domenica 31 maggio 2020

I frutti di Sara Cunial sono ancora acerbi... ma possono maturare!


Sara Cunial. chi è la no vax alla Camera nel Guppo Misto (espulsa ...

Pur obiettando alla troppo facile colpevolizzazione del popolo pecorone o popolo bue, quando ci si trova di fronte a una massa di manipolati, disperati, esasperati che, comprensibilmente, si attaccano al primo carro del primo Omino di Burro che passa per tornare nel paese, se non dei balocchi, della vita (Pinocchio), pur essendo consapevole che, se c’è colpa, la colpa è sempre dei consapevoli e coscienti che non hanno saputo opporre ai manipolatori un’alternativa convincente, comprendo i dubbi di chi non crede più a nulla. Ma non quello di subito andare a cercare il pelo nell’uovo nel gruppo di Sara Cunial. Mi sa del noto “tutto e subito”.

L’intervento di Sara Cunial in Parlamento, la dichiarazione con cui Barillari si è dimesso dal M5S, sono forse perfettibili, ma è quanto di meglio si è letto e sentito da molto tempo a questa parte ed è quanto colpisce il chiodo sulla testa. Eviterei quindi l’ironia (frontwoman, batterista guardiano, mixer… che sa già di pre-giudizio negativo) e darei tempo al tempo. Io mi sento di aderire incondizionatamente a questo tentativo di cambiamento, salvo criticarlo, o uscirne, se risultasse farlocco o controproducente. Come ho sempre fatto, dal PRC ai 5Stelle.

Fare il saputo alla finestra sarà più sicuro ed evita figuracce, ma è anche facile, parlo per altri, molti, moltissimi e li conosciamo. A  coloro che non trovano il luogo in rete per confrontarsi, dico di dare tempo al tempo. Questa cosa è nata ieri ma può maturare...

Fulvio Grimaldi

Fulvio Grimaldi - Fulvio Grimaldi updated their cover photo ...


Lettera aperta di speranza collegata - Serve una visione globale per garantire la continuità della nostra specie, condividendo con il Pianeta l'esperienza di vita. L'articolo di Paolo D'Arpini, coordinatore della Rete Bioregionale Italiana:   https://www.terranuova.it/Il-Mensile/Lettera-aperta-di-speranza

sabato 30 maggio 2020

La vera pandemia è l'inquinamento ambientale e le sue conseguenze...


La vera pandemia è l'inquinamento Ci toglie 3 anni di vita ...

NON LASCIAMOCI STERMINARE DALL'INFLUENZA  DITTATORIALE DELL'INDUSTRIA AGRO-FARMACEUTICA. 

Il Dr. Montanari cita Studi del Pentagono. La Corte Suprema USA multa per 4 miliardi di dollari le ditte farmaceutiche sui danni da vaccini. 

PERICOLOSISSIMI I NUOVI VACCINI Geneticamente modificati (OGM) Rna-Dna che vogliono sperimentare sui nostri figli e anziani... senza responsabilità da parte delle ditte produttrici. 

Da contratto i danni li paga lo stato ovvero noi. Hanno fretta di Bypassare le prove cliniche per sperimentarlo in autunno… 

Sotto giuramento al Senato Dr. Fauci OMS conferma: i vaccini aumentano del 36% trombo-embolie e danni da influenze. 

Vogliono iniettarci delle particelle genetiche… e trasformarci in un OGM ammalato.  Conseguenze... reazioni autoimmuni e altre malattie imprevedibili, per manipolazioni del dna/rna mai avvenute prima.  


Pandemia da Coronavirus: l'uomo è vittima o carnefice? - Tiscali ...

Rammento che già abbiamo dentro di noi degli OGM… Sono i tumori, cancri, alterazioni mutanti del sangue (linfomi e leucemie) e moltissime patologie degenerative, causate dalle modificazioni genetiche provocate da pesticidi e altri inquinanti ambientali…

A cui i Covid, come tutti i virus influenzali, presenti dentro ognuno di noi da miliardi di anni, cercano di porre riparo con le influenze stagionali. 

La vera pandemia è l'inquinamento ambientale e le sue conseguenze,   le patologie cronico degenerative  che si cerca di nascondere dietro un virus che ci sta solo dando l'ultimo avviso.

Cambiare strada,  liberandoci dei parassiti Agro-farmaceutici, che vogliono sterminarci, per godersi il pianeta dei Diavoli e delle Scimmie… ammalate

CI VUOLE UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA!
È incomprensibile che, nonostante un lockdown globale senza precedenti con conseguenze molto gravi, non sia stata convocata alcuna commissione d’inchiesta con i più qualificati esperti di varie discipline per indagare sul SARS-CoV-2 (naturale o artificiale che sia).   


Giuseppe Altieri, agroecologo

Lo staff

Un video breve che ci salva vita:


venerdì 29 maggio 2020

Ferdinando Renzetti: "La vera storia della civiltà umana non sta sui libri..."


