giovedì 1 novembre 2012

Ed il Ciclo della Vita, continua.. – Resoconto della Vigilia di Ognissanti a San Severino Marche


Nella casa di Lucilla Pavoni (in piedi)


Caro Paolo D'Arpini, vorrei innanzitutto ringraziarti, anche a nome della mia compagna Fabiola, per la bella festa di Samahin (Ciclo della Vita) che avete organizzato per il 31 ottobre 2012. 
Seppur brevemente vorrei condividere con i lettori dl tuo Giornaletto di Saul le mie impressioni della giornata. L’inizio ieri pomeriggio non prometteva nulla di buono: una pioggia sottile ci ha accompagnato lungo il breve tragitto dalla “tua” Treia alla casa di Lucilla Pavoni a San Severino. Il paesaggio autunnale tra le colline maceratesi è di incomparabile bellezza, con i suoi colori cangianti che si stagliavano dallo sfondo grigio.

Giunti a casa di Lucilla, che finalmente potevo conoscere di persona, è stato un piacere riabbracciare persone care e conoscere nuovi volti. Ma anche una sorpresa perché erroneamente avevamo immaginato che la pioggia avrebbe scoraggiato i più dal partecipare.
Invece alla fine si è costituito un bel gruppetto di circa 20 persone.

Rito dei due cerchi


E poi la cerimonia, semplice e coinvolgente, condotta dalla brava Sonia Baldoni a rinnovare l’antico rito tra il mondo dei viventi e coloro che vivono in altre dimensioni. Con le candele in mano, al tintinnio cadenzato della pioggia, si alternavano il suono antico dei campanelli e quello solenne della campana tibetana. Mentre la fioca luce appena lasciava intravedere i volti, ognuno assorto con gli occhi chiusi e la mente a rimembrare…

Dopo la cerimonia, nella calda e accogliente cucina di Lucilla, la condivisione delle cibarie dove ognuno ha portato qualcosa. Da buon pugliese ho apprezzato le orecchiette con le erbe spontanee preparate dalla padrona di casa. Non meno interessante è stato il dopo cena dove ognuno a raccontato un pezzettino di se, della propria vita, dei propri sogni…

In una fitta nebbia ci si è schiusa la strada del ritorno e anche la pioggia sembrava salutarci all’arrivo tra i vicoli di Treia.

Un abbraccio, Michele Meomartino

…………….

Mia rispostina: “Caro Michele, quello che ho apprezzato maggiormente è stata la chiacchierata familiare che ci siamo fatti dopo la cerimonia. Alla fine della cena, quando mi ero messo sul divanetto vicino a Umberto.. Ed abbiamo parlato di cose semplici come persone qualsiasi che si raccontano storie davanti alla stufa a legna accesa in autunno inoltrato. Avevo liberato il gatto che Lucilla aveva precedentemente chiuso nella dispensa, per non fargli fare “danni”, ed il gatto liberato si era appollaiato sulle ginocchia di Umberto. Ed anch’io lo accarezzavo di tanto in tanto… I gatti sono dei grandi maghi..!” (Paolo D’Arpini)



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