sabato 31 maggio 2014

Vivisezione su corpi umani consentita a chi commercia in "organi"?



L'iniziatore della sperimentazione su umani: dr. Mengele  

In merito al Testo Unificato per l'utilizzo dei corpi post mortem "cerebrale" a fini di studio, ricerca scientifica, esercitazioni chirurgiche, chimiche e radiologiche sostenuto da PD e M5S ed altri  
i parlamentari in commissione -furbescamente- hanno fatto modificare il testo della legge sostituendo la  parola CORPO con CADAVERE!

E' bene precisare che l'espianto di organi quali cuore, fegato, polmoni, reni, ecc., si effettua da persona in coma, sottoposta a ventilazione mediante intubazione, e non da un morto in arresto cardio-circolatorio-respiratorio, come tutti intendiamo.

La persona viene incisa dal bisturi mentre il suo cuore batte, il sangue circola, il corpo è roseo e tiepido, urina, può muovere gambe, braccia, tronco, ecc... Le donne gravide portano avanti la gravidanza.

Non è vero che prima si interrompa la ventilazione e che poi, a cuore e respiro fermi da 20 minuti, si inizi il prelievo, ma è proprio l'opposto.

Gli organi vengono tolti da persona che ha perso la coscienza, dichiarata d'autorità in "morte cerebrale", le cui reazioni alla sofferenza prodotta dall'espianto sono impedite da farmaci paralizzanti o da anestetici.



Ecco alcuni pareri di noti medici:

Prof. Dr. Massimo Bondì, L.D. Pat. Chir. e Prop. Clin. Univ. La Sapienza Roma, chirurgo generale e patologo generale: “La morte cerebrale è ascientifica, amorale e asociale” (Audizione Commissione sanità 1992).

Dr. David W. Evans, Fellow Commoner of Queens’ College Cambridge, cardiologo dimessosi dal Papworth Hospital per opposizione alla “morte cerebrale”: “C'è grande differenza tra essere veramente morto ed essere dichiarato clinicamente in morte cerebrale” (Audizione Commissione sanità 1992).

Dr. Robert D. Truog, Dr. James C. Fackler, Harvard Medical School Boston: “Non è possibile accertare la cessazione irreversibile di tutte le funzioni del cervello" [Critical Care Medicine, n° 12, 1992, “Rethinking Brain Death” (Ripensamento sulla morte cerebrale)].

Prof. Peter Singer, Presidente dell'Associazione Internazionale di Bioetica: “...la morte cerebrale non è altro che una comoda finzione. Fu proposta e accettata perché rendeva possibile il procacciamento di organi” (Congresso di Cuba 1996).

Dr. Cicero Galli Coimbra, Head of Department neurology and neurosurgery, Univ. Sau Paulo, Brasil: “...i protocolli diagnostici per dichiarare la morte cerebrale (test dell’apnea) inducono un danno irreversibile su pazienti che potrebbero essere salvati”

venerdì 30 maggio 2014

Un popolo di santi, eroi, artisti.... magnaccia e masanielli



Ci troviamo nel grande mercato  delle parole, tante parole pronunciate: alcune col sorriso fra i denti ed altre col timore di ricevere una scarpata in testa (come avvenne a Bush Junior e alla Sig.ra Clinton) con riferimento a programmi senza senso pronunciati da canta storie di dubbia civiltà umana, eppure trovano tanti seguaci, discepoli, servitori pronti a mettere in pericolo la loro vita ed anche quella degli altri.

Servirebbe una bocca della verità dove i fabbricanti di utopie Politiche a scopo ingannatore, possano mettere la testa a prova della sincerità. Stiamo pur certi che penserebbero seriamente prima di aprire la bocca.

Il nostro Paese dove la parola rappresenta il Panem Politico e Spirituale abitudinale, tende a proiettare la Nazione verso un triste incognito, quale sarà il nostro domani e peggio ancora quello dei nostri figli, questo è il problema più sentito dalla parte saggia dell’intero Stivale.

Le ultime elezioni Europee dalla lunga attesa, nel cuore di tanti sofferenti che sognavano di poter cambiare il marcio che dai piedi arriva sino al naso della maggioranza degli Italiani, si prefiggevano come elezioni decisamente programmate dal basso per risolvere i mali del Paese, quasi tutti sapevano già per chi votare il cambiamento, una rivoluzione necessaria, invece è prevalsa una questione di orgoglio o di scemenza non meditata, favorendo il PD nella vittoria che si presenta come la vittoria di Re Pirro, nel continuare a scavare nel fondo del pentolone bucato, senza cambiamenti, senza idee e senza risorse. Venite signori e comprate, vendiamo tutto, il prezzo è speciale.

Il PD sostenuto da forti interessi di parte da Partiti minori impastati con la Fede Romana, oltre ai legami internazionali per rivendicazioni punitive contro la nostra Politica, hanno spinto il PD alla vittoria con un 40,8%  di consensi sul totale del 50% di votanti, attribuendo undici milioni di consensi al PD e circa 15 milioni di consensi ripartiti fra le altre ideologie Politiche su una popolazione di 60 milioni.

Trentaquattro milioni di cittadini non votanti compresi i neonati che nascono già saputelli, hanno annullato di proposito le schede elettorali per protesta e come premio di considerazione del nostro sistema democratico, sono finiti nel secchio o meglio nel WC. Adesso possiamo consolarci sul tutto come prima, anzi peggio di prima seguendo una tradizione che giorno dopo giorno ci porta verso gli abissi.

L’impostazione Politica segue il disfacimento del Paese iniziato dal Monti e proseguito da Letta e Renzi, tutti appartenenti alla medesima scuola della vecchia DC che tanti danni aveva già arrecato al Paese.
Dal quadro attuale gli Italiani hanno tre scelte, emigrare verso Nazioni più serie, suicidarsi oppure fare il Prete o la Monaca senza farsi mancare nulla, proprio nulla, con la speranza di divenire pure Santi.

Non parlo di Miracoli perché sono una prerogativa dell’incantesimo esclusivamente Cattolico Cristiano dei fedelissimi alla ideologia incantatrice, un tizio non aveva le gambe e facendo un viaggio in quei famosi luoghi, improvvisamente gli sono cresciute, l’altro nato senza gli occhi ha riacquistato il bel vedere.  La fantasia fa questo ed altro. Nel Giornale di quest’oggi, riporta il miracolo di un cane ateo che fa riacquistare la parola al suo padrone.

