini (http://www.massimofini.it)

martedì 24 luglio 2012

Bufale antibufale verità sulla Barilla.. che non è più italiana, ma americana?



Bufale antibufale verità sulla Barilla.. che non è più italiana, ma americana?

A precisazione e completamento dell'articolo: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/search?q=barilla+non+%C3%A8+pi%C3%B9+italiana

Mah... Attivissimo spare le sue antibufale... Eppure la Barilla importa molto più del 30% del grano dagli USA - Canada... ... e lì buttano disseccanti sulle colture per far maturare il grano duro, con residui alti nella dieta (Monsanto ha chiesto recentemente all'EFSA di alzare i residui del Roundup anche sulle lenticchie) e il grano per la Barilla (o per la Plasmon) in italia, dove la Coldiretti dice di aver spuntato 1-2 € / q.le in più... pensate che successo... è sottoposto spesso a trattamenti chimici e concimazioni altissime.... per contratto !!!

Pesticidi venduti ovviamente anche dai consorzi agrari ...(spesso di proprietà della Coldiretti) e la chiamano "alta qualità " .... dimenticando "alta tossicità "... ovviamente nei limiti di Legge.... o di tolleranza ...ma non di intolleranza... ampiamente superati dalle allergie galoppanti nel nostro paese e dall'incremento delle malattie degenerative, grazie all'avvelenamento della base della dieta Italica...

Il grano duro fino a 15 anni fa poco trattato o quasi per nulla... soprattutto al Sud Italia, sua Terra di elezione... oggi però si usano varietà molto produttive ma sensibili a tantissimi patogeni.... ...ed ovviamente nessuno comunica agli agricoltori che basterebbe un pò di rame e zolfo per prevenirli... ovvero metodi biologici innocui... ...mentre i bollettini fitosanitari regionali consigliano di intervenire con antimuffa chimici, quando è troppo tardi, quando la malattia si è¨ manifestata... quando ormai è inutile perchè il danno è stato fatto quando gli agricoltori spendono molto di più rispetto a un pò di zolfo e rame prima della levata... e addiritttura rovinano parte del raccolto per passare sopra la coltivazione a maggio (la paura di perdere tutto il raccolto è forte) ...inquinando anche il terreno e le acque, oltre alla nostra dieta, ovviamente... (osservate i segni delle ruote dei trattori a maggio e distinguete i grani avvelenati da quelli biologici).

Inoltre la questione dei livelli di tolleranza di micotossine sul grano duro, aumentati dalla UE.... mi pare vera a quanto mi risulta con conseguente crollo dei prezzi in Italia... in particolare del Sud, dove le micotossine non ci sono... e il grano valeva molto di più anche per questo, oltre che per la qualità e la bassa produzione... tutto ciò a favore del Grano duro del Nord, di scarsa qualità.

Che sia italiana o americana, la Barilla, poco importa.... i prezzi del grano sono certamente saliti di brutto nel 2007.... anzi mostruosamente ma solo per il fatto che i contadini avevano ormai tutti venduto il loro grano ed essendo a ottobre esaurito tutto il grano italiano, anche perchè l'anno prima il prezzo era cosi basso che quasi la metà degli agricoltori hanno smesso di coltivarlo ...con grave danno per i sementieri nazionali (Asseme).

Allora.... i commercianti internazionali hanno approfittato duramente... "prendere o lasciare .. se vuoi fare la pasta il prezzo lo decidiamo noi" hanno comprato a 18-20 € per q.le il granp sotto trebbiatura, poi hanno alzato fino a 25-27 € al quintale, a settembre ottobre... Per cui i contadini hanno venduto... e quando tutti hanno venduto loro il grano i commercianti sono passati all'incasso avendo il 100% del mercato nelle loro mani.... vendendo a oltre 100 € al q.le.. con le semole impazzite fino a 150 € /q.le.... E a Bari probabilmente arrivava di tutto.. (muffe incluse da lunghi stoccaggi) ...ci sta che coi prezzi così alti le tentazioni siano state altissime per comprare anche gli stock che nemmeno la zootecnia poteva prendersi. Son voci ma sarebbe bene che andrebbero verificate dagli organi competenti non si sa mai...

Tutto questo si chiama speculazione (o prova generale di Globalizzazione...) da parte di gente che fa cosìì dai tempi dei Faraoni egiziani dove la Barilla è ovviamente anche vittima ma nello stesso tempo carnefice dei contadini e di se stessa non puntando chiaramente alla qualità biologica italiana (e/o internazionale, se il grano italiano non le basta...)

Intanto i fondi UE per costruirsi un silos aziendale per i cereali non sono più disponibili per gli agricoltori sarà un caso?

Cargill e sorelle vogliono tutto nelle loro mani e navi di grano solcano gli oceani per speculare sul prezzo passando da un porto all'altro in base al prezzo di mercato locale e alle carenze ed eccessi di turno delle produzioni (ho personalmente osservato un commerciante grande di Todi comprare grano come fossero azioni di borsa... ...mentre gli parlavo dell'opportunità di puntare al biologico per la propria azienda... -figuriamoci- ...mentre l'India fa marcire e distrugge milioni di tonnellate di grano (mentre la gente muore di fame) affinchè il prezzo tenga... ma sempre e soprattutto per fare un favore ai commercianti (e a qualche raro agricoltore di grossa taglia che se lo può permettere, perchè non ha debiti ...il quale vende il grano quando il prezzo è maggiore... spesso aspettando mesi e mesi...)

Infine la radioattività...
Girano voci che il grano dell'Ucraina non sia dei migliori e nemmeno quello francese (tenero in questo caso) siamo sicuri che anche ai tempi di Cernobyl siano state distrutte tutte le produzioni? credo che sia molto probabile che qualche furbo le abbia diluite a dovere nel tempo... chissà... mancano le prove...

Insomma MANGIACOMEPARLI acquistando da chi si conosce direttamente 100% italiano, Biologico, e libero da OGM...

E' l'unica difesa che abbiamo oggi per la nostra salute e per fortuna molti agricoltori hanno cominciato a ... fare direttamente la Pasta Biologica e spesso di varietà locale italica, non modificata dalle radiazioni nanizzanti... concausa di celiachia diffusa.

A proposito, a quanto ammonta il danno sanitario di tale patologia/allergia negli ultimi decenni? e i danni da patologie degenerative associate al bioaccumulo di pesticidi ...Alzheimer, tumori, squilibri ormonali, cancro al seno e alla prostata, ecc... ? ...non sarà il caso che qualcuno cominci a pagare come è accaduto per l'Amianto? Non sarà il caso di organizzare una superprocura per affrontare il problema dei pesticidi e delle tossicità alimentari nel nostro paese?

Saluti cari, Giuseppe Altieri

lunedì 23 luglio 2012

Affare Dreyfus..? Macchè.. è il caso Rapetto!