La storia umana è completamente da riscrivere

Recentemente sono venuto a conoscenza, attraverso alcuni articoli pubblicati su Il Giornaletto di Saul,  delle tesi  primitiviste  propugnate da Enrico Manicardi nei suoi libri (https://www.ibs.it/libri/autori/enrico-manicardi) . Quel che mi stupisce è che Manicardi abbia aderito in pieno e adottato  tutta la critica alla storia di John Zerzan (https://it.wikipedia.org/wiki/John_Zerzan)... Ho letto qualche libro di Zerzan ed alcune idee le condivido, quel che non condivido assolutamente è la sua analisi storica. Zerzan ha lavorato in una biblioteca e si è nutrito di letture ufficiali, infatti nei suoi libri ci sono sempre tante citazioni. La sua analisi storica è quella fasulla che ci hanno fatto sempre credere, Adamo ed Eva, le scimmie, l'evoluzionismo la selezione della specie, etc.,  che sono tutte idee forvianti almeno per come formulate e comunicate. 

Quel che ci si dimentica in questa bella fola sul processo di civilizzazione, del passaggio da cacciatori raccoglitori ad agricoltori allevatori,  è  che la terra ha avuto un'altra storia completamente sconosciuta o quasi di cui rimangono misteriose tracce architettoniche sparse per il pianeta. Pietre, tante pietre ammucchiate in tutti i modi gigantesche o piramidali con tecniche costruttive  incredibilmente  evolute. 
Costruzioni e manufatti orientati e allineati con il cosmo e sensibili attraverso il buio e la luce ai fenomeni atmosferici e terrestri come le energie sotterranee acqua e minerali e spesso pure in rete sul territorio. Computer in pietra pazzeschi di una civiltà super evoluta che non ha lasciato altre tracce tipo scheletri vasellami tombe o almeno noi non li vediamo e magari stanno davanti ai nostri occhi,  mentre Zerzan e Manicardi  ci vengono ancora a parlare di raccoglitori-cacciatori ed allevatori-agricoltori. 

LA TEORIA DEL CACCIATORE-RACCOGLITORE: UNA VERIFICA SPERIMENTALE ...

Vero che nella seconda parte della civiltà, quando è iniziata la storia che conosciamo, certi processi possono essere anche veritieri anche se non ci lavorerei troppo di fantasia perché semplicemente la storia non esiste in quanto tale, nel senso che non è mai quella che ci viene raccontata dai libri, infatti sembrano a volte più attendibili quelli che percepiscono la memoria akashica, i cosiddetti veggenti o psicostorici,  come  Paolo D'Arpini per altro (http://paolodarpini.blogspot.com/2017/12/psicostoria-la-memoria-intrinseca-degli.html), che riferiscono tutta un'altra storia magari più  fantastica,  anche se spesso più vicina alla verità rispetto a quella che ci hanno raccontato e continuano a raccontarci sui libri "ufficiali". Basta leggere le tesi di Giorgio de Santillana come "fato antico fato moderno", oppure  "la piramide rovesciata" di Pietro Laureano per cominciare a farci anche un'altra idea e parlarne e confrontarci. 

Per esempio ultimamente mi è capitato di venire a conoscenza della teoria di alcuni studiosi marchigiani (pubblicata dalla rivista la Rucola di Macerata) sulla storia alternativa di Carlo Magno, espropriata dal Metternich e da Napoleone e trasposta dalle Marche ad Aquisgrana. Sembrerebbe  una ipotesi  fantasiosa che comunque non va accantonata perché la storia, quella vera, quella della classe dominante spesso è stata e viene tuttora manipolata a piacimento dai governanti. 

E comunque nella memoria akashika delle sub culture che non hanno mai scritto libri e imposto ad altri il loro concetto di storia ci sono racconti veramente interessanti spesso trasmessi inconsapevolmente, come un canto tradizionale salentino che dice: "questa mattina mi sono svegliato, mi sono affacciato alla finestra e ho trovato il mio primo amore...",  tutti pensano alla fidanzata in realtà è il Sole e attraverso una canto si è trasmesso per millenni il ricordo del culto solare. Infatti il canto poi dice che vuole andare dal padre, dal sacerdote a confessare il suo amore e la penitenza che lui gli ha dato per aver  abbandonato il suo primo amore, il culto del sole,  ed il padre gli risponde che meglio è morire piuttosto che abbandonare il primo amore... 

D'altra parte è ovvio, come in quella storiella di Sheik Nasruddin di un tale che nottetempo cercava una cosa perduta sotto un lampione perché era l'unico posto dove ci si vedeva e non perché avesse perduto la sua cosa  in quel posto. Questa metafora potrebbe funzionare anche più in generale per la condizione umana nel senso che noi per natura organica siamo portati a stare al sole alla luce e sotto all'unico lampione che conosciamo, il sole, anzi per noi la vita è impossibile  allontanarci di poco da questo lampione. Già ai poli è difficoltosa la sopravvivenza, immaginiamoci allo zero assoluto, meno 273 gradi,  sarebbe impossibile.  Inoltre nel cosmo il concetto di temperatura è relativo resta la certezza che lontano dal sole lontano dal calore la vita almeno la nostra non avrebbe nessuna speranza di sopravvivenza o di esistenza stessa.

