domenica 31 gennaio 2016

Al peggio non c'è mai fine - L'agguato di Mario Draghi e la caduta "fortuita" del renzie...



Siamo in pieno inverno  ma l'aria è quella dell'autunno. E questa è la volta che si fanno Renzi. Anche se la voce sta girando, non credo che ci sarà una lettera di Draghi al pagliaccio fiorentino: sarebbe troppo spudorato e sarebbe una mancanza di fantasia. D'altro canto, capirete che Mario ha il dente avvelenato: lui, è noto, sta pensando al dopo Bce che è vicinissimo e pensa di trasmigrare il deretano sulla poltrona più importante del Fmi e questo piccolo serpe di Renzi si è permesso di minacciare una commissione parlamentare di inchiesta che indaghi sulla Banca d'Italia al tempo di Mario. Non sono cose che si dimenticano.

Poi, molto interessati alla nomina del Marione al dopo Lagarde sono anche gli amici, anzi, i "fratelli" della Goldman Sachs e queste sublimi architetture non possono essere spezzate da un piccolo tanghero fiorentino. Quindi, come togliete la sedia al tamarro?

Un sistema lo si trova. Un incidente finanziario, un crollo dei titolo di Stato con uno spread in preda al delirio, un po' di notizie "etrusche" tali da animare una fronda nel partito, una banca americana che offre titoli con rendimenti oltre il 3% per fare impazzire il mercato. (magari con un trucco di salvaguardia per la banca, nel caso di grande crisi, una cosa giusto per far crollare i titoli italiani). Insomma una cosa si trova. Anche perché il colpo, per riuscire, deve essere doppio: togliergli Palazzo Chigi e la segreteria del partito, altrimenti non si riesce a fare il governo successivo.

Già ma chi è il successore e con quale maggioranza? I primi due nomi possono essere quello di Letta e D'Alema per riorientare il partito. Ma sono una minestra riscaldata (e D'alema riscaldata troppe volte), scelta debole. C'è un nome più consistente, più fresco, più spendibile: Federica Mogherini. E' donna (ed è sempre un vantaggio), è della generazione di Renzi per cui non sarebbe un ritorno al passato, si è fatta apprezzare per essere stata attenta agli interessi europei e non a quelli italiani. Poi renderebbe libera la sedia di Mister o Lady Pesc che attualmente è vacante ma non disponibile ed andrebbe a rendere vacante quella di Palazzo Chigi. Perfetto! E così sarebbe il modo di commissariare l'Italia che dà sempre grattacapi.

Ovviamente, l'operazione dovrebbe essere molto curata, appoggiata dalla stampa, eseguita con maestria istituzionale, anche perché sarebbe il terzo presidente del consiglio di fila a non essere stato eletto, con un parlamento eletto in base ad una legge incostituzionale e nel quale la transumanza ha azzerato ogni residua rappresentatività. Ovviamente, la carta da giocare sarebbe quella dell'emergenza finanziaria per la quale ci vuole un governo forte subito e non elezioni. Poi un governo che riallacci i rapporti con la Ue, così gravemente turbati (e chi meglio della Mogherini per farlo? E già il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sta esternando per preparare il terreno. Poi seguirà il vice Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dunque, sul successore ci siamo (O, almeno, potremmo esserci).

Ma con che maggioranza parlamentare? Ma che domande! Prima di tutto con il Pd: l'alternativa sarebbero elezioni anticipate (e con la proporzionale perché ancora non vige l'Italicum) il che significherebbe una mattanza per il Pd, nel quale troppi non tornerebbero sui comodi scranni di Montecitorio. Poi i "sinistri" avrebbero l'occasione di un altro quarto d'ora di celebrità.Insomma, tutti pronti a pugnalare Renzi come un sol uomo, a cominciare dai renziani. Ci sarebbe solo un pugno di nostalgici: la Boschi, Lotti, Verdini, la sua colf e qualche altro. E sulla colf non siamo tanto sicuri.

Poi ovviamente i vari casiniani, alfaniani ecc. Ma, questa la sorpresa, potrebbe aggiungersi anche quel che resta di Forza Italia: il Cavaliere si vendicherebbe del tradimento del Nazareno, rientrerebbe in gioco, magari in posizione defilata, si libererebbe di quell'altro tanghero di Salvini. Magari il centro destra, senza Renzi fra i piedi e con un Pd in crisi, riuscirebbe a risorgere dalle sue ceneri. Insomma, non c'è problema.

Resta il nodo del programma. ci vuole il programma. 

Vediamo qualche misura urgente:
-Applicazione rigorosa del piano Junker senza troppe storie
-Giro di vite fiscale, soprattutto sulla casa, che gli italiani devono vendersi così le società immobiliari, possibilmente tedesche, ci mettano le mani su
-Applicazione rigorosa del Bail in modo che il sistema bancario del paese si "ristrutturi": un po di banche fuori dai piedi con risparmi bruciati e poche concentrazioni nazionali aperte a necessarie partecipazioni straniere (magari tedesche)
-Sveltimento delle procedure di escussione delle garanzie per i debiti bancari, in modo da far rientrare un po' delle sofferenze e dare un'altra spinta alla liquidazione del patrimonio immobiliare privato italiano.

E pochissime altre cose, tanto, in due anni di legislatura non si può fare di più. E noi che facciamo? Accettiamo di passare dalla padella di Renzi alla brace della Mogherini? Che Renzi si tolga dai piedi è solo una cosa positiva, ma non certo per passare al governo Mogherini. Bisogna imporre immediate elezioni anticipate, non è più sopportabile un ennesimo golpe istituzionale. Anche nel pieno di una crisi finanziaria ed a rischio di crack? Anche a questo rischio, perché, tanto il crack ci sarebbe comunque dopo e questa è l'unica carta che abbiamo per sperare di evitarlo. Elezioni subito.


Aldo Giannuli 

 

(Fonte: http://www.aldogiannuli.it/)

sabato 30 gennaio 2016

Querela denuncia contro Beatrice Lorenzin per il decreto legge "appropriatezza"


FORMELLO, 27/01/2016 - AL COMANDO DELLA STAZIONE DEI CARABINIERI

ALLA COMPETENTE PROCURA DELLA REPUBBLICA

E, p. C. AD ALTRI.


QUERELA/DENUNCIA  contro il “DECRETO APPROPRIATEZZA” Del 09 Dicembre 2015 :

1)      Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella;
2)      Il Presidente del consiglio dei ministri Matteo Renzi;
3)      Il Presidente della Camera Laura Boldrini;
4)      Il  Presidente della Senato Pietro Grasso;
5)      Il Ministro della salute Beatrice Lorenzin ;
6)      Il Sottosegretario della salute Vito De Filippo;
7)      Il Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan
8)      E quant’altri coinvolti nei fatti qui descritti che si ravvisassero nel corso delle indagini.


Per le ipotesi dei reati p. e p. dagli articoli:

1)            Concorso formale in reato continuato (art.81 c.p.);
2)            Pene per coloro che concorrono nel reato (art.110 c.p.);
3)            Circostanze aggravanti (art.112 c.p.);
4)            Corruzione di persona incaricata di pubblico servizio (art.320 c.p.);
5)            Abuso d’ufficio (art.323 c.p.);
6)            Omissione di atti d’ufficio (art.328 c.p.);
7)            Interruzione d’un servizio pubblico o di pubblica utilità (art.331 c.p.);
8)            Interruzione di ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità (art 340 c.p.);
9)            Usurpazione di funzioni pubbliche (art. 347 c.p.);
10)        Associazione a delinquere (art.416 bis);
11)        Strage (art.422 c.p.);
12)        Epidemia (Art. 438 c.p.);
13)        Circostanze aggravanti (art.456 c.p.);
14)        Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.476 c.p.);
15)        Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.479 c.p.);
16)        Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.481 c.p.);
17)        Falsità materiale commessa dal privato (art.482 c.p.);
18)        Falsità ideologica commessa dal privato in atti pubblici (art.483 c.p.);
19)        Falsità commesse da pubblici impiegati incaricati di un pubblico servizio (art. 493 c.p.);
20)        Istigazione o aiuto al suicidio (art.580 c.p.);
21)        Genocidio
22)        Riduzione in schiavitù (art.600 c.p.);
23)        Abuso della credulità popolare (art.661 c.p.);
Ed eventuali altre fattispecie di reato che venissero rilevate nel corso delle indagini.-

LUOGO DI COMMISSIONE : Tutto il territorio italiano
TEMPO DI COMMISSIONE : Reati in corso di esecuzione;
Persone offese:  la Repubblica italiana, tutti i Cittadini italiani, la Nazione italiana.