Foto di Gustavo Piccinini


Riceviamo dall’amico Angelo Otir, a distanza di più di un mese, quanto segue. Il Telegiornale ha trattato il caso Rapetto dando notizia di un formale e correttisimo comunicato del Comando Generale del Corpo. Nulla da eccepire. Il caso è già chiuso. Riaprirlo? Non crediamo. Non di meno, è utile serbare vivo il ricordo di quanto accaduto. Nel rispetto delle scelte istituzionali che ancora oggi ci risultano non soddisfacenti del tutto.

Ugualmente, non si può eccepire alcunché sul fatto che la professionalità “specifica” raggiunta nel campo da Rapetto e da lui rappresentata costituisse un unicum, nulla togliendo a chi è andato a sostituirlo e a chi ancora si avvincenderà in futuro al comando della struttura. Per quanto si è tutti necessari e nessuno insostituibile in linea di principio, il fatto è che Rapetto non poteva non essere utilizzato che in ambiti particolarmente specifici e paganti, senza aprire polemica alcuna e dando per scontato quanto meno che la sua particolare esperienza poteva essere messa a frutto per accelerare il raggiungimento di nuovi standard operativi e investigativi, adottando nuove determinazioni organizzative ad hoc. Anche le amministrazioni pubbliche, pure quelle militari, in alcuni casi devono prendere atto delle particolarità che la fenomenologia professionale presenta al momento e saperle mettere a buon frutto al di là della tradizionale e corretta applicazione delle normali procedure e superare cum grano salis la rigidità burocratica, a buon pro dei frutti. Questa è una nostra semplice opinione. I migliori saluti a un ottimo ufficiale. Come lui ne avremmo bisogno tanti, ma proprio tanti.
Domenico Cambareri


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Peccato che neanche dai talking televisivi d’attacco questo verrà mai detto…
ROBA DA REPORT, BALLARO’, STRISCIA LA NOTIZIA E LE IENE MESSI INSIEME!

Sei hai 2 minuti di tempo leggi con attenzione questo articolo… scoprirai come sarebbe facile uscire dalla crisi se i malfattori fossero assicurati alla giustizia, pagando i loro debiti, ma siamo in Italia… i TG non ne parlano, i giornali fanno finta di niente. Gli interessi in balllo sono enormi e chi ha scoperto gli scheletri negli armadi, dopo anni di onorato servizio è costretto a dimettersi. Leggi e se vuoi fallo sapere a tutti in che paese abietto, nostro malgrado, viviamo, anche se purtroppo lo sanno gia’ tutti, anche i neonati.

Umberto Rapetto non è più un colonnello della Guardia di Finanza. Ufficialmente e formalmente si è trattato di dimissioni. In verità, pare che desse parecchio fastidio ai “poteri forti”, alla politica e alla criminalità organizzata. Per questo è stato “gentilmente invitato” a farsi da parte. Chi è Umberto Rapetto?

Per i più si tratta di un nome insignificante. Eppure siamo di fronte a un super esperto di informatica e lotta alle frodi. Autore di numerose pubblicazioni, è anche docente universitario. Gli Stati Uniti ce lo invidiano. Le sue competenze e la sua intensissima attività hanno consentito al nostro Stato di individuare migliaia di evasori fiscali. Peccato che poi le somme concretamente recuperate sono minime. Per cinque anni, Rapetto ha seguito tutti i componenti delle organizzazioni che gestivano il gioco d’azzardo in Italia senza pagare le imposte. Finchè un giorno, ha chiuso il dossier, facendolo arrivare ai carabinieri: ha fatto arrestare quindici persone.

Rapetto si è presentato in giudizio con migliaia di pagine di prove e con conti precisi: le società dei videopoker sotto accusa devono restituire allo Stato 98 miliardi, 456 milioni, 756 mila euro. Cifra mostruosa, superiore persino alle ultime quattro manovre finanziarie messe assieme (con le nostre tasse e i nostri sacrifici). Gli imputati che sono stati tutti condannati penalmente hanno patteggiato, anche se Rapetto era contrario: il colonnello sosteneva che dovevano restituire fino all’ultimo centesimo di euro.

Alla fine i giudici si sono rivolti alla Corte dei Conti la quale ha preso atto della condanna penale della Cassazione e ha imposto agli imputati il pagamento di appena 2,5 miliardi di euro. Lo sconto è di quelli che nemmeno nel più pazzo dei supermercati: 96,5%!

Qualcuno ne ha parlato in TV? Ovvio che no, la farfallina di Belen, i dettagli delle cenette simpatiche di Arcore o il sole in Primavera sono argomenti ben più importanti.

In sintesi, l’attività del colonnello Rapetto consente di accertare 98 miliardi e mezzo di evasione fiscale ad opere delle società che operano nel gioco d’azzardo. E che fa lo Stato? Concede a loro uno sconto del 96,5% e a noi… sempre nuove tasse!

Già, perché se a non pagare le imposte è un piccolo imprenditore o un normale cittadino, si interviene con i carri armati.

Se ad evadere sono le grandi società, si va con i guanti, c’è il super premio. Quei 98 miliardi e rotti avrebbero alleggerito di molto i nostri sacrifici e avrebbero dato un enorme aiuto a risolvere tanti dei problemi in cui versa il nostro martoriato paese!

Quel premio che non c’è stato per Rapetto. Costretto a dimettersi perché faceva fin troppo bene il proprio mestiere.

Proprio sicuri che una Repubblica in cui l’immoralità è la norma debba essere festeggiata?

Decidete voi.

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(Fonte: http://www.europadellaliberta.it/)

L'opera di Francesco Di Maddaloni riconosciuta a London ed ignorata a Roma



Caro Paolo D'Arpini,

devi sapere che il Dt Francesco Di Maddaloni è andato a frequentare la London School of Business & Finance e conseguire un Master in Business Adminstration in Inghilterra perché ha ritenuto che in Italia non avrebbe avuto la stessa possibilità di farsi valere a causa del mancato riconoscimento, nel nostro Paese, del merito di chi non è raccomandato.


Ed in effetti, dall'Inghilterra, l'opera di chi vale ha la possibilità di avere risonanza anche in Italia e sicuramente la stessa cosa non sarebbe accaduta se Di Maddaloni fosse rimasto in Italia!

Il Dt Francesco Di Maddaloni, infatti, ha recentemente presentato alla LondonMet L&T Conference 2012 (http://www.londonmet.ac.uk/celt/lt-conference-2012/lt-conference-2012_home.cfm) il lavoro accademico con il quale ha conseguito il suo MBA in Project Management presso la London School of Business & Finance (veda il link http://www.eur.roma.it/documentiNews/dissertationMaddaloni.pdf).


Ha poi reso disponibile la traduzione in lingua italiana della sua presentazione e ai link che seguono è possibile leggere alcuni degli articoli già comparsi in Italia in merito alla ricerca condotta sulla Metro C di Roma.

