domenica 31 ottobre 2021

Toscana. Modelli matematici per studiare i campi elettromagnetici ed il rumore molesto



I modelli matematici possono essere utilizzati nella valutazione dei campi elettromagnetici e del rumore e nella relazione di Gaetano Licitra, in occasione del seminario “La sensorizzazione territoriale e la modellistica per la previsione delle contaminazioni in funzione della protezione ambientale”, tenutosi il 14 ottobre 2021 in occasione dell’Earth Technology Expo, si spiegano alcune applicazioni concrete realizzate da ARPAT nel settore agenti fisici.

Il fenomeno dei campi elettromagnetici ha ormai acquisito dimensioni di rilievo, nel territorio toscano sono presenti più di 8500 impianti tra stazioni radio base e impianti radio-visivi, per lo più lungo l’asta dell’Arno. Le stazioni radio base devono infatti stare vicino alle persone per potere comunicare, addensandosi in prevalenza in aree densamente popolate, dove inevitabilmente, con l’aumentare della presenza di antenne, sale anche l’attenzione della popolazione.

Cosa fa ARPAT? E soprattutto come risponde ai cittadini allarmati per i campi elettromagnetici?


L’Agenzia effettua, in primo luogo, controlli, negli anni ne sono stati fatti circa 4000, per lo più agli impianti radio-TV che, rispetto alle stazioni radio base (SRB), hanno una potenza maggiore e se sono ubicati nelle vicinanze di abitazioni possono creare situazioni di rischio da tenere sotto controllo.

Accanto alle misure puntiformi, effettuate ai singoli impianti, vengono realizzate misure in continuo, per comprendere cosa può accadere in concomitanza di circostanze particolari, come rilevato con la centralina di Lucca, in occasione di Lucca Comics, importante evento cittadino, durante il quale il campo elettromagnetico registrato ha raggiunto valori vicini ai 2 V/m, a fronte di un limite normativo di 6 V/m.

Oltre all’attività di controllo, l’Agenzia svolte un’attività di supporto agli Enti locali nei procedimenti autorizzativi, attenendosi in maniera rigorosa al principio di precauzione, in modo da garantire che il limite normativo non venga superato, neppure nelle peggiori condizioni. Questo è possibile utilizzando un software che evidenzia dove i livelli di campo elettromagnetico risultano maggiori e chi è maggiormente esposto.

Sempre parlando di campi elettromagnetici, ARPAT realizza anche mappe, fotografando l’insieme degli impianti che insistono in una certa zona in modo da potere individuare quali sono i livelli di campo elettromagnetico presente e quali le zone urbane più impattate.

Tutta questa mole di dati serve non solo all’Agenzia ma anche alle Amministrazioni per predisporre il piano antenne in modo da collocare gli impianti tenendo conto di una strategia di progetto.

Queste informazioni ambientali sono anche a disposizione dei cittadini, che possono vedere dove sono state realizzate le misure, i livelli misurati ed i risultati realizzati.


Per quanto riguarda, invece, il rumore, altro tema seguito da ARPAT, misure e modelli sono stati utilizzati per definire i livelli di rumore prodotti a livello stradale, partendo dalle fonti che determinano l’inquinamento acustico, come il numero dei mezzi, la velocità di marcia, la struttura della pavimentazione.

ARPAT è l’unica agenzia ambientale in Italia in grado di descrivere come sono fatte le strade e quali impatti producono, grazie alla strumentazione di cui si è dotata, ad esempio i microfoni da montare in prossimità della ruota, si ricostruisce il rumore presente nella strada e si caratterizza il traffico.
Sempre nell’ambito della misurazione del rumore lungo le principali infrastrutture stradali, l’Agenzia ha realizzato, per conto della Regione Toscana, delle mappe del rumore stradale, per individuare dove siano presenti gli impatti maggiori e definire gli interventi di mitigazione prioritari, agendo sulla pavimentazione stradale o installando barriere acustiche o infissi speciali nelle abitazioni.

ARPAT inoltre è in grado di fornire informazioni anche sul livello di rumore presente nelle aree urbane grazie alle mappe acustiche realizzate, come nel caso di Firenze e di Pisa, in questo modo è possibile conoscere il livello di esposizione al rumore dei cittadini anche nel minimo dettaglio: casa per casa.

Altra rilevante attività è il monitoraggio del rumore negli aeroporti, tema controverso sia a Firenze che a Pisa, dove, prima della pandemia, il traffico aereo era esploso, creando rilevanti problemi di rumore alla cittadinanza, acuiti dalla vicinanza dell’aeroporto alla città, circa 2 km, e dal fatto che la maggior parte dei voli sorvola il centro abitato. Con la pandemia, il problema si è risolto da sé, visto il crollo del numero dei voli e la conseguente drastica riduzione del rumore.