Ferdinando Renzetti - ferdinandorenzetti@libero.it


mercoledì 27 maggio 2020

Lombardia. Presidio delle associazioni ambientaliste e animaliste davanti al Pirellone

La Regione Lombardia ammazza la vigilanza e salva i bracconieri ...
20 maggio 2020 - Mentre le Associazioni ambientaliste e animaliste manifestavano di fronte al Pirellone, la maggioranza di centrodestra, nonostante l’appello ad un ripensamento da parte delle forze di opposizione, ha votato le norme di modifica alla Legge Regionale 26/93, tra cui la vergognosa modifica che regala impunità ai bracconieri. Tra pochi giorni infatti, con la pubblicazione della Legge di semplificazione, le Guardie Venatorie Volontarie dovranno indossare giubbino e cappello ad alta visibilità nell’esercizio delle loro funzioni.
La modifica della Legge ha creato un putiferio mai visto: associazioni ambientaliste, animaliste e dei cacciatori tutte contrarie ad uno spudorato regalo ai bracconieri. Federcaccia, Arcicaccia e Libera Caccia, quest'ultima con un durissimo comunicato, e anche Consiglieri notoriamente filovenatori hanno espresso chiaramente che la modifica è inopportuna e sbagliata. Negli ultimi giorni si è assistito allo scaricabarile tra le forze politiche di maggioranza quasi che l'articolo fosse caduto dal cielo e non approvato prima in Commissione, poi pasticciato nel tentativo di renderlo più digeribile ed infine oggi votato. 
Non solo, per bilanciare lo spudorato regalino ai bracconieri, veniva pure fatto obbligo ai cacciatori in vagante (ma solo alla stanziale) di indossare l'alta visibilità, creando cacciatori di serie A (migratoristi vestiti in mimetica, tra cui si registra il più alto tasso di illeciti penali) e i cacciatori di serie B (stanzialisti, già tartassati dalla mancanza di fauna e notoriamente tra i più corretti). Con la bugia della sicurezza, contando sul momento drammatico in cui si trova la Regione Lombardia, si è data vita ad una norma che inficia l’attività delle Guardie Venatorie Volontarie, il cui operato va ricordato è alla base del 36% delle denunce a carico di cacciatori e bracconieri. 
Il Consigliere della Lega Nord Floriano Massardi, che ha proposto la norma, si è visto bene dal dire che in Lombardia c’è stato un solo incidente nel 2011, che ha coinvolto tra l’altro un Agente del Corpo forestale dello Stato, dimenticando di parlare delle 1358 persone vittime di armi da caccia (con 356 morti e 1002 feriti) negli ultimi tredici anni in ambito venatorio ed extra venatorio (dato parziale frutto della ricerca dell’Associazione Vittime della caccia). Solo lo scorso anno 10 morti e 41 feriti durante l’attività di caccia. Se il giubbino ad alta visibilità è necessario lo è per i cacciatori tutti, non certo per i guardiacaccia.
Durissima la presa di posizione delle Associazioni ambientaliste e animaliste.
Gianni Del Pero, Presidente WWF Lombardia: “Inaccettabili leggi illegali approvate da Regione Lombardia a favore di una minoranza assoluta e violenta che si appropria della Natura che è di tutti”.
Franco Rainini. Consigliere Nazionale Pro Natura: “La Regione Lombardia sceglie gli interessi di una infima minoranza contro il diritto alla natura di tutti. Scelta miope, mentre oggi sarebbe necessario vedere oltre la crisi attuale  e costruire una  società più giusta e in pace con l'ambiente.”
Massimo Vitturi, responsabile nazionale animali selvatici della LAV: “Non possiamo più accettare che la politica regionale usi gli animali selvatici per attrarre facili consensi tra i cacciatori che rappresentano meno dello 0,6% dei cittadini regionali, mentre l'80% è da sempre schierato contro la caccia.” 
Graziella Zavalloni, responsabile Lac Lombardia: “Siamo scandalizzati da questo comportamento delinquenziale e prenderemo in considerazione tutte le strade legali per fermare questo ennesimo scempio"
Antonio Delle Monache, Coordinatore regionale Guardie Venatorie Volontarie WWF Italia: “ Un disegno puerile: voi guardie siete troppo attive (la colpa è contrastare il bracconaggio) e allora vi facciamo girare vestiti di arancione così i bracconieri e i cacciatori (non quelli che rispettano le regole, ma quelli che usano richiami acustici, abbattono specie protette o mettono reti e trappole etc) vi vedono prima e se la svignano o nascondono i corpi di reato. Una vicenda incresciosa in cui la Regione Lombardia appare ostaggio di un manipolo di sfegatati sparatori di uccellini (protetti). Ovviamente se alla guardia senza alta visibilità si sospenderà il decreto fino a un anno, per il cacciatore inadempiente la sanzione è di soli 30 euro: differenza sproporzionata, assurda e illogica se non finalizzata ad aprire infiniti contenziosi per eliminare gli addetti alla vigilanza scomodi, cioè quelli che denunciano cacciatori e bracconieri. 
Approvato anche l’uso del visore notturno (mezzo vietato di caccia anche per la Suprema Corte di Cassazione) nella caccia al cinghiale, che sarà consentita anche di notte, 365 giorni all’anno. 
Filippo Bamberghi, coordinatore Guardie Venatorie Volontarie WWF Italia-Nucleo Milano : “Non è questa la soluzione alle problematicità create dall’aumento della popolazione di questi ungulati ma, a fronte della drastica riduzione degli agenti di polizia provinciale e alle norme ammazza-vigilanza, si assisterà ad un incremento esponenziale del bracconaggio in tutta la Regione. “
Secondo lo studio redatto da Birdlife International l’Italia ha il triste record dei paesi che affacciano sul Mediterraneo con fino a 8 milioni di uccelli uccisi illegalmente: solo l’Egitto fa peggio di noi. La Lombardia si guadagna ogni anno la maglia nera del bracconaggio, con il 31% dei reati venatori commessi in Italia, tanto da essere indicata come un’area black-spot per il bracconaggio.  
Le Associazioni
CABS
CAI LOMBARDIA
ENPA
GAIA
GOL
LAC
LAV
LEAL
LEGAMBIENTE
LIPU
PRO NATURA
WWF Italia
La Regione Lombardia ammazza la vigilanza e salva i bracconieri ...