Metro C: un simbolo internazionale di ottimismo delirante
http://romasostenibile.com/?p=329

Roma Metro C, Mega-progetto e "Ottimismo Delirante"
http://www.eur.roma.it/il-quartiere/news/articolo/roma-metro-c-mega-progetto-e-ottimismo-delirante.html?no_cache=1

Roma: il progetto per “Metro C”, un pozzo senza fondo!http://www.lindipendenza.com/roma-metro-c/

Ora il Di Maddaloni sta approfondendo lo studio del pensiero di Bent Flyvbjerg (http://es.wikipedia.org/wiki/Bent_Flyvbjerg), l'autore che più lo ha ispirato nel suo lavoro di tesi, e proprio prendendo spunto dagli scritti di quell'autore e con il supporto di Steve Priddy (http://www.linkedin.com/pub/steve-priddy/20/412/103) sta avviando un progetto di ricerca che spera lo conduca ad intraprendere un dottorato.

Che ne dici di divulgare l'opera del Di Maddaloni?

Ciao,
Paolo Ercolani

domenica 22 luglio 2012

M5S: "Non cerchiamo candidati ma Cittadini Attivi" - Lettera di Vito Crimi



Il clamore per le percentuali raggiunte dai candidati 5 stelle alle amministrative 2012 ha acceso i riflettori sul Movimento.

Ecco allora, per chi vuole saperne di più, un post esplicativo di un nostro amico/attivista della Lombardia Vito Crimi: "Sono decine e decine le richieste di contatto, collaborazione, apertura sezioni (addirittura qualcuno che mi chiede l'apertura di una sezione "in esclusiva"), altri mandano curriculum per confermare la loro professionalità, altri si presentano subito con il loro titolo professionale o competenza... richiesta di tesseramento, iscrizione.... oggi che il movimento 5 stelle è un BRAND con potenziale elettorale fioccano le richieste di adesione...

A tutti quanti vorrei dire solamente che questo non è un ufficio di collocamento per la politica....

La tentazione di dare delle rispostacce è forte, la tentazione di chiedere "ma scusa fino a ieri dov'eri, per chi votavi, è da 7 anni che ci facciamo un culo per le strade e ci avete ignorato, organizzato incontri bellissimi con esperti, battaglie sul territorio, tutto nell'ignoranza totale"... ma mi fermo.

Sono convinto che tra tutte queste persone ci sono persone valide che hanno deciso di prendere la pillola blu... che hanno aperto gli occhi e che con sincerità potranno contribuire. A tutte queste persone ricordo ancora una volta che NON CERCHIAMO CANDIDATI ma CITTADINI ATTIVI... questo deve essere chiaro.... chiaro... chiaro... e riporto quanto ho già scritto in un precedente post:Il MoVimento 5 Stelle non ha una struttura in sezioni, circoli e neanche tessere, non ha direttivi o segreterie, è un movimento liquido.

Il MoVimento 5 Stelle non è neanche un ufficio di collocamento per disoccupati della politica o per chi cerca una prima occupazione in politica, non si assegnano poltrone.

La formazione di una lista civica, o la candidatura in una lista del MoVimento non è l'obiettivo e neanche il punto di partenza, la candidatura è solo uno dei tanti strumenti che possiamo utilizzare per migliorare questo paese.
Il contributo che ogni cittadino può dare al MoVimento è la propria "intelligenza", l'intelligenza di ciascuno di noi è l'ultima risorsa che ci rimane per uscire da questa crisi, economica e sociale, ma l'intelligenza del singolo non basta, serve un'intelligenza collettiva.

Il MoVimento si propone come canale attraverso il quale cittadini consapevoli mettono in rete le proprie energie, le proprie intelligenze, le proprie esperienze, culture, idee, proposte.

Nel MoVimento 5 Stelle non si entra, nel MoVimento 5 Stelle ci sei già dentro nel momento in cui decidi di non delegare più ai dirigenti dei partiti le scelte strategiche e amministrative.

Chiunque vuol dare il suo contributo dovrebbe come prima cosa informarsi capire quali sono gli assiomi che stanno alla base del MoVimento pensiero leggendo il NON STATUTO, la Carta di Firenze e il programma 2.0.

Non è sufficiente mandarci le vostre idee e proposte chiedendoci di metterle in atto, è necessario che ogni proposta o idea sia accompagnata dalla vostra disponibilità ad essere i primi ad attivarsi perché possa essere applicata.

I cittadini a 5 stelle insieme si informano in rete cercando di bypassare i media tradizionali, tradizionalmente asserviti al potere temporaneo, cercando la fonte delle notizie, formandosi un pensiero personale e approfondiscono, studiano, guardano alle esperienze positive di altre amministrazioni italiane e non solo.
I cittadini a 5 stelle attivano le proprie capacità intellettive e di analisi e le mettono in rete con altri cittadini.

Sembra difficile, ma in realtà è semplicissimo, basta essere "VIVI" nell'accezione più bella di questo aggettivo.

Quindi cercatori di poltrone, trombati che cercate di riposizionarvi, professionisti della politica, sappiate che non cerchiamo candidati, ma cittadini attivi, cittadini a 5 stelle, che vogliono riappropriarsi della facoltà di poter decidere del proprio futuro.

Il futuro è adesso... non restiamo a guardare. Loro non avrebbero voluto mollare, ma loro malgrado lo stanno già facendo!"

Vito Crimi



"Se qualcuno non è d'accordo con questi concetti, ci dispiace, ma il Movimento 5 Stelle non fa per voi. I Partiti vi aspettano a braccia aperte"
Castelvetro5stelle

sabato 21 luglio 2012

Insegnamenti dagli scandali vaticani e dai vertici della Repubblica

Ve lo ricordate questo...?

Bando a ogni fiducia nella Giunta Monti-Napolitano!

Fare del bilancio dell’esperienza del vecchio PCI una base per partecipare alla lotta che trasformerà l’Italia in un nuovo paese socialista!
Tra il ventesimo anniversario dell’eliminazione del magistrato Giovanni Falcone e sua moglie (23 maggio 1992) con la loro scorta e quello di Paolo Borsellino (19 luglio 1992) con la sua scorta, è esploso lo scandalo dell’attività svolta ancora oggi da Giorgio Napolitano per impedire la conoscenza dei mandanti dell’eliminazione dei due magistrati e degli altri attentati mafiosi del periodo 1992-1993.
Lo scandalo consiste nella pubblicazione delle registrazioni delle telefonate dei mesi scorsi tra Nicola Mancino (Ministro degli Interni all’epoca delle stragi) da una parte e dall’altra l’attuale consigliere di Giorgio Napolitano, Loris D’Ambrosio (che ripetutamente per dare forza alla linea di condotta che propone a Mancino dichiara di parlare su indicazione di Napolitano) e lo stesso Napolitano. Le telefonate certificano che Napolitano ancora oggi orchestra in prima persona le attività svolte a proteggere i mandanti delle stragi.