A Pisa, ARPAT ha ricostruito le rotte degli aerei, utilizzando un segnale che viene trasmesso direttamente dall’aereo in grado di fornire utili informazioni sul veivolo, come la posizione e velocità. Lavorando su questi dati è stato possibile ricostruire il numero di volte che un aereo supera i 70 decibel e viene quindi sentito dalla popolazione. Questo lavoro, realizzato specificatamente per l’aeroporto pisano, non è previsto dalla normativa, ma si è scelto di andare oltre gli adempimenti normativi, muovendosi nell’ambito della ricerca e anticipando le norme.

Utilizzando modelli matematici è stato possibile ricostruire il rumore prodotto da ogni aereo, per tutti i voli realizzati nel corso di un anno, ottenendo un quadro d’insieme e ricostruendo l’impatto che si creerebbe con la messa in atto di una serie di procedure tese a ridurre “l’impronta a terra” .

In questo modo è stato possibile simulare diversi scenari, alcuni già realizzati, come l’allungamento della pista che consente all’aeromobile di staccare prima e trovarsi a sorvolare la città ad un’altezza maggiore con una riduzione del rumore di alcuni decibel, altri in via di valutazione da parte della Commissione aeroportuale.


Fonte - http://www.arpat.toscana.it/notizie/arpatnews/2021/193-21/modelli-matematici-applicati-agli-agenti-fisici


sabato 30 ottobre 2021

Zan e Scalfarotto in "ritirata" (l'esibizione pubblica è rimandata sine die)



Il Disegno di Legge Zan e Scalfarotto  sull'omotransfobia, e quant'altro,  se sottoposto al voto della popolazione italiana, racimolerebbe un consenso paragonabile a quello di un Calenda qualsiasi. Gli sconfitti dell'assalto alla riproduzione della specie umana attraverso la cosiddetta "fluidità dei generi" prospettata ai bambini addirittura nell'infanzia, hanno gridato in coro, col sostegno dei soliti media di corte, che il Parlamento ha manifestato la sua arretratezza rispetto a un'Italia vera, già molto più avanti in termini di civiltà. 

Sottopongano questa asserzione a un referendum e poi vediamo. Chiedano anche che cosa ne pensano gli italiani di donne noleggiate per l'utero e lo strazio della separazione, oppure della famiglia omogenitoriale, nella quale al bambino è imposto un unico modello di sesso e negato il modello dei diversi e complementari con cui la natura assicura la continuità e la molteplicità fondamentale a garanzia della vita umana.

Del resto bastano le contraddizioni in cui inciampano. Ho sentito l'emissario siculo di Renzi, Faraone, lamentare che i retrogradi intolleranti che al Senato hanno votato contro il "progettino" di Zan, lo avrebbero fatto "solo per raccattare consensi". Più chiaro di così...?!

Fulvio Grimaldi - https://fulviogrimaldi.blogspot.com/



Musichetta in sintonia: 


mercoledì 27 ottobre 2021

La "buona" fede dell'inquisitore...

 


A che serve la gabbia green...?

E' a protezione di tutta questa falseria pandemica che hanno stretto una gabbia green intorno al nostro corpo, al libero movimento, e alla nostra mente, al libero pensiero. Il corpo fa ancora fatica a liberarsene. Sono pochi coloro che si arrischiano a farsi tirare addosso getti d'acqua che fanno da cazzotti in bocca, gas che ti soffocano e ti danneggiano in profondità, mazzate che rompono ossa.


Ma di chi mai saranno figli, nipoti, pronipoti, stirpe, genìa, derivati, questi qua?

Di Innocenzo III che tra il 1209 e il 1229 si adoperò per togliere dalla faccia della Terra fino all’ultimo cataro (o albigese), cui dava la colpa di essere eretici perchè buoni e giusti dato che rifiutavano di ammazzare esseri umani né esseri animali.

O di un Robespierre a rovescio, visto che lui il terrore e i tagli delle teste li infliggeva a pochi, ricchi e prepotenti, mentre questi qui li esercitano sui tanti, poveri e innocenti?



Come a un drago che non sa dire una parola ma solo sputare fiele incendiario, a questi non riesce di emettere un suono articolato che non sia una menzogna, una truffa, una circonvenzione di incapace. Il resto sono borborigmi.

Ci caschiamo grazie alla nostra assurda fiducia in chi ci sta sopra. Dal maestro, al professore, al sergente, al manager, al ministro, ai presidenti, ai preti di vario rango. Fino a un qualche dio unico, onnipotente, onnisciente, onnibuono, onnicattivo.