Attualmente, l’Imperatore Renzi si sente in condizioni di lanciare proclami, parole che sembrano identiche a quelle del Papa, il PD non tenta di cambiare l’Italia, neanche per sogno, in Italia la Casta ingrassa bene, ma punta a cambiare l’Europa e perché no anche il mondo, nel tentativo di ripristinare il Potere Ecclesiale che sta scemando sotto ai nostri piedi.

L’Europa ha iniziato a svegliarsi voltato la faccia alla Roma Spirituale e alla Roma Imperiale, le parole apparentemente non convincono più e sottointeso lanciano un monito: pagate i debiti e ritiratevi dalla Comunità e dall’Euro, giacché non siete capaci di amministrare il vostro Paese.

Siamo il Paese più indietro dell’Unione Europea, con spaventosi livelli di totalitarismo Politico e Giuridico, unitamente al mancato rispetto dei diritti umani, dove la censura e la disinformazione nascondono una realtà spaventosa.

Un uomo di colore forse un Dottore clandestino, si è permesso di fare un ragionamento che a suo parere sembrerebbe il più logico e disse: se in Italia non ci fossero quei undici milioni di mosche bianco/gialle, azzurre e rosse, a formare i PieDi dell’inganno in rappresentanza di altri vecchi Partiti uniti da interessi di parte, il Paese sarebbe un gioiello nel cuore dell’Europa e probabilmente nel cuore del mondo.

La mia risposta: Doctor Bongo non esagerare, tu non puoi capire perché discendi per evoluzione dal mondo animale, guardati allo specchio, assomigli ad uno scimmione inebetito, noi invece figli di Eva, apparteniamo al fior fiore di una civiltà creata ad immagine e assomiglianza di Dio nel bene e nel male, tu non puoi capire le debolezze dell’uomo di Fede trasportato con navi extra terrestri nel mondo dell’illusione sino alle visioni che può confermare come veritiere.

Fra noi ci sono grandi uomini ed anche tantissimi vermi che sventolano le bandiere della Fratellanza e le bandiere della Pace con ami ad uncino, create per speculare, imbrogliare, e sopprimere i propri fratelli. Questi vermi in tempo di Pace preparano le guerre e in tempo di guerra preparano le guerre successive. Nel loro linguaggio anche i morti generano profitti.

Anthony Ceresa

giovedì 29 maggio 2014

La vera causa della sconfitta di Grillo..? Non ha fatto gli esercizi spirituali a Camaldoli!


Come sono solito fare lascio raffreddare gli animi dopo eventi importanti come le votazioni, leggo i vari commenti e critiche e cerco di cogliere quello che è sfuggito ai più o non hanno saputo cogliere e comunicare, approfondendo qualche tratto ed aspetto dei problemi enucleati.

Certo Grillo ha commesso molti errori, alcuni anche ben individuati, soprattutto da Travaglio ed alcuni esperti di comunicazione, semiotica, ecc., come il fatto di essere andato da Vespa … ma l’errore principale è molto più esteso e persistente, ed è quello tipico dei politici di successo, o che credono di esserlo, la sovraesposizione, il parlare troppo e sempre, finendo per fare spettacolo, senza averne l’intenzione. La maggioranza dei politicanti lo fa in tv con quella ridicola e patetica selva di microfoni davanti a loro come fossero oracoli, Grillo lo ha fatto nelle piazze a contatto con la gente, e occorre rendergli merito della differenza, ma pur sempre in modo unilaterale, senza interazione e contrapposizione, il risultato finale non cambia, sempre di spettacolo si tratta.

Perché pensate che i democristiani negli anni in cui gestivano il potere in Italia si ritirassero frequentemente nei monasteri (tipo quello di Camaldoli) per i cosiddetti esercizi spirituali?


La politica seria, non dico quella nobile che in Italia ormai è estinta, ma quella appena appena accettabile e quindi non egoica, richiede delle pause più o meno prolungate per fare autocritica e formazione, meditare e dialogare con i colleghi, assumere informazioni nella realtà ed interagire e far partecipare realmente le persone, ricercare e selezionare le soluzioni ai problemi e studiarne l’applicazione, ecc.. Se si parla sempre ed in continuazione si perde il senso della misura e della realtà e si prendono solenni cantonate nelle aspettative e prospettive.

Se Grillo avesse seguito le orme di grandi personaggi dell’immaginazione letteraria (ma anche alcuni storici) e si fosse camuffato e travestito per infiltrarsi tra le persone reali e non quelle adoranti ed ossequianti attorno al palco, avrebbe colto certe riflessioni, commenti ed intenzioni, soprattutto ansie e paure, che gli avrebbero fatto capire meglio la reale situazione. Avrebbe colto molti affermare che “votando il movimento di Grillo poi non avrebbero saputo governare” oppure “che gli eletti del M5S non vengono seriamente selezionati e formati per svolgere il loro incarico” 

Credo non occorra aggiungere altro, in queste poche frasi e riflessioni da me riportate c’è il nucleo interpretativo della solenne sconfitta elettorale alle europee.


Cav. Dott. Claudio S. Martinotti Doria   

mercoledì 28 maggio 2014

Il M5S ha perso per colpa dei pensionati? - Lettera di una pensionata al leader Beppe Grillo



Sapessi come ci penso caro Grillo a nipoti e figli! 
Tu dici: “Quest’Italia è formata da generazioni di pensionati che forse non hanno voglia di cambiare, di pensare un po’ ai loro nipoti, ai loro figli, ma preferiscono stare così”. Non vivono con me  due figli   che  lavorano in Francia e i  nipoti pure vanno e vengono dall’ estero. Me ne andrei volentieri anche io ma non riesco a vendere la casa e neanche l’orto e non vorrei lasciare “baracca e burattini” così e non potrei davvero neanche vivere  della mia pensione se dovessi pagarmi l’affitto da un’ altra parte. Ma perché questa tua infelice uscita sui pensionati? Chi ti garantisce che sono stati loro, in  maggior parte, a deludere il M5s non votandolo? 

Io ci sono andata al seggio e ho fatto pure qualcosa di più che votare come  5.807.362 persone (e dire che erano anni che non lo facevo), l’ho fatto proprio per quei figli e nipoti non miei ma della collettività che è sempre stata timorosa di vedersi acchiappare presente e futuro. C’è da darle torto?

Beppe Grillo ti ricordi del Maestro Alberto Manzi? Nel 1981,  rifiutò il metodo delle nuove “schede di valutazione”, che avevano sostituito la pagella, per cui come “disobbediente” pagò in prima persona con la sospensione dall’insegnamento e della paga, da sempre uguale a quella dei suoi colleghi. Era sicuro il maestro che l’avremmo capito, che in noi c’era del buono, che lui non aveva fatto altro che rimuovere quel desiderio sopito di conoscere: fece crescere, in poche parole,  la capacità intellettuale che è in tutti noi. Ha usato la Rai, stipendiato da maestro elementare per darci forza e coraggio, per sapere cosa ne pensavamo noi, cosa pensavano i giovani e gli anziani di allora, tutti uguali, senza classificazioni e premiati: non darci i voti Beppe, anche se noi  l’abbiamo dato e altri no.