Vale la pena ricordare che quelle stragi erano l’intervento diretto della Mafia nel rivolgimento in corso all’epoca ai vertici della Repubblica Pontificia: fine dei governi del CAF (Craxi-Andreotti-Forlani) con la definitiva estromissione di Craxi e l’investitura del fiduciario nazionale della Mafia, Silvio Berlusconi, che nel 1994 divenne così presidente del governo della Repubblica Pontificia. All’epoca Giorgio Napolitano era presidente della Camera dei Deputati e successivamente, negli anni 1996-1999, fu addirittura Ministro degli Interni. Qual sia stato il suo ruolo personale nel rivolgimento politico che allora avvenne ai vertici della Repubblica Pontificia e quali i motivi della sua attività attuale, lo sapremo in dettaglio quando la vittoria delle masse popolari straccerà il segreto tessuto di complicità e di omertà che oggi nasconde ai loro occhi le losche attività della Corte Pontificia e degli altri vertici della Repubblica Pontificia.

Allora sapremo con certezza anche perché è esploso lo scandalo di oggi, uno dei tanti che periodicamente ravvivano per alcuni giorni o mesi la storia della Repubblica Pontificia senza cambiarne il corso. Sarebbe ingenuo attendersi che questo scandalo contribuisca più dei tanti che lo hanno preceduto a cambiare la natura della Repubblica Pontificia. Gli scandali sono espressioni della natura Repubblica Pontificia: un centro di attività antipopolari che si deve ammantare da centro sollecito del benessere popolare, quindi non solo reazionario ma anche ipocrita e criminale. Di ognuno di questi scandali ai fini della lotta delle classi oppresse e sfruttate conta quello che grazie ad esso le masse popolari imparano, la crescita che si consolida nella loro coscienza politica.

Prendere atto della connivenza e complicità di Giorgio Napolitano con le stragi di venti anni fa e delle sue attività volte ancora oggi a proteggere i mandanti, è particolarmente istruttivo
- sia per quelli che in qualche modo accordano qualche fiducia a Napolitano e alla Giunta Monti-Napolitano; per quelli che se non credono, almeno sperano che con le loro misure a favore delle banche e delle altre istituzioni finanziarie ed economiche del sistema imperialista, ci faranno “uscire dalla crisi”;
- sia per quelli che in qualche modo si agitano per la ricostruzione del partito comunista senza però aver ancora compreso i motivi del declino del vecchio PCI fino alla sua dissoluzione nel 1989 e del fallimento del Partito della Rifondazione Comunista conclusosi nella sua disgregazione nel 2008.

Ai primi dobbiamo mostrare l’ipocrisia che caratterizza i “campioni di virtù” che compongono i vertici della Repubblica Pontificia: ammantare di buone parole azioni criminali e antipopolari fa parte del loro ruolo. Essere ai vertici della Repubblica Pontificia significa essere persone che sono al vertice di uno Stato che getta nella disperazione, nell’emarginazione e nella miseria una parte crescente delle masse popolari e che nello stesso tempo sono abili a riempirsi la bocca di dichiarazioni ed esortazioni al “bene comune”: come se esistessero un bene comune e un futuro comune per Marchionne e l’operaio della FIAT!

Ma l’ipocrisia con cui le classi dominanti di oggi devono coprire le loro reali attività, non è importante principalmente come un tratto della loro morale. È importante principalmente come segno della loro debolezza: di quanto esse per sopravvivere hanno bisogno della benevola ignoranza o almeno della rassegnazione delle masse popolari. Essere coscienti di questa lato debole delle classi dominanti, apre un ampio e fruttuoso campo di attività per le persone e le organizzazioni decise a porre fine alla Repubblica Pontificia.

Ai secondi dobbiamo mostrare che la dissoluzione del PCI nel 1989 non è stato un colpo di mano di Occhetto e di altri liquidatori. La dissoluzione del 1989 è stata la sanzione ufficiale dello stato a cui era arrivato un Partito che era stato glorioso nella lotta contro il fascismo e nella Resistenza, ma che si era poi sempre più allontanato dalla lotta per instaurare il socialismo, trasformandosi al suo interno in qualcosa di diverso da quello che era stato. Una prova di questo allontanamento sta proprio nella carriera che hanno potuto farci individui alla Giorgio Napolitano.

Napolitano e i suoi cortigiani mentono spudoratamente quando vantano la partecipazione di Napolitano alla lotta contro il fascismo e alle battaglie contro l’instaurazione della Repubblica Pontificia (Portella delle Ginestre, ecc.). Ma la folgorante carriera che ha portato un simile individuo, classe 1925, a essere eletto deputato PCI nel 1953, a diventare membro del Comitato Centrale del PCI nel 1956 e ad occupare poi posizioni dirigenti sempre più alte, è un fatto reale. Non a caso nel luglio ’60 un comandante partigiano come Alessandro Vaia lanciava dall’interno del PCI l’allarme contro la trasformazione in corso nel Partito! Non a caso tra il 1962 e il 1963 il Partito Comunista Cinese diffondeva le sue celebri dichiarazioni Sulle divergenze tra il compagno Togliatti e noi (volume 19 delle Opere di Mao Tse-tung, Edizioni Rapporti Sociali)!

Che già negli anni ’60 Napolitano era l’uomo di fiducia degli imperialisti USA nel PCI, non è un segreto scoperto di recente: i vertici del PCI ne erano certamente al corrente già all’epoca, ma hanno accettato che svolgesse lo sporco ruolo. Che già negli anni ’60 Napolitano fosse a capo di una corrente che sosteneva che il PCI doveva abbandonare apertamente ogni riferimento alla concezione comunista del mondo, ogni legame con il movimento comunista internazionale e perfino la propaganda dell’obiettivo dell’instaurazione del socialismo, era un fatto pubblico. Le infami attività svolte da Napolitano in ruoli istituzionali della Repubblica Pontificia dai primi anni ’90 a oggi (Napolitano con la legge Turco-Napolitano è il creatore dei CIE, i lager di Stato per immigrati) non sono state una rottura rispetto alle attività che aveva svolto quando era ancora alto dirigente del PCI: sono la continuazione di quello che già faceva o l’attuazione di quello che già sosteneva quando era un alto dirigente del PCI. La protezione dall’Operazione Mani Pulite di cui hanno goduto Napolitano e la sua “corrente migliorista”, è un indice della potenza che Napolitano aveva raggiunto ai vertici della Repubblica Pontificia mentre era ancora alto dirigente del PCI.

