I bombardamenti sulla striscia di Gaza sono cessati ma l'aggressione e la pulizia etnica nei confronti del popolo palestinese continuano.
A Gerusalemme non si fermano le aggressioni dei coloni, protetti e appoggiati dai soldati israeliani, contro la moschea di Al-Aqsa e la popolazione palestinese con il chiaro obiettivo di mandarli via.
In tutto Israele sono in corso azioni punitive con massicci arresti di quei palestinesi che sono cittadini israeliani. La loro colpa: aver solidarizzato con i loro fratelli della Cisgiordania e di Gaza. Piovono poi i licenziamenti su quelli che hanno partecipato allo sciopero generale di protesta contro i bombardamenti.
NOI MANIFESTANTI CHIEDIAMO che Italia, Unione
Europea e gli altri Stati avviino il boicottaggio dell'economia
di guerra israeliana e delle imprese e istituzioni che ne sono
complici, come avvenne contro il regime di Apartheid in
Sudafrica, oltre a rompere ogni trattato di associazione commerciale e militare con Israele.
Patrick Boylan - patrick@boylan.it
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