Poi ti volevo dire un’ altra cosa, anche se sicuramente me ne verranno in mente dopo tante altre altre e spero che non sia mai troppo tardi. 

Evita di strillare come se fossero tutti sordi ,come se ti ascoltassero solo ” certi  pensionati ” che non hanno i soldi per l’ apparecchio acustico. Non fare pubblicità alle medicine per digerire ed evacuare, è meglio mangiare di meno e qualcosa di proprio, magari da far crescere in un orto urbano, in un terrazzo, nell’intimità di una casa comune dove la dignità ce l’ hanno tutte e tutti. 


Con riconoscenza per la nostra  emersione di comuni cittadini, ti dico a presto:  spero  che presto ci farete sapere  cosa fanno coloro che abbiamo eletto,che erano e sono come noi, rappresentanti di un’ Italia senza discriminazione di sesso ed età anche se è il caso di precisare che “Sono giovani, laureati, imprenditori e liberi professionisti, c’è chi ha il master, chi un PHD, chi ha due lauree, chi parla due lingue e chi ne parla tre o quattro. Tutti sono incensurati e sconosciuti alla procure.” Ricordati per favore  che internet non lo sanno usare tanti pensionati, e certi  nipoti pensano ad altro e/o lo usano per ben altro…


Sembra che un proverbio dica “Non ci sono vecchi senza dolori, giovani senza amori e maggio senza fiori.” Le rose solitamente hanno anche le spine.


Doriana Goracci
Capranica (Vt)


Ho messo la mia faccia, come sempre, e le rughe e i capelli bianchi guai a chi li ri-tocca

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Commento di Vincenzo de Vincenzo: "Premetto che ringrazio Grillo per tutto... Ma secondo me Grillo e Casaleggio dovrebbero farsi da parte e nominare leader Di Maio e Di Battista... ormai sono maturi per farlo, sarebbe un grande salto di qualità del m5s... conosco tante persone che non votano il 5 stelle perché dietro ci sono Grillo e Casaleggio... quindi non essendoci più loro aumenterebbero i consensi di molto... questo lo sto pensando da diversi giorni e adesso ho deciso di dirvelo...” 

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Commento di Vincenzo Zamboni: "Il fatto evidente delle ultime elezioni è che l'area votante borghese-conservatrice, di fronte al pericolo di cambiamenti imprevedibili, si è raggruppata intorno al partito di governo, per evitare il rischio di un sorpasso da parte di m5s.
I mass media hanno dato molto spazio alla paura dell'incertezza e del cambiamento, ed anche senza invocare l'ipotesi di brogli (che pure nel mondo elettorale esistono) la paura del nuovo di fronte al rassicurante vecchio, accompagnata da semplici bugie di comodo (come la frode degli 80 euro, semplicemente spostati tramite la eliminazione di 65 di detrazioni) è stata molto alimentata dai mass media, assieme all'isteria inerente la stabilità finanziaria (Un problema che riguarda gli speculatori).
Ora, come sempre, i mass media sono in mano alla classe dominante, così abbiamo una informazione di regime ed una classe politica partitica completamente funzionale agli interessi del dominio.
Più che ovvio, in simili circostanze, che addirittura il 42,7% degli aventi diritto non sia nemmeno andata a votare: percepiscono sempre di più la distanza abissale tra istituzioni e popolazione, ed interpreta come inutile il voto.
Lo scollamento tra regime e cittadino è sempre più marcato: due mondi ormai separati."

martedì 27 maggio 2014

Sesso, amore e sindrome dell'abbandono...



Penso che NON si possa disgiungere il sesso dall'amore e dal sentimento. Il che NON significa vacuo sentimentalismo ita/gliota (cuore/amore/dolore) e mandolinista. Ma SENTIMENTO AUTENTICO, costruttivo, creativo più vissuto intensamente di fatto e NON oggetto di tante discussioni e cerebro-masturbazioni  esteriori bla-bla-bla.

La grande FREGATURA degli anni '70 è stata quella di DISTRUGGERE qualsiasi principio  di tutto ciò, e di ridurre la cosa su di un piano solamente fisiologico u.s.a. & getta. Insomma questa grande pretesa di "liberazione sessuale" (che di per sé stessa avrebbe potuto essere positiva), NON  C'E' STATA proprio perché mancava ogni riferimento "spirituale" (NON dimentichiamoci che è lo stesso Wilhem Reich ad affermare che "nel Sesso agisce qualcosa di trascendente" e quindi non solo di puramente fisiologico, citazione questa che indubbiamente i suoi pretesi "discepoli" debbono averne tenuto molto conto, visti i risultati!).


Ci ricordiamo che in quei fottuti anni pronunciare solo la parola "Amore"  voleva dire  attirarsi addosso immediatamente l'epiteto di "CATTOLICO" (COME SE LA CHIESA ISTITUZIONE, NEL CORSO DEI SUI 20 SECOLI di vita AVESSE TANTO valutato  l'amore!), del "fascista", dello "stalinista" o  nel "migliore" dei casi del "piccolo borghese".

Nel 1977, in un parko cittadino del capoluogo sub/ alpino (POVERO PARKO & POVERETTI QUELLI CHE L' INDOMANI HANNO DOVUTO PULIRLO!), si tenne un raduno c.d. di "proletariato" giovanile (un po' sulla  scia del precedente Lambro meneghino).

Or bene, essendo là noi presenti, ricordiamo di una giovane donna che  si rivolse al "bonzo responsabile" dell' incontro chiedendo del suo compagno (nella gran confusione i due si erano persi di vista) in modo che al microfono venisse chiamato. Ed  ecco elevarsi un coro di fischi da parte di un'oceanica folla di kretini, con la "K" (come ben li ha definiti qualche anno fa  l'ex direttore di Lotta Continua GIAMPIERO MUGHINI, ma il cui termine era già stato da noi coniato sin dal 1981), di pre-ecce-bombi (l'omonimo film non era ancora apparso sugli sKermi), di tossici, di morfinomani, di stronzi, deficienti, indiani metropoli/nani, mongoloidi, storpi più mentalmente e spiritualmente che non fisicamente (alcuni di loro sembravano l'incarnazione del Lupo Mannaro, occhi cupi & truci che sembravano uscire dalle palpebre).