Fulvio Grimaldi




lunedì 25 ottobre 2021

Premio Nobel e Premio Sacharov... ovvero "premi di parte" in funzione antirussa



Come era scontato nell’assegnazione del premio Nobel per la Pace al giornalista Muratov e del Premio Sacharov, assegnato dal Parlamento Europeo, al cosiddetto “oppositore principe” Navalny, sono stati seguiti i soliti criteri politici in funzione antirussa.

Se però il premio a Muratov, direttore del periodico “Novaja Gazeta”, spesso  critico nei confronti del governo Putin, è stata comunque assegnata ad un giornalista di un certo spessore (ed infatti Muratov ha persino ricevuto le congratulazioni del governo russo, se pur ammonito a rimanere nei limiti della legge), diverso è il discorso per il piccolo avventuriero Navalny. Come abbiamo scritto più volte Navalny in passato si era distinto come piccolo truffatore, insieme al fratello, nei confronti di una società francese. Per questo fu condannato per sua fortuna con la condizionale.

Successivamente Navalny fondò un piccolo partito razzista di estrema destra dai toni decisamente fascistoidi. Sono note le sue dichiarazioni nei confronti dei cittadini non russi della Federazione Russa, come Ceceni, Cabardini, Balcari, Baschiri, Tatari ed altri gruppi della regione del Caucaso e della Russia meridionale (gruppi che costituiscono minoranze molto importanti e consistenti del paese). Navalny li definì “scarafaggi” da schiacciare, attirandosi persino le critiche di Amnesty International, un’organizzazione ampiamente finanziata dal governo statunitense ed altri governi ed istituzioni occidentali che non è mai stata tenera verso la Russia ed il governo Putin.

Il partitino di Navalny, spacciato per “grande oppositore” in occidente, non è andato nei sondaggi oltre l’1% ed è quasi ignorato dalla maggior parte dei Russi. Non è riuscito nemmeno a presentarsi alle elezioni non avendo avuto il numero di firme necessario.


Dopo l’oscura vicenda del presunto avvelenamento di Navalny (una vicenda da chiarire su cui non è stata mai presentata alcuna prova) in Occidente si intende ancora sfruttare Navalny per stupide provocazioni antirusse; ma l’assegnazione del premio Sacharov – fermamente voluto soprattutto dal Presidente del Parlamento Europeo, Sassoli, specializzato in polemiche antirusse - ha avuto scarsissima eco ed è caduta quasi nel vuoto anche presso i mass media occidentali.
 
Un’operazione smaccata e sostanzialmente inutile che testimonia solo il fatto che la nuova guerra fredda degli ultimi 25 anni - fatta di propaganda, rivoluzioni “colorate” e sanzioni - continua con sempre nuovo vigore.

Vincenzo Brandi

Premi di parte




domenica 24 ottobre 2021

Bologna - Un OM per la pace, un OM per la libertà...

 


23 ottobre 2021.  Raduno in piazza Maggiore  a Bologna h 15.00 /15.15 silenzio h. 15.15/15.30  per canto OM...  il desiderio si partecipare si è acceso e mi ha portato lì nella piazza.  Era piena  di diverse migliaia di persone sedute a pregare in silenzio... poi  si è  levato l'OM  La Sacra sillaba di cui è intriso ogni atomo della creazione e per suo mezzo tutto esiste e vibra. Amici cari è stata un'esperienza stupenda, sentire i brividi e insieme il cuore che si gonfia e subito dopo le lacrime che scendono dagli occhi...

Ma tutta questa gente che chiede prega e vuole libertà, vuole pace, vuole vita vuole poter esser libera di scegliere anche di cosa vivere e di cosa morire, cosa ha di strano? Fino a ieri  lo è sempre stato perché no oggi?... I padri o Nonni e i bisnonni che hanno lottato per i nostri diritti li stiamo rinnegando e proprio chi dovrebbe tutelare queste conquiste sta tradendo... 

Svegliaaaa, ciò per cui si è  lottato se non lo si difende prima o poi ci verrà tolto; e quanto vere sono queste parole oggigiorno.  Ma ho fiducia oggi ho potuto vedere cosa pulsa nel cuore di tanta gente, la voglia che c'è di affermare la propria libertà il diritto di vivere di scegliere come curarsi. 

Il lavoro fatto dai mass media ha ipnotizzato la maggior parte delle persone, si incontrano persone che non fanno che ripetere le parole che sentono in TV.  Ma va bene come ripetevano il 23 ottobre  in piazza Maggiore: OM...

