lunedì 16 luglio 2012
Illuminati e sicari dell'economia d'assalto.. ed il perdurare del killeraggio economico nel sistema finanziario mondiale
Il programma radiotelevisivo "democracy now!" amy goodman ha intervistato john perkins, il quale dal 1971 al 1981 ha lavorato per la società di consulenza internazionale chas t. main, nella quale svolgeva il ruolo di "sicario economico"; come egli stesso spiega.
l'interessante intervista originale è visitabile su http://www.democracynow.org/article.pl?sid=07/06/05149254 . si tratta di uno degli ex esecutori di controllo politicoeconomico usa nel mondo che ne descrive i metodi. perkins ha deciso di parlare dopo una crisi di coscienza, impressionato tra l'altro dal fatto che i metodi di distruzione economica delle grandi corporations usa si stanno rivolgendo, dopo che contro il "Terzo mondo", anche contro il "primo"; fatto che abbiamo tutti davanti agli occhi con la vorace distruttiva politica degli "illuminati" e dei loro complici.
le spiegazioni di perkins si possono trovare anche sui suoi libri: confessions of an economic hit man, the secret history of american empire, ed altri.
amy goodman "prima di addentrarci nella questione, definiamo il concetto di 'sicari economici', a beneficio di coloro che non hanno mai sentito la sua descrizione, nè tanto meno la descrizione che lei dà di sè stesso in quanto tale, vuole spiegare che cosa intende?".
john perkins "in verità credo sia corretto affermare che fin dai tempi della seconda guerra mondiale noi sicari economici abbiamo operato per la creazione del primo impero veramente globale, e, diversamente dagli altri imperi della storia, lo abbiamo fatto principalmente senza avvalerci dei militari, bensì tramite raffinatissime operazioni economiche. noi operiamo secondo numerose modalità, tuttavia la più comune è forse quella secondo la quale individuiamo un paese del terzo mondo che dispone di risorse ambite dalle nostre corporazioni, ad esempio il petrolio, quindi predisponiamo un ingentissimo prestito da parte della banca mondiale o di una delle sue organizzazioni affiliate. in realtà il denaro non arriva mai al paese in questione, bensì alle corporazioni statunitensi, le quali allestiscono progetti per grandi infrastrutture, reti elettriche, bacini industriali, porti, autiostrade, opere che avvantaggiano alcuni facoltosi ma non procurano alcun beneficio alla povera gente. i overi non hanno accesso alle reti elettriche nè hanno la preparazione per ottenere lavoro presso i bacini industriali, tuttavia essi e l'intero paese si ritrovano sulle spalle questo enorme debito, talmente consistente che il paese non sarà in grado di saldarlo. in questa fase del processo, noi sicari economici ci presentiamo nel paese in questione dicendo 'attenzione, ci dovete un sacco di denaro. non potete saldare il vostro debito, quindi dovete darci qualcosa'".
* penso sia chiaro fin dalle prime battute come la dinamica descritta corrisponda abbondantemente alle descrizioni date da josef akermann, direttore deutsche bank, intervistato dalla stampa russa, quando ha descritto le tecniche di strangolamento dell'economia di fmi, banca mondiale, rotschild, rockfeller e loro associati, bce inclusa, spiegando che il loro perverso progetto è semplicemente la conquista del mondo, e che per fermare questi criminali è necessario dare pubblicità allo svelamento delle loro azioni, cosa che essi tempono molto. alla faccia di tutti i rompiscatole che cercano di screditare i cosiddetti "complottisti". a parte il fatto che il termine complottista indica chi prepari un complotto, non chi lo denuncia, solo gli ingenui o i mascalzoni compromessi possono credere che esso non esista. spesso sono persone che di dichiarano "contro la mafia", ma si spaventano di fronte alla vera grande mafia di stato, militare e bancaria, probabilmente perchè angosciati all'idea di ammettere che le istituzioni sono la più grande e più violenta mafia, ma per molte persone le istituzioni sembrano così rassicuranti, come una grande mamma, come una grande protettiva chiesa laica, ci sarebbe da descrivere interi trattati di psicopatologia a questo rigurado.
appare anche evidente la tecnica mafiosa della costruzione del furto spacciato per debito, la stessa tecnica che attraverso la bce è messa in atto contro i popoli europei, nel progetto delinquenziale di schiacciarli sotto il giogo della tirannide bancaria. un progetto sempre più evidente, specialmente dopo l'operazione mafiosa ai massimi livelli emersa quando i capibastone del g8 hanno eliminato due governi eletti (nonostante la presenza di leggi truffa elettorali killer in italia), sostituendoli con i picciotti della mafia bancaria a roma e ad atene.
ag " ci racconti la sua storia. come è diverntato un sicario economico?".
jp "una volta laureatomi presso la business school della boston university sono stato reclutato dalla national security agency, l'organizzazione di spionaggio più estesa e forse più segreta".
ag "a volte la gente pensa che sia la cia, ma la nsa è assai più estesa".
