venerdì 26 aprile 2024

Povero Diavolo... è solo un mito!

 


Il diavolo e l’inferno devono ritenersi un mito. È questa l’opinione di un certo numero di teologi e del 60% dei fedeli. Ma la ragione sta nel fatto che queste entità nascono davvero come miti..

Il diavolo dal mito della caduta di un gruppo di angeli che s’innamorano delle donne, si uniscono sessualmente a loro e generano dei giganti, e diventano così demoni, principio del male per l’uomo: secondo il racconto del cap. 6 della Genesi, che è ripreso poi con forza verso il 260 a.C. dal Libro di Enoc, il capostipite della Letteratura Apocalittica che domina il pensiero ebraico nei quattro secoli avanti e dopo Cristo.

Satana, che nell’Antico Testamento è un angelo che mette alla prova l’uomo (è il caso di Giobbe) diventa nell’Apocalittica il capo dei demoni. E tale resta.

L’inferno, cioè l’idea che una persona che ha commesso anche un solo peccato mortale debba bruciare nel fuoco per tutta l’eternità, è l’idea più atroce che sia comparsa nella storia umana; talmente atroce che si nega da se stessa, Anch’essa si presenta per la prima volta nello stesso mito degli angeli caduti e diventati demoni, sempre nel Libro di Enoc, dove compare appunto l’abisso di fuoco in cui vengono gettati e puniti.

L’Apocalittica, con i suoi miti, domina il pensiero e la mente ebraica di quei secoli in cui compare il cristianesimo, e penetra nei testi cristiani. È così che si spiega la presenza del mito diabolico-infernale.

Che non può consistere e accordarsi con l’amore infinito del Padre per i suoi piccoli figli gli uomini, di cui tanto parla il Cristo.

La Chiesa, poi, divenuta un grosso centro di potere, un impero, si è servita di questi miti per dominare meglio gli uomini, con la paura, col terrore. Ma il Cristo non l’aveva concepita e fondata come un impero, bensì come una comunità fraterna. E tale è nella sua prima ed autentica fase, nell’età apostolica, dove il potere, quel potere che il Cristo ha rifiutato, è assente. Dove Pietro, nella sua lettera, si dice semplicemente un «coanziano», uno del gruppetto di anziani che coordinavano le comunità; e dice che la comunità non la si aiuta col potere ma con l’esempio.

Prof. Arrigo Colombo



giovedì 25 aprile 2024

Venezia. Accesso a pagamento...

 


I cinque euro di “contributo d’accesso”, oltre a non ridurre la pressione turistica, calpesta l’art.16 della Costituzione che recita: “Ogni cittadino può circolare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo limitazioni che la legge stabilisce per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche”. Nel  nostro caso non ci sono né motivi di sanità (tipo Covid) né di sicurezza, ma solo di turismo.


2.  Inoltre questo meccanismo comporta, per i residenti ecc., l’obbligo di dichiarare vari dati sensibili: le proprie generalità, la propria abitazione,  il motivo della presenza a Venezia, ecc.


Ancor più grave è ciò che si legge nell’informativa comunale  sul  trattamento dei dati personali, al punto 6. Comunicazione: “I dati personali oggetto di trattamento possono essere comunicati a soggetti terzi, pubblici e privati, in ottemperanza ai relativi obblighi di legge, di regolamento e/o contrattuali”. 


Chi sono i soggetti  terzi  privati? Che uso ne faranno? Chi controlla su tutto ciò? I controllori sono gli stessi controllati?


Si tratta di una plateale violazione della Privacy, che sarà oggetto di un Esposto alla Procura della Repubblica di Venezia.


Michele Boato - Consigliere di Municipalità per Ambiente Bene Comune




mercoledì 24 aprile 2024

Resistenza non è terrorismo...