Ufficio Stampa
Silvia Premoli
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lunedì 25 maggio 2020

Un macrofago felice... porta salute!


Coronavirus, come rafforzare il sistema immunitario? Parola del ...

... E' stato fatto un interessante studio. Hanno fatto vedere sullo schermo una goccia di sangue al microscopio, prelevata da una persona. Ecco i batteri: si muovono lentamente nel flusso di sangue; ed ecco i macrofagi, il loro compito è di pulire i vasi e di rimuovere ciò che è estraneo. 

Ma... sembrano addormentati... I batteri si muovono come se stessero facendo una passeggiata, ma i macrofagi dormono, non li vedono. 

Successivamente, alla persona cui è stata prelevata quella goccia di sangue (nell'altra stanza) viene fatta vedere una commedia, e il suo umore migliora. 

Il macrofagi al'improvviso si svegliano e iniziano a fare ciò che devono fare: si avvicinano ai batteri e li ingoiano con appetito.

Sarà arrivata l'ora di pranzo e si è svegliato l'appetito?

In realtà è tutto molto più interessante! Le cellule del sistema immunitario reagiscono prontamente al nostro umore, questo è noto. 

Ma la cosa apparentemente più strabiliante era questa: la goccia del sangue era ovviamente separata dal suo padrone; lui stava nell'altra stanza, pur tuttavia il suo umore influenzava UGUALMENTE la goccia che si trovava in un altro locale. 

La spiegazione è una ed una soltanto: esistono dei canali informazionali e che le onde della coscienza umana possono influenzare un oggetto che è separato dalla fonte, quale che sia la distanza, allo stesso modo del fenomeno dell'ENTANGLEMENT tra due elettroni che sono stati sullo stesso orbitale e restano sempre CONNESSI...

E c'è dell'altro. 

Alla persona del test hanno poi fatto vedere un film horror. E sono successe cose mai viste. I batteri!  Si sono risvegliati. Sembravano di essere aumentati di numero, e facevano ciò che volevano, attaccando persino i poveri macrofagi i quali hanno fatto la marcia indietro per scappare.  Non tutti ci sono riusciti.

Il principio è chiaro: lo stato della coscienza è fondamentale per lo stato del nostro ambiente interno. Ma non solo. Le onde della coscienza si spargono in giro e influenzano le cellule del sangue separato dalla fonte. Anche i miei figli sono il mio sangue. 

Quindi, il mio umore influenza i macrofagi dei miei figli, che siano accanto a me o in America. La mia coscienza ha a che fare con quella che potremmo definire la "immunità di famiglia".

Lo stato della nostra coscienza è responsabile dello stato del sistema immunitario dei nostri figli, parenti, dei nostri cari. Siamo tutti figli della stessa Madre, nelle nostre vene scorre lo stesso sangue.

Come migliorare lo stato della coscienza? 

Se la felicità è capace di rafforzare il sistema immunitario umano, una grande felicità è capace  di renderlo incrollabile. Occorrerebbe trovare un modo di creare la felicità, e ci vorrebbe produrne tanta...

Elena Gribova

Felicità e salute… – Accesa la mente e leggero il cuore


Commento di Marco Bracci: "Lo ritengo un documento eccezionale. Si dà il caso che queste cose siano note maggiormente a chi crea tutte le occasioni (PANDEMIE E PSEUDOPANDEMIE INCLUSE) per farci ammalare e restare nella malattia...!

domenica 24 maggio 2020

Coronavirus ed un certo ecologismo un po' fasullo...


Coronavirus, Leonardo Caffo: «Ecco perché dobbiamo costruire un ...

In questo periodo abbiamo visto che il rumore di fondo del pianeta è calato in modo esponenziale, l'inquinamento atmosferico pure, il petrolio è sceso al minimo storico di 8 centesimi al litro, meno dell'acqua minerale, i reati sono calati fino al 70% durante la clausura. Si è diffusa maggior consapevolezza del consumismo esasperato che stiamo vivendo e anche del nostro potere di acquisto, cosi ora stiamo tutti più attenti come e dove spendiamo il nostro denaro. 

Vero che chiudono 80.000 bar e attività commerciali legati alla movida significa che era un mercato sovralimentato. Ci parlano di crisi mentre il settore agroalimentare va a gonfie vele, il buon cibo non manca anche se manca la forza lavoro nei campi, si parla di 500.000 unità. Anche se qui la riconversione della manodopera specializzata in manodopera rurale resta un passaggio difficile e la riconversione non ingloba i precari, quel che prendono il reddito di cittadinanza , i disoccupati e cassaintegrati come dire che nessuno vuole fare più lavori di campagna e quindi siamo costretti a importare manodopera. 

Ieri guardavo un vecchio film bianconero degli anni '60 di Ermanno Olmi dal titolo: "I fidanzati". Un uomo viene spedito dal nord a lavorare nell'industria petrolio chimica di Augusta, bello il confronto tra la primordiale meccanica dei mulini a vento delle saline di Trapani e i tubi solforosi arzigogolati delle industrie meccaniche scintille e lapilli saldatrici gas tossici. 