Premessa

Leggi dello Stato vigenti contro il DELITTO di GENOCIDIO, tortura e sterminio

Legge 153 del 11 marzo 1952

Legge Costituzionale 1 del 21 giugno 1967

Legge 962 del 9 ottobre 1967

Legge 7 del 2 gennaio 1989


STRUMENTO DI RIFERIMENTO : Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale
Ratifica italiana: 12 luglio 1999, n. 232
Entrata in vigore in Italia: 20 luglio 1999
….. OMISSIS … Evidenziando che la Corte penale internazionale istituita ai sensi del presente Statuto e’ complementare alle giurisdizioni penali nazionali,

Articolo 4 Status giuridico e poteri della Corte

2. La Corte può esercitare le proprie funzioni ed i propri poteri quali preveduti nel presente Statuto, sul territorio di qualsiasi Stato Parte e mediante una convenzione a tal fine, sul territorio di ogni altro Stato.

Articolo 5. Crimini di competenza della Corte

1. La competenza della Corte è limitata ai crimini più gravi, motivo di allarme per l’intera comunità internazionale. La Corte ha competenza, in forza del presente Statuto, per i crimini seguenti:
a) crimine di genocidio;
b) crimini contro l’umanità;
2. La Corte eserciterà il proprio potere giurisdizionale sul crimine di aggressione successivamente all’adozione in conformità agli articoli 121 e 123, della disposizione che.. OMISSIS …

Articolo 6. Crimine di genocidio

Ai fini del presente Statuto, per crimine di genocidio s’intende uno dei seguenti atti commessi nell’intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, e precisamente:
b) cagionare gravi lesioni all’integrità fisica o psichica di persone appartenenti al gruppo;
c) sottoporre deliberatamente persone appartenenti al gruppo a condizioni di vita tali da comportare la distruzione fisica, totale o parziale, del gruppo stesso;
d) imporre misure volte ad impedire le nascite in seno al gruppo;


Articolo 7. Crimini contro l’umanità

1. Ai fini del presente Statuto, per crimine contro l’umanità s’intende uno degli atti di seguito elencati se commesso nell’ambito di un esteso o sistematico attacco contro popolazioni civili, e con la consapevolezza dell’attacco:
c) Riduzione in schiavitù;
…. Omissis ….

k) Altri atti inumani di analogo carattere diretti a provocare intenzionalmente grandi sofferenze o gravi danni all’integrità fisica o alla salute fisica o mentale.

2. Agli effetti del paragrafo 1:
a) Si intende per "attacco diretto contro popolazioni civili" condotte che implicano la reiterata commissione di taluno degli atti previsti al paragrafo 1 contro popolazioni civili, in attuazione o in esecuzione del disegno politico di uno Stato o di una organizzazione, diretto a realizzare l’attacco;
b) per "sterminio" s’intende, in modo particolare, il sottoporre intenzionalmente le persone a condizioni di vita dirette a cagionare la distruzione di parte della popolazione, quali impedire l’accesso al vitto ed alle medicine;


… omissis …

e) per "tortura" s’intende l’infliggere intenzionalmente gravi dolori o sofferenze, fisiche o mentali ad una persona di cui si abbia la custodia o il controllo; in tale termine non rientrano i dolori, o le sofferenze derivanti esclusivamente da sanzioni legittime, che siano inscindibilmente connessi a tali sanzioni o dalle stesse incidentalmente occasionati;
….. omissis …
g) per "persecuzione" s’intende la intenzionale e grave privazione dei diritti fondamentali (alla salute) in violazione del diritto internazionale, …

omissis….

Costituzione
ARTT.  2; 3; 32; 35; 54. –
Art. 2.La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3.Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Art. 32, La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti…. Omissis …
Art. 38.Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.

Arti. 54 Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. (in particolare i governanti).

I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

DEFINIZIONE DI :
ONORE
=> } integrità, pienezza, probità, incorruttibilità, virtù,
=> } rettitudine,moralità, correttezza, lealtà, serietà,
Qui in questi ultimi Parlamenti di onorevole non c’è nulla, non si capisce chi sia più coinvolto e più colpevole..

ESAMINIAMO IL FATTO
I quotidiani titolano :

203 prestazioni mediche – Abolito il ticket.


Entra in vigore la stretta sulle prescrizioni di visite, prestazioni mediche ed esami, che, se non assolutamente necessari, dovranno essere interamente pagati dal cittadino.

Ecco cosa stabilisce il fulgido decreto della Lorenzin.

Ministero della Salute Decreto 09 dicembre 2015


Condizioni di erogabilità e indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza ambulatoriale erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale (16A00398)

Visto l'art. 15-decies, del decreto legislativo 23  dicembre  1992 ,n.  502,  e  successive   modificazioni,  che  prevede  per  i  medici ospedalieri e delle altre strutture di ricovero e cura  del  Servizio sanitario nazionale, pubbliche o accreditate, nonche'  per  i  medici specialisti  che abbiano  titolo  per   prescrivere   medicinali   e accertamenti diagnostici a pazienti, all'atto della dimissione  o  in occasione di visite ambulatoriali, l'obbligo di specificare i farmaci e le prestazioni erogabili con onere a carico del Servizio  sanitario nazionale; 
….. omissis ….

Visto, in particolare, l'art. 9-quater del citato decreto-legge  n. 78 del 2015, con cui, in  attuazione  della  predetta  intesa  del  2 luglio 2015, si prevede che con decreto  del  Ministro  della  salute
sono individuate le condizioni di erogabilita' e  le  indicazioni  di appropriatezza   prescrittiva   delle   prestazioni   di   assistenza specialistica  ambulatoriale  erogabili  nell'ambito   del   Servizio sanitario nazionale ai sensi del decreto ministeriale 22 luglio 1996, 
disponendo, altresi', che le prestazioni erogate al  di  fuori  delle condizioni di erogabilita' previste dal decreto ministeriale  sono  a totale  carico  dell'assistito,  nonche'  l'obbligo  dei  medici   di conformare il proprio comportamento prescrittivo alle  condizioni  ed
indicazioni di cui al medesimo decreto ministeriale; 
….. omissis ….. 
 
…..internazionali specificate nell'allegato 1, in assenza delle quali la prestazione, comunque erogabile nell'ambito  e a carico del Servizio sanitario nazionale, risulta ad alto rischio di inappropriatezza; 
… omissis  ….

Art. 2 Definizioni

  1. Ai fini del presente decreto, si intende per: 
    a)  «condizioni  di  erogabilita'»  le   specifiche   circostanze riferite allo  stato  clinico  o  personale  del  destinatario,  alla particolare finalita' della  prestazione  (terapeutica,  diagnostica,
prognostica o di monitoraggio di patologie o condizioni),  al  medico prescrittore, all'esito di  procedure  o  accertamenti  pregressi  in assenza   delle   quali   la   prestazione   specialistica    risulta inappropriata e non puo' essere erogata nell'ambito e  a  carico  del
Servizio sanitrio nazionale; (IN LINGUAGGIO COERENTE E COMPRENSIBILE SAREBBE A DIRE???).
 
 
…….omissis ……
 
2. Ai fini dell'applicazione delle condizioni di erogabilita' nella prescrizione delle prestazioni di radiologia diagnostica  di  cui  al presente decreto, per la definizione del «sospetto oncologico» di cui all'allegato 1, note n. 32, 34, 36, 38 e 40 devono essere considerati i seguenti fattori 
: 1) anamnesi positiva per tumori;  2)  perdita  di peso; 3) assenza di miglioramento con la terapia dopo 4-6  settimane; 4) eta' sopra 50 e sotto 18 anni; 5) dolore  ingravescente,  continuo anche a riposo e con persistenza notturna.
 
  3. Ai fini dell'applicazione delle condizioni di erogabilita' nella prescrizione delle prestazioni di odontoiatria, si intende per: 
    a) «vulnerabilita' sanitaria» la presenza di condizioni  cliniche che  possono  essere  gravemente  
        pregiudicate   da   una   patologia odontoiatrica concomitante; 
    b) «vulnerabilita' sociale» una condizione di svantaggio  sociale ed economico correlata di 
        norma al basso  reddito,  a  condizioni  di marginalita' o esclusione sociale. 

RIFLESSIONE

È appena entrato in vigore il cosiddetto Decreto Appropriatezza, la normativa che prevede il taglio del ticket per 203 prestazioni sanitarie. Per le prestazioni comprese tra le 203 “incriminate”, in pratica, si può fruire del ticket soltanto dietro apposita prescrizione medica, in caso contrario il cittadino è obbligato a pagare di tasca l’intero costo : ottenere la prescrizione, peraltro, non è semplice, poiché sono previste delle sanzioni piuttosto salate per i medici, qualora prescrivano prestazioni non strettamente necessarie.