jp " già, è di gran lunga più estesa. o almeno lo era all'epoca. ed è molto, molto segreta. circolano numerose voci. sappiamo moltissimo della cia, almeno credo, ma pochissimo della nsa, la quale sostiene di occuparsi solo di crittografia, codifica e decodifica dei messaggi, tuttavia in realtà sappiamo benissimo che abbiamo a che fare con soggetti che hanno intercettato le nostre conversazioni telefoniche. questa storia è venuta fuori di recente. sono una organizzazione davvero segreta. durante l'ultimo anno al college mi sottoposero ad una serie di test con il poligrafo e psicologi. ritengo corretto affermare che mi abbiano considerato un potenziale valido sicario economico. infine individuarono alcuni punti deboli del mio carattere che li avrebbero messi abbastanza agevolmente in grado di agganciarmi, di reclutarmi. credo che potrei definire tali punti deboli le principali droghe della nostra cultura: denaro, potere e sesso. chi di noi non subisce l'influsso di almeno uno di esse ? all'epoca, io ero schiavo di tutte e tre. quindi, incoraggiato in tal senso dalla national security agency entrai a far parte dei peace corps. trascorsi tre anni in ecuador vivendo assieme a popolazioni indigene amazzoniche e andine, popolazionei che all'epoca cominciavano a lottare contro le compagnie petrolifere, come d'altronde continuano a fare tutt'ora. di fatto, la più imponente causa legale di carattere ambientale della storia è appena stata intentata da queste popolazioni contro texaco e chevron. si trattò di un addestramento incredibilmente valido per quanto ero in procinto di fare. quindi, mentre facevo ancora parte dei peace corps, venni reclutato da una corporazione statunitense privata denominata charles t. mann, una società di consulenza di boston con circa 2.000 dipendenti, società di 'bassisimo profilo' la quale svolgeve una tremenda mole di lavoro che, come arrivai a capire, era quello dei sicari economici, così come lo ho descritto in precedenza. questo è il ruolo che iniziai a rivestire, e, alla fine, , in un certo qual modo, arrivai ai massimi livelli dell'organizzazione in qualità di economista capo.
* ci sono parecchie osservazioni interessanti in questa descrizione. avrete notato, tra l'altro, il curioso fatto che perkins abbia iniziato la sua carriera come mebro di un "peace corp". questo richiamerà facilmente alla mente le "Operazioni di pace" italiane e nato, tutte sotto la direzione usa. la pace è, giustamente, un concetto affascinante, quindi se volete fare la guerra, economica o militare che sia (due faccie della stessa medaglia, dopotutto) non dovrete far altro che chiamarla "Pace". la gente si sentirà rassicurata, ed agirete con comodo. in questo momento, i criminali sicari prezzolati nato stanno ancora mitragliando e bombardando afghanistan e libia da essi stessi invasi: per la "Pace", naturalmente. "hanno fatto un deserto e lo hanno chiamato pace", ricordate ? dai tempi dell'antico impero romano le tecniche sono state raffinate, non cambiate, niente di nuovo sotto il sole, se non il perfezionamento tecnologico e metodologico. naturalmente non è il caso di fare di ogni erba un fascio, ed è verosimile che molte associazioni per la pace siano animate da intenzioni sincere, tanto quanto è verosimile che se sono di nazioni occidentali siano infiltrate da provocatori e strumentalizzatori.
come appare, ed apparirà sempre più chiaro nel corso dell'intervista, gli istituti di "consulenza" economica internazionali non sono altro che delle cosche mafiose appoggiate dai governi e dai servizi segreti (quando non, nei casi più gravi, dall'esercito) per imporre "offerte che non si possono rifiutare".
naturalmente, una ovvia ed evidente indicazione è quella di non avere mai fiducia nelle proposte delle multinazionali, delle aziende usa, degli istituti finanziari internazionali, le cui iniziative, come quelle dei prestiti e degli incentivi per lo sviluppo, sono sempre finalizzate al proprio arricchimento a danno dei contraenti. non si può definire "prestito" l'erogazione di fondi finalizzati a pagare le multinazionali che faranno lavori già programmati, questi non sono aiuti ai popoli, bensì, al contrario, finanziamenti alle multinazionali attraverso rapina dei popoli. e quale migliore mezzo che servirsi del governo, attraverso l'intimidazione e la corruzione ? tuttavia, è possibilissimo rifiutare la minaccia. questo è quanto fecero ad esempio il burkina faso di thomas sankara, l'ecuador di rafael correa e alejandro olmos gaona. e quanto, finora, non riescono ancora a fare gli italiani, ipnotizzati dalla propaganda goebblesiana di regime tirannico bancario. la cosiddetta "antipolitica" è, in effetti, nelle istituzioni, nella usurpazione sistematica del potere da parte delle elites finanziarie attraverso lo strumento governativo. non c'è di che stupirsi, del resto: si tratta, a ben vedere, delle tecniche del "sim" (sistema imperiale delle multinazionali) descritte a suo tempo dai comunicati delle italiane brigate rosse.
Vincenzo Zamboni
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