giovedì 5 gennaio 2012

Banche che ci "provano"... chiedendo illeggittimamente la Causale del Prelevamento

Facce da...


Sono illegittime le richieste di "causale del prelevamento" che alcune banche pretendono per intimidire e dissuadere i clienti...



Richiesta:

Mi sono recato in banca per prelevare una somma non elevata, quattromila euro, dal mio conto corrente. L'impiegato mi ha chiesto i motivi del prelevamento adducendo a motivazione la nuova manovra economica del governo che prevede il tetto massimo a mille euro, al di sopra del quale occorre la "causale del prelevamento".

A me pare un assurdo. Possibile che un normale cittadino non possa liberamente disporre del proprio danaro senza renderne conto alla banca?

Boh, da Roma (RM)

Risposta:

Le recenti manovre economiche, che hanno abbassato il tetto per i pagamenti in contanti a 2.500 euro prima ed a 1.000 euro poi, stanno creando non poca confusione non solo tra i cittadini ma anche tra gli addetti ai lavori. Innanzitutto dobbiamo evidenziare che il limite a 1.000 euro per i contanti riguarda i trasferimenti di danaro e non certo i versamenti ed i prelevamenti dai depositi bancari e postali. Per queste fattispecie esiste, e non da ora, un discorso di monitoraggio obbligatorio da parte degli istituti ai fini della legislazione anti-riciclaggio.

Detto ciò, dobbiamo quindi per prima cosa far notare che non esiste alcun limite ai prelevamenti ed ai versamenti di danaro contante, e nemmeno esiste una "causale" da evidenziare nel momento in cui si effettuano dette operazioni, sebbene queste strane richieste stiano di recente accadendo non poche volte, al punto tale che lo scorso 4 novembre il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell'Economia e delle Finanze ha emanato una circolare esplicativa con cui si fa notare che è stata unicamente abbassata la soglia rilevante ai fini dell’uso di denaro contante, libretti e titoli al portatore ed ha ribadito che le operazioni di prelievo e/o di versamento di denaro contante richieste da un cliente non concretizzano automaticamente una violazione della legge e quindi non comportano l'obbligo di effettuare la comunicazione al Ministero dell’economia e delle finanze. Tale comunicazione è obbligatoria solo qualora concreti elementi inducano a ritenere violata la disposizione normativa.

L'intermediario, quindi, non deve segnalare tutte le operazioni di versamento e di prelevamento ma soltanto quelle che oggettivamente possono essere ritenute sospette. In base a tutto ciò, sono illegittime le richieste di "causale del prelevamento" come quella che si è vista sottoporre allo sportello, poiché la banca non si basa certo sulle dichiarazioni del cliente per stabilire se una certa operazione possa essere o meno ritenuta sospetta.



Fonte: Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori http://www.aduc.it

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