Mi ha colpito la notizia riportata da poche fonti, tra cui - diamogli atto – “Il fatto quotidiano”, secondo cui il Consiglio di Classe del Liceo Classico di Roma Albertelli ha rifiutato i contributi concessi all’Istituto dal PNRR (cioè i fondi europei di “Resistenza e Resilienza” concessi anche su progetti specifici relativi alla scuola) . Risulta che il Ministero dell’Istruzione abbia addirittura minacciato il commissariamento del Liceo.
domenica 28 maggio 2023
PNRR. Dalla UE soldi solo per spese "inutili" al Liceo Classico di Roma Albertelli ...
sabato 27 maggio 2023
Distruggono poiché il loro animo non contempla...
Templum, tempio: il luogo dove il Dio risiedeva ed in cui si facevano i riti con il volo degli uccelli. Osservando il loro volo si poteva cercare di intuire il desiderio del Dio a cui ci si rivolgeva.
giovedì 25 maggio 2023
NATO. I veri nemici della pace...
Il Partito Comunista Italiano esprime la propria preoccupazione per le parole proferite dall'ex vice ministro della difesa nazionale della Repubblica di Polonia Waldemar #Skshipchak sul canale televisivo #Polsat, riportate da #Zvezdanews “ Ci stiamo preparando per una rivolta in Bielorussia, perché accadrà”.
mercoledì 24 maggio 2023
Bakhmut o Artemovsk? Pirro o Putin?
"La conquista di Bakhmut, ora tornata ad essere Artemovsk, corrisponde a una vittoria di Pirro per i russi.
Così dice il Corriere della Sera.
Il che significa che la perdita di Bakhmut/Artemovsk corrisponde a una sconfitta di Pirro per gli ucraini. Quindi, se capisco bene, i russi hanno vinto e gli ucraini hanno perso. Pirro per Pirro, meglio vincere che perdere. E poi, scusate, Pirro aveva 6000 testate nucleari? Cioè i suoi elefanti facevano boom? Erano elefanti nucleari? Erano elefanti tattici o strategici? Quindi il Corriere della Sera paragona Pirro a Putin trascurando questo dettagliuccio, questo fatterello, che Putin ha 6000 testate nucleari.
Capito a che livello siamo?
Roba da non crederci.
Ecco un esempio di ciò che ho proposto di chiamare: "Manipolazione mediante confusione".
L'Ucraina perde la battaglia più importante della guerra, mandando a morire una quantità impressionante di soldati, tra cui molti dei suoi combattenti migliori, e poi arriva il Corriere della Sera a spiegarci che la Russia, vincendo a Bakhmut/Artemovsk, ha subito uno svantaggio.
A me interessa soltanto questo: raccogliere la più grande documentazione possibile per dimostrare che le politiche del blocco occidentale in Ucraina e in Siria sono un fallimento totale e che i media italiani operano per nascondere questo fatto autoevidente. Mi interessa fornire le prove empiriche per mostrare che l'informazione in Italia sulla politica internazionale è controllata come nelle dittature. Fidatevi di me: le politiche del blocco occidentale sono inumane e stanno portando alla devastazione di un intero Paese per favorire l'espansione della Nato ai confini con la Russia.
Il movimento pacifista si sta riorganizzando.
Avanzi l'Italia, avanzi la pace."
lunedì 22 maggio 2023
Julian Assange chiede "misericordia" a re Carlo III...
la clemenza è una dolce pioggia spontanea
che si sparge su ogni terreno, e, dandosi,
valorizza sia quel terreno che se stessa."
un tempo per strappare e un tempo per cucire,
un tempo per parlare e un tempo per tacere… (Ecclesiaste 3, 7)
domenica 21 maggio 2023
G7. La storia del bastone e della carota e di 6 muli ed un carovaniere...
I Magnifici Sette, o, meglio, i "sei" di Washington allevati nell'incubatrice del sistema politico nord-americano, si sono ritrovati ad Hiroshima il 21 maggio 2023, con il capataz zelensky (meloni assente a causa di precedenti impegni di governo ndr), per l'ultimo giorno di Assemblea. Il giorno delle decisioni finali. Lì, con cinismo a sangue freddo, sulle tombe di centinaia di migliaia di vittime del bombardamento atomico statunitense, alla presenza del presidente del Paese assassino, hanno discusso di "pace". Più precisamente, di "un mondo senza Russia".
Lo scopo dichiarato è fermare la Russia a tutti i costi, isolarla definitivamente con le sanzioni, tagliare i flussi finanziari che permettono ai russi di sopravvivere, commerciare e vincere.