E qualcuno di essi gridava - VIENI CON NOI! LASCIA STARE QUEL PICIO! -

E' chiaro che tal stato di cose portò le persone più sensibili a rinunciare di cercarsi il/la partner, convinti (a volte forse esageratamente) che nel caso avessero instaurato un rapporto, questo sarebbe durato meno di una settimana, e di conseguenza sarebbero stati male.

Emblematico il film di Nanni MORETTI  "BIANCA", dove il giovane prof. Michele, (di sinistra ma non permissivo come comunemente si intende, e cioè senza nessuna auto-disciplina) lascia la sua compagna PER PAURA DI ESSERE LASCIATO!

Gianni Donaudi

lunedì 26 maggio 2014

Roma, 28 maggio 2014 - “Territorio e patrimonio culturale: beni comuni”





Nell’ambito del programma culturale della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Roma, il giorno 28 maggio 2014 alle ore 16.00 presso la Sala Alessandrina avrà luogo l’iniziativa Territorio e patrimonio culturale: beni comuni, dibattito sul tema del governo del territorio, con particolare riguardo all’integrità del paesaggio, e della tutela dei beni culturali.

Sono due questioni tra loro connesse e di fondamentale importanza non solo per le ragioni della tutela sancite dall’articolo 9 della Carta Costituzionale. Le straordinarie qualità storiche e culturali del paesaggio e delle città italiane, infatti, devono essere le risorse fondamentali per un’inversione di prospettiva economica e sociale.
Dopo gli anni della grande espansione edilizia che ha profondamente alterato il paesaggio e l’assetto morfologico delle città, la crisi finanziaria e ambientale in atto deve spingere verso una profondo ripensamento del generale approccio culturale e degli strumenti di intervento nel campo del governo del territorio e della tutela dei beni culturali.

Per avviare questa impegnativa sfida, due volumi editi di recente, Il territorio bene comune degli italiani di Paolo Maddalena (Donzelli editore, 2014) e Istruzioni per l'uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà di Tomaso Montanari ( editore Minimun Fax, 2014), rappresentano una preziosa occasione di discussione e di approfondimento su come custodire, preservare e ricostituire quello che dovrebbe essere per ogni cittadino uno dei beni più preziosi: il mondo in cui viviamo.
All’introduzione di Eugenio Lo Sardo, direttore dell’Archivio di Stato di Roma, seguiranno gli interventi di Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, Tomaso Montanari, professore associato di Storia dell'arte moderna presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”, Paolo Berdini, urbanista ed editorialista, Alberto Lucarelli, professore ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”.


Archivio di Stato di Roma – Corso del Rinascimento, 40 – 00186 Roma Tel. 06/68190866, Fax 06/68190871



Archivio di Stato di Roma - Sala Alessandrina 
Mercoledì 28 Maggio 2014 - ore 16.00
Roma, Corso del Rinascimento, 40


"TERRITORIO 
E PATRIMONIO CULTURALE :
BENI COMUNI"


Introduce

Eugenio Lo Sardo
Direttore dell'Archivio di Stato

Intervengono

Paolo Maddalena
Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale e autore del libro:
Il Territorio Bene Comune degli Italiani

Tomaso Montanari
Professore associato di Storia dell'Arte all'Università Federico II di Napoli e autore del libro:
Istruzioni per l'uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà

Paolo Berdini
Urbanista, editorialista

Alberto Lucarelli
Professore ordinario di Diritto Costituzionale all'Università Federico II di Napoli


Giulianello, campagna laziale
foto di Luca Bellincioni

domenica 25 maggio 2014

Incongruenze italiche e poca voglia di "lavorare"



L’Italia è una nazione antichissima, che da quasi due millenni e mezzo ne ha viste di tutti i colori. Non solo non ha avuto la Riforma, ma un forte senso del reale la spinge – al livello privato – al più disincantato pragmatismo. Spesso anzi ad una bassa moralità. E tuttavia, cosa stupefacente, mentre è personalmente allergico agli ideali, come opinione pubblica il popolo sogna una classe dirigente senza macchia, disinteressata, di un’onestà addirittura eroica.

Se l’Italia fosse a livello pubblico com’è al livello privato, cioè piena di buon senso e di senso pratico, non sarebbe facile da abbindolare. A Londra, protestando contro le imposte, hanno finito col decapitare un re. In America hanno fatto la rivoluzione per una tassa sul tè. Noi subiamo .
[ Edi Mattioli ].

Aggiungiamo che in India una rivoluzione la fecero per una tassa sul sale.

Prendete un palloncino per bambini e una pompa da bicicletta, che userete per gonfiarlo. Continuate a gonfiare senza smettere: la pressione interna continuerà ad aumentare. Infine, il palloncino esplode.
Ecco, ora pensate alla pressione fiscale.

Conclusione: O si smonta la pompa, o scoppia il palloncino.

Vincenzo Zamboni

sabato 24 maggio 2014

Dal “security act” del 1933 alla formazione della BCE.. come l’Italia (ed il mondo) sono stati resi schiavi….


Le banche sono associazioni un po’ di malaffare, dedite alla creazione di falsi passivi in bilancio per farli riempire da cittadini ignari, creduli a politici vampireschi, e lo Stato Italiano NON è una Repubblica, bensì una Res Privata, sicché non gestisce gli interessi dei cittadini bensì quelli degli azionisti.
Purtroppo la cosa è assai seria, perché i veri padroni dell’ente di fatto “stato italiano” sono gli acquirenti dei suoi titoli di debito…. che una volta erano acquisiti dalla Banca d’Italia, allora vera zecca di Stato, oggi se li acquistano i plutocrati, che fanno e disfano i governi dietro minaccia di far fallire lo Stato via mancato acquisto dei titoli se il parlamento non esegue gli ordini insediando chi è scelto dal padrone. (Vincenzo Zamboni)
Questo dimostra che l’uscita dall’euro (se si farà) deve essere implementata dall’uscita contemporanea dal signoraggio bancario… la sola uscita dall’euro non solo non è sufficiente ma potrebbe essere dannosa. Lo capiranno i futuri aspiranti governanti euroscettici? E soprattutto sarà consentito all’Italia di uscire da un sistema che ormai domina il mondo? Considerando che persino Kennedy e Moro furono fatti secchi solo perché ci provarono ad affrancarsi dalle banche? Vedere inoltre le guerre contro Libia, Iraq, Siria, Iran, etc pompate solo perché quei paesi hanno moneta sovrana? Qui siamo ad una svolta epocale o l’uomo ritrova la propria dignità e libertà oppure l’umanità sarà fatta di schiavi… Compresi quelli che dominano gli schiavi, perché è prigioniero sia il carcerato che il secondino… 
Paolo D’Arpini