Per comprendere meglio la portata della normativa, analizziamo le principali prestazioni “fuori tutela” e le condizioni di erogabilità correlate.

Le aree a cui appartengono le 203 prestazioni “fuori ticket” sono:
odontoiatria;
– genetica;
– radiologia diagnostica;
– esami di laboratorio;
dermatologia allergologica;
– medicina nucleare.

Per ciascuna delle prestazioni riportate nel Decreto, appartenenti agli elencati settori, le condizioni di erogabilità devono essere valutate in base allo stato personale e clinico del beneficiario ed alla finalità terapeutica, diagnostica, prognostica o di monitoraggio.

Ma quali sono, nel concreto, le prestazioni sanitarie e le condizioni per ottenerle senza pagarne l’intero costo?

Prestazioni odontoiatriche


Per alcune prestazioni odontoiatriche, quali i trattamenti con apparecchi fissi e mobili, è richiesto un indice IOTN pari a 4/5: si tratta dell’indice di necessità del trattamento, che è espresso in una scala da 1 a 5, dove 5 esprime la maggiore gravità delle condizioni del paziente. Ciò significa che tali prestazioni potranno essere erogate solamente in “casi-limite”.

Condizioni di vulnerabilità sanitaria e sociale

Le condizioni di vulnerabilità sanitaria sono differenti a seconda delle specifiche patologie: in generale, si parla di vulnerabilità sanitaria laddove la cura sia assolutamente necessaria.

Le condizioni di vulnerabilità sociale sono invece intese quali situazioni di svantaggio economico correlate di norma al basso reddito e alla marginalità o all’esclusione sociale, che impediscono l’accesso alle cure a pagamento.

Le condizioni di svantaggio economico sono individuate dalle singole Regioni, nella maggioranza delle ipotesi in base all’indice Isee (il quale rileva la situazione economica del nucleo familiare anche in base al patrimonio mobiliare ed immobiliare).

Considerata l’esiguità degli stanziamenti regionali in materia sanitaria, nonché l’endemica mala gestione in tale ambito, è scontato che il cittadino possa rientrare nelle condizioni di vulnerabilità sanitaria e sociale soltanto in ipotesi “estreme”.

Prestazioni di radiologia diagnostica quali :

– diverse tipologie di tomografia computerizzata;
-diverse tipologie di risonanza magnetica nucleare;
– la densitometria ossea.
Tali esami (esclusa la densitometria ossea), nella maggioranza delle ipotesi, possono essere prescritti solo in presenza di patologia oncologica o sospetto oncologico.

Chiaramente, in caso di sospetto, sarà il medico a doversi prendere la responsabilità di prescrivere l’esame, ed a rischiare le sanzioni economiche previste per “prestazione inappropriata”.

Prestazioni di laboratorio e di genetica

Lungo ed articolato, poi, l’elenco delle prestazioni di laboratorio (in pratica, le analisi del sangue, delle urine e simili) tutte tagliate fuori dalla tutela: ad esempio, le analisi relative al colesterolo ed ai trigliceridi possono essere prescritte solo ai soggetti con più di 40 anni, con malattie cardiovascolari, fattori di rischio cardiovascolare o familiarità per malattie dismetaboliche, dislipidemia o eventi cardiovascolari precoci.

Relativamente alle prestazioni di laboratorio e di genetica, le analisi “superflue”, secondo il Governo, sono 140: in alcuni casi, la prescrizione può essere effettuata solo qualora vi sia un carcinoma da monitorare, in altri casi qualora vi sia una malattia epatica in corso o a scopo di trapianto.

La costante, ad ogni modo, è quella di limitare al minimo le prestazioni preventive, e di tutelare il soggetto solo laddove sia già ammalato: una linea d’azione che certamente non rispetta il detto “è meglio prevenire che curare”, e che preferisce risparmiare nella prevenzione, senza pensare al rischio di moltiplicare le spese relative alle successive cure. Sempre che non s’intenda lasciare, in futuro, il cittadino totalmente sprovvisto di tutela anche laddove sia già malato: in un’ottica di tagli, pardon “razionalizzazioni”, è facile che si arrivi anche a questo, in un giorno non lontano.

Sul piede di guerra sono i medici di famiglia che attraverso la Fimmg si presentano in “netta opposizione ad un sistema sanzionatorio e ad un decreto ministeriale limitante".
Se il D.M. è intendeva supportare la sostenibilità del SSN questa scelta è la negazione dei diritti dei cittadini". Anche per Fimmg "al di là della improponibilità e contraddittorietà logica dello strumento utilizzato rispetto al fine dichiarato, Il decreto è confuso nel definire il sistema di attribuzione delle responsabilità equivoco nelle limitazioni di derogabilità.
La paura è sugli effetti, dire addio a 203 prestazioni mediche (che da oggi pagheremo), significa determinare la distruzione del servizio di prevenzione che ha reso l’Italia rinomata nel mondo per la qualità della suo servizio nazionale… questo decreto è il suo epitaffio.

Questo decreto è “degno” figlio/erede di questo ministro, di questo governo, di questo Parlamento di infami assoluti, incapaci, incompetenti, corrotti, collusi con i grandi poteri della finanza internazionale traditori della Patria…..(non a caso a capo di questo governo è un brutto ceffo dichiarato incapace di intendere e di volere dalla Corte dei Conti giusto un anno fa…).

Come abbiamo postato in apice la Costituzione in merito ai diritti del cittadino dice tutt’altro… rispetto al Ministro Lorenzin…. ( che ancora non riesco a capacitarmi di come, e per quali meriti,  sia assurta al ruolo di ministra…

La Costituzione (fino a quando non sarà definitivamente abrogata… deve essere comunque osservata e rispettata.. e in merito alla question e in oggetto è chiarissima…
Art. 32, La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti…. Omissis …
Art. 38.Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria

Ora… in una situazione di recessione economica acutissima, dove oltre una decina di milioni di cittadini sono in condizioni di indigenza o povertà, questa menomata d’animo ed intelletto, messa a mo’ di prestanome dai poteri forti, ci viene a propinare un simile blasfemo ed  osceno contributo all’azione governativa di questa putrescente e decadente …. sedicente “repubblica”?

Eppoi, per entrare appena appena nel merito, che il documento non merita di più…  la Ministra dovrebbe spiegare agli Italiani come un medico possa in caso di sospetto, prendersi la responsabilità di prescrivere l’esame, e rischiare le sanzioni economiche previste per “prestazione inappropriataprima dell’esito dell’esame o dell’analisi da prescriversi….che sola potrà dare prova della malattia o meno…

Questa è semplice follia, allucinazione, delirio…Cioè, come capita sempre in simili soggetti… l’azione mentale di scambiare l’effetto con la causa e trasporre al primo posto l’effetto e non la causa … il solito caso del prendere il fumo come responsabile dell’incendio ..

Questo perché il livello culturale dei nostri governanti … c’è poco da illudersi è questo… e non ci si può aspettare risultati migliori… noi che siamo persone normali… avendo queste cause (siffatti ministri e governati)… non possiamo aspettarci altro che leggi (effetti) realizzate con parti anatomiche diverse dal cervello…

Ed i risultati sono quotidianamente sotto i nostri occhi .. e ne dobbiamo subire le conseguenze ed i relativi oltraggi… in primis quelli ideologici, concettuali, logici..

Qui siamo di fronte alla solita dicotomia al solito arduo dilemma… :

a)      sono costoro dei perfetti decerebrati ormai irreversibilmente persi ed irrecuperabili?

b)      Sono costoro marionette in mano allo strozzinaggio bancario internazionale messi intenzionalmente al loro posto per distruggere lo Stato sociale… o tout court per annullare lo Stato ed i Diritti dei Cittadini??

c)      O sono l’uno e l’altro contemporaneamente???

Questo decreto un perfetto “papocchio”…senza capo né coda, che avrà il solo effetto di annullare la parte della Sanità dello Stato Sociale… al solo fine di recuperare una cosiddetta “Parità di Bilancio” che solo nella mente malata dei banchieri ha rifugio.. Costoro non vogliono intendere che lo Stato è un’entità diversa da una S:p.A.  la ragione commerciale/economica non è la ragione dell’esistenza dello Stato…

La motivazione e la ragione dell’esistenza dello Stato è la tutela e la difesa dei diritti individuali e collettivi dei Cittadini …
Non il contrario… ovvero la sottrazione dei Diritti dei cittadini.
Concetto che la Lorenzin pare evidentemente che non abbia ben chiaro…

non la tutela delle Banche  o delle multinazionali che latronescamente si sono infiltrate nei principali gangli dello Stato, e attraverso questi da qualche decennio stanno portando tutti i suoi “organismi” alla morte per lento dissanguamento..