Viva la vita viva tutti noi.


G. F.



sabato 23 ottobre 2021

ITITTEMIDIHGARD - Morti per altre cause... ma dichiarati infetti dal terribile "virus"



Leggere le statistiche dell’istituto superiore della Sanità che a fronte di più di 130.000 morti solo 3783 sono deceduti di COVID in quanto il resto era affetto da due o tre o patologie gravi pregresse  mi fa pensare male.

Quindi? È stato fatto terrorismo mediatico? Siamo governati da pazzi? C’è un disegno che non conosciamo? Forse sarebbe il caso di fare un ragionare logico invece di scannarci e discutere provocando divisioni e liti . Ma una persona logica, dotata di un minimo buon senso non si rende conto anche della incongruenza delle decisioni alle quali ci dobbiamo sottoporre? 

Vi sembra normale che una cassiera di un supermarket non avente il green pass non può essere presente al lavoro ma come cliente può andare a fare la spesa tutte le volte che vuole ed interagire con i colleghi? Vi sembra normale che i dipendenti pubblici devono avere il green pass e agli utenti non viene richiesto?. Ma c'è una logica in tutto questo?

Nuccio Puglisi





Articoli collegati:

"Dei 130.468 decessi registrati dalle statistiche ufficiali al momento della preparazione del nuovo rapporto ISS, solo 3.783 sarebbero dovuti al virus in sé. Una cifra che non giustifica il pandemonio scatenato tra lockdown e green pass. Le 126.000 persone morte nel corso degli ultimi 18 mesi sono morte perché il Covid ha destabilizzato equilibri di salute fragili, forse troppo fragili. Queste erano le persone che avrebbero potuto e dovuto essere messe in sicurezza...” (https://www.paologulisano.com/tutti-morti-di-covid-numeri-per-tenere-in-vita-la-paura/)


giovedì 21 ottobre 2021

"Si vada a nuove elezioni politiche con il sistema proporzionale puro..." la proposta di Giuseppe Altieri


Si dimettano i parlamentari e il governo abusivi  e si  indicano elezioni politiche immediate con sistema proporzionale semplice, come previsto dalla Costituzione. 

Anche in esecuzione della sentenza della Corte Costituzionale 1/2014 che dichiara la legge elettorale maggioritaria incostituzionale, ovvero senza raccolta delle firme per le candidature popolari.

Stop ai Vaccini  sperimentali senza basi scientifiche, inutili e pericolosi.
Stop alle museruole di sottomissione illogica, inutili, inquinanti e pericolose per la salute.
Stop a Tamponi antiscientifici e non diagnostici, strumento di stress sociale inutile, pericoloso, ed inquinante.
Stop al Traffico di presidi sanitari inquinanti e pericolosi, utili agli affari delle multinazionali farmaceutiche.
Stop al Complotto Vaccinale per Induzione Depopolazione.


Salviamo il popolo italiano.
Salviamo la nostra cultura dalla sottomissione globalizzata.
Con 20 miliardi si costruiscono 30.000 terapie intensive per curare tutta l'Italia… la Germania ne ha 25.000 (noi meno di 10.000)...

Invece, i politici ricattati (... del "ce lo chiede l'Europa"...) han buttato 500 miliardi di economia per lock down e norme assurde antiscientifiche, senza alcun risultato, raggiungendo il record mondiale dei morti di Covid e di Cancro, in particolare di quelli infantili (fonte OMS)...
Oltre ai 200 miliardi spesi per interventi sanitari inutili e controproducenti, ristori ai ristoratori falliti, casse integrazioni, ecc… indebitando l'Italia fino al collo!

No a ogni forma di violenza!
Si ripristini la democrazia, come chiede la Costituzione della Repubblica Italiana.

Liberiamo l'Italia,  tutti insieme…

Il Male ha esaurito il suo compito… trionfi il Bene!



Giuseppe Altieri, agroecologo


mercoledì 20 ottobre 2021

Ora è tempo di democrazia diretta e di bioregionalismo...



La democrazia elettiva è agli sgoccioli... ormai meno della metà degli elettori si reca alle urne, segno di un totale scollamento tra la politica e la società. Ricordando anche che, nell’attuale democrazia elettiva, l’unico strumento di sovranità formale in mano al cittadino è il voto, un gesto di pochi minuti esercitato, accumulando sia le elezioni comunali, che regionali, che nazionali, che europee, in media meno di una volta all’anno.

È una cosa un po’ limitante, per degli esseri basati sul continuo dialogo, fare una croce ogni tot centinaia di giorni? Forse ciò  ha contribuito all’alienazione della popolazione dalla politica.