…………….
Nota esplicativa sul Securities Act del 1933 e sue conseguenze successive:
L’Italia non è una repubblica, ma una corporation privata dal 1933. Illegali le tasse e l’ordinamento giuridico in vigore.
Molti cittadini italiani pensano di far parte di una repubblica denominata Repubblica Italiana. In realtà, dal 1933, il nostro stato è diventato una corporation privata iscritta al S.E.C.:
As filed with the Securities and Exchange Commission on April 9, 2013 Registration Statement No. 333-152589 SECURITIES AND EXCHANGE COMMISSION WASHINGTON, D.C. 20549 POST-EFFECTIVE AMENDMENT NO. 2 TO REGISTRATION STATEMENT UNDER SCHEDULE B OF THE SECURITIES ACT OF 1933
Republic of Italy (Name of Registrant)
THE HONORABLE CLAUDIO BISOGNIERO Italian Ambassador to the United States 3000 Whitehaven Street, N.W. Washington, D.C. 20008
(Name and address of Authorized Agent of the Registrant in the United States).
It is requested that copies of notices and communications from the Securities and Exchange Commission be sent to:
MICHAEL IMMORDINO
White & Case LLP
5 Old Broad Street
London EC2N 1DW
United Kingdom
Approximate date of commencement of proposed sale to the public: From time to time after this Registration Statement becomes effective. The Debt Securities covered by this Registration Statement are to be offered on a delayed or continuous basis pursuant to Release Nos. 33-6240 and 33-6424 under the Securities Act of 1933.
Difatti il Dun & Bradstreet che è una Società Americana Leader nelle Informazioni dei Movimenti Creditizi Relativi a 220.000.000 di Aziende nel Mondo e Destinate al Marketing (B2B) Business-to-Business, dimostra che TUTTO l’Apparato Istituzionale Italiano è PRIVATO e quindi il Governo della Repubblica Italiana, Camera dei Deputati, Senato della Repubblica Italiana, Regioni anche Autonome, Tribunali, Procure e tutti gli apparati destinati alla tassazione del popolo sono da dichiararsi illegittimi ed anticostituzionali.
Sono altresì da ritenersi invalidate tutte le passate elezioni e quelle future, in quanto esse rappresentano la delega alle politiche sociali dei cittadini ad una corporation privata e non a parlamentari della Repubblica Italiana.
Ad ulteriore conferma di queste asserzioni è il fatto che l’U.E. non è stata eletta dal popolo, ma, nonostante questo, decide le politiche sociali degli stati europei, mentre il parlamento europeo non ha nessuna facoltà decisionale. Inoltre la B.C.E. che stampa l’euro addebitandolo al popolo invece di accreditarlo è una S.P.A. privata che decide come, dove e quando mettere in ginocchio le nazioni, essendosi appropriata della sovranità monetaria.
Prima degli accordi di Bretton Woods, le banche degli stati dovevano avere una quantità di oro nei loro forzieri pari al denaro che stampavano. Succedeva, però, che esse stampavano più denaro rispetto al controvalore in oro che possedevano. Perciò nel 1944 si decise che solamente il dollaro dovesse avere la controvertibilità in oro e le altre monete potessero essere scambiate con il dollaro che faceva da garante. Gli USA invece stamparono quasi 90 miliardi di dollari, creando un’inflazione globale, senza avere il controvalore in oro.
Così, quando la Francia ed altri stati restituirono i dollari agli Usa chiedendo in cambio l’oro, costrinsero il presidente Nixon, il 15 agosto 1971, a far cadere la convertibilità del dollaro con l’oro, facendo sì che la moneta perdesse il suo effettivo valore. Il valore della moneta divenne cosi indotto dalla nostra volontà ad accettarlo come strumento di scambio per i beni e i servizi che le persone producono.
Nel 1971, il nostro debito pubblico era di 16 miliardi e 145 milioni milioni di euro, ma quel debito, nella realtà, non esisteva, in quanto la Banca d’Italia era, come previsto dall’articolo 3 del suo statuto, un ente di diritto pubblico a maggioranza pubblica, cioè dello stato, che poteva stampare così la moneta a suo piacimento, ripagando in questo modo i debiti che contraeva.
Nel 1981 il debito pubblico passò a 142 miliardi, ma lo stato aveva sempre un debito con se stesso e quindi poteva stampare moneta e ripagarlo in ogni momento, ed a maggio il Ministro del Tesoro Andreatta ed il governatore della Banca d’Italia Ciampi tolsero l’obbligo alla banca d’Italia di acquistare tutti i titoli di stato che venivano emessi e quindi di finanziare il debito pubblico, che passò così in soli dieci anni da 142 miliardi (dai 16 miliardi del 1971, perché lo stato finanziava la crescita attraverso l’emissione dei titoli) a ben 850 miliardi di debito – questa volta reale, in quanto contratto verso altri istituti bancari privati.
A questo punto avviene un altro tradimento verso il popolo e, in barba alla costituzione italiana, inizia la cessione ad enti privati delle quote di Banca d’Italia, che verrà forzatamente legalizzata grazie al tradimento dei politici, verificatosi nel 1992 con la legge 35/1992 dal Ministro del Tesoro Guido Carli, ex governatore della banca in questione (quando si dice il caso!).
Nel 1992, solo il 5% delle quote di Banca d’Italia era rimasto di proprietà dello stato, mentre il restante 95% era andato in mano a banche private che le avevano acquistate dai principali gruppi bancari, quali Comit, Credito Italiano e Banco di Roma, che ne garantivano la maggioranza pubblica. Gli acquirenti autorizzati a comprare i titoli di stato erano banche commerciali primarie ed istituzioni finanziarie private quali IMI, Monte dei Paschi, Unicredit, Goldman Sachs, Merryl Linch.
Il gioco era fatto: in pochi anni il debito – ad oggi – ha toccato i 2100 miliardi di euro, grazie al tradimento dei politici che iniziarono in maniera concertata con i banchieri a svendere il patrimonio dello stato e dei cittadini a prezzi da saldo e, non contenti ancora, legalizzarono, con l’ennesimo tradimento verso il popolo, la privatizzazione della Banca d’Italia, grazie al governo Prodi che, il 16.12.2006, modificò lo statuto della banca all’articolo 3, facendo sì che essa non fosse più un ente di diritto pubblico, come dovrebbe essere in uno stato democratico. Ma non è finita qui, in quanto in una guerra ci deve essere un vincitore – cioè le famiglie al comando delle banche centrali – ed uno sconfitto – ovvero i popoli dell’Euro-zona sotto la dittatura dell’oligarchia bancaria della BCE (banca privata) e della Commissione Europea, che ha potere decisionale sulle politiche sociali degli stati, mentre il parlamento europeo ha solo quello consultivo.
Caduta la controvertibilità in oro, il denaro doveva essere non più addebitato ai cittadini, ma accreditato, in quanto esso è la misura del valore dei beni e servizi che noi cittadini produciamo e non certo dei parassiti banchieri che ci prestano la moneta a debito e che ora decidono le politiche sociali degli stati grazie al collaborazionismo dei politici loro asserviti. Questa moneta creata dal nulla viene trasferita dalla BCE alle grandi banche commerciali private che poi le prestano agli stati ad altissimi interessi, generando un debito pubblico inesigibile perché frutto di una frode poi legalizzata.
Ora dal 2012 gli stati non potranno più decidere quanto spendere e in cosa grazie ai trattati del Fiscal Compact e del MES, o fondo salva stati, che è in realtà un istituto di speculazione finanziaria pronto a requisire gli ultimi beni patrimoniali del nostro già povero stato – beni demaniali e forestali e servizi locali di pubblico interesse.
Ora l’Unione Europea sforna l’ERF, European Redemption Fund, o per meglio dire il Fondo Europeo di Redenzione (o Riscatto). Il 13 giugno 2013 il Parlamento europeo ha approvato, con il voto su due risoluzioni, il regolamento per il rafforzamento della governance dell’U.E.
L’European redemption fund (Erf) farebbe confluire l’importo dei vari debiti pubblici degli Stati dell’Eurozona per la parte eccedente il 60% del PIL in un apposito fondo; l’Erf verrebbe garantito dagli Stati nazionali membri attraverso i loro asset pubblici e da almeno una percentuale di tasse riscosse a livello nazionale. Tale fondo, poi, emetterebbe bonds europei caratterizzati da una rigorosa scadenza di 20, massimo 25 anni. In questo lasso di tempo, tutti gli Stati aderenti avrebbero, inoltre, l’obbligo di assettare il proprio rapporto debito/PIL al 60%, altrimenti avranno la facoltà di acquisire per vendere tutti i nostri beni demaniali Colosseo compreso.
Oltre a questo possiamo aspettarci licenziamenti, abbassamento degli stipendi e delle tredicesime e smantellamento dello stato sociale.
Quindi l’Italia non è una Repubblica Libera e Pubblica, ma una Private Company e lo Stato possiede il diritto di proprietà delle persone, nate sul suo Territorio. La Costituzione Italiana dice: “Art. 10 – L’ordinamento Giuridico Italiano si Conforma alle Norme del Diritto Internazionale Generalmente Riconosciute.”
Quello che è stato sottaciuto invece è che One People’s Public Trust, ha legalmente delegittimato tutte le Corporation, Banche e Stati e pignorato tutti i loro beni e valori. Dal 23 Gennaio 2013, i documenti legali dell’O.P.P.T sono legge con validità internazionale, perché incontestate secondo la regola del silenzio assenso di 28 giorni.
Tutte le Corporation Mondiali, Banche e Stati, sono ora fuorilegge e ogni azione illegittima, da loro compiuta, contro di noi, sono da considerarsi un abuso di potere di una società privata. Siamo legalmente liberi e tutti i rapporti contrattuali anche precedenti, sono nulli e riconsiderati di tipo privato e personale.
La legge universale – Universal Law – è stata ripristinata. I politici
sono stati dipendenti e dirigenti di corporation, ci hanno mentito e usato come schiavi e sfruttati da secoli, come bestiame. Votare significa continuare ad avvallare una corporation delegittimata che continua a muoversi come dittatura occultata senza che il popolo lo sappia.
Alessandro De Angelis
scrittore e ricercatore antropologo