Questa ulteriore defraudazione dei Cittadini … e attraverso di Essi …. dello Stato è un’altra delle persistenti ruberie ed oltraggio fatto alle Istituzioni tutte… il loro disegno complessivo ormai è chiarissimamente delineato anche nei minimi dettagli..

Anche questa ulteriore infamità è da ascriversi a questo progetto e da aggiungersi al lungo elenco che assomma tratteggiando a grandi linee la devastazione, le torture ed il genocidio …perchè di questo si tratta… di almeno venti/trenta milioni di Italiani… che avevano fino a ieri un’aspettativa di vita seconda solo a quella giapponese che con queste misure di abbattimento della prevenzione sanitaria .. ed ora si dovranno rassegnare a durate della vita di molto inferiori a quella dei nostri padri…

Questo tipo di azione si chiama genocidio (seppure posticipato).

Vedasi lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale sopra in calce a questa denuncia.

In tutto quanto lo scenario delineato finora si configurano una serie di reati penali dall interruzione di pubblico ufficio alla tentata estorsione, falso ideologico, truffa, abuso d’ufficio, corruzione, etc. come evidenziato in calce alla presente denuncia.

Appare lampante la finalità di questo illegale governo mai eletto da nessuno…

Altrimenti non si potrebbe capire (in considerazione dell’ampiezza del contesto)…come siano riusciti in così poco tempo a combinare cosi tanti, grandi ed irreparabili guai e disastri di ogni genere, come sommariamente tracciato di seguito …

Ecco un elenco estremamente sintetico e surrogato (di un quadro enormemente più ampio)… al solo scopo esemplificativo degli sfaceli epocali de reati di vario ordine e grado che sono riusciti a raccogliere :

1) Svendita del patrimonio dello Stato …. meglio regalia, (palazzi, castelli, immobili);

2) Regalo della Banca d’Italia ai privati della B.C.E.

3) Distruzione delle garanzie elettorali, vedasi ultime leggi in merito;

4) Omaggio dei beni Comuni (acqua, coste, litorali, isole, etc., etc.);

5) Eliminazione delle conquiste sindacali degli ultimi ottant’anni;

6) Regalo della Grande industria di Stato (Prodi docet – un genio della finanza);

7) Dazione delle garanzie costituzionali (vedi legge 130/1999)

8) Sottoposizione delle prerogative del diritto nazionale a leggi straniere;

9) Elevazione esponenziale della tassazione nell’arco di un trentennio dal 20% al 60%;

10) Svendita delle azioni della Cassa Depositi e Prestiti;

11) Devastazione delle falangi dei dirigenti di decimo livello dell’ufficio delle entrate;

12) Promulgazione del T. U. Bancario in esclusivo vantaggio privato e danno pubblico;

13) Istituzionalizzazione e legalizzazione del gioco d’azzardo;

14) Scempio dogmatico del concetto basilare della nostra società di Diritto di possesso;

15) Passiva/inetta tolleranza dell’invasione eufemisticamente denominata immigrazione;

16) Ratifica di trattati europei di folle attuazione e a grave svantaggio e discredito dello Stato e in danno per i cittadini (come reiteratamente da noi AlbaMediterranea denunciato).

17) Sottoscrizione di numerosi trattati internazionali segreti, quali T.I.S.A., T.T.I.P., F.A.T.C.A., etc., etc.,  con amplissime concessioni di sovranità in contraccambio del nulla;

18) Devoluzione della nostra libertà, in quanto il Parlamento è succube delle decisioni del Parlamento Europeo che a sua volta è schiavo della Commissione Europea … che è eletta dai Presidenti dei Consigli dei Ministri Europei che negli ultimi anni sono stati in maggioranza nominati … e quindi non eletti da nessun “libero” cittadino europeo…

19) LA psicopatica pretesa del pagamento del Canone R.A.I. basata sull’errore, sulla mistificazione, sull’abuso teorico e pragmatico…

Solo un parlamento di derelitti, e per una buona parte corrotti moralmente e succubi della cocaina o altri psicotropi, del ricatto e/o delle minacce di altri, dalla mente sconvolta al limite del delirio, corrotti anche nel fisico.... poteva riuscire in una tale e completa degenerazione…QUI ED ORA SEMPLICEMENTE LO STATO SOCIALE NON ESISTE PIU’

PERCHÉ COSTORO LO HANNO DEMOLITO, DISTRUTTO, DEVASTATO, ABBATTUTO…. SOPPRESSO.

Grazie a questa interminabile sequela di male gestioni dell’ attività delle ultime sei legislature parlamentari ci ritroviamo succubi di un regime di occupazione controllato dall’estero, dispotico, illiberale, antidemocratico, incostituzionale …

TUTTO CIÒ PREMESSO e quanto ancor più tralasciato e qui neppure enunciato… e considerate le competenze e le funzioni evidenziate in premessa…


PER QUANTO FIN QUI RAPPRESENTATO E PER QUESTI MOTIVI E RAGIONI..

CHIEDIAMO QUINDI A CHI CI LEGGE DI :

d)      procedere penalmente nei confronti dei membri del governo, come anche di tutti i deputati e Senatori, dell'attuale e passate legislature, che, fruttando la “giustificazione” della crisi economica-finanziaria artificiosamente indotta e le sue drammatiche conseguenze sul tessuto socio-economico del popolo italiano, incuranti di ogni considerazione morale, hanno coscientemente inflitto a milioni di Italiani perdite patrimoniali, indigenza, povertà e sofferenze morali prolungate, per le violazioni degli articoli 1,2, 32, 41, 47, 74, 89, dell' art. 2 e successivi della Carta Europea dei Diritti dell'Uomo, delle violazioni degli articoli 580 C.P. e 644 C.P., ovvero di tutti quei reati che si riterrà di rilevare dai fatti suesposti,in associazione tra di loro.

e)      Con riserva di produrre  ulteriori documenti (in quantità industriale) e indicare testi successivamente al deposito del presente esposto/querela.

f)        impedire la continuazione dei gravissimi reati;

g)      verificare pure mediante opportune perizie la conferma della qui fornita dinamica.

È anche vero che è possibile che alcune delle persone che concorrono alla commissione di questi reati non siano consapevoli di come funziona il sistema e del fatto che ciò a cui collaborano è illecito, e che quindi non siano punibili perché in buona fede; ma i ministri, i presidenti della Camera, del Senato, il Presidente del consiglio, il Presidente della Repubblica ed i loro esperti e consiglieri, non possono pretendere essere considerati inconsapevoli di ciò che stanno facendo, perché è il loro mestiere.


Ricordo, sottolineo ed enfatizzo ad uso di chi ci legge rammentando l’ obbligatorietà dell’azione penale in caso di evidenti violazioni di legge e l’altrettanto obbligatorio arresto in caso di flagranza di reato, e qui se ne sono verificate a josa, ricordo altresì il giuramento prestato nei confronti della Legge, delle Istituzioni, della Repubblica, dello Stato e dei Cittadini italiani tutti, a cui l’operato di questo giudice si deve uniformare e deve rispondere, e di cui noi a nostra volta saremo severi giudici.

Chiediamo quindi la punizione nei termini di legge per tutti i reati sopra contestati, e quant’altro ravvisabile nell’esposizione dei fatti a scaturenti dalle indagini, il ripristino della legalità, della giustizia e le più severe sanzioni e condanne.

Ci riserviamo inoltre di costituirci parte civile nell’instaurando procedimento penale; e, ai sensi ex art 405, 408 c.p.p., chiediamo di essere avvisati in caso di richiesta di archiviazione.


IN FEDE.

Orazio Fergnani ed altri firmatari

http://www.albamediterranea.com/index.php?option=com_content&view=article&id=182:querela-contro-ministra-lorenzin-per-decreto-qinapproprietezzaq-un-paradosso-totalitario&catid=1:ultime&Itemid=50

venerdì 29 gennaio 2016

Intelligence napoletana - Napoli si appresta al trionfale ritorno di Antonio Bassolino (detto anche "il codino")



Cosa pensare del ritorno in scena, a Napoli e forse non solo, di Antonio Bassolino, nuovamente in corsa per il Comune di Napoli?   Penso che VINCERA' FACILMENTE le prossime elezioni comunali, dato l' enorme divario, proprio DI SCUOLA, fra lui e tutti gli altri concorrenti.