Oggi quella zona è una delle più inquinate della Sicilia notevoli problemi ambientali per popolazione malattie varie e per la natura del luogo. quindi in quegli anni la manodopera agricola fu convertita in specializzata e si dice che il lavoro fu una manna per tutti come a Taranto nonostante i danni ambientali. oggi tutti si lamentano e ci lamentiamo di quei danni all umanità e all ambiente anche se grazie a quell'inquinamento industriale secondo molti è arrivato sul benessere.  Ecco quel che non capisco è perché risulta tanto difficoltoso riconvertire la manodopera da industriale in agricola, si tratta solo di tornare indietro e anche a condizioni vita più sane. 

Pensare di investire e migliorare in questo modo l'agricoltura e il nostro cibo. Per concludere voglio dire che non capisco come mai quelli che si lamentano di più della situazione creatasi con il Coronavirus siamo proprio noi ecologisti, in nome di una presunta limitazione delle libertà individuali. Dico che intanto il pianeta sta tirando una grande boccata di ossigeno o di sollievo e lasciamo i vacui strepiti a quelli che vogliono tornare ai livelli di consumo prima del virus. 

Ferdinando Renzetti - ferdinandorenzetti@libero.it



venerdì 22 maggio 2020

Dalla libertà alla coercizione, grazie ad un virus....


Limitazione della libertà e bracciale elettronico per chi non ...

In questi mesi di sospensione di alcune elementari libertà per garantire la sicurezza a causa della diffusione incontrollata del virus Corona (Corano?) mi sono accorto che passare da uno Stato liberale ad uno autoritario può avvenire in un attimo e senza neanche bisogno di un colpo di stato.

Non avrei mai creduto che imprenditori e lavoratori del settore privato accettassero di buon grado e senza battere ciglio di perdere il lavoro per una decisione unilaterale del governo con la complicità dell’opposizione politica.

Pensavo ingenuamente che l’economia fosse il motore del mondo, invece ho scoperto che il motore apparentemente inarrestabile è la paura, ovvero il senso di colpa.

Il pensare di avere una colpa ci spinge ad arrenderci a qualunque punizione, a porgere i polsi per essere ammanettati, ad accettare gli arresti domiciliari, ad indossare maschere molto più fastidiose del velo islamico. Sentirsi in colpa per ospitare a nostra insaputa nel nostro corpo un clandestino di cognome Corona e di razza virus.

All'inizio pensavamo che fosse un problema cinese, poi improvvisamente è diventato un problema italiano e mondiale.
D’altro canto la paura è in tutto il mondo, come lo sono gli Stati e le religioni.

Anche nel mondo animale c’è la paura, ma gli animali non sono così fifoni come gli uomini. L’uomo conduce una vita innaturale, non segue il proprio istinto, cioè non ascolta i bisogni del proprio corpo, anzi spesso li ignora.


Ma perché li ignora? E’a causa dei condizionamenti mentali che ognuno di noi riceve da genitori e dalla società in generale. Questi condizionamenti ci inducono generalmente a reprimerci, cioè a ignorare i bisogni del nostro corpo, che sono tutti indispensabili alla nostra vita, alla nostra salute fisica e psichica. Per cui alla fine si comporta in modo più irrazionale di qualsiasi animale o pianta.

Paolo Mario Buttiglieri,  sociologo

Paolo Mario Buttiglieri - teacher - uqbar | LinkedIn

giovedì 21 maggio 2020

Zappata Romana: "140 associazioni chiedono orti urbani, più partecipazione, trasparenza e una visione condivisa"


Circolo Vegetariano VV.TT. Calcata » Blog Archive » Roma: 100 orti ...

“Stiamo promuovendo un appello pubblico, rivolto alla Sindaca Raggi, per far si che il progetto “Coltiviamo la città, un orto per quartiere” sia realizzato all'interno di una visione di ampio respiro per il futuro di Roma, coinvolgendo i municipi, le associazioni e i cittadini seguendo, nella scelta e nell'assegnazione delle aree da coltivare, processi trasparenti" – spiegano i promotori.  “Vorremmo che questa visione sia condivisa da tutte quelle realtà e quei singoli cittadini che hanno sostenuto il progetto, ne condividono aspetti importanti, sono interessati a raccogliere questa occasione e questa sfida per Roma”.

Alla chiamata dell’Associazione Zappata Romana, in pochi giorni, hanno già risposto oltre 140 associazioni e molti cittadini. A scorrere l’elenco si scoprono piccole realtà che curano le aree sotto casa nostra, istituzioni, realtà ambientali, culturali, artistiche e sociali di grande importanza a livello locale e nazionale, tutti accomunati dal voler rendere migliore questa città, dal volerle dare un orizzonte nuovo, resiliente, sostenibile innovativo e condiviso.

La proposta “Coltiviamo la città, un orto per quartiere”, presentata da Zappata Romana, è il secondo progetto più votato a Roma nel Bilancio Partecipativo 2019 del Comune di Roma da attuarsi nel 2020, con un budget di 550 mila euro. Il progetto prevede sia la realizzazione di nuovi orti urbani nei quartieri coinvolgendo le comunità locali, sia la realizzazione di nuovi orti scolastici da destinare alle scuole romane coinvolgendo le comunità scolastiche.