venerdì 23 maggio 2014

Fuorviare le masse prima con la disinformazione e poi con il terrore



Le tecniche usate per influenzare l'opinione pubblica sono  sofisticate. Lo scopo principale è quello di *creare un "frame",  ovvero una cornice mentale attraverso la quale ognuno di noi forma un  giudizio su un determinato fatto.  E' un meccanismo naturale, anzi  innato. Ogni giorno noi creiamo decine di "frames" ovvero giudizi  sovente fugaci, quando entriamo in un negozio, quando conosciamo una  persona, quando mangiamo in un ristorante, eccetera. Uno spin doctor, invece, mira a creare un *_"frame" collettivo_ dalla cornice molto  spessa, dunque radicato in maniera profonda nel subconscio collettivo  riguardo all'argomento che gli interessa*. E' facile formare un "frame"  su un tema che il pubblico non conosce bene. 

Ad esempio,  la crisi in Ucraina dove il confine tra bene e male, tra giusto  e sbagliato, tra buoni e cattivi è stato tracciato con notevole  disinvoltura e un certo successo in un'opinione pubblica occidentale  che mai si è occupata di quel paese e che pertanto è facilmente  suggestionabile.

Oppure associando il "frame" a un'emozione (pensate allo choc  collettivo provocato dall'11 Settembre) tanto più se suffragata da  immagini, filmati che non hanno bisogno di spiegazioni e parlano da sé. O da valori assoluti, indiscutibili, nobili come quelli creati per un  ventennio attorno all'euro. Che cosa ci hanno raccontato dalla metà  degli anni Novanta? Che era nell'interesse dei popoli europei, che  avrebbe accresciuto la ricchezza di tutti, che avrebbe portato l'Italia 
sui livelli della Germania, che avrebbe promosso l'uguglianza dei  popoli, il benessere di tutti, garantito la pace in Europa, la  fratellanza la democrazia, la giustizia... 


E ora che molti si  accorgono di essere stati ingannati, gli spin doctor usano un "frame"  potentissimo: quello della paura. Paura dell'inflazione, della  povertà, della disoccupazione, della punizione dei mercati finanziari,  della benzina a 4 euro, della svalutazione del prezzo delle case, in  genere del costo altissimo di una scelta irresponsabile come questa. Ed  è un "frame" così forte che ha quasi sempre successo.

Guardate quel che è successo in Grecia, un paese oggi in ginocchio,  annichilito, impoverito come se fosse uscito da una guerra. E invece  paga semplicemente il "dividendo" per essere rimasto nell'euro. 
Diciamola tutta: la Grecia avrebbe fatto meglio a uscire e a  ricominciare dalla dracma. Così rischia di restare schiava per sempre.  Ma al momento di dare la spallata finale, il popolo greco si è diviso in 
due. Quelli che hanno perso tutto sono scesi nelle strade, ma l'altra  metà, coloro che hanno mantenuto un lavoro o che sono stati  indotti a indebitarsi e dunque sono ricattabili, hanno avuto timore  di perdere quel poco che hanno e si sono allineati ai voleri della  Troika. Per paura, solo per paura.