Infatti, esattamente all'opposto del volenteroso brav'uomo Giggino De Magistris --- il quale, trottando per i campi come un Ronzinante, corre appresso invano ai 'fior di finocchio', SPERPERANDO IL FAVORE FIN  QUI DIMOSTRATOGLI DA SANTA ROMANA CHIESA--- BASSOLINO ha inaugurato la sua campagna elettorale, con una CLAMOROSA APERTURA agli orfani della Alleanza Nazionale, disciolta di comune accordo da Finis e Culattoni, già dal 14 maggio del 2001, insieme al famoso "Pollo delle Libbbertà".

UNA MAREA DI VOTI ELETTORALI IN CERCA DI OCCUPAZIONE, mentre Giggino INSEGUE GLI 'ELITARI'.

E' una mossa DEGNA DI PALMIRO TOGLIATTI, quando, Ministro della Giustizia, varò l' amnistia 'per i fascisti' del 1946, orfani del Regime e pure della Repubblikina, mentre accoglieva in Costituzione, all'articolo 7 TANTO LUNGIMIRANTE! (si vede OGGI) 

Alla cui cova machiavelliana-gramsciana, evidentemente, benchè passata attraverso IL MA-NEFASTO di Pintor e Caparra, Bassolino ex-Frattocchie, appartiene IRREVOCABILMENTE.

SI CHIAMA "GESUITISMO COMUNISTA", ED E' IMPRESSO NEI GENI, DEL COLTO E DELL'INCLITA.... Nec plus ultra.

Al contrario De Magistris E' ELETTO DALLA LOBBY MASSONICO-GIUDIZIARIA DELL' AVVOCATO MARMOTTA, sfruttando il diverbio insorto INCOMPONIBILMENTE fra Umberto Ranieri, anglo-Napolitano, ed Andrea Cozzolino, bassolinista, ALLE PRIMARIE COMUNALI DEL 2010, per il NuovoSindaco..... "Mettiamoci questo".


Per spiegare IL FATTO, occorre retrocedere al 23 gennaio 1999, quando Bokassolino, ASTRO NASCENTE DELLA REPUBBLIKINA SECONDA, mai sbocciata in fiore, SI IMBATTE' NELLA FATWA, DECRETATA CONTRO MASSIMO D' A...... (PER LA FACCENDA DEL NON-ESERCIZIO DELLA GOLDEN-SHARE DI STATO CONTRO L' OPA-TELECOM, DEI FAMOSI 'PADANI'), dal comandante anglo-nazista Ralf Merril junior, ossia Paolo Mieli figlio di Renato, che difendeva la postazione REGALATA dal corrotto CIAMPI, a Franco B.R.naebré, CEO DELLA TELECOM PUBBLICA, DONATA MOTU PROPRIO ALL' AVVOCULO-EX/FIAT DAL FRAMMASSONE MINISTRO DEL TESORO....
In convegno clandestino, durante il Salone del Libro, Galassia Gutenberg, nella eternamente SONNOlenta Napoli, quasi nessuno ne riportò la clamorosa RIVELAZIONE...

Per prima cosa B.R.naebré di Trento, allorché impadronitosi della Telecom, SOSPESE IL 'PROGRAMMA SOCRATE', PER CUI LA STET DEL DEMOCRATICO CRISTIANO ERNESTO PASCALE, controllante di TELECOM stessa, STAVA CABLANDO, CON LA FIBRA OTTICA SUPERVELOCE, TUTTE LE CASE DI TUTTI GLI ITALIANI.

Da allora rimaste TOTALMENTE DISCONNESSE, ed oggi ancora, nonostante TROIE, MAGNACCIA E PUTTANI DATTILIGRAFI DECANTINO IL DECISIONISMO DI KE-RENZKIJ, INCAPACE DI METTERE D'ACCORDO LE INGORDE OLIGARCHIE DELLA PLUTOCRAZIA, NELL'INVESTIRE IN UNA IMPRESA DI INTERESSE NAZIONALE, COME LA CONNESSIONE 'FIBER-TO-HOME', FROM URBI TO ORBI.

LA TELECOM INVECE, DA ALLORA IN POI, ANCHE DURANTE IL MINISTERO 3MONTI, SERVI' A SAZIARE L' INGORDIGIA INSAZIABILE DEGLI 'SHAREHOLDERS', FAMELICI DI SVENDERNE  TUTTI GLI 'ASSETS' SUL MERCATO, FATICOSAMENTE ACCUMULATI IN DECENNI DI 'RICOSTRUZIONE NAZIONALE', DI COMUNE ACCORDO FRA TUTTI GLI ITALIANI, COME DEL RESTO L' AUTOSTRADA DEL SOLE... REGALATA AGLI OMOGENEI 'BENEDETTON', MAGLIARI DI MESTIERE.

Sì, ma che c' entra ANTONIO BASSOLINO CON MASSIMO D' A.... ? DELLA SENTENZA-MIELI, POI ESEGUITA --PER IL TRAMITE DEL P.C. DEL 'TOGA MOZZA' NICOLA QUATRANO, APPOSITAMENTE INCARICATO DA MIELI STESSO-- NEL SUCCESSIVO MAGGIO, IN VIA SALARIA ???? 

DALLE CONSUET E B.R.eigate Rosse ?

Semplice; Bassolino ERA IN PROCINTO DI ABBANDONARE LA CONTRO.MAGGIORANZA DI VELTRONI FIGLIO, del radiocronista-apologeta DI ADOLPH HITLER, durante la  visita del 1938, POI RIENTRATO NEL PROGRAMMA DI PROTEZIONE DEI 'NAZISTI' --per mano del PWB di Merrill stesso- 'DELLA RADIO ACCANTO', di cui parla ERICH LICHTBLAU nel suo libro affascinante.

LA RAI DOPO L' EIAR....

Per fare maggioranza, BASSOLINO, che stava abbandonando il Correntone VeltroNazi, nell' allora (P)DS, per diventare Ministro del Lavoro, oltre che Sindaco di Napoli, proprio con D'Alema, IL MORITURO DEL 1999....

Onde Bassolino, CAPITA L'ANTIFONA, intonata in via Salaria, si dimise immediatamente da Ministro del Lavoro, decretando la fine del medesimo Governo D'Alema.

Fu così che, appena eletto GIORGIO NAPOLITANO, nel 2006 - manovrato dai fili prima del padre, nel GUF di Padova x l' Operazione Barbarossa, poi del figlio MERRILL JUNIOR SULLA ITALYBIA SVENDUTA AL NEMICO -- LA PRIMA COSA CHE EGLI FECE DA BRESIDENDE DEL QUIRINALE FU DI ANDARE ALL'ATTACCO DI BASSOLINO, RIUSCENDO INFINE AD ESTROMETTERLO CON LA COLLABORAZIONE DEL CAPO DEI SERVIZI, CHE FOMENTO' LE 'RIVOLTE POPOLARI' PER L'IMMONDIZIA INEVASA NELLE STRADE, causa misteriosi inghippi nella catena di smaltimento dei rifiuti, ONDE NAPOLI FU SOMMERSA DAI RIFIUTI, DIVULGATE DAI MEDIA PER URBI ET ORBI......

CORREVA L' ANNO 2010, e Bassolino NON SI PRESENTO' ALLE SUCCESSIVE REGIONALI, LASCIATE IN TEMPORANEO AFFIDO AL CUL D'ORO SVANITO....

La FORZA D' ATTRAZIONE DI ANTONIO BASSOLINO, sul proprio elettorato, E' DIMOSTRATA ANCHE, A CONTRARIIS, DAL FALLIMENTO DEL CONTINUISMO DEL SUO SUCCESSORE DE LUCA: QUESTI INFATTI, DA VERO 'PARACULO', APPENA ELETTO 'BRESIDENDE DI REGIONE' SU DI UN PROGRAMMA DI 'ROTTURA TOTALE', CON IL BASSOLINISMO PER ANNI ED ANNI OSTESA APERTIS VERBIS, SI E' SUBITO MESSO NELLE MANI DI MAFIE, MAFIETTE E MAFIETTONE P2ISTE E 'CIUNIANE', RINOMINANDO TUTTI I BASSOLINIANI USCENTI, DA RAVELLO ALLA SCABEC....

Gianni Caroli - NapoLibera

giovedì 28 gennaio 2016

Ebraicità perduta, sheol, olocausto e campo psichico...



Di seguito  ampi stralci del fondamentale saggio di Gilad Atzmon, «Purim special - from Esther to AIPAC», apparso su Counterpunch il 3-4 marzo 2007. Atzmon, israeliano di nascita dove ha combattuto militarmente per Israele, ha scelto oggi di vivere a Londra, da europeo e non da ebreo. E’ un noto sassofonista jazz. Il suo ultimo CD, «Exile», che riecheggia i motivi polemici di questo suo scritto, è stato definito dalla BBC il miglior disco jazz dell’anno.