Che il PCI non solo tollerasse nelle sue file, ma elevasse alle massime responsabilità individui come Napolitano deve portare a interrogarsi su cosa il PCI era diventato, che strada stava seguendo. Aspirare a che nel nostro paese ci sia un partito comunista è una cosa giusta. Ma questa aspirazione diventa costruttiva quando si incomincia a cercare risposta a domande come: perché il PCI, una volta sconfitto il fascismo, non ha proseguito la lotta per instaurare il socialismo? Su quale strada si è messo il PCI dopo la vittoria della Resistenza? Come mai i vertici della Repubblica Pontificia hanno potuto chiamare esponenti di primo piano del PCI (Nilde Jotti, Pietro Ingrao, ecc.) a volgere ruoli istituzionali? Come mai la linea delle “riforme di struttura” anziché disgregare la Repubblica Pontificia ha portato il PCI alla disgregazione? Solo rispondendo onestamente a queste e ad altre analoghe domande, i compagni faranno delle loro aspirazioni uno strumento di costruzione che li porterà a svolgere un ruolo efficace nella lotta per fare dell’Italia un nuovo paese socialista.

Gli scandali sull’attività dei vertici della Repubblica Pontificia non cambiano la sua natura, ma sono ricchi di insegnamenti. Dobbiamo approfittarne per rafforzare la nostra concezione del mondo ed elevare la coscienza politica delle masse popolari.

(nuovo)Partito comunista italiano
nuovopci@hotmail.it

Madrid.. la crisi dell'euro val bene una peseta...




Ante Scriptum

Madrid.. significa "il posto della madre" e la madre di tutti gli ispanici è la peseta, va da sè che riprendesse a circolare, visto l'imminente default della Spagna e la probabile uscita dal sistema "euro".. (Paolo D'Arpini)

Ecco la notizia:

La curiosa scelta di un «ipermercato della salute» nella capitale spagnola
la spiegazione del proprietario: «molti spagnoli conservano ancora la vecchia moneta»
E a Madrid c'è già chi accetta le pesetas

La curiosa scelta di un «ipermercato della salute» nella capitale spagnola.
Sfiducia nell’euro? Preveggenza? Sfida? «Qui si accetta il pagamento in pesetas» proclama, senza ironia e con due punti esclamativi, il cartello apparso sulle vetrine di un ipermercato «della salute» di Madrid, sulla trafficata Avenida de America, che collega il centro alla tangenziale M30. Non è uno scherzo, né una boutade polemica, né una mossa scaramantica. Quanto, piuttosto, nostalgica: «Sono molti più di quanto si pensi gli spagnoli che tengono ancora la vecchia valuta in casa» spiegano nel negozio.

BANCONOTE - Non si accettano le monete, ma le vecchie banconote, teoricamente fuoricorso dal febbraio del 2002, sì. E capita che ne arrivino molte in una volta sola, perché qui i prodotti sono spesso costosi: protesi ortopediche, sedie a rotelle, montascale. «Molti dei nostri clienti sono anziani – considera Meyer Zafrany, titolare di Hidelasa, probabilmente il primo negozio spagnolo che ha deciso di ripristinare la valuta nazionale -. Per loro, la peseta rappresenta un buon ricordo: Per noi, è un modo anche di attirare l’attenzione». Il cambio è lo stesso fissato il 31 dicembre 1998: 166, 38 pesetas per un euro. La peseta, in questo negozio, non si è svalutata come probabilmente avverrebbe se davvero la Spagna dovesse uscire dall’euro e riprendere a stampare pesetas.

Elisabetta Rosaspina - Il Corriere della Sera

venerdì 20 luglio 2012

Alieni in divenire: "...il mio incontro con Sanat Kumar e i Signori di Venere storia vissuta..."



...il mio incontro con Sanat Kumar e i Signori di Venere storia vissuta...

Allora non sapevo nulla o quasi ne di Atlantide ne altro, ne chi fosse Sanat Kumar, non avevo letto libri ne ricevuto informazioni esterne da nessuno. Vivevo serena la mia sadhana spirituale vicino al mio Maestro Sathya Sai Baba, meditazioni, yoga, lavoravo su me stessa tesa alla realizzazione del mio Se divino interiore.

Conoscevo i fenomeni ufo, erano affascinanti, ma non erano il mio interesse primario, solo un contorno stupefacente di varie profonde esperienze spirituali, del tutto interiori. Ho gia parlato in una breve sintesi del primo incontro fisico coi fratelli nelle strade dell'India.

Ora racconterò una sintesi di un altra simile straordinaria esperienza notturna. Mi ritrovai, non so come, sogno lucido, salto quantico..non ricordo, al cospetto di un essere che come ho scritto non sapevo chi fosse, questo essere si rivelò come il Signore Sanat Kumar di Venere, aveva una voce meravigliosa che stento a ricordare perche' molto diversa nel tono e nella vibrazioni da qualsiasi voce umana, mai ascoltata prima, era come una musica celeste, mi racconto' o ricordo' alla mia anima, che Lui con altri venne sul pianeta Terra più di 18 milioni di anni fa, Sue testuali parole, mi raccontò alcuni fatti avvenuti a quel tempo e mi mostrò una Terra molto diversa, un vero Paradiso Terrestre, dove esseri bellissimi camminavano in concordia e fratellanza, i colori erano magnifici, come vivi.. ricordavano i colori di altri loka o luoghi animici che vedevo durante le meditazioni.

Mi accorsi di essere su un astronave di luce insieme a Lui seduta di fronte, l esperienza non fu lunghissima, non nel mio tempo terrestre, ma la cosa che piu' mi stupì, fu che anni dopo mi capitò, per Caso.. un libro che parlava di Lui, e dei signori di Venere i 101 Kumara venuta da venere piu di 18 milioni di anni fa...mi resi conto dell importanza e benedizione ricevuta quasi senza sapere cosa avessi vissuto... e la Sua Voce indescrivibile e piena d'Amore risuona ancora come un dolce canto, nella mia anima....

Namaste, Tullia Parvati Turazzi

mercoledì 18 luglio 2012

L'Italia si prepara alla guerra ...ed i politici ed i media mettono tutto a tacere

Droni


Ci stiamo preparando per una delle più sanguinose guerre della storia e non
lo sappiamo. Leggendo le notizie relative alla spesa italiana per armamenti,
verrebbe proprio da pensare così.

L'11 luglio 2012 è stata approvata la spending review con tutta la serie di
licenziamenti, tagli e riorganizzazioni annesse e connesse ma vi è stata una
conferma: il progetto F-35 Joint Strike Fighter procede.

Costruito dalla Lockheed è l’aereo più costoso al mondo: il prezzo speciale
riservato all’Italia è 200 Mil di Euro ad esemplare chiavi in mano. L’Italia
ne vuole 90, inizialmente erano 131, quindi andrà a spendere 18 Mld di Euro,
di cui 12 sicuri, cioè più della metà della finanziaria Monti o dei tagli
proposti nella proposta di revisione di spesa.