La Festa della Liberazione è un importante evento nazionale, fondamentale per ricordare la liberazione dell'Italia dal nazifascismo, la fine dell'occupazione nazista e la caduta del regime fascista. Attualizzare il valore della lotta antifascista significa oggi schierarsi dalla  parte del popolo palestinese e della sua resistenza, contro un'occupazione militare e coloniale che per metodi e ferocia sanguinaria ricorda quella patita dai popoli europei sotto il giogo del nazifascismo.

Per questo saremo presenti al corteo dietro allo striscione "Resistenza non è terrorismo" e invitiamo tutti e tutte a portare bandiere palestinesi e messaggi di solidarietà per questo
popolo tanto martoriato quanto eroico.

La libertà, conquistata a duro prezzo dai partigiani, consiste anche nella garanzia dei propri diritti, fra i quali il diritto a
manifestare pubblicamente.

L'articolo 17 della Costituzione dice che: "I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi". Sotto il regime fascista occorreva invece il permesso dell'autorità pubblica:
l’esercizio dei diritti era allora subordinato al beneplacito del governo. La nostra Costituzione non prevede alcuna autorizzazione: delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato soltanto un preavviso alle autorità. Il preavviso non è la richiesta di un'autorizzazione. Il principio è il diritto, il divieto è l'eccezione, ma da noi l'eccezione si trasforma in regola, al punto di interdire tutte le principali piazze cittadine.

Oggi come non mai: ora e sempre Resistenza!

TRIESTE 25 APRILE 2024 ORE 9.00 CAMPO S. GIACOMO - Oggi come non mai: ora e sempre Resistenza!


Coordinamento No Green Pass e oltre e  Coordinamento per la
Palestina di Trieste



lunedì 22 aprile 2024

No all’autonomia regionale differenziata...


23 aprile 2024, alle ore 15.00, a Roma, nella sala Capitolare del Senato in Piazza della Minerva 38, presso il Chiostro del Convento di S. Maria sopra Minerva, si svolgerà il convegno “No all’elezione diretta del Presidente del Consiglio, No all’autonomia regionale differenziata di Calderoli”.

Apertura lavori ore 15: Domenico Gallo, Presidenza Coordinamento Democrazia Costituzionale

Ore 15.10 Tavola rotonda sul tema: “L’Italia è una Repubblica, una e indivisibile, fondata sul lavoro”

Coordina Massimo Villone, emerito Diritto Costituzionale, partecipano: Rosy Bindi, già Ministra; Enzo Cheli, emerito Corte Costituzionale; Giovanna De Minico, docente diritto costituzionale; Giovanni Maria Flick, Presidente emerito Corte Costituzionale; Francesco Pallante, docente Diritto Costituzionale.

Ore 16,40, interventi di Pietro Adami, Giuristi Democratici; Silvia Albano, Presidente Magistratura Democratica; Vera Buonomo, segreteria confederale Uil; Maria Agostina Cabiddu, docente Diritto Costituzionale;  Roberta Calvano, docente Diritto Costituzionale; Marina Calamo Specchia, docente Diritto Costituzionale comparato,  senatore Giuseppe De Cristofaro; Marco Esposito, giornalista e saggista; Avv. Anna Falcone; Adriano Giannola, Presidente Svimez; senatore Andrea Giorgis; Betti Leone, Presidenza nazionale Anpi; senatrice Alessandra Maiorino; Giulio Marcon, presidente Sbilanciamoci e Coordinamento La Via Maestra; Eugenio Mazzarella, emerito Filosofia teoretica; Daniela Padoan, Presidente Libertà e Giustizia; Gianfranco Viesti, Docente Economia applicata; Mauro Volpi, emerito Diritto Costituzionale.

Ore19,15 conclusioni di Alfiero Grandi, vice Presidente Coordinamento democrazia Costituzionale

Le opinioni e i contenuti espressi nell’ambito dell’iniziativa sono nell’esclusiva responsabilità dei proponenti e dei relatori, e non sono riconducibili in alcun modo al Senato della Repubblica o ad organi del Senato medesimo.