L’ebraicità è un concetto assai vasto.
Si riferisce a una cultura con molte facce, tanti gruppi distinti, diverse credenze, campi politici opposti, etnie differenti.
Ma questa gente così diversa si identifica come «ebreo», e ciò sorprende. […]
Cercherò di identificare il legame collettivo, intellettuale, spirituale e mitico, che rende l’ebraicità una identità così potente.
[…] La ebraicità si autodetermina come razziale, ma il popolo ebraico non forma un gruppo etnico omogeneo.
Alcuni la intendono come la continuazione del giudaismo, inteso come religione. […]
Ma molti sono atei, e anche oppositori del giudaismo e di ogni fede, e tuttavia mantengono l’identità ebraica, anzi  ne sono estremamente orgogliosi.
Che cosa costituisce l’ebraicità?
E’ una forma di religione,  un’ideologia o uno «stato della mente»?
E se la giudaità è una religione, bisogna chiedersi: in che cosa credono i suoi seguaci?
In che cosa si differenzia dal cristianesimo, dall’Islam e dal giudaismo?
Se l’ebraismo è un’ideologia, allora c’è da chiedersi: per che cosa si batte quest’ideologia?
E’ monolitica? Promuove un nuovo ordine mondiale? Reca un messaggio universale per l’umanità  intera, o è una manifestazione di precetti tribali?
Se poi l’ebraicità è uno stato mentale, bisogna chiedersi se è una mentalità razionale o irrazionale.
E se sta nel rango delle cose inesprimibili, o si può esprimere.
Io suggerisco di considerare la remota possibilità che l’ebraismo sia uno strano ibrido, di religione, di ideologia e di mentalità insieme.


La religione olocaustica
Yeshayahu Leibowitz, il filosofo che era anche un ebreo osservante, disse una volta ad Uri Avneri (figura storica del pacifismo israeliano, ndr): «La religione ebraica è morta due secoli fa. Oggi nulla unisce gli ebrei nel mondo, a parte l’olocausto».
Il filosofo Leibowitz , nato in Germania, è stato il primo a vedere che l’olocausto è diventato la religione degli ebrei.
L’olocausto è ben più che una narrazione storica, contiene anzi molti elementi di una religione.
Ha i suoi grandi sacerdoti (Elie Wiesel, Simon Wiesenthal, ecc.), i suoi profeti (Shimon Peres, Benjamin Netanyahu e tutti quelli che «profetizzano» l’imminente giudeocidio da parte dell’Iran). Ha i suoi comandamenti e dogmi («Mai più», «Sei milioni» e così via).
Ha i suoi rituali (Giorno della Memoria, pellegrinaggi ad Auschwitz).
Ha i suoi santuari e templi, Yad Vashem, il museo dell’olocausto e oggi l’ONU.
Come non bastasse, la religione dell’olocausto è mantenuta viva da una potente rete economica e da infrastrutture finanziare globali («l’industria dell’olocausto» di cui parla Norman Finkelstein).
Fatto altamente significativo, è tanto coerente da imporre l’identità del nuovo «anticristo» (i «negazionisti»), e tanto potente da perseguirli per legge (norme contro il negazionismo).
I dotti obietteranno che l’olocausto non è una religione perché non contempla l’esistenza di un Dio da adorare e da amare.
Io mi permetto di obiettare: l’olocausto è precisamente la religione che incorpora la visione del mondo laico e progressista  d’oggi.
Ha trasformato l’amore di sé in una convinzione dogmatica, in cui il fedele osservante adora sé stesso.
In questa religione, gli ebrei adorano «l’Ebreo».
E’ l’adorazione esclusiva dell’ego mio, in quanto soggetto di sofferenza infinita che avanza verso la propria auto-redenzione. […]
Marc Ellis, il teologo ebraico, coglie nel segno; «La teologia dell’olocausto», dice, «comporta tre temi che sussistono in tensione dialettica: sofferenza e liberazione, innocenza e riscatto, unicità e normalizzazione».
Tale religione pone l’Ebreo nel ruolo centrale dentro il suo proprio universo ego-centrico.
Il «sofferente» e l’«innocente» marcia verso il «riscatto» e la sua «liberazione».


E’ ovvio che Dio resti fuori dal gioco: è stato licenziato perché ha fallito la sua missione storica, non era lì a salvare gli ebrei.
Nella nuova religione, l’Ebreo diventa il nuovo dio degli ebrei, tutto si gioca sull’ebreo che riscatta sé stesso. […]
Nello stesso tempo, l’olocausto funziona come interfaccia ideologica.
Fornisce al seguace un logos, un discorso.
A livello cosciente fornisce una visione del passato e del presente che sembra storica e fattuale, ma non si ferma qui: definisce anche la lotta futura.
Dà la visione del futuro ebraico.
Contemporaneamente, nell’inconscio, riempie il soggetto ebraico dell’angoscia più definitiva: la paura della distruzione dell’Io.
Un’ottima ricetta per una religione vincente. […]
E’ interessante notare che la religione dell’olocausto si estende molto al di là della comunità ebraica.
Essa è missionaria; eleva santuari in terre lontane.
Anzi vediamo che questa religione emergente sta già diventando il nuovo ordine mondiale: è l’olocausto che oggi viene usato come alibi per incenerire l’Iran con bombe atomiche.
Chiaramente l’olocausto serve al discorso politico israeliano , ma fa appello anche ai goym, specie a quelli che sono impegnati a massacrare spietatamente «nel nome della libertà».
Siamo tutti soggetti a questa religione: solo che alcuni sono i suoi credenti, gli altri semplicemente soggetti al suo potere.
I negatori dell’olocausto sono soggetti alla persecuzione da parte dei gran sacerdoti della religione. La religione dell’olocausto costituisce oggi «il Reale» per l’Occidente.
Non siamo autorizzati a toccarlo, a guardarci dentro.
Proprio come gli israeliti, che sono obbligati ad adorare il loro YHWH, ma non autorizzati  a porgli domande. […]


Io sostengo che la religione dell’olocausto esisteva già molto tempo prima delle «soluzione finale» (1942), ben prima della Kristalnacht (1938), prima delle leggi razziali di Norimberga (1936) e ben prima che l’American Jewish Congress dichiarasse una guerra economica contro la Germania nazista (1933); anzi, prima che Hitler fosse nato (1889).
La religione dell’olocausto è antica quanto gli ebrei.
In un articolo recente ho parlato del «Disordine da Stress Pre-traumatico» come tipica sindrome ebraica.
In questo stato clinico, lo stress è il risultato di un evento fantasmatico-immaginario che può avvenire nel futuro, che non è mai avvenuto.
Al contrario del «Disordine da Stress Post-traumatico», che è una reazione ad un evento traumatico che ha avuto luogo nel passato [è il PSTD, che colpisce i soldati traumatizzati dalla guerra] nello «Stress Pre-Traumatico» lo stress deriva da un evento potenziale «immaginario».
Qui, la fantasia di un terrore futuro dà forma alla realtà presente.
La dialettica della paura domina l’esistenza e la mente ebraica molto più di quanto siamo disposti ad ammettere.
Questa paura è sfruttata politicamente dai capi ebraici fin dai giorni dell’emancipazione; ma è molto più antica della storia ebraica moderna.
Di fatto, è l’eredità del Tanach (la Bibbia ebraica) che ha posto gli ebrei nello stato pre-traumatico. E’ la Bibbia ebraica che ha posto la vita ebraica nel binario dell’innocenza-sofferenza e della persecuzione-riscatto.
Più specificamente, la paura del giudeocidio è intessuta nello spirito, nella cultura e nella letteratura ebraiche.
In questo senso, io affermo che è la religione dell’olocausto che ha trasformato gli antichi israeliti in ebrei.