Primo segnale del malfunzionamento  del sistema  democratico attualmente in vigore  è l'inefficienza del metodo  giuridico e della  giustizia (sempre voluta dal potere politico ovviamente) che con il continuo ricorso a multe e sanzioni  si prepara a diventare una fonte di  entrata aggiuntiva per gli “amministratori” che ci governano... e lo vediamo già nel fatto che il cittadino per ottenere "giustizia" deve sobbarcarsi le spese di querele di parte… mentre –ad esempio- le multe,  le pene tributarie e le ammende (a favore degli “amministratori”) sono l’unica cosa che funzioni. Questo sistema legislativo, farraginoso, petulante, burocratico e  iniquo è solo un  modo per spremere i cittadini e consentire a chi è ricco di continuare ad esserlo.

Ma torniamo alla “democrazia”, forse in Italia gli ultimi veri politici “democratici” sono stati Aldo Moro e Bettino Craxi… Sembra strano l’abbinamento… eppure Aldo Moro tentò di unire le forze democratiche, con il compromesso storico, e Bettino Craxi ebbe il torto di opporsi a Sigonella… E questo spiega anche perché Aldo Moro finì  cadavere in una Renault e Bettino Craxi esule ad Hammamet…  Ma il fatto ultimo che ha sancito uno scollamento finale fra il popolo, che elegge  la sua rappresentanza parlamentare, e l’esercizio democratico,  è stata la Legge elettorale  che ha stabilito chi  nomina i deputati od i senatori, ovvero i capibastone dei partiti,  questo con l‘accordo di destra e sinistra (infatti  nessun governo ha tentato di cambiarla).

Il potere  di  “indicazione” di chi ci governa  non è più, nemmeno nell’apparenza formale,  un fatto politico (o ideologico) ma è il risultato di  uno strapotere “altro” che copre tutto l’ambito sociale e culturale, essendo basato sulla capacità di “convincimento” delle masse,  sulla creazione di   umori  e sulla pubblicità elettorale,  saldamente in mano ai poteri economici (vedi Tv, giornali, radio, cinema, editoria, mode, etc.  e  anche il web).


Insomma la “democrazia della minoranza” (od oligarchia)  è un dato di fatto, e questa minoranza è semplicemente quella che è “in grado” di gestire il potere, si tratta di  una minoranza astuta e speculativa, una minoranza che sa come spiegare al popolo ciò che deve essere fatto per il suo bene. E non è vero che questa stretta minoranza sia in disaccordo  al suo interno (ovvero che esistano fazioni avverse che spingono per una soluzione o per l’altra) e la prova è stata dimostrata negli ultimi anni di  Governo, e nell’avvicendarsi delle due compagini apparentemente opposte, con il fatto che le leggi promulgate   dal Centrodestra  vengono poi  fatte proprie e “migliorate” (in senso dispregiativo) dal Centrosinistra, e viceversa. Sino a giungere all'attuale "governissimo"  di Mario Draghi, del tutti dentro...

Oggi assistiamo però al degrado sempre più forte della qualità di vita sul pianeta Terra, anzi c’è il rischio sempre più evidente che la vita umana possa scomparire, in seguito all’inquinamento, alla sovrappopolazione, alla sfruttamento cieco delle ultime risorse vitali, etc. etc. La vita è a rischio di sopravvivenza… e sapete chi dovrebbe  modificare questo stato di cose? Paradossalmente sono gli stessi poteri che hanno condotto  sin’ora  l’umanità alla rovina… solo i potenti che stanno dietro alle quinte e che vivono anch’essi sul pianeta (e quindi hanno iniziato ad aver paura per la loro incolumità e discendenza)  che vorrebbero arrestare questo processo distruttivo diabolico… ma  per farlo devono essi stessi rinunciare a  voler ulteriormente determinare il futuro del mondo, poiché il loro metodo è viziato, dall’egoismo e dalla cecità dell’interesse privato….

Il dramma è che a forza di  indirizzare le masse questi potenti sono riusciti a creare un inebetimento generale, un abbassamento dell’intelligenza umana ed ora i controllati tendono a diventare  anch'essi “controllori” di se stessi…  

Strano nevvero? Ed ora che fare? Semplice: “occorre circoscrivere l’incendio”  e rimboccarsi le maniche ripartendo da zero, dalla “democrazia diretta”… quella delle piccole comunità e delle bioregioni.  La “civiltà dei consumi”  e del globalismo  è finita….  Andiamo verso la civiltà dell’ecologia profonda del bioregionalismo e della spiritualità laica (a tal proposito leggasi: https://www.vorrei.org/persone/11050-post-utopie-la-spiritualita-laica-il-bioregionalismo-e-l-ecologia-profonda.html ).

