domenica 29 gennaio 2012

Luca Casciani, gli animali li ama.. nel piatto!




Luca Casciani, trasmette ogni giorno, in soliloquio, su “Radio ti ricordi” 99FM, dalle ore 10,00 alle 13,00 circa, le sue a volte discutibili esternazioni. Ad esempio il 27.1.2012 verso le ore 11,00, come in altre occasioni, con tipica mentalità denigratrice della causa animalista di chi asserisce “Ma pensate prima agli esseri umani”, si lamentava che la Comunità Europea aveva approvato leggi che regolano lo spazio minimo per le galline ovaiole. “Ma interessatevi piuttosto dello spazio minino degli esseri umani. Una comunità europea che si preoccupa di tali cose non merita di essere tale”. Più o meno il concetto era questo.

Siccome invita poi le persone ad inviare a lui i nostri sms allo 338 9900990, e siccome è una radio molto seguita, facciamo capire a Luca Casciani quanto sia lontana la sua visione delle cose dalla realtà; facciamogli capire che dimostra di non essere a conoscenza dell’inferno terrificante cui sono condannati gli animali in allevamento intensivo e che qualunque ingiustizia umana in confronto è una vacanza in crociera. La differenza tra la condizione umana e quella degli animali è la stessa che c’è tra una sberla in faccia ed un colpo di scure in mezzo alla fronte.

Invitiamolo ad informarsi sugli allevamenti in batteria, in quale disperata situazione li ha condannati la specie umana, costretti dalla nascita alla morte a sopravvivere su reti metalliche, illuminati notte e giorno da luce artificiale, in uno spazio grande quanto un foglio A4: è come se relegassero lui (o uno di noi) a vivere fin dalla nascita in un ascensore senza luce, tra l’odore nauseabondo dei nostri stessi escrementi, dopo averci tagliato i denti per impedire (in preda alla disperazione e alla follia) di aggredire i nostri compagni di sventura.

Facciamogli capire che questa situazione è identica in tutti gli allevamenti intensivi: dalla disumana macellazione alla sperimentazione animale, dai cani e gatti scuoiati ancora vivi per le pellicce al cretino cacciatore che si diverte a spappolare il cervello di un capriolo con una fucilata: altro che case più grandi, altro che aumento di stipendio, altro che diritto alle ferie o alla riduzione delle ore di lavoro: l’ingiustizia subita, o i diritti negati agli esseri umani, sono bazzecole in confronto della mostruosa ecatombe giornaliera che l’essere umano da millenni, e con furia crescete, perpetra a danno di miliardi di creature innocenti, che gridano inascoltate e che spesso, (molto spesso) sono migliori di tanti esseri umani.

Luca Casciani farebbe bene a ricordarsi che se l’umanità ha raggiunto l’attuale progresso lo deve principalmente agli animali che nel corso dei millenni ha sfruttato a sangue e fino all’ultimo respiro negando loro non solo rispetto, ma la libertà che il Padreterno aveva dato loro per legge naturale; negando loro sentimenti, intelligenza, capacità di soffrire e di avere terrore della morte. Ricordiamo a Luca Casciani che le ingiustizie cui sono soggetti gli esseri umani sono causate da quelli della sua stessa specie mentre i tormenti degli animali (creature innocenti, nate libere, appartenenti ad altre specie) sono causati da noi esseri umani, e che non abbiamo alcun diritto di interferire nella loro vita ma che a causa di una mentalità antropocentrica come la sua continuiamo a condannarli all’inferno. Se la sua voce vuole essere al servizio della verità e della giustizia verso i più deboli è bene che si ricordi che gli ultimi degli ultimi sono i nostri fratelli animali, quelli che non sono nemmeno considerati come numero ma a peso e che soffrono non per se stessi ma a causa dell’uomo.



Aiutiamolo a capire.
Franco Libero Manco

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