mercoledì 13 maggio 2020

Mamma li turchi ed il "pacco" Aisha


Un turco napoletano (1953)

Nella melma della propaganda falsa, bugiarda e ipocrita. Una retorica sgocciolante di emozioni farlocche (esaltazioni), che Mario Appelius, la voce tonante di Mussolini (“Dio stramaledica gli inglesi!”), era al confronto un sommesso ora pro nobis di beghine nella cappella laterale. 

Un trionfo epocale del regime e, dunque, a loro avviso, della nazione tutta, la liberazione della povera Silvia Romano. 

Povera perché, con ogni evidenza, travolta dagli avvenimenti costruitile addosso. E giustamente soddisfatta per essere tornata a casa dopo 18 mesi. 18 mesi durante i quali aveva capito che la ragione di chi l’aveva spedita a far girotondi con bambini neri, non era altro che una miserabile operazione colonialista in linea con quelle che, da qualche secolo, i bianchi cristiani infliggono ai diversi per fregargli radici, identità, cultura, fede, e farli sentire beneficati da alieni di qualità superiore (che poi gli avrebbero fregato anche il resto). Per cui s’è fatta musulmana, cioè della religione dei cattivi, malmessi e inferiori. Brava.


Con raccapriccio rivedo l’accoglienza all’aeroporto, tutti addosso a Silvia intabarrata nella veste islamica somala, ad abbracciarsi e baciucchiarsi, alla faccia dei tecnoscienziati e del loro banditore. 

Poi, invece, fatta, come si deve, con i gomiti, dal bischero mascherinato trricolore che, ore prima, aveva ribadito il suo ruolo di caporale di giornata dell’armata Brancaleone, giurando “fedeltà ai valori, che sono quelli del nostro perenne alleato americano”, con tutto quello che ne consegue: Nato e sue guerre, Deep State finanzcapitalista e terrorista, Bill Gates e relativa cosca di “Un vaccino per il Nuovo Ordine Mondiale”. 

Bel passo avanti rispetto ai tempi in cui borbottava di “rivedere la nostra presenza nella Nato e togliere le sanzioni alla Russia”. Si chiama Luigi Di Maio e, credeteci o no, è dei 5Stelle e fa il ministro degli Esteri. Cosa avrai mai fatto di male il buon popolo dei 5Stelle, la meglio gioventù vista da molti decenni, a meritarsi uno così!


Fulvio Grimaldi – Viva il Cinema

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