I 90 simpatici velivoli andranno a poggiare le loro alucce sulla neo
portaerei Cavour, costo 1,4 Mld di Euro e 200 Mila Euro/giorno di spese di
navigazionie Si andranno a sommare ai: 121 Eurofighter,100 elicotteri Nh90 e
al progetto Fremm. Escludendo quest’ultimo, costo 6 Miliardi di Euro, la
spesa ipotizzata due anni fa era di 29 miliardi di Euro.

È in corso un programma di sostituzione di armamenti aerei che ci porterà ad
essere tra i primi 10 paesi al mondo, con circa 200 esemplari, considerando
che i 3/4 saranno nuovi di pacca e l’altro quarto composto da Tornado di
tutto rispetto. Arriveremo al pari dell’Inghilterra che certamente ha piú
rischi di noi, vedi Falkland/Malvinas, e ha partecipato molto più
fattivamente agli ultimi conflitti come Iraq e Afghanistan su tutti.

Ma che ce ne faremo di tutti questi armamenti, considerando che i paesi
vicini a noi, Russia a parte, sono tutti alleati UE? Quante missioni
internazionali dovremo sostenere, considerando che ci costano 1,4 Mld di
Euro?

Tenete presente poi che poi che l’F-35, pur essendo il caccia più costoso al
mondo, presenta notevoli falle. È vulnerabile ad attacchi elettronici, è
hackerabile e soprattutto non è adatto a campagne stile Iraq o Afghanistan,
praticamente le uniche per cui l’Italia potrebbe utilizzarlo.

È decisamente meno performante del cinese low cost J-20 Stealth o del tutto
europeo Eurofighter, per il cui assemblaggio lavorano oggi 1000 dipendenti
nello stabilimento di Cameri. Per l’F-35 ne serviranno solo 600.

Il senatore Carl Levin ha chiesto che la Commissione Forze armate ed il
Pentagono facciano pressione sulla Lockheed, costruttore dell’F-35, affinché
corregga questo scempio e diminuisca i listini.

Mi domando, allora, perché l’Italia stia portando avanti questo programma di
rinnovo e mi balena alla mente il caso Greco. Atene ha dovuto comprare dalla
Germania 170 carri Leopard e 223 cannoni obsoleti dismessi dalla Bundeswher,
costo 1,7 Mld. Ha fatto molto clamore la vendita di 4 sottomarini al prezzo
di due per 1,3 miliardi di Euro. La Francia ha imposto ad Atene 6 fregate e
15 elicotteri, costo 4 Mld.

Il binomio “io ti finanzio e tu mi paghi sottobanco in armamenti” vale oggi
piú che mai.

Dr. Neo


..............


Articoli di riferimento:

http://www.fas.org/programs/ssp/man/uswpns/air/fighter/f35.html

http://www.marina.difesa.it/conosciamoci/notizie/Pagine/20110207_fremm.aspx


http://www.youtube.com/watch?v=jGH-E8eR2i8&feature=related


IL SISTEMA ITALIA,,,,

http://www.youtube.com/watch?v=zfzFib23u8E&feature=share



LA GUERRA PSICOLOGICA,,,

http://www.youtube.com/watch?v=_NR1A7HKdx4


In questi 8 anni l’Argentina ha risanato il suo debito con una riduzione del suo peso sul PIL, portandolo dal 160% a meno del 30%. 21 Settembre 2011

http://www.eurasia-rivista.org/lo-sguardo-argentino-al-futuro-delle-relazioni-internazionali/11677/


L'ISLANDA RISOLVE LA CRISI MA I MEDIA NON NE PARLANO

http://www.youtube.com/watch?v=tv57a9BWSZQ&feature=related

diominore1@yahoo.it

martedì 17 luglio 2012

San Benedetto, Grottammare: cages aux fous.. in batteria

Festa da polli


Sabato 14 luglio, esterno notte h 23: più di 200 moto Harley Davidson in raduno a San Benedetto Tr. accesi i motori all'unisono (sì, tutte insieme; sì, tutte e duecento) sfilano costeggiando pinete e lungomari, precedute e scortate (!) da Polizia Locale con lampeggiante; braccia levate dei metà-uomo-metà-moto per autofotografarsi via smart-phone. Si lasciano alle spalle pineta, zona pedonale, Palazzina Azzurra annegate in nuvoloni di gas; si deliziano i polmoni di turisti e residenti alle salubri aure della Riviera.

I metà-metà percorrono San Benedetto, dilagano a Grottammare, il rombo è quello d'una mandria d'elicotteri, forse raggiungono Cupra, non so. Poi, inversione a U e ritornano: a notte fonda fino all'alba ancora singoli o branchi rombano su e giù, marcano il territorio a gas di scarico che neanche la pipì d'elefante puzza così, e l'effetto-elicottero scortica la notte.

In contemporanea impazzano, in una manciata di km lineari di litorale, feste, fiere, sagre, mercati, happening mangiatorie, di tutto e di più. Horror vacui come cifra del turismo in Riviera. Parola d'ordine, non lasciare spazi vuoti: sono insidiosi perchè può insinuarvisi il pensiero.



Da San Benedetto a Grottammare, un unicum senza cesure; se la "cage aux fous" di S.Benedetto caccia via turisti e residenti che cominciano a preferire un Mar Cinese qualsiasi che almeno è esotico e costa meno, la Perla - affetta da bulimia ultimo stadio - tritura e divora sacregiubilari, fiere di santipatroni, mercati mercatini mercatoni e naumachie pirotecniche. Fuori l'uno dentro l'altro: via i botti per papa Alex III dall'indulgenza facile, dentro quelli per santopatrono al grido di "il santo lo vuole". Santo vendicatore che se la festa non gli sconfinfera, è capace di mandarti a puttane il raccolto (certi santi monelli c'abbiamo, da 'ste parti...): così l'Amm. di Grottammare, illuminata epigone del secolo dei Lumi, accoglie convinta la superstiziosa balla del santo grandinatore, e ti riempie quel fazzoletto che è Grottammare di tutto e di più: mangiatorie, paccottigliume, animali in vendita (!!), giocolieri e maghi e maghesse, acrobati e macchine d'epoca, battaglie navali: altro che le surreali sfilate felliniane...

Su tutto domina il frastuono: centri cittadini ostaggio di amministrazioni ottuse, convinte che antiche piazzette e minuscoli centri pedonali siano sterminate piazze berlinesi da poterci sparare decibel a palla nel silenzio annichilito e scioccamente rassegnato dei residenti.

Avvinti dal pittoresco spettacolo di un turismo marca e modello anni settanta del secolo scorso, i turisti più accorti guardano queste nostre cittadine come al Parco della Preistoria si osservano con curiosità le specie estinte...

