Paolo D'Arpini, che ci vede anche al buio
Nel perpetuarsi di incidenti ai confini fra Siria e Turchia è evidente che la “scusa di guerra” è spasmodicamente cercata dalle potenze occidentali. Ogni giorno dalla Turchia partono, avendo lì santuario, i mercenari al soldo occidentale che vanno e vengono in territorio Siriano per espletare le loro incursioni di sabotaggio, di spionaggio e di terrorismo. La cosa va avanti da mesi ed è risaputa in tutto il mondo (dalle persone che vogliono sapere la verità dei fatti).
E le bugie occidentali di presunti attacchi di Assad contro il territorio turco sono smentite dagli stessi organi d'informazione USA -
«Non si sa se i colpi di mortaio (in territorio turco) sono stati
sparati dalle forze del regime siriano, oppure dai ribelli che
combattono per rovesciare il presidente Bashar al-Assad... »: parole
del New York Times, mica dell’agenzia di stampa di Assad....
E sapete qual'è la vera ragione del creare un "casus belli" contro la Siria (oltre alla solita scusa della "guerra umanitaria)?
È ormai chiaro che si vuole metter le mani sul giacimento di petrolio e di gas che si trova nelle acque del Levante mediterraneo, ed è costituito da più sacche che coprono l’est mediterraneo dal delta del Nilo alla Grecia e tutti cercano di impadronirsi della più grossa fetta possibile.
Questa scoperta promette a Israele, se in grado di appropriarsene, l’indipendenza energetica per i prossimi cento anni e sta per fare da detonatore a una serie di conflitti latenti che prima affioravano periodicamente e che adesso rischiano di aumentare di intensità e rendersi permanenti.
Il giacimento si trova nel mare condiviso da Grecia, Turchia, Cipro, Israele, Siria e Libano, a non voler conteggiare la Palestina che con la sua striscia di Gaza potrebbe avanzare anch’essa dei diritti.
Israele che è lo scopritore dei due primi giacimenti TAMAR (2009) e LEVIATHAN (2010) avanza pretese egemoniche sul tutto, e può contare sul sostegno ufficiale degli USA .
La cosa comincia nel 2009 con la scoperta di un giacimento, chiamato poi TAMAR (dattero in arabo e in yiddish ) da parte della Noble Energy, partner texano di Israele nella ricerca sottomarina. Il ritrovamento è situato a circa 80 Km a ovest di Haifa.
Coi suoi 238 miliardi di metri cubi di gas naturale di eccellente qualità, TAMAR cambio la prospettiva energetica di Israele che fino a quel momento aveva una striminzita previsione di riserve a tre anni più un rifornimento infido dal gasdotto (40% del fabbisogno) egiziano che l’autorità egiziana del Petrolio ha appena disdettato accusando i contraenti di corruzione e di ribasso anomalo dei prezzi.
La migliore scoperta – sempre della Noble Energy – l’anno successivo del nuovo giacimento LEVIATHAN ha ridotto TAMAR a una pozzanghera, ed ha complicato enormemente il problema coinvolgendo tutti i paesi affacciati sul mediterraneo orientale e forse fino alla Puglia.
A questo punto entra in ballo l’USGS (United States Geological Survey) che presenta le sue stime su LEVIATHAN. Le risorse petrolifere e di gas del Bacino del Levante sono stimate a 1,68 miliardi di barili e 3450 miliardi di metri cubi di gas.
Alla luce di queste notizie fa meraviglia che gli USA, come hanno già fatto con Iraq e Libia, intendono sottomettere la Siria, con l'aiuto della Turchia che spartirebbe così le risorse di gas sottomarino con Israele?
Paolo D'Arpini
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