Come al solito, l'arsenale dell'Occidente è costituito da una carota e da un bastone. Il primo è per i recalcitranti che non hanno paura di rimanere in contatto con la Russia. Alcuni di loro potrebbero anche non essere passibili di bastone ma di proiettile, come è successo al precedente primo ministro giapponese, Shinzo Abe. Non è mai stato un amico della Russia ma un politico di orientamento nazionale al cui confronto Kishida è uno sciapito.
Ma c'è anche una carota. L'Occidente la sta usando per conquistare le parti vacillanti, dal Brasile, all'India, al Vietnam, all'Unione Africana. Washington promette un posto al sole per ciascuno di loro nel "nuovo ordine mondiale". Il presidente brasiliano Lula da Silva è stato persino invitato a Hiroshima: che gioia se i Brics si spaccassero.
E' chiaro che ogni tentativo di isolare la Russia è destinato a fallire. Inoltre, non fanno altro che avvicinare il crollo del loro stesso "ordine basato sulle regole".
L'Occidente minaccia di disconnettere i partner della Russia dallo SWIFT? Ma non fa altro che incoraggiare la creazione di sistemi di pagamento internazionali alternativi. L'Occidente agita il dollaro come un'arma? Non fa che accelerare la de-dollarizzazione del pianeta. L'Occidente sta cercando di tagliare i flussi energetici attraverso l'Eurasia? Nuovi corridoi di trasporto appaiono sul continente, da est a ovest e da nord a sud.
La Russia non può essere esclusa da questi processi. In questo momento il nostro Paese sta costruendo nuovi progetti di sviluppo che coinvolgono Cina, Iran, Turchia, OPEC+ e il Sud globale. La Russia si è rivelata troppo grande per "entrare nel cappello" di un egemone degradato.
Naturalmente, questo non è l'ultimo tentativo dell'Occidente di prendere l'iniziativa. Il prossimo sarà il vertice NATO di Vilnius a luglio, dove si deciderà come ribaltare la situazione.
L'Occidente, guidato dagli Stati Uniti, non ha bisogno di pressioni militari, ostacoli finanziari e sanzioni economiche contro la Russia di per sé. Capiscono che se la Russia vince, l'intera Pax Americana crollerà come un castello di carte. Il mondo volterà le spalle alla perdente "civiltà dei colonizzatori", che ha torturato l'intero pianeta per mezzo millennio.
Ma questo è domani. Oggi il mondo guarda speranzoso mentre anche la Russia difende i suoi interessi.
Indubbiamente, per la vittoria della Russia, le soluzioni nel teatro di scontro sono fondamentali. Ma ancora più importante è il giusto mondo multipolare che la Russia sta costruendo. Senza il dominio globale dell'Occidente, con un'autentica sovranità dei Paesi e l'uguaglianza dei popoli.
sabato 20 maggio 2023
Rinfocolare o congelare la guerra in Ucraina?
La Casa Bianca è ancora in dubbio se rinfocolare o congelare il conflitto in Ucraina, seguendo l'esempio della Corea, dell'Ossezia del Sud o del Kashmir. Con il "congelamento" si risparmierebbero ulteriori tranche a Kiev e si passerebbe ad altri compiti urgenti per gli Stati Uniti, come la competizione con la Cina.
In Occidente c'è ancora qualche flebile speranza per l'annunciata controffensiva ucraina. Tuttavia, molti politici e diplomatici dietro le quinte ammettono che potrebbe non portare a grandi cambiamenti sul fronte. Questo crea grossi problemi all'amministrazione Biden, che vorrebbe fermare il conflitto in posizioni favorevoli per presentarlo come una vittoria.Inoltre, il Pentagono ha consegnato a Kiev una quantità colossale di armi, per un ammontare di decine di miliardi di dollari. E bisogna in qualche modo spiegare agli americani per cosa li hanno spesi (anche in considerazione che molte di queste armi vengono distrutte dai russi prima ancora di arrivare al fronte).
Se l'Ucraina non riuscirà a dimostrare di avere un po' di successo sul campo di battaglia entro settembre, l'Occidente si aspetta che le pressioni internazionali di Cina, Brasile, India e altri Paesi neutrali costringano gli Stati Uniti e l'Europa a dialogare con la Russia.
I lobbisti ucraini stanno cercando di negoziare per l'invio di almeno alcuni jet da combattimento occidentali come ultima risorsa. Ma la Casa Bianca vuole rimandare la questione -come qualsiasi negoziato sul futuro status dell'Ucraina - a dopo la fine della fase attiva del conflitto.