A Grottammare, forestieri si aggirano per la fiera increduli, comprensibilmente indignati, fra gabbie di animali d'affezione esposti al mercato (dice una coppia ferrarese in vacanza: "queste cose le vediamo solo qui a Grottammare... non torneremo"). Retaggi di medioevo barbarico goffamente mascherati da "tradizione", suggellati dai notturni dai fuochi a mare di santopatrono, esplosioni atomiche da infarto.

I foresti ricorderanno una città che inquina il pesantemente il suo mare e la sua aria per offrire a spettatori imbolsiti 30 minuti di bombardamento da ammazzare anche i non cardiopatici [da creare sicuramente problemi a bambini, anziani, malati, animali ma anche a chi sta bene].

La nube tossica di questo quasi fallout nucleare rimane a stagliarsi inquietante contro il buio del cielo a memento dell'idiozia; in mare, i detriti super inquinanti del super bombardamento.

Segambiente e "ambientalisti" equipollenti in sonno, dormono il sonno dei giusti e neanche 'ste cannonate li svegliano. Non è una novità.

Porteranno a casa, i forestieri, l'immagine di luoghi una volta gradevoli mete di riposo e svago, ora mercati perenni e centri commerciali a cielo aperto, a fracassoneria spinta; di luoghi senza cultura, senza rispetto per il dono immeritato di un ambiente di cui non comprendono il valore, sacrificato al populismo e all'affarismo tanto avido quanto ignorante.

Porteranno a casa, i forestieri, l'immagine di città che non vogliono bene a se stesse e che, perciò, non rispettano se stesse.

Sara Di Giuseppe

Elezioni politiche 2013 - Ove vi fossero sapete chi le vince...?



CHI VINCERÀ LE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE? CHIARO COME LA LUCE!

Coloro che vorranno programmare che, nei primi cento giorni di governo, proporranno al nuovo parlamento, una legge che, imporrà al privilegiato 20% di elettori (minoranza elettorale), di non dover più pretendere di continuare ad arricchirsi, anche in piena crisi, quasi totalmente, a spese dell’80% di contribuenti/consumatori, (maggioranza assoluta elettorale).

Infatti è noto a tutti, che dai redditi di 5000 euro lordi al mese E GIÙ, GIÙ FINO ALLA DISPERAZIONE ED AL SUICIDIO, per tasse e prelievi su busta paga, il potentissimo 20% del corpo elettorale, si è assicurato, nel tempo, un proprio costante e sicuro arricchimento.

Pertanto, dovranno essere ABOLITE, necessariamente e magari temporaneamente, a partire dal presidente della repubblica, TUTTE LE EROGAZIONI PENSIONISTICHE, LE LIQUIDAZIONI DI FINE RAPPORTO E GLI STIPENDI DI FUNZIONARI STATALI E PRIVATI SUPERIORI ALLA 5000 EURO AL MESE.

Questo, sì, è un pacifico rivoluzionario intervento dello stato e programma di vera e giusta rivoluzione pacifica, che ricompensa una maggioranza, da sempre sofferente, vittima di ingiustizie a non finire.

Sveglia signori elettori, partecipi al 20% di casta privilegiata: tutto questo si impone per evitare la solita storica rivolta ( dicesi rivoluzione) che non ha mai portato nulla di buono per nessuno.

VALENTINO Tommaso: già operaio, rappresentante, dirigente, imprenditore, cattolico convinto e praticante, culturalmente di destra, che ha commesso il peccato di votare una sola volta Berlusconi, fonte principale di ogni nostro male attuale ( anche futuro?) CIVILE E PENALE. Per questo peccato ne chiede perdono al Popolo Sovrano non plagiato.

A richiesta segnalazioni precedenti: valtom@fastwebnet.it

lunedì 16 luglio 2012

Illuminati e sicari dell'economia d'assalto.. ed il perdurare del killeraggio economico nel sistema finanziario mondiale



Il programma radiotelevisivo "democracy now!" amy goodman ha intervistato john perkins, il quale dal 1971 al 1981 ha lavorato per la società di consulenza internazionale chas t. main, nella quale svolgeva il ruolo di "sicario economico"; come egli stesso spiega.

l'interessante intervista originale è visitabile su http://www.democracynow.org/article.pl?sid=07/06/05149254 . si tratta di uno degli ex esecutori di controllo politicoeconomico usa nel mondo che ne descrive i metodi. perkins ha deciso di parlare dopo una crisi di coscienza, impressionato tra l'altro dal fatto che i metodi di distruzione economica delle grandi corporations usa si stanno rivolgendo, dopo che contro il "Terzo mondo", anche contro il "primo"; fatto che abbiamo tutti davanti agli occhi con la vorace distruttiva politica degli "illuminati" e dei loro complici.

le spiegazioni di perkins si possono trovare anche sui suoi libri: confessions of an economic hit man, the secret history of american empire, ed altri.

amy goodman "prima di addentrarci nella questione, definiamo il concetto di 'sicari economici', a beneficio di coloro che non hanno mai sentito la sua descrizione, nè tanto meno la descrizione che lei dà di sè stesso in quanto tale, vuole spiegare che cosa intende?".

john perkins "in verità credo sia corretto affermare che fin dai tempi della seconda guerra mondiale noi sicari economici abbiamo operato per la creazione del primo impero veramente globale, e, diversamente dagli altri imperi della storia, lo abbiamo fatto principalmente senza avvalerci dei militari, bensì tramite raffinatissime operazioni economiche. noi operiamo secondo numerose modalità, tuttavia la più comune è forse quella secondo la quale individuiamo un paese del terzo mondo che dispone di risorse ambite dalle nostre corporazioni, ad esempio il petrolio, quindi predisponiamo un ingentissimo prestito da parte della banca mondiale o di una delle sue organizzazioni affiliate. in realtà il denaro non arriva mai al paese in questione, bensì alle corporazioni statunitensi, le quali allestiscono progetti per grandi infrastrutture, reti elettriche, bacini industriali, porti, autiostrade, opere che avvantaggiano alcuni facoltosi ma non procurano alcun beneficio alla povera gente. i overi non hanno accesso alle reti elettriche nè hanno la preparazione per ottenere lavoro presso i bacini industriali, tuttavia essi e l'intero paese si ritrovano sulle spalle questo enorme debito, talmente consistente che il paese non sarà in grado di saldarlo. in questa fase del processo, noi sicari economici ci presentiamo nel paese in questione dicendo 'attenzione, ci dovete un sacco di denaro. non potete saldare il vostro debito, quindi dovete darci qualcosa'".

