mercoledì 2 settembre 2015

Siria. La Russia si muove in difesa di Damasco?



In una nota IRIB (fonte iraniana)  è detto che la Russia ha inviato aerei da guerra in Siria, gli aerei avranno sede permanente in una base nei dintorni di Damasco con lo scopo di combattere l'Isis e le altre forze ribelli...” - La notizia però è stata corretta da altre fonti d'intelligence  in cui si dice che la Russia insiste nel proporre la creazione di una coalizione internazionale per combattere l'Isis ma dichiara di non aver inviato sue forze in Siria non nega però di voler rifornire Damasco di aerei e mezzi di difesa... Staremo a vedere! Intanto fonti israeliane lasciano intendere che la Russia vuole così aiutare la fazione sciita, Iran e Siria, contro i sunniti e contro israele stesso.

Comunque le ultime notizie (4 settembre 2015) che sono apparse sui media di regime confermano la presenza di truppe russe in Siria, equipaggiate con mezzi pesanti. Ma  Obama tace... che sia d'accordo...?



Commento di L. B. “..in sostanza si rimprovera a Putin di combattere contro un pericolosissimo gruppo di terroristi che l'occidente per primo ha armato e supportato per far cadere Assad, ossia per muovere guerra a uno stato sovrano. Poi gli occidentali si sono accorti che l'Isis rischia di essere non un obbediente esecutore, ma un pericoloso estremista. Soprattutto ora che le opinioni pubbliche occidentali sanno che non c'è un popolo che si ribella a un dittatore, ma un gruppo di terroristi estremisti provenienti da ogni nazione araba, grazie ai video delle barbarie e alle dichiarazioni bellicose dei "combattenti per la democrazia", gli occidentali devono almeno fingere di combatterli, e non possono arrabbiarsi o urlare contro Putin se si unisce all'occidente nella lotta contro i pericolosi terroristi che hanno aggredito uno stato alleato della Russia”

Commento di Arlene R: “Si chiama “orrore distillato” quello che ci arriva dalla Siria, Paese in cui è in atto una tra le più atroci e poco raccontate guerre civili di ogni tempo. A farne le spese, come in ogni guerra, sono sempre e solo loro: gli indifesi e i puri d’animo come i bambini. Questo massacro però ha un alleato civile, democratico e moralizzatore. Uno Stato che sceglie, con perfezione chirurgica, chi deve essere armato e chi deve crepare senza molte pretese. La nazione -che oltre a esportare democrazia e buonismo, arma mani esasperate e fanatiche- ha un nome: Stati Uniti d’America.”



Siria - L'altra faccia della rivolta

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha chiesto di porre fine alle richieste "irrealistiche e illogiche" riguardo le dimissioni del presidente siriano Bashar al-Assad.

"Se togliamo dall'equazione la richiesta del tutto irrealistica e controproducente delle dimissioni di Assad come precondizione per la lotta contro il terrorismo ... possiamo lavorare in modo efficace", ha dichiarato Lavrov, come diffuso dall'agenzia di stampa RIA Novosti.

Il ministro russo ha ribadito che l'Occidente utilizza due pesi e due per quanto riguarda la legittimità di Assad.

"Semplicemente non può essere che, ai fini della distruzione delle armi chimiche Assad è legittimo e al fine di combattere il terrorismo non è. Non è logico", ha detto Lavrov.

I funzionari russi hanno più volte sottolineato che Mosca non supporta Assad personalmente, ma in quanto "presidente legittimamente eletto" della Siria.

Lavrov ha precisato, inoltre, che l'esercito arabo siriano è la forza più efficace sul terreno nella lotta contro il terrorismo e che, al contrario, la coalizione di Washington per combattere Daesh è inefficace perché non si basa sulla legittimità del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e non conta sulla partecipazione della Siria.

Infine, ha condannato la distruzione dei templi del sito archeologico di Palmyra per mano dei terroristi di Daesh:
"la distruzione di monumenti storici e culturali in Iraq e le recenti operazioni di distruzione in Siria, a Palmyra, mostrano che queste persone non sono soddisfatti di estendere la propria autorità su vaste aree di terreno, ma deliberatamente cercano di destabilizzare la base comune della cultura umana."


(Redazione a cura di Paolo D'Arpini)

Articolo collegato:  http://www.rt.com/news/314010-syria-russia-planes-isis/

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