Sono sempre più numerosi gli studiosi biblici che mettono in discussione la storicità della Bibbia.
Niels Lechme, nel suo saggio «I Cananei e la loro terra», dice che la Bibbia è  stata per la maggior parte «scritta dopo l’esilio babilonese (circa 300 avanti Cristo) e che questi testi rielaborano, e in gran parte inventano, la precedente storia israelita in modo da riflettere e legittimare le esperienze di coloro che sono tornati dall’esilio babilonese».
In altri termini, essendo scritta da profughi tornati a casa, la Bibbia incorpora una dura ideologia dell’esilio in una narrativa storica.
Analogamente all’ideologia sionista primitiva che considerava l’assimilazione come una minaccia mortale (1), «le comunità raccolte sotto il comando dei sacerdoti di YHVH (al tempo dell’esilio babilonese) vedevanol’assimilazione come un’apostasia; non solo come una morte sociale per se stessi in quanto giudei, ma come un tentato deicidio. Essi decisero di persistere in un impegno assoluto ed esclusivo a YHVH, sicuri che Egli li avrebbe fatti tornare alla terra da cui erano stati cacciati. La prescritta purezza di sangue fu il mezzo di salvaguardare i confini della nazione, il divieto dei matrimoni misti il mezzo per mantenerla. I sacerdoti crearono anche una serie di precetti esclusivizzanti che separavano il popolo dai suoi vicini: oltre ad un surrogato del culto del Tempio, anche un calendario religioso distinto, che li rendeva capaci di vivere ritualmente in un ritmo temporale diverso dai gruppi umani con cui condividevano lo spazio. Questo serviva a mantenere la differenza, senza impedire loro di commerciare, e dunque di arricchire, tra i babilonesi».
Ecco perché l’ebraicità fiorisce in esilio, ma perde la sua forza  quando diventa un fatto domestico. Essendo incentrata su un’ideologia di sopravvivenza collettiva da emigrati, l’ebraicità è al suo meglio nell’esilio; ma allo stesso tempo, ciò che mantiene l’identità collettiva ebraica è la paura. Come nell’odierna religione dell’olocausto, l’ebraicità impianta la paura del giudeocidio al centro della psiche ebraica, e offre i mezzi spirituali, ideologici e pratici per convivere con questa paura.


Il Libro di Ester
Il Libro di Ester è la storia biblica alla base della festa di Purim, probabilmente la celebrazione ebraica più gioiosa.
Il libro narra la storia di un tentato giudeocidio e di come gli ebrei riuscirono a cambiare il loro fato. Gli ebrei riescono, nel libro, non solo a salvarsi, ma anche a vendicarsi.
La storia ha luogo nel terzo anno di regno di Assuero, che è identificato di solito con il re persiano Serse.
E’ una storia di palazzo, di complotti e di una bella regina ebrea, Ester, che sventa il giudeocidio all’ultimo istante.
Nel racconto, re Assuero ripudia la sua sposa Vashti, perché essa ha rifiutato di «visitarlo» durante una festa.
Tra le candidate ad essere la nuova moglie di Assuero c’è Ester.
Nel frattempo, il primo ministro di Assuero, Haman, complotta per ottenere dal re un editto che ordini di ammazzare tutti gli ebrei, senza sospettare che Ester è ebrea.
Ester, con suo cugino Mordechai, salva il popolo.
A rischio della vita, la donna avverte Assuero del complotto omicida di Haman.
Haman e i suoi figli vengono impiccati  sulla forca alta cinquanta cubiti che Haman aveva preparato per il cugino Mordechai.
Mordechai prende il posto di Haman, diventa lui primo ministro.
Poiché Assuero non può annullare il suo proprio decreto che sanziona lo sterminio degli ebrei, il re emana un altro editto che consente agli ebrei di prendere le armi per uccidere i loro nemici, ciò che essi fanno.
La morale della storia è chiara: per sopravvivere, gli ebrei devono infiltrarsi nei corridoi del potere. Quando si ha nella testa Ester e Purim, il concetto di «lobby ebraica» e l’AIPAC (American-Israeli Political Committee) appaiono come radicati in una profonda ideologia biblica e culturale.


Ma questo racconto, ancorchè presentato come fatto storico, è contestato dagli studiosi biblici. La mancanza di riscontri nella storia persiana, quale è conosciuta dalle fonti classiche, ha indotto gli studiosi a concludere che essa è per lo più, o anche totalmente, inventata.
Ossia: la morale è chiara, ma il tentato genocidio è finto.
Il Libro di Ester mette i suoi seguaci nello stato di «Stress Pre-Traumatico»: trasforma una fantasia di distruzione in una ideologia di sopravvivenza.
E’ l’allegoria degli ebrei perfettamente «assimilati» che scoprono di essere vittime di «antisemitismo», ma sono in posizione buona per salvare se stessi e i loro connazionali giudei.
Si noti: il Libro di Ester nella versione ebraica è uno dei soli due libri biblici dove non si fa menzione di Dio (l’altro è il Cantico dei Cantici).
Nel Libro di Ester sono gli ebrei che credono in se stessi, nel loro potere, nella loro unicità, nella loro astuzia, nella loro abilità nel complotto, nella loro capacità di soverchiare interi regni e salvare se stessi.
In un articolo intitolato: «La lezione di Purim: fare lobby contro il genocidio, allora ed oggi», Rafael Medoff  scrive: «La festa di Purim celebra gli sforzi di ebrei influenti nel Campidoglio dell’antica Persia per sventare il genocidio del popolo ebraico… Ciò che non è a tutti noto è che un uguale lavoro di lobby ebbe luogo nei tempi moderni, a Washington, nel culmine dell’olocausto».
Medoff lumeggia le analogie tra l’azione di lobby di Ester in Persia e i suoi moderni correligionari nel governo di Franklin Delano Roosevelt al culmine della seconda guerra mondiale.
«La Ester degli anni ’40 a Washington fu Henry Morgenthau jr., un ricco ebreo di origine tedesca, assimilato al punto da voler essere considerato ’un americano al cento per cento’. Grazie al fatto che non mise in rilievo la sua ebraicità, divenne amico, consigliere e poi ministro del Tesoro di Roosevelt».
Medoff identifica anche un Mordechai moderno: «Un giovane sionista di Gerusalemme, Peter  Bergson (vero nome Hillel Kook) che organizzò una serie di campagne di protesta per trascinare gli Stati Uniti a salvare gli ebrei da Hitler. Le inserzioni suo giornali e le manifestazioni di piazza del gruppo di Bergson resero l’opinione pubblica consapevole dell’olocausto, specie quando riuscì a portare 400 rabbini a marciare davanti alla Casa Bianca la vigilia di Yom Kippur 1943».


L’assimilato Morgenthau, come Ester l’assimilata, e l’osservante uniscono le forze con chiari ed esclusivi interessi giudeo-centrici in mente.
«Le pressioni di Mordechai convinsero Ester a parlare al re», scrive Medoff: «Le pressioni di Bergson convinsero Morgenthau ad andare dal presidente con un rovente rapporto di 18 pagine intitolato ’Rapporto al Ministro sull’inazione di questo governo riguardo allo sterminio degli ebrei’».
E «come il lobbying di Ester ebbe successo, anche l’azione di lobby di Morgenthau ebbe fortuna. Una risoluzione del Congresso, scritta da Bergson,  che chiedeva un’azione di soccorso da parte degli USA,  fu approvata dalla Commissione Esteri del Senato. Il che rese possibile a Morgenthau di dire a Roosevelt: ’Deve attivarsi molto rapidamente, altrimenti lo farà il Congresso’».
Mancavano dieci mesi alle elezioni: l’ultima cosa che Roosevelt voleva era un pubblico scandalo sulla questione dei rifugiati.
In pochi giorni il presidente fece quel che il Congresso chiedeva, creando con decreto il War Refugee Board, agenzia di «Stato americana per salvare gli ebrei da Hitler». […]
Su ciò che gli ebrei devono fare per salvare il loro popolo, gli ebrei hanno idee diverse.
I neocon credono che sia bene trascinare l’America e l’Occidente in una guerra senza fine contro l’Islam.
Emmanuel Levinas invece crede che gli ebrei devono porsi all’avanguardia della lotta contro l’oppressione e l’ingiustizia…
[In ogni caso] è un atteggiamento pericoloso.
Lo è specialmente quando l’American Jewish Congress si impegna in una vastissima operazione di lobby per la guerra contro l’Iran.
Quando si analizza l’opera e l’influenza della lobby ebraica, AIPAC e altri gruppi di pressione, sulla politica americana, bisogna tenere in mente il Libro di Ester.
L’AIPAC non è una lobby fra le altre: è  il moderno Mordechai, in linea con l’ideologia biblica.
Ma i Mordechai almeno si identificano facilmente; sono le Ester, quelli che lavorano per Israele dietro le quinte, che è più difficile identificare…
Ahmadinejad è l’attuale figura di Haman-Hitler.
L’AIPAC è Mordechai.
Bush è ovviamente Assuero.
Ma Ester può essere chiunque, dall’ultimo neocon a Cheney e oltre.