Paolo D’Arpini



lunedì 18 ottobre 2021

Trieste. Draghistan... e pompe al veleno



Dopo aver patrocinato pomposamente una manifestazione che si dichiarava antifascista, il governo è andato a Trieste con il volto (e gli idranti) di Pinochet. Quegli idranti non stanno soltanto colpendo i pacifici manifestanti con cui abbiamo diviso il pane. Stanno battezzando il nuovo regime del Draghistan.
Lamorgese non aveva sciolto un mega-rave noto a tutti da giorni perché voleva evitare "disordini".

Lamorgese a Roma non ha sbarrato la strada alla manovalanza di mazzieri di Forza Nuova perché asseriva di "temere conseguenze sull'ordine pubblico" e quindi ha lasciato che la sede della Cgil fosse devastata in favore di telecamera.
Lamorgese ha però pensato bene di inviare manganelli per sciogliere brutalmente un presidio di lavoratori che volevano la revoca di un provvedimento unico al mondo che limita i diritti fondamentali.

Prodi parla di "Pass che l'Europa ci invidia". Credo che ora l'Europa inorridirà di fronte all'avventurismo di queste classi dirigenti politiche, economiche e sindacali irresponsabili, che dopo aver accompagnato trent'anni di declino della nostra Repubblica, oggi la irregimentano in uno stato autoritario.

Costruiamo l'Alternativa alla catastrofe!

Pino Cabras

Espulso dal M5S annuncia una Alternativa



Nota d'agenzia: https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2021/10/18/green-pass-sgomberati-con-gli-idranti-manifestanti-al-porto-di-trieste_2a0871b1-580c-4e84-9fd6-d49d22cda992.html

domenica 17 ottobre 2021

Sempre caro mi fu quest'ermo... gas...

 


Stiamo assistendo all'aumento dei prezzi. Significativo anche. Non ci vuole molto a capire che se negli ultimi due anni Stati Uniti ed Europa hanno stampato più carta moneta che mai (nemmeno i più informati penso siano in gradi di quantificare il fenomeno) prima o poi l'nflazione che ne è stata determinata ci si riversi addosso.

Fra i vari aumenti sotto i riflettori oggi c'è l'aumento del gas (non solo, ma soprattutto).

Metto all'attenzione una sintetica analisi, data da un lavoro del gruppo NO NATO, che si basa su elementi che ciascuno può verificare con un minimo di memoria e di pazienza.

Giorgio Stern





DIETRO IL CARO-BOLLETTE


https://assets.change.org/photos/3/xt/iw/qnxtIwvpkBgmfzX-128x128-noPad.jpg?1523307253


Comitato promotore della campagna #NO GUERRA #NO NATO


L’esplosione dei prezzi del gas è dovuta non semplicemente alla crescita della domanda e al calo dell’offerta, ma a un intreccio di fattori finanziari, politici e strategici.

Washington preme sull’Unione Europea perché si sganci dalla «dipendenza energetica» dalla Russia, che la rende «ostaggio» di Mosca. Calano di conseguenza i contratti a lungo termine, che permettono di importare nella UE dalla Russia gas a prezzi bassi e costanti, mentre aumentano gli acquisti di gas sui mercati dominati da potenti gruppi finanziari che speculano nelle Borse merci sui prezzi di gas e petrolio, e di altre materie prime, acquistandone enormi quantità con contratti futures.  La loro strategia è quella di far lievitare i prezzi delle materie prime per rivendere i futures a un prezzo più alto.

Solo la Borsa merci statunitense Chicago Mercantile Exchange effettua 3 miliardi di contratti l’anno per l’ammontare di un milione di miliardi di dollari: oltre dieci volte il valore del pil mondiale, ossia del valore reale prodotto in un anno nel mondo.

Contemporaneamente, gli USA premono sui paesi europei perché sostituiscano al gas russo gas naturale liquefatto (GNL) estratto negli USA da scisti bituminosi con una tecnica ambientalmente distruttiva. Il GNL è molto costoso e, per entrare nel mercato, ha bisogno che il prezzo generale del gas si mantenga ad alti livelli.

Vi è inoltre la «guerra dei gasdotti», che noi italiani abbiamo già pagato a caro prezzo quando nel 2014 l’amministrazione Obama ha bloccato il South Stream che avrebbe portato in Italia gas russo a basso prezzo.

La Russia ha aggirato l’ostacolo con il TurkStream che, attraversato il Mar Nero, prosegue nei Balcani per rifornire Serbia e Croazia. L’Ungheria (membro della Nato, come la Croazia) ha firmato due contratti per l’importazione di gas russo per 15 anni. 