Questo progetto può avere grande importanza per la città di Roma se inserito in una visione strategica per la città ed occorre prevedere procedure trasparenti nell’assegnazione di risorse a cittadini, associazioni, scuole e comitati di quartiere procedendo attraverso procedure di evidenza pubblica (bandi) con un’adeguata diffusione e regole uguali per tutti. Occorre altresì valorizzare il ruolo dei municipi per l’individuazione delle aree e delle comunità interessate attraverso incontri a livello locale e prevedendo processi partecipativi sia in fase di costruzione dei bandi per assegnare le risorse, sia nelle successive fasi di realizzazione degli orti. Questo progetto è l’occasione per sperimentare processi di collaborazione tra cittadini, associazioni e comitati con le istituzioni arrivando alla stipula di veri e propri patti collaborativi.

Gli orti non sono solo luoghi di autoproduzione alimentare, possono essere nuove centralità di quartiere che mitighino l’ingiustizia spaziale e sociale; spazi pubblici aperti con valenza ecologica ed estetica; luoghi di relazione sociale e di produzione culturale, di innovazione sociale e di educazione ambientale.

Invitiamo la Sindaca ad utilizzare questo progetto per dare una visione strategica, condivisa con cittadini e associazioni, alla città che sia all’altezza delle grandi sfide della nostra epoca (food policy, salvaguardia della biodiversità, resilienza urbana, contrasto e adattamento al cambiamento climatico), facendo degli orti urbani uno degli strumenti delle politiche pubbliche finalizzate a realizzare questa visione. In un momento come questo in cui si parla tanto di “distanziamento sociale” tante realtà della cittadinanza attiva hanno dimostrato la loro vicinanza sociale e comunanza di intenti per seminare partecipazione in città.

Speriamo che quest’occasione non vada persa per Roma e possa essere un contributo positivo per la città"


Zappata Romana - (zappataromana@gmail.com)

Bioregionalismo Treia •: Roma. Coltiviamo la città, un orto per ...

Articolo collegato: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2020/04/roma-coltiviamo-la-citta-un-orto-per.html

lunedì 18 maggio 2020

"Veni Covid Vici" - Ed ora chi ci salverà...?


Zile'yi, 'Veni-vidi-vici' Tanıtıyor - Haber
Allegoria fallica

Salvarci? Dipende salvarci da cosa. Che 'sta influenza "particolare" sia mortale non ci credo per niente. I dati che abbiamo a disposizione lo dicono in modo chiaro.

Rimane il salvarci da chi ha il potere di continuare a terrorizzarci, e perfino d'ammazzarci. Chi ha la voglia oggi di andarsi a fare un controllo specialistico, una visita per qualche strano disturbo che ci preoccupa, per dei raggi per una caduta in casa, per un controllo di routine di un neonato o del nonno, mettendosi nelle mani di chi sappiamo essere incompetenti, ignoranti, collusi e potenti? 


Oggi se mi becco una mezza bronchite da acquazzone e sto con la febbre, devo evitare di presentarmi a qualsiasi pronto soccorso, farmacia o altro presidio medico, pena il rischio quasi certo di farmi trasferire TSO di botto in qualche struttura Covid da cui rischio di non uscire più per cure improprie, imperizia, menefreghismo, utilità statistica o di politica aziendale, o semplice voglia di farmi fuori. E la stessa cosa vale per i miei familiari e amici etc.. Questo è il problema, e non certo il covid.


Ecco dove hanno colpito, con il terrore: credere o meno alla montatura non salva nessuno.


Il fatto stesso di dare ora ai baroni renziani il monopolio dell'unica cura razionale per chi sviluppasse gravi conseguenze dall'influenza Covid, per qualsiasi motivo - immunodepressi, co-patologie debilitanti, etc. - mostra e conferma l'ostentazione di ottuso potere già prima dimostrato nella "gestione" della crisi e negli ordini impartiti ai loro cani da guardia. Vogliono confermarci che ogni difesa, ribellione, denuncia, è inutile.

Per fermarli di botto servirebbe un martire d'esempio: qualcuno che andasse a prendere per i coglioni il barone e l'appendesse alla prima antenna 5G che trovi. Comunque con risultati incerti.


Oppure una popolare ribellione di massa, per la quale mi pare evidente non ci siano le condizioni.


Per cui, l'unica cosa da fare è mantenere la calma e la testa lucida, e trovare ancore di riferimento su cui lavorare in positivo.


Ad esempio, una buona notizia viene oggi dal Parlamento tedesco, che ha approvato una buona legge sulle vaccinazioni in generale: nessun obbligo, discrezione e responsabilità individuale, e per chi intende vaccinarsi richiesta specifica all'autorità sanitaria e presentazione di assunzione di responsabilità personale. Implicitamente confermando, quindi, la possibilità di effetti collaterali dei vaccini, trasferendo la responsabilità del rischio sul richiedente.


Jure Eler



Articoli collegati:

L’ufficio del renziano Marcucci e gli affari della famiglia toscana
https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-04-06/l-ufficio-marcucci-e-affari-famiglia-toscana-155432.shtml

La terapia al plasma diventa business e finisce in mano alla famiglia del senatore Pd
http://www.imolaoggi.it/2020/05/17/la-terapia-al-plasma-diventa-business-e-finisce-in-mano-al-senatore-pd/


Bill Gates va a produrre il proprio plasma artificiale:  https://blogs.microsoft.com/blog/2020/04/20/helping-survivors-become-heroes/



domenica 17 maggio 2020

Decreto Rilancio - L'importante è il tracollo!