Gli spin doctor hanno vinto due volte, prima e dopo. E nulla  cambierà, in Europa, se chi si oppone all'euro non prenderà coscienza di  queste tecniche, che vanno oltre la comunicazione e sfociano nella  manipolazione sociale e si trasformano in una forma di governo, per  quanto invisibile e mai dichiarato.  Solo contrastandole con efficacia  e consapevolezza, i popoli europei -- a cui è stata tolta la  possibilità di decidere sull'euro -- potranno riprendere in mano il  proprio destino.  Altrimenti nuovi "frame" spegneranno i sussulti di  libertà e di sana, democratica, legittima indignazione.


Marcello Foa - Il Giornale


(Fonte mediatica: NOCENSURA.COM)


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Commento di Giorgio Mauri: “Queste teorie sono dipinte bene dalle tesi della shock economy illustrate da Naomi Klein, ma anche dagli scritti del teorico dell'imperialismo capitalista, Milton Friedman, il peggiore di tutti, più bieco e disumano di Stalin stesso.”


Commento di M.F.: "Tentiamo un approccio nuovo.... magari amore, respiro consapevole, pace interiore... chissà forse funzionano meglio della politica, almeno a livello individuale. Per fare politica (per il popolo) ed avere un'esperienza spirituale (bliss) bisogna essere saggi ed illuminati, per essere illuminati bisogna avere esperienza della Luce Interiore e questo richiede di essere nel sentiero del Cuore.... Vedi Gandhi, Gesù ed altri nel passato e nel presente... allora sì che la politica avrebbe senso... far star bene il popolo come ognuno di noi vorrebbe stare; ispirare alla pace, comprensione, perdono, accettazione, Amore la Sorgente della Vita stessa. Opinione ed esperienza strettamente personale"

Mia rispostina: "Politica e spiritualità non sono in antitesi. Nella società umana, in termini di consapevolezza e condivisione, la politica è la simbiosi mutualistica tesa alla crescita, ben descritta con le parole del grande saggio Ramana Maharshi: “Una società è l’organismo; i suoi membri costituenti sono gli arti che svolgono le sue funzioni. Un membro prospera quando è leale nel servizio alla società come un organo ben coordinato funziona nell’organismo. Mentre sta fedelmente servendo la comunità, in pensieri, parole ed opere, un membro di essa dovrebbe promuoverne la causa presso gli altri membri della comunità, rendendoli coscienti ed inducendoli ad essere fedeli alla società, come forma di progresso per quest’ultima”. Ciò comunque non esclude la coscienza di quali altri meccanismi di potere vengono messi in atto da "politicanti" per interesse personale. Anche Gandhi combatté il colonialismo inglese (a suo modo)" 

giovedì 22 maggio 2014

Retroscena internazionali e casalinghi del controverso caso "Bazoli"


Alcuni personaggi della commedia

Ante Scriptum: UN ECCEZIONALE EXPLOIT DEL SOLITO NAPOLIBERA AL QUALE DOBBIAMO MOLTISSIMO. In questo caso è bene NOTARE e FAR notare come l'INTRECCIO CAMORRA/MAFIA/SERVIZI PIù O MENO SEGRETI/politica di POTERE/ stronzi e stronze varie sui pubblici scranni + massomafia giudiziaria, è realisticamente narrato. INFATTI SAREBBE DEL TUTTO ASSURDO PENSARE CHE UN POTERE COSì FORTE, anche dal punto di vista economico, COME QUELLO DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA E ALLINEATA, NON SI COALIZZI  e non si confronti con il cosiddetto POTERE POLITICO, che conta, ovviamente, sempre di meno, per il controllo della società italyana ed europea (sempre, sempre meno Honorata...) GV


Domanda: la Porcura di Bergamo, per le firme dei P.M. dell' inchiesta/UBI-banca, PER CHISSA' QUAL REATO ('OSTACOLO ALLA VIGILANZA') hanno eliminato L'ULTIMO CATTOLICO della finanza ex-bianca, GIOVANNI BAZOLI, costretta al compromesso con gli Ashkenazisti-B.R.linguerinnegati durante la sciagurata CATTIVITA' LONDINESE del beato Capocollo II, e del suo tuttofare 'ploacco' Mons. Dzwisz (pron: 'Jwish'), sul caso annoso del Banco Ambrosiano, ex-Roberto Calvi.... Perché?

Risposta di KAROLYI: 
Bazoli è stato eliminato dalle Toghe Mozze perché, nel Patto di 'Sindacato' mafioso, che è la Cupola dirigente del Corsera, FACEVA OSTACOLO ALLA NOMINA DEL FIGLIO DI ANDREA JEREMY'HHA -IL RAS DELLA MAFIA DEL LITORALE STABIESE, PILASTRO DEL FANTOCCIO ANGLO-NAPOLETANO- a Direttore del moribondo quotidiano del 'Solferino', oramai bagnatissimo...

Onde la Confraternita giustamente denominata 'lupara giudiziaria' gli dà una mano...
napoLibera: napolibera@gmail.com


Commento esplicativo di Mata Hari:  "...su Bazoli vorrei precisare due cose:

1) per mano forse di Papa Francesco, il cui ordine gesuitico dichiara dal 1965 che la sede è vacante e l' ultimo Papa fu San Pio, mentre gli altri sono eresiarchi in odore di massoneria ( e infatti Francesco ha rifiutato di prendere la porpora che fu prima degli imperatori romani e poi dei papi, come segno di investitura ), Bazoli ha purgato nell'ordine:

- Mastrapasqua: gli assegni rubati dall' ebreo all' INPS a favore dei suoi passavano sul terminale di Intesa perché l' INPS ha come banche di appoggio Intesa San Paolo e UCG;
- De Maledetti: UCG e Intesa, pesantemente esposte nell' affare Sorgenia, hanno battuto cassa con il ladro del Mossad, e stanno per mettere le mani sulle sue ' proprietà' (quelle trafugate a noi) in Svizzera; tant'è che i De Maledetti, alla riunione Consob in cui era presente Don Angelo Scola, molto vicino a Bazoli, si sono alzati e sono andati via non appena Scola ha detto, chiosando l'enciclica del Papa, che il profitto non può soverchiare la morale;
- gli Elkann stessi; muovendo infatti Della Valle, Bazoli ha messo i bancarottati con le spalle al muro: o cacciate i soldi per la ricapitalizzazione del fottuto Corserva, o ve ne andate; inutile dire che gli Elkann sono andati a piangere a Londra da Rubert Merdoch.