Washington risponde non solo sul piano economico, ma su quello politico e strategico. La Polonia ha annunciato che non importerà più gas russo, ma GNL dagli USA.

giovedì 14 ottobre 2021

Trieste, 15 ottobre 2021 - Sciopero dei portuali uniti per un porto libero dalla carta verde

 

















🟣 A Trieste siamo riusciti in qualcosa di bello ed inedito: rimettere al centro dei dibattiti la solidarietà tra le persone e tra lavoratori/lavoratrici.

📢 Dopo un anno e mezzo in cui ci hanno colpevolizzato dividendoci tra bravi e cattivi, tra vax e no-vax, rifiutiamo che le responsabilità vengano calate ancora verso il basso: Il green pass è uno strumento illegittimo e un antecedente pericoloso, fermiamolo assieme!

✌🏼 I media stanno creando un clima di tensione per il 15, continuiamo invece unite con l’energia positiva che ha caratterizzato i cortei di Trieste dell’ultimo mese e mezzo: bisognerà essere molte persone per riuscire a percorrere quest’ultimo passo!

🧰 Dal punto di vista lavorativo: domani alcune categorie potranno avvalersi dello sciopero, altre della mancata presentazione del GP per essere “assenti ingiustificati”. Qui un piccolo vademecum: come comportarsi il 15 ottobre.

🟣 Unite/i assieme e solidali, ci vediamo il 15 ottobre 2021: no discriminazioni, no green pass!



Altro materiale su https://nogreenpasstrieste.org/

AFGHANISTAN: I LUPI SI RIUNISCONO PER “SALVARE” GLI AGNELLI



Il governo Draghi si è dato molto da fare per organizzare una riunione del G20, cioè dei rappresentanti dei 20 paesi più ricchi del mondo per decidere una qualche forma di intervento – che si suppone solo economico ed “umanitario” – per far fronte alla situazione drammatica in cui si trova l’Afghanistan.

L’iniziativa ci induce a considerazioni ironiche e sarcastiche, temperate solo dall’obiettiva situazione tragica di quel paese. Si dovrebbero sedere intorno ad un tavolo i paesi del G20, cioé proprio quegli stessi paesi che hanno provocato il disastro. Ѐ come se degli incendiari si riunissero per parlare di come sedare un incendio, o se un branco di lupi si sedesse a congresso per parlare di come salvare degli agnelli in pericolo. Alcuni paesi invitati si sono - però - già defilati ed invieranno solo delle delegazioni di seconda fascia, come la Cina e la Russia che invieranno solo ministri degli esteri o sottosegretari, ma non i presidenti dei rispettivi paesi.

La situazione dell’Afghanistan è frutto delle passate politiche dei paesi occidentali – in particolare degli USA – che hanno abbattuto l’unico governo riformista e progressista che cercò di modernizzare il paese tra il 1978 ed il 1992. Ciò è stato ottenuto finanziando bande di integralisti islamici estremisti ed ignoranti, predecessori degli attuali Talebani, con l’aiuto del Pakistan e dell’Arabia Saudita (i due paesi più reazionari del mondo) e la partecipazione attiva dell’organizzazione Al Qaida guidata da Bin Laden.

Negli ultimi 20 anni gli USA ed i paesi della NATO hanno cercato di impossessarsi dell’Aghanistan per trasformarlo in una loro base strategica in Asia, ma hanno fallito lasciando solo una scia di morti e distruzioni. Non è stato costruito nulla di buono. È stato solo creato un governo collaborazionista, fantoccio e corrotto che si è squagliato non appena le truppe della NATO hanno lasciato il paese. Tuttavia non si può parlare di una vera sconfitta degli imperialisti USA-NATO, perché hanno sempre a disposizione un piano B: se non possono controllare un paese lo distruggono in modo che non possa avere uno sviluppo indipendente o allearsi ai loro concorrenti, come Russia e Cina. È ciò che è successo ad esempio in Libia, il paese più ricco dell’Africa ai tempi di Gheddafi. Solo che Gheddafi pretendeva di aiutare i movimenti anticolonialisti africani e di creare una Banca Africana che avrebbe spiazzato la finanza occidentale, il Fondo Monetario internazionale ed il Franco Francese ancora usato nell’Africa Occidentale. Questo gli aveva fruttato le lodi aperte del leggendario Nelson Mandela, da lui aiutato nel momento più difficile, ma gli è costata la vita. Ora la Libia è completamente distrutta, abbandonata dalla metà della sua popolazione e percorsa da bande armate in conflitto. Lo stesso è per la Siria, ancora occupata in buona parte da truppe statunitensi e turche e sottoposta a pesantissime sanzioni che affamano la popolazione (anche da parte dell’Italia). Lo stesso è accaduto in Iraq, Somalia e tanti altri paesi.