L’accesso alla sala è consentito fino al raggiungimento della capienza massima.

Ai presenti è richiesto un abbigliamento consono, per gli uomini obbligo di giacca e cravatta.

Al fine di consentire un ordinato svolgimento dei lavori, i giornalisti e gli ospiti devono accreditarsi scrivendo a organizzazione.com.referendum@gmail.com

I lavori saranno trasmessi in streaming da un canale della Tv web del Senato.

Andreina Albano - Tel.348.3419402 



domenica 21 aprile 2024

I dieci giorni che sconvolsero il mondo... - Commemorazione

 


Il 22 aprile è l'anniversario della nascita di Lenin; ed anche l'Earth Day; nonché il compleanno (70 anni) di chi vi indirizza il presente invito (Alfonso Navarra). 

Ci vediamo in LOC, chi può, per pranzare insieme alle 13:00, e guardare poi insieme, su un grande schermo, un film sul pacifismo della rivoluzione di ottobre.
La LOC - Lega obiettori di coscienza - ha la sede a Milano, in via Mario Pichi, 1, che è una traversa di via Gola.  Info: 02-5810.1226.

Il film proposto alla visione è intitolato "I dieci giorni che sconvolsero il mondo", la regia è del russo Sergey Bondarchuk. E' stato girato nel 1982. E' tratto dal libro del giornalista americano John Reed ed è una ricostruzione degli ultimi dieci giorni della Rivoluzione d'ottobre, vista attraverso gli occhi del reporter (interpretato da Franco Nero) e della sua compagna (Sidney Rome).

Non è certamente un capolavoro, ma è significativa la cronaca che fa dell'assalto al Palazzo d'Inverno e come illustra ruolo di Lenin e dei bolscevichi nel guidarlo, trascinando con sé il composito mondo dei delegati sovietici (armati di fucile nella sala della conferenza!).

Significativa perché può permetterci una riflessione sull'importanza del considerare la pace una priorità costitutiva della costruzione di un nuovo ordine sociale; e sulla differenza esistente tra una visione antimilitarista e una visione pacifista, con possibilità o meno di contatto.

Lenin, da capo dei commissari del popolo, si batté per una pace unilaterale, immediata e separata rispetto agli accordi con la Francia e l'Impero britannico, accettando a Brest-Litovsk, il 3 marzo 1918, la perdita di un quarto dei territori europei in favore della Germania. Ma già il 15 dicembre 1917 era stato concluso, con la Germania e l'Austria, l'armistizio. La possibilità di avere respiro per costruire il primo Stato comunista della storia del mondo e la speranza di una rivoluzione mondiale proletaria valevano bene le consistenti rinunce territoriali!

Alfonso Navarra -  Cell. 340-0736871




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Si ricorda la dichiarazione di impegno da firmare al seguente link: 

TESTO DELLA DICHIARAZIONE DI IMPEGNO CHE SOTTOSCRIVIAMO, APPOGGIAMO, DIFFONDIAMO

PER L'OBIEZIONE ALLA GUERRA

PER L'OBIEZIONE (ANCHE PREVENTIVA) AL SERVIZIO MILITARE CHE LA PREPARA

PER ATTUARE E COSTRUIRE LA DIFESA NONVIOLENTA  

PER IMPLEMENTARE L'ALBO PUBBLICO DEGLI OBIETTORI

sabato 20 aprile 2024

"Target Iran" di Fulvio Grimaldi





"Target Iran" è il docufilm che ho girato in Iran. In esso si racconta chi è questo popolo antico e giovanissimo, fa parlare giovani, donne, combattenti, dirigenti. Smantella il menzognificio in cui hanno hanno cercato di rinchiudere l’opinione pubblica per prepararla all’aggressione che Israele da sempre sollecita e che altri vedono come propedeutica all’armageddon finale. E’ a disposizione per presentazioni e ordini: fulvio.grimaldi@gmail.com