L’olocausto è dunque l’essenza del disordine pre-traumatico collettivo ebraico, ed esso è molto anteriore alla Shoah.
Essere ebreo è infatti guardare «l’altro» come un nemico, non un fratello.
Essere ebreo significa essere costantemente in allarme.
Essere ebreo significa introiettare il Libro di Ester: dunque, significa puntare agli snodi più decisivi del potere capaci di influenzare l’egemone.
Essere ebreo significa collaborare col potere egemonico del momento.
Lo storico marxista americano Lenni Brenner ha illuminato la collaborazione tra i sionisti e il nazismo.
Nel suo libro «Zionism in the age of dictators», fornisce un sunto del libro del rabbino Joachim Prinz, pubblicato nel 1937, dopo che Prinz ebbe lasciato la Germania per l’America.
[Nel libro] sono riportati brani di un memorandum che la centrale sionista tedesca ZVfD spedì al Partito Nazionalsocialista il 21 giugno 1933: «Noi sionisti non ci facciamo alcuna illusione sulla difficoltà della condizione ebraica, che consiste essenzialmente in attività lavorative anormali e nella mancanza di radici nella propria tradizione… Con la fondazione del nuovo Stato, che è basato sul principio di razza, noi vogliamo adeguare la nostra comunità nella struttura totalitaria in modo che anche per noi, nella sfera a noi assegnata, sia possibile un’attività fruttuosa per la Patria. […] Anche noi siamo contro i matrimoni misti. Anche noi vogliamo mantenere la purezza del gruppo giudaico. Perciò crediamo nella possibilità di una onesta relazione di lealtà tra un ebraismo cosciente della sua specificità come gruppo e lo Stato tedesco».
Brenner si indigna di questa lettera di rabbi Prinz: «Questo documento», scrive, «è il tradimento degli ebrei di Germania scritto nei tipici clichè sionisti: attività occupazionali anormali, intellettuali sradicati bisognosi di rigenerazione e così via. Con esso i sionisti tedeschi offrivano una calcolata collaborazione tra sionismo e nazismo, giustificata dal fine di uno Stato ebraico: non daremo battaglia a te, ma a quelli che ti resistono».


Ma Brenner non riesce a vedere l’ovvio: rabbi Prinz e il ZVfD non erano traditori, ma ebrei della più bell’acqua.
Essi seguivano alla lettera il codice culturale ebraico, il Libro di Ester.
Essi  assunsero il ruolo di Mordechai: cercarono di collaborare con quello che avevano identificato, sena sbagliare, come il vero potere emergente.
[…] Prinz resta un autentico genuino ebreo, che incorpora la filosofia da emigrato dell’ebreo: in Germania sii tedesco, in America sii americano.
Sii flessibile, adattati e adotta un relativismo etico.
Prinz, devoto seguace di Mordechai, capiva che ciò che è buono per gli ebrei è, semplicemente, buono.
Dal suo punto di vista, collaborare con Hitler era la cosa giusta da fare, in attesa di una Ester da trovare.
Per questo è del tutto naturale che rabbi Prinz sia stato nominato poi presidente del Jewish American Congress.
Il fatto di aver «collaborato con Hitler» non gli è stato di alcun ostacolo nel divenire un grosso leader della comunità americana, per l’ovvia ragione che, dal punto di vista ebraico, egli fece la cosa giusta.
Quando impariamo a guardare all’ebraicità come una coltura di esiliati, possiamo comprenderla come una continuità collettiva basata su una fantasia di orrore.
Questo e solo questo è la religione dell’olocausto, ed è antica quanto gli ebrei.
Prinz prevedeva un giudeocidio, e perciò agi nel modo appropriato dal punto di vista ebraico.
Il fatto è che il sionismo prometteva di trasformare gli ebrei in «israeliti», ossia di fare dei giudei un popolo come gli altri popoli.


Per questo il sionismo denunciava e combatteva  la mentalità tipica degli ebrei della diaspora.
E il sionismo ha fallito, com’era predestinato.
La ragione è  evidente: all’interno di una cultura che è incentrata metafisicamente sull’ideologia dell’esiliato, il suo vittimismo, le sue paure e fantasie di annientamento, un sereno ritorno a casa è l’ultima cosa da aspettarsi.
Il sionismo avrebbe dovuto liberarsi dalla religione dell’olocausto.


E questo è precisamente quello che non può fare.
Essendo «esilico» fino al midollo, il sionismo, per mantenere il feticcio dell’identità ebraica, ha dovuto antagonizzare i palestinesi nati sul posto. […]


Gilad Atzmon





Nota
1) Qui Gilad Atzmon tocca il paradosso insolubile che gli ebrei pongono al resto del mondo. Se il popolo tra il quale vivono li accetta cordialmente, «siate nostri concittadini con pienezza di diritti e doveri uguali ai nostri», il popolo ebraico denuncia un losco tentativo di assimilazione, che vive come un giudeocidio, in quanto porta ai matrimoni misti e alla graduale sparizione dell’identità giudaica. Ma se quel popolo li tratta com’essi vogliono, ossia come un’entità «separata» e a parte, essi gridano alla «discriminazione», all’antisemitismo, e pretendono uguali diritti; anzi più che uguali, in quanto sono «vittime» di «oppressione». Chiedono il ghetto, e poi se ne lamentano ferocemente. Non c’è modo di accontentare gli ebrei: comunque si agisca, essi vedono nelle azioni dei goym la prova di un odio celato o aperto contro di loro, la volontà di annientarli. Come ha documentato in modo insuperabile Solgenitsyn («Due secoli insieme», Edizioni Controcorrente) questa pretesa impossibile da soddisfare ha finito per distruggere il regime zarista. Persino gli ebrei rivoluzionari che entrarono nel partito social-rivoluzionario marxista - portatore di un’ideologia per eccellenza «cosmopolita» e antinazionale - vi entrarono in quanto Bund, organizzazione socialista riservata ai soli ebrei. «Accettavano di essere membri del partito russo, ma a condizione che quest’ultimo non interferisse per nulla nei loro affari». E tuttavia, ottenuta questa autonomia, gli ebrei del Bund pretesero di più: nel 1902 vollero aderire al Partito «in forma federale, godendo di piena indipendenza persino nelle questioni di programma», con la motivazione - incredibile, detto da socialisti rivoluzionari - che «il proletariato ebreo è una parte del popolo ebreo, il quale occupa un posto a parte tra le nazioni». A questo punto, anche Lenin vide rosso (pagina 298). Infatti questo atteggiamento è la radice, ben nota agli psichiatri, delle più comuni psico-patologie: tipicamente la madre che colpevolizza il figlio piccolo («Mi fai soffrire», «Non mi ami abbastanza») e nello stesso tempo manda il messaggio contrastante («Non mi stare appiccicato», «Sii indipendente»), rende «pazzo» quel figlio.
Così gli ebrei rendono «pazzi» i popoli fra cui vivono: ieri i russi (pogrom) e i tedeschi, oggi i palestinesi. Ma essi stessi, gli ebrei, danno segno di fondamentale «pazzia». Come ben documenta Atzmon, l’ebraismo è in fondo una psicopatologia da emigrato perpetuo, che proietta sugli altri il proprio problema psichico insolubile.
(Fonte: http://whitewolfrevolution.blogspot.it/2014/06/il-dio-del-male-jahvehe-la-

creazione.html"


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Commento ricevuto: 

"A nessuno importa quale sia il tuo giudizio sul nazionalsocialismo o sugli eventi della seconda guerra mondiale o su Napoleone o Giulio Cesare.
Quello che conta è il giudizio sul nostro presente.
Presente in cui il mito olocaustico si configura come il mito fondatore di una religione che sostituisce il cristianesimo come anima dell'occidente.


I nazionalsocialisti sostenevano che gli ebrei dominavano il mondo ma si sbagliavano.
E' JAHVEH', IL LORO DIO, a dominarlo.


Sia che si creda agli Dei o che si creda ad un campo di energia psichica il mondo moderno è rinchiuso in una prigione kantiana in cui il pensiero è accordato sul dominio dell'eggregoro JAHVEH'.

Ma per convincerci ad adorarlo gli ebrei non ci hanno chiamati a convertirci alla loro religione ,cosa che li avrebbe obbligati a spartire il potere. Bensì ci hanno inclusi ad un piano inferiore.
Quello dello SHEOL, il loro inferno.
Ad adorare i loro morti,a condividere la loro sofferenza narrata.
Il mito olocaustico è una chiamata ad entrare nel regno dei LORO inferi, a nutrire l'eggregoro del loro dio trasformato in un'entità fissata su orrori, sofferenza, odio e vendetta.

Da popolo eletto gli ebrei sono diventati, nel loro delirio di dominio, la porta degli inferi.
(Luigi  - luleonin@libero.it)"



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Articolo collegato: http://paolodarpini.blogspot.it/2016/02/nascita-dello-stato-di-israele.html