Non c'è più niente da fare, ormai sono stato etichettato come "ospite non grato". Ad affibbiarmi il titolo ci ha pensato l'ufficio censura di fb che il 19 giugno 2021, a pochi giorni dal mio 77° compleanno, mi comunica che un discreto numero di miei post sono stati oscurati, perché (a giudizio insindacabile del censore) diramano notizie tendenziose, che incitano alla violenza ed alla rivolta contro il sistema sociale in vigore. Un altro congruo numero di post scomodi sono stati segnalati da factcheker come "menzogneri" e quindi anch'essi eliminati dalla visione all'innocente pubblico del social fondato da Mark Zuckerberg.
La lista degli articoli non più visibili su fb è troppo lunga per darvene qui notizia, comunque se navigando sul social non trovate più diversi miei scritti non preoccupatevi Mark li ha fatti sparire per il vostro bene!
Oltre alla cancellazione dei post incriminati, fb mi comunica che fino all'anno prossimo "Ti è stato temporaneamente impedito di iscriverti a gruppi che non gestisci e pubblicarvi contenuti. La restrizione durerà fino alla seguente data: 27 gennaio (si parla del 2022 ovviamente)..."
Un amico mi chiede "Paolo sei diventato un reazionario sovversivo?" al che rispondo: "Forse agli occhi del Mark, sì".
Ma spontaneo sorge un dubbio "in che modo agisce questa censura?"
Qui i commenti ricevuti sono diversi: "Non so se ci sia qualche umano a controllare parole chiave e contenuti." - "Sì, c'è una persona per ogni tot di utenti nelle varie sedi! Tipo uno ogni 1000 utenti ma anche di più" - "Ma non ce la farebbe mica a leggere tutto quello che produciamo.... Forse vanno x parole chiave" - "Come fanno non lo so ma ho visto un servizio su canale 56 format. Spiegava e visualizzava come è fatto. Fisicamente Fb Persone Server Raffigeratori pc. ecc.! La censura da lavoro a molte persone in sede e indotto".
La mia opinione è che molti factcheker operano nei gruppi e li pescano bene, anche perché talvolta i membri stessi provvedono a segnalare a fb i post che a loro non piacciono, una censura allargata, insomma. Mi ricorda il sistema delle denunce di privati cittadini sotto il nazismo ed il fascismo, o nei romanzi di fantascienza tipo Il grande Fratello o La Fattoria degli animali, o le segnalazioni recenti di co-inquilini che denunciano i vicini perché più di 6 a tavola o che non rispettano il coprifuoco o non indossano la mascherina all'aperto.
Credo comunque che, a parte le parole chiave, tipo "vaccini" "sionisti" "banche" ecc. che vengono rilevate da un sistema automatico, la maggior parte del lavoro censorio lo svolgono i volontari "factcheker" che navigano sommersi (come i sommergibilisti d'antan: https://www.youtube. com/watch?v=0YJZId7x-k8) mascherati da "amici" nel mare magnum dei vari profili personali o come membri di gruppi "sospetti", di ciò ne ho avuto conferma in passato... Ed anche stavolta ritengo che la censura di cui sono vittima sia partita da segnalazioni di "perbenisti" e spioni frustrati.
Come risolvere il problema? Alcuni mi hanno consigliato di approfittare dell'occasione censoria che fb mi sta offrendo per dedicarmi ad altre attività, lasciando da parte internet. L'idea non è male, purtroppo ritirarsi su una torre eburnea a fare l'eremita non è mai stato il mio ideale. Continuerò, nei limiti del possibile, ad essere presente nel mondo dell'informazione, sia pur in modo limitato e virtuale.
Per chi volesse dedicarsi alla lettura cartacea segnalo alcuni testi: "Vita senza tempo" (Edizioni Vivere altrimenti) - Riciclaggio della memoria (Edizioni Tracce) - Treia: Storie di vita bioregionale (Edizioni Tracce) - Compagni di viaggio (OM Edizioni) - Vivere parlare pensare senza dire Io (Primiceri Editore) - Non Credo Rivista Laica (Edita da Fondazione Religions Free)
Paolo D'Arpini
P.S. - Oltre alle limitazioni sopra menzionate ricordo ai lettori che fb non consente il collegamento diretto ai seguenti miei blog: http://bioregionalismo-treia.
RispondiEliminaCommento di J.E.:
"Ancora censura.
Siamo all'olio di ricino.
All'Emergenza infinita.
Alla caccia al dissidente e all'untore.
Alla Ventotene digitale.
Al soma che chi non lo prende sta male.
A dividerci, disorganizzarci.
Chè viene da pensare che chi non viene censurato è perchè è funzionale, utile, al Sistema.
Se non è fascismo, questo.
Dovrebbero saperlo, com'è finita. Pur se la Storia a scuola non viene più insegnata, poichè non paga formare cittadini in grado di pensare, organizzarsi, agire..."