Quindi contro Bazoli (che ricordiamolo: non è un santo), si sono mosse subito le Porcure Rosse.

Ma Bazoli è un uomo... ed è solo la punta di un iceberg più grande chiamato Opus Dei."


mercoledì 21 maggio 2014

Francesco e la spoliazione dello IOR e la cessione dei conventi ai poveri



Su via adesso Francesco si spoglierà dello IOR e darà i conventi  ai poveri!

A Roma (ma anche in tutta italia)  ci sono una marea di conventi enormi e vuoti  con dentro  2/3 suore anziane inoltre sono sorte cosi tante congregazioni  che non hanno avuto modo neanche di svilupparsi né di avere l'approvazione (alcune neanche quella diocesana)......   la carenza di vocazioni (è strano in termini di Spirito Santo  che in un posto dove impera  l'ateismo la negazione di dio, la dissoluzione vi sia abbassamento delle vocazioni, a rigor di logica dovrebbe essere il contrario)...

Subito dopo la guerra in italia vi fu un fiorire di vocazioni sopratutto al sud un po' per fame un po' perché quando le famiglie avevano sei o sette figli  uno era destinato alla forze dell'ordine e uno alla chiesa! Ovviamente c'era anche un discorso di vocazione, ma per quello che sono le mie esperienze e studi... quest'ultima era una percentuale veramente bassa, anche perché con la scusa del mandare in "collegio"  a studiare i propri figli (e la lista delle congregazioni è lunga  dai Canossiani ai Gesuiti dai Salesiani, ai Fratelli delle scuole cristiane, dai Francescani ai Domenicani ecc ecc) ci scappava qualche vocazione "forzata".

Spesso girando per Roma e vedendo queste cattedrali vuote nella città, con aule sale, teatri, refettori campi di calcio.. (altro che deserto) e avendo fatto una dura esperienza con il grande Don Luigi Di Liegro  alla caritas diocesana  all'ostello dei poveri a via Marsala a Roma  dove ho potuto toccare con mano gli estremi (i picchi) della natura umana nel bene e nel male dalla carità ,alla preghiera dall'umiliazione alla schizofrenia, dal dolore alla follia. mi chiedo sempre ma questo Spirito Santo che avrebbe dovuto rimanere con loro "gli apostoli" dove adesso""!!! 

San Francesco  forse aveva visto giusto  "la chiesa è tra la gente"....ma anche il suo ordine  alla fine subbi  scissioni e divisioni (mi ricordo ancora il gruppo degli scalzi, minori).... 

L'esempio di San Francesco è il caso storico più emblematico ma ve ne sono tanti fino ai  catecumenali ecc.

La riflessione (selvaggia e brutale oltre che troppo sintetica ma non voglio annoiarvi) potrebbe essere la seguente ogni qualvolta il Cristo si manifesta veramente nell'animo umano  inevitabilmente questo si scaglia contro il sistema!  Ogni qual volta  poi si tenta di riorganizzare una struttura intorno alla figura di Gesù  povero  ecco che si insedia la tentazione della gerarchia!

Sistematicamente abbandonata dallo spirito Santo!!!!  

(G.T.)

 “E’ bene per voi che io me ne vada perché se non me ne vado non verrà a voi lo spirito” (V.G. 16,7)

martedì 20 maggio 2014

Dicono "Europa"... e non sentono il sapore del sangue....



Dicono Europa e dimenticano le mine, italiane, tedesche, americane, russe che, spostate dalla violenza delle alluvioni di questi giorni, si stanno spostando e finiranno, a distanza di una ventina d'anni, uccidere, mutilare ancora donne, vecchi e bambini in Serbia e in Bosnia.

Dicono Europa e dimenticano di quando la Germania, il Vaticano, gli Usa, si affrettarono a smembrare, straziare la ex Jugoslavia, fomentando, ora è certo, odi e divisioni etnico-religiose che il socialismo di Tito aveva attenuato. Dicono Europa e sganciarono bombe sul Kosovo, su Belgrado, bombe che uccisero migliaia di persone e che uccideranno ancora. Bombe maledette, bombe tecnologiche, all'uranio impoverito, bombe che disintegrandosi hanno rilasciato uranio nell'aria ed oltre ai cittadini locali, stanno avvelenando anche i soldato delle varie forze "di pacificazione", italiani compresi.

Dicono Europa e stanno appoggiando la guerra civile in Ucraina, hanno festeggiato l'assassinio di decine di poliziotti a Kiev, hanno armato ed addestrato, centri Nato in Estonia, i fascisti di Settore Destro, adesso vorrebbero che Putin lasciasse maciullare sotto i tank i
russofoni nell'oriente ucraino.

Dicono Europa, sbraitano di crisi, di uscire o restare nell'euro. Dicono Europa ed intendono soldi ed investimenti.

Dicono Europa e dimenticano il sangue, dimenticano i morti, dimenticano gli Europei ammazzati, ora, non nel 1939-45, a migliaia.

Dicono Europa e tralasciano le guerre che hanno alimentato, dicono Europa ed intendono le banche, i poteri forti.


Dicono Europa e dimenticano che i soli veri Europei sono stati i Gabriele Moreno Locatelli e non solamente lui, altri italiani, Guido Puletti, Sergio Lana e Fabio Moreni sono stati ammazzati in
ex-Jugoslavia per essere andati là per portare pace, soccorso tra quelli che si sparavano addosso ma il giorno prima erano solamente vicini di casa.

Dicono Europa e dimenticano gli annegati nel Mediterraneo che, sarebbe utile lo gridassero con forza, sarebbero credibili, finalmente, in questa Europa, proprio non ce li vogliono. Dicono Europa e di Europa non parlano. Dicono Europa e parlano di soldi. Di popoli, di persone, essi non parlano, non possono parlare, Europa, la Turchia è Europa? E circa trecento minatori ammazzati nel buio  del carbone e del profitto sfruttatore. Dicono Europa, ci fanno votare e si scordano le persone, le persone  che non hanno bisogno solamente di una moneta comune, hanno bisogno di fraternità.

Dicono Europa e la loro Europa è a geometria variabile, si allarga e si restringe a seconda delle convenienze.

Dicono Europa ed io penso ai contadini di Mariupol, hanno cercato di fermare i tank mandati da Kiev e sono stati schiacciati sotto, a decine, i mandanti cercateli a Bruxelles, cercateli a Washington.


Dicono Europa e si sente puzza di soldi, il tanfo dell'euro e del dollaro. Provate a stringerli e sentirete, finalmente, l'Europa, sa di sangue.



Teodoro Margarita