L'Italia reagisce con il decreto Rilancio - Il Blog delle Stelle
Decreto Rilancio: tutte le misure del governo a sostegno di ...

Sembrerebbe che con il Decreto Rilancio si sia avviata la Fase 2, diversa dalla prima perché, se allora dovevamo morire di virus e di presunto virus, ora  ci accoppano miseria, inedia, suicidio e tutte le nostre malattie croniche che per quasi tre mesi non abbiamo potuto/dovuto curare (dati di pandemia non rilevati da commissari e Protezione Civile: mortalità per infarto triplicata per cure ritardate del 30% e riduzione dei ricoveri del 60%). Hanno chiagnuto e fottuto pure loro.

Comunque, qualche progresso lo dobbiamo registrare. Se nella Fase Uno si moriva come le mosche, anche perché nessuno sapeva come caspita affrontare questo virus del quale non si aveva la più pallida idea cosa fosse. Ma i luminari, illuminati da Bill Gates e altri frequentatori di Bilderberg e Davos, dicevano che sicuramente era polmonite e bisognava intubare e ventilare, chiudersi in ambienti ristretti dove fare circolare meglio il tipetto coronato, tanto da poterlo conoscere e acchiappare. Nella Fase Due, ugualmente si muore, ma di meno. Un po’ perché i ventilatori hanno smesso di disintegrare polmoni e un po’ perché a Mantova, Pavia e in giro per il mondo, gente meno illuminata, all’antica, s’era accorta che non di polmonite si trattava, bensì di malattia del sangue che provoca trombosi e uccide. E dunque ne trasse un insegnamento vecchio di cent’anni: il virus lo stronchiamo sparandogli contro sangue immunizzato donato. Aggratis! (leggi Maria Rita Gismondo, direttore virologia e microbiologia “Ospedale Sacco”, Milano).

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E se si muore di meno di virus, tocca morire di più di altro, sennò che fine farebbe il grande piano della “Compagnia della bella morte”, di ridurre, come hanno detto, Rockefeller nel 2010 e Bill Gates nel 2015, la popolazione mondiale del 15% a forza di pandemie e vaccini?


Fulvio Grimaldi: "Uscire dalla Nato per essere più forti. E sull ...

giovedì 14 maggio 2020

Russia - Celebrazioni per la liberazione dal nazifascismo


Fianco a fianco. Il 9 Maggio ricordando i partigiani sovietici ...

Il 9 maggio 2020, Giorno della Vittoria contro il nazifascismo,  per tutti i paesi dell’ex URSS, quest’anno è stato celebrato in condizioni speciali, ma è stato comunque commemorato.
Causa l’emergenza sanitaria dovuta al Covid 19, non è stato possibile per i popoli sovietici onorare, con la grandiosa parata di ogni anno, per ricordare gli eroi caduti. Tuttavia i russi, tramite le reti internet e in mille modi diversi, hanno ugualmente festeggiato e ricordato la vittoria e la liberazione dell’Europa, nella loro festa più grande e più sentita da tutto il popolo, che lo unisce indipendentemente dalla nazionalità, dalla religione, dalle parti politiche o dallo status sociale. 

Ogni anno da decenni, in questo giorno, milioni di persone scendono per strada per ringraziare i Veterani e rendere omaggio ai soldati caduti nella Grande Guerra Patriottica. Da Kaliningrad a Vladivostok e in ogni capitale di tutta l’Europa orientale. Tuttavia, anche in questa situazione anomala e quasi surreale, si è vissuta ugualmente un atmosfera toccante che regna ogni anno nel paese in questo giorno. Con uno speciale e profondo senso di orgoglio, le persone, anche quest’anno, non si sono dimenticate dei nastri di San Giorgio e hanno messo i ritratti dei parenti che hanno partecipato alla guerra alle finestre. Decine di ore di trasmissioni televisive, e le canzoni degli anni della guerra sono risuonate lo stesso, in ogni luogo del paese, nelle TV, nelle radio: "Non dimenticheremo gli attacchi degli aggressori ...", " Una festa con le lacrime agli occhi ...", "Alzati, grande paese ...".

A Mosca, si è tenuta una grande parata aerea, alla quale hanno preso parte decine di aerei. Un totale di 396 aerei e 233 elicotteri hanno sorvolato 47 città russe il 9 maggio. La mattina del 9 maggio, il presidente russo si è rivolto a tutti i cittadini con un messaggio dalla Piazza Rossa, dopo aver deposto un mazzo di fiori al memoriale del Milite ignoto e alla Fiamma Eterna. Dopo un minuto di silenzio ha rivolto a tutto il popolo russo un breve messaggio di ricordo e di rinnovo dei valori profondi e incancellabili, che il popolo sovietico in quei durissimi anni glorificò nella lotta contro il nazifascismo, promettendo anche che la Russia celebrerà doverosamente, appena finita l’emergenza, il 75° anniversario della Grande Vittoria, nelle piazze, solennemente e con dignità, così come fece il proprio dovere chi allora perì per la vittoria.  