In questo video  https://www.youtube.com/watch?v=gvyrvE8Q1U4  faccio un’analisi di quanto successo prima, durante e dopo la “notte dei fuochi” iraniana che ha colpito Israele nella sua giugulare, la superiorità militare: una base del Mossad e le due basi dell’aeronautica da cui era partito l’attacco al territorio iraniano nella sede diplomatica di Damasco con relativo assassinio di 14 persone. Nessun civile, nessuna infrastruttura civile. Quello che si è verificato è stato uno scontro tra terrorismo di uno Stato fuorilegge e un’azione militare con il sigillo del diritto internazionale.

Con la fine di una supremazia militare di cartone, già demolita nei sei mesi di fallimenti a Gaza, con il crollo definitivo e irrimediabile dell’immagine e del ruolo dello Stato sionista costruito sul presupposto ossomorico della coppia vittimismo-invincibilità, cambia il Medioriente e cambia il mondo di cui quella regione è l’ombelico.

L’Impero e i suoi vacillanti presidi nelle marche incamerano l’ennesimo rovescio. 

Fulvio Grimaldi -  www.fulviogrimaldicontroblog.info:



mercoledì 17 aprile 2024

Presenza virtuale di Julian Assange al Festival del Giornalismo di Perugia

 


Escluso dal programma ufficiale del Festival internazionale del Giornalismo di Perugia (17-21 aprile), l’editore australiano Julian Assange rientrerà dalla porta.  Due eventi “off program”, organizzati da attivisti pro-Assange provenienti da tutta l’Italia, solleciteranno gli esponenti dei mass media presenti al Festival a riconoscere il co-fondatore di WikiLeaks come uno di loro e la sua persecuzione giuridica come un pesante attacco alla stampa indipendente, una vera e propria “guerra al giornalismo”.
 
“Fermate la guerra al giornalismo: liberate Julian Assange” è, infatti, il titolo dell’incontro che gli attivisti terranno sabato, 20 aprile 2024 alle ore 17.30, presso la sede ANPI Bonfigli Tomovic di via del Cortone 19, a Perugia.  Parleranno Vincenzo Vita, giornalista de Il Manifesto e Articolo 21; Sara Chessa, giornalista indipendente, autrice del libro “Distruggere Assange – Per farla finita con la libertà d’informazione”, Ed. Castelvecchi; Tina Marinari, Coordinatrice delle campagne di Amnesty International Italia per una stampa libera e indipendente; Mauro Volpi, Costituzionalista ed esperto del caso Assange. Modererà Gianni Magini di AllertaMedia.  Si chiederanno cosa significa essere giornalista e, quindi, se Assange corrisponde ai criteri individuati.
 
Durante l’incontro verrà proiettato il filmato del Ted Talk del 2010 in cui Julian spiega il senso della propria missione.  Seguirà un video saluto da Stella Moris Assange, moglie di Julian, e un brano tratto dal discorso da lei tenuto all’Università di Perugia il mese scorso in occasione del conferimento al marito del Premio Federico Caffè per il suo Giornalismo al servizio delle persone.
 
Invece, il giorno prima, venerdì’ 19 aprile alle ore 11, si terrà una conferenza stampa presso l’iconica edicola di giornali a Porta Pesa. Durante la conferenza ci sarà un happening artistico-editoriale, a cura di Liberi Edizioni, per celebrare Julian Assange come il massimo giornalista investigativo di tutti i tempi.
 
Durante le giornate del Festival, gli Attivisti per Assange a #ijf24 distribuiranno il volantino che è possibile leggere qui: www.freeassangeroma.it/6
 
Aderiscono all’iniziativa: sezione ANPI di Perugia, Amnesty International Italia, Turba, AllertaMedia, Liberi Edizioni e Perugia per Assange.