La lotta contro il Green Pass è parte della lotta contro la gestione criminale della pandemia da parte dei gruppi imperialisti e delle loro autorità!
La loro gestione criminale della pandemia è fatta:
sia di aspetti che i gruppi imperialisti hanno creato prima che la pandemia da Covid-19 scoppiasse (premessa per questa e altre pandemie passate e future):
- riduzione e privatizzazione del sistema sanitario nazionale strappato dalle masse popolari durante la prima ondata;
- privatizzazione del settore che mette a punto, produce e distribuisce farmaci;
- privatizzazione della ricerca scientifica e asservimento di essa ai capitalisti ognuno alla caccia del suo profitto;
- indifferenza per la manutenzione del territorio e la cura del rapporto uomo-insediamenti umani-infrastrutture con il resto della natura (animali, vegetazione, foreste, ecc.);
sia di aspetti che i gruppi imperialisti hanno messo in opera quando la pandemia da Covid-19 è scoppiata:
- preminenza della continuità nella produzione di merci (il profitto dei capitalisti prima di tutto) rispetto alle misure di prevenzione del contagio (isolamento, ecc.);
- indicazioni contraddittorie legate a interessi di gruppi imperialisti in contrasto tra loro e sfiducia (indifferenza, rassegnazione, fatalismo, ignoranza e comportamenti irrazionali) che esse hanno generato nelle masse;
- rispetto dei brevetti e del mercato dei vaccini.
Il Green Pass serve a rafforzare il controllo e l’oppressione contro i lavoratori. È una lotta da associare a quella contro l’abolizione del blocco dei licenziamenti, contro l’obbligo di fedeltà aziendale, contro la violazione dei risultati dei referendum (acqua, energia nucleare e simili).
Noi comunisti dobbiamo
1. fare anche della lotta contro il Green Pass lo spunto per moltiplicare (in particolare nelle aziende private e pubbliche) Organizzazioni Operaie e Popolari, rafforzarle e coordinarle,
2. favorire la confluenza del movimento contro il Green Pass con la mobilitazione lanciata dal Consiglio di Fabbrica della GKN per mettere fine allo smantellamento in corso in ogni parte d’Italia dell’apparato produttivo di beni e persino di alcuni servizi,
3. orientare ogni mobilitazione popolare verso la cacciata del governo Draghi e per la costituzione del Governo di Blocco Popolare.
Come ben dice il Collettivo di Fabbrica della GKN “dobbiamo riprenderci le piazze. Dobbiamo rimettere al centro il dualismo tra chi licenzia e chi viene licenziato, tra chi frutta e chi viene sfruttato, tra chi delocalizza e chi difende le fabbriche, tra chi lotta per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro e nella società e chi in nome del profitto mette a rischio ogni giorno le nostre vite. Fuori i fascisti dalle nostre sedi e dalla società, riprendiamoci le piazze”. In sintesi, come ha insegnato Dimitrov, essere avanti a tutti nel mobilitare le masse popolari contro il regime! Così si impedisce anche che reazionari e fascisti alla Salvini, Meloni, Fiore e altre canaglie simili acquistino un qualche credito fingendo di fare propri gli interessi delle masse popolari.
Delegazione del (nuovo)PCI - delegazione.npci@riseup.net
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