Nel suo discorso Putin ha ricordato che “…il 9 maggio è la festa più importante e più cara per ogni cittadino del nostro paese. Mi congratulo sinceramente con voi nel Giorno della Vittoria! Il significato spirituale e morale del Giorno della Vittoria, rimane immutabilmente grande e il nostro atteggiamento nei confronti di esso è sacro. Questa è la nostra memoria e il nostro orgoglio, la storia del nostro paese, la storia di ogni famiglia, parte delle nostre anime, che ci sono state trasmesse da padri e madri, i nostri nonni. Oggi siamo particolarmente e fortemente consapevoli della grandezza dei loro destini, ricordiamo quelli che non sono più con noi, guardiamo i volti nelle fotografie con amore, auguriamo ai nostri Veterani ancora anni di vita e veneriamo quella grande generazione di vincitori….Hanno fatto così tanto per la Patria che non può essere misurato in alcun modo o ripagato in alcun modo. Hanno salvato la Patria, la vita delle generazioni future, liberato l'Europa, difeso il mondo, ricostruito città e villaggi, raggiunto risultati grandiosi… Un contributo incommensurabile….”, ha detto.

In piedi alle mura del Cremlino, Vladimir Putin ha ricordato “ la sacralità di questo luogo, dove la Fiamma Eterna brucia giorno e notte, in memoria di coloro che sono morti nella Grande Guerra Patriottica. È qui che la gente viene a inchinarsi a tutti i difensori della Patria. Agli eroi che rimasero per sempre in fosse comuni, in tombe sconosciute vicino a Mosca, Smolensk, Stalingrado, Kursk, vicino a Sebastopoli e Minsk, Kiev e Riga, vicino a Berlino e Vienna, sulle Púlkovskiye Vysóty di Leningrado , sulle rive della Neva, del Dnieper, Danubio, Vistola e Oder ”, ha continuato il presidente. “…milioni di persone hanno aspettato la vittoria, per la quale hanno combattuto fino all'ultimo respiro. Hanno dato la vita in modo che noi, i nostri figli e nipoti e coloro che non sono ancora nati, che devono ancora venire in questo mondo, possano vivere...Chiniamo il capo al ricordo consacrato di tutti coloro che non sono tornati dalla guerra, al ricordo di figli, figlie, padri, madri, nonni, bisnonni, mariti, mogli, fratelli, sorelle, compagni, soldati, parenti, amici..", ha detto V. Putin.
“…I nostri veterani hanno combattuto per la vita contro la morte. E saremo sempre fedeli alla loro unità e fermezza. Sappiamo e crediamo fermamente, che siamo invincibili quando stiamo uniti. …Ricordiamo le lezioni della guerra. E voglio ancora sottolinearlo: tutti i piani per lo sviluppo dell'esercito e della marina russa saranno realizzati. Non devono esserci dubbi al riguardo, le forze armate della FR continueranno a ricevere le attrezzature più moderne. Esse sono e saranno in mani coscienziose, e affidate a persone che sono spinte avanti dall'amore per la Patria e del loro popolo, alla fedeltà della nostra memoria storica e alla grande eredità dei soldati della Vittoria.
Gloria alle valorose forze armate della Russia! Buona festa a voi! Buon Giorno della Vittoria! HURA!. “, ha concluso il presidente russo.
Qui il video del discorso: https://youtu.be/cYom4gWMNTY

Mille cannoni spararono il 9 maggio 1945 a Mosca, un saluto di 30 raffiche di artiglieria in onore della vittoria sulla Germania. Era accompagnato dai raggi incrociati di 160 proiettori e dal lancio di missili multicolori

In un altro discorso televisivo del 9 maggio, Putin ha celebrato anche il “Reggimento Immortale”

In una trasmissione della TV Russia24 il presidente russo Putin si è rivolto ai russi per celebrare la campagna del Reggimento Immortale, che è diventata una tradizione annuale non solo in Russia ma anche in molti paesi del mondo, coinvolgendo milioni di sostenitori.  “…Sia che siamo nelle sfilate o che stiamo a casa, come lo siamo oggi, i nostri eroi sono sempre con noi, nel nostro cuore. E sarà sempre così. Rimarranno con noi per sempre. E sui ciottoli della Piazza Rossa, per rendere omaggio ai nostri eroi, andremo comunque nei prossimi mesi ", ha detto il leader russo.
Il presidente russo è intervenuto nella trasmissione sul significato dell'azione commemorativa, con, sullo sfondo i ritratti dei suoi genitori.

Tutto questo, rimarrà per sempre nella memoria storica della nostra gente, non ho dubbi. Perché tutti gli eventi della Grande Guerra Patriottica e la sua fine con la vittoria, sono un trionfo del popolo russo e di tutti i popoli dell'Unione Sovietica. Il popolo russo non ha bisogno della propaganda per preservare la memoria storica e il Reggimento Immortale ne è la prova.
L'anniversario della Vittoria sarà celebrato ampiamente e con dignità, con una sfilata sulla Piazza Rossa e la processione del "Reggimento Immortale", non appena sarà possibile, finita la pandemia….”, ha promesso il capo di stato russo in TV.

Parlando di quale immagine della Grande Guerra Patriottica lo ha colpito di più, il capo dello stato, ha risposto, che la più emozionante per lui è stata l’opera di Taras GaponenkoSchiavi” , che “raffigura un nazista che ripone una pistola con la quale aveva appena sparato a una giovane donna. E sul suo corpo giace un bambino piccolo. Un immagine che fa venire le lacrime…e se non avessimo vinto, quella sarebbe stata la fine per tutti i popoli dell’Unione Sovietica ”, ha detto Putin.


Enrico Vigna - enricoto@yahoo.it

Enrico Vigna