Catafalco del Sacro Pitale
Un avvenimento di grande successo è stato il
recupero del PITALE di Martin Lutero. Questo ritrovamento è avvenuto in
Germania, precisamente a Wittenberg, in una casa che si ritiene esser stata
abitata dal noto rivoluzionario ( e che rivoluzione!!!)Si è subito detto che
quel PITALE è il luogo di nascita del PROTESTANTESIMO (Si potrebbe chiamare,
volendo, anche PITALESIMO!).
Stephan Rhein direttore della Stiftung
Luthergedenkstatten, prestigiosa istituzione culturale della città
di Wittenberg, ha dichiarato che Lutero soffriva di stitichezza. (Niente di
male. NON è il solo! Anzi,lo commiseriamo! Se pensiamo che i papi e i loro sodali
non potevano essere stitici per tutto quello che ingozzavano giornalmente, il
buon monaco agostiniano era stitico di sicuro a causa dei digiuni e delle
privazioni che si imponeva nella sua ricercata santità....).
E perciò, anche per
la sincerità che lo caratterizzava, il monaco ha scritto anche di aver messo a
punto la sua dottrina < in cloaca>. Lutero fu uomo del Rinascimento
italiano: rigettò la dottrina scolastica, criticò a fondo gli scandali e la
corruzione di Roma riuscendo a non farsi bruciare. Era già tanto!
MA NON QUESTO IL PUNTO. Noi vogliamo
sottolineare come una riflessione che è diventata RELIGIONE, con la nascita e lo
sviluppo di Sètte ultra fanatiche che a tutt'oggi minacciano il mondo come i
sionisti cristiani d'America,sia stata fatta mentre l'autore PONZAVA sul pitale
in attesa della sospirata evacuazione.Non abbiamo nulla contro le funzioni che
il prelato cercava di esplicare mentre meditava e creava la sua religione. Si
tratta di funzioni nobili come tutte le altre che riguardano la nostra
corporeità. NOI ci limitiamo soltanto a suggerire quanto l'aspetto naturale di
una religione possa essere occultato dai sacerdoti di quella religione, tutti
tesi a nascondere al "popolaccio" la realtà UMANA, esclusivamente UMANA da cui
questa PROMANA, per far credere che tutto sia nato dalla mente di Dio.
Similmente, i Vangeli nascondono tutti gli aspetti meramente naturali
attribuibili a Gesù ed ai suoi parenti. (Meno la trasmutazione dell'acqua in
vino... avrà bevuto anche lui, immaginiamo....).
Noi non diciamo che
avrebbero dovuto essere manifestati e scritti anche questi (marginali)
connotati, ma sosteniamo che INTENZIONALMENTE, ed a fini mistificatori, sono
stati sottaciuti. Lasciamo ad altri ulteriori considerazioni sul caso.
ESEMPLARE!
Giorgio Vitali
Nota aggiunta
"Ultimamente un giudizio da idiota in historicis,
una frase dell’estetologo svevo Vischer, per fortuna oggi defunto, fece il giro
dei giornali tedeschi come «verità», a cui ogni tedesco doveva dire sì:
«Il Rinascimento e la Riforma congiunti costituiscono un tutto – la
rinascita estetica e la rinascita morale». Di fronte a frasi del genere
io perdo la pazienza e mi viene la voglia, lo sento perfino come dovere, di dire
una volta ai Tedeschi tutto quello che hanno sulla coscienza. Hanno
sulla coscienza tutti i grandi delitti contro la civiltà degli ultimi quattro
secoli! … E sempre per la stessa ragione, per la loro
intima vigliaccheria davanti alla verità, per la loro falsità divenuta
istinto, per «idealismo» … I Tedeschi hanno fatto perdere all’Europa il suo
raccolto, il senso dell’ultima grande epoca, l’epoca del Rinascimento,
nel momento in cui un ordine di valori superiori, i valori aristocratici, che
dicono sì alla vita, che garantiscono l’avvenire, erano arrivati alla vittoria,
sostituendosi ai valori opposti, i valori del declino – e penetrando persino
negli istinti di coloro che su quei valori poggiavano! Lutero, questo monaco
fatale, ha restaurato la Chiesa e, quel che è mille volte peggiore, il
cristianesimo, nel momento in cui questo soccombeva … Il cristianesimo,
questa negazione della volontà di vita divenuta religione! … Lutero, un
monaco impossibile, che appunto per questa sua «impossibilità» attaccò la Chiesa
e – in conseguenza! – la restaurò … I cattolici avrebbero tutte le ragioni di
fare feste e rappresentazioni in nome di Lutero … Lutero – e la «rinascita
morale»! Al diavolo tutta la psicologia! – Non c’è dubbio, i Tedeschi sono
idealisti. – Per due volte, proprio quando con ardimento immenso, superando se
stessi, gli uomini avevano un tipo di pensiero retto, univoco e del tutto
scientifico, i Tedeschi sono riusciti a trovare delle vie tortuose per tornare
al vecchio «ideale», delle conciliazioni tra verità e «ideale», in fondo delle
formule che danno diritto a rifiutare la scienza, che danno diritto
alla menzogna. Leibniz e Kant – questi due grandi cunei che bloccano la
rettitudine intellettuale dell’Europa! – Infine i Tedeschi, quando a cavallo fra
due secoli della décadence apparve una force majeure di genio e
volontà, forte a sufficienza per fare dell’Europa una unità, una unità politica
ed economica, tesa a governare tutta la terra, hanno privato l’Europa,
con le loro «guerre di liberazione», del senso, di quel miracolo di senso che
l’esistenza di Napoleone rappresenta – e perciò essi hanno sulla coscienza ciò
che poi ne è seguito, ciò che esiste oggi, questa malattia, questa
insensatezza, contrarie alla civiltà come null’altro, il nazionalismo,
questa névrose nationale, di cui soffre l’Europa fatta di staterelli,
di piccola politica: hanno privato l’Europa del suo stesso senso, della
sua ragione – l’hanno spinta in un vicolo cieco." (Friedrich Nietzsche, Il caso Wagner, in Ecce homo, Adelphi,
Milano 1981, pp. 120-121)
Joe Fallisi
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