* penso sia chiaro fin dalle prime battute come la dinamica descritta corrisponda abbondantemente alle descrizioni date da josef akermann, direttore deutsche bank, intervistato dalla stampa russa, quando ha descritto le tecniche di strangolamento dell'economia di fmi, banca mondiale, rotschild, rockfeller e loro associati, bce inclusa, spiegando che il loro perverso progetto è semplicemente la conquista del mondo, e che per fermare questi criminali è necessario dare pubblicità allo svelamento delle loro azioni, cosa che essi tempono molto. alla faccia di tutti i rompiscatole che cercano di screditare i cosiddetti "complottisti". a parte il fatto che il termine complottista indica chi prepari un complotto, non chi lo denuncia, solo gli ingenui o i mascalzoni compromessi possono credere che esso non esista. spesso sono persone che di dichiarano "contro la mafia", ma si spaventano di fronte alla vera grande mafia di stato, militare e bancaria, probabilmente perchè angosciati all'idea di ammettere che le istituzioni sono la più grande e più violenta mafia, ma per molte persone le istituzioni sembrano così rassicuranti, come una grande mamma, come una grande protettiva chiesa laica, ci sarebbe da descrivere interi trattati di psicopatologia a questo rigurado.

appare anche evidente la tecnica mafiosa della costruzione del furto spacciato per debito, la stessa tecnica che attraverso la bce è messa in atto contro i popoli europei, nel progetto delinquenziale di schiacciarli sotto il giogo della tirannide bancaria. un progetto sempre più evidente, specialmente dopo l'operazione mafiosa ai massimi livelli emersa quando i capibastone del g8 hanno eliminato due governi eletti (nonostante la presenza di leggi truffa elettorali killer in italia), sostituendoli con i picciotti della mafia bancaria a roma e ad atene.

ag " ci racconti la sua storia. come è diverntato un sicario economico?".

jp "una volta laureatomi presso la business school della boston university sono stato reclutato dalla national security agency, l'organizzazione di spionaggio più estesa e forse più segreta".

ag "a volte la gente pensa che sia la cia, ma la nsa è assai più estesa".

jp " già, è di gran lunga più estesa. o almeno lo era all'epoca. ed è molto, molto segreta. circolano numerose voci. sappiamo moltissimo della cia, almeno credo, ma pochissimo della nsa, la quale sostiene di occuparsi solo di crittografia, codifica e decodifica dei messaggi, tuttavia in realtà sappiamo benissimo che abbiamo a che fare con soggetti che hanno intercettato le nostre conversazioni telefoniche. questa storia è venuta fuori di recente. sono una organizzazione davvero segreta. durante l'ultimo anno al college mi sottoposero ad una serie di test con il poligrafo e psicologi. ritengo corretto affermare che mi abbiano considerato un potenziale valido sicario economico. infine individuarono alcuni punti deboli del mio carattere che li avrebbero messi abbastanza agevolmente in grado di agganciarmi, di reclutarmi. credo che potrei definire tali punti deboli le principali droghe della nostra cultura: denaro, potere e sesso. chi di noi non subisce l'influsso di almeno uno di esse ? all'epoca, io ero schiavo di tutte e tre. quindi, incoraggiato in tal senso dalla national security agency entrai a far parte dei peace corps. trascorsi tre anni in ecuador vivendo assieme a popolazioni indigene amazzoniche e andine, popolazionei che all'epoca cominciavano a lottare contro le compagnie petrolifere, come d'altronde continuano a fare tutt'ora. di fatto, la più imponente causa legale di carattere ambientale della storia è appena stata intentata da queste popolazioni contro texaco e chevron. si trattò di un addestramento incredibilmente valido per quanto ero in procinto di fare. quindi, mentre facevo ancora parte dei peace corps, venni reclutato da una corporazione statunitense privata denominata charles t. mann, una società di consulenza di boston con circa 2.000 dipendenti, società di 'bassisimo profilo' la quale svolgeve una tremenda mole di lavoro che, come arrivai a capire, era quello dei sicari economici, così come lo ho descritto in precedenza. questo è il ruolo che iniziai a rivestire, e, alla fine, , in un certo qual modo, arrivai ai massimi livelli dell'organizzazione in qualità di economista capo.

* ci sono parecchie osservazioni interessanti in questa descrizione. avrete notato, tra l'altro, il curioso fatto che perkins abbia iniziato la sua carriera come mebro di un "peace corp". questo richiamerà facilmente alla mente le "Operazioni di pace" italiane e nato, tutte sotto la direzione usa. la pace è, giustamente, un concetto affascinante, quindi se volete fare la guerra, economica o militare che sia (due faccie della stessa medaglia, dopotutto) non dovrete far altro che chiamarla "Pace". la gente si sentirà rassicurata, ed agirete con comodo. in questo momento, i criminali sicari prezzolati nato stanno ancora mitragliando e bombardando afghanistan e libia da essi stessi invasi: per la "Pace", naturalmente. "hanno fatto un deserto e lo hanno chiamato pace", ricordate ? dai tempi dell'antico impero romano le tecniche sono state raffinate, non cambiate, niente di nuovo sotto il sole, se non il perfezionamento tecnologico e metodologico. naturalmente non è il caso di fare di ogni erba un fascio, ed è verosimile che molte associazioni per la pace siano animate da intenzioni sincere, tanto quanto è verosimile che se sono di nazioni occidentali siano infiltrate da provocatori e strumentalizzatori.

come appare, ed apparirà sempre più chiaro nel corso dell'intervista, gli istituti di "consulenza" economica internazionali non sono altro che delle cosche mafiose appoggiate dai governi e dai servizi segreti (quando non, nei casi più gravi, dall'esercito) per imporre "offerte che non si possono rifiutare".

naturalmente, una ovvia ed evidente indicazione è quella di non avere mai fiducia nelle proposte delle multinazionali, delle aziende usa, degli istituti finanziari internazionali, le cui iniziative, come quelle dei prestiti e degli incentivi per lo sviluppo, sono sempre finalizzate al proprio arricchimento a danno dei contraenti. non si può definire "prestito" l'erogazione di fondi finalizzati a pagare le multinazionali che faranno lavori già programmati, questi non sono aiuti ai popoli, bensì, al contrario, finanziamenti alle multinazionali attraverso rapina dei popoli. e quale migliore mezzo che servirsi del governo, attraverso l'intimidazione e la corruzione ? tuttavia, è possibilissimo rifiutare la minaccia. questo è quanto fecero ad esempio il burkina faso di thomas sankara, l'ecuador di rafael correa e alejandro olmos gaona. e quanto, finora, non riescono ancora a fare gli italiani, ipnotizzati dalla propaganda goebblesiana di regime tirannico bancario. la cosiddetta "antipolitica" è, in effetti, nelle istituzioni, nella usurpazione sistematica del potere da parte delle elites finanziarie attraverso lo strumento governativo. non c'è di che stupirsi, del resto: si tratta, a ben vedere, delle tecniche del "sim" (sistema imperiale delle multinazionali) descritte a suo tempo dai comunicati delle italiane brigate rosse.

Vincenzo Zamboni