Oggi si prevedono tempi durissimi per la popolazione afghana. I Talebani sono solo degli ignoranti fanatici provenienti dalle zone rurali più arretrate dell’Afghanistan centro-meridionale abitata dall’etnia Pashtun o dai campi-profughi afghani in Pakistan. Non sono affatto dei “rivoluzionari” come qualcuno poco avveduto li vuol far passare. Possono offrire solo versetti del Corano appresi nelle scuole coraniche da cui provengono, la distruzione di statue e strumenti musicali considerati pagani, e una repressione feroce delle donne tenute nell’ignoranza e vendute bambine dalle famiglie patriarcali al migliore offerente. Il personale più moderno e acculturato e le donne più evolute, che comunque hanno potuto godere di qualche vantaggio durante l’occupazione occidentale e che potrebbero assicurare un certo progresso al paese, o sono in fuga, o si nascondono, o cercano di sopravvivere con espedienti. Non sarà certamente il G20 organizzato da Draghi a portare a qualche soluzione ragionevole per quel disgraziato paese.

Vincenzo Brandi


lunedì 11 ottobre 2021

Cosa c'entra il green pass con la lotta alla pandemia?



La lotta contro il Green Pass è parte della lotta contro la gestione criminale della pandemia da parte dei gruppi imperialisti e delle loro autorità!

La loro gestione criminale della pandemia è fatta:

sia di aspetti che i gruppi imperialisti hanno creato prima che la pandemia da Covid-19 scoppiasse (premessa per questa e altre pandemie passate e future):

- riduzione e privatizzazione del sistema sanitario nazionale strappato dalle masse popolari durante la prima ondata;

- privatizzazione del settore che mette a punto, produce e distribuisce farmaci;

- privatizzazione della ricerca scientifica e asservimento di essa ai capitalisti ognuno alla caccia del suo profitto;

- indifferenza per la manutenzione del territorio e la cura del rapporto uomo-insediamenti umani-infrastrutture con il resto della natura (animali, vegetazione, foreste, ecc.);

sia di aspetti che i gruppi imperialisti hanno messo in opera quando la pandemia da Covid-19 è scoppiata:

- preminenza della continuità nella produzione di merci (il profitto dei capitalisti prima di tutto) rispetto alle misure di prevenzione del contagio (isolamento, ecc.);

- indicazioni contraddittorie legate a interessi di gruppi imperialisti in contrasto tra loro e sfiducia (indifferenza, rassegnazione, fatalismo, ignoranza e comportamenti irrazionali) che esse hanno generato nelle masse;

- rispetto dei brevetti e del mercato dei vaccini.

Il Green Pass serve a rafforzare il controllo e l’oppressione contro i lavoratori. È una lotta da associare a quella contro l’abolizione del blocco dei licenziamenti, contro l’obbligo di fedeltà aziendale, contro la violazione dei risultati dei referendum (acqua, energia nucleare e simili).

Noi comunisti dobbiamo

1. fare anche della lotta contro il Green Pass lo spunto per moltiplicare (in particolare nelle aziende private e pubbliche) Organizzazioni Operaie e Popolari, rafforzarle e coordinarle,

2. favorire la confluenza del movimento contro il Green Pass con la mobilitazione lanciata dal Consiglio di Fabbrica della GKN per mettere fine allo smantellamento in corso in ogni parte d’Italia dell’apparato produttivo di beni e persino di alcuni servizi,

3. orientare ogni mobilitazione popolare verso la cacciata del governo Draghi e per la costituzione del Governo di Blocco Popolare.

Come ben dice il Collettivo di Fabbrica della GKN “dobbiamo riprenderci le piazze. Dobbiamo rimettere al centro il dualismo tra chi licenzia e chi viene licenziato, tra chi frutta e chi viene sfruttato, tra chi delocalizza e chi difende le fabbriche, tra chi lotta per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro e nella società e chi in nome del profitto mette a rischio ogni giorno le nostre vite. Fuori i fascisti dalle nostre sedi e dalla società, riprendiamoci le piazze”. In sintesi, come ha insegnato Dimitrov, essere avanti a tutti nel mobilitare le masse popolari contro il regime! Così si impedisce anche che reazionari e fascisti alla Salvini, Meloni, Fiore e altre canaglie simili acquistino un qualche credito fingendo di fare propri gli interessi delle masse popolari.

Delegazione del (nuovo)PCI  - delegazione.npci@riseup.net