sabato 12 giugno 2021

La “doppiezza” di una pandemia...

 


Mi sono chiesto il perché quando tentiamo di iscrivere o enunciare le nostre realtà ingeneriamo sospetti e propensioni sociali tipici del ruolo in controtendenza, in questo eccentrico Paese si concepisce quel percettibile ed irritante contrasto con la posizione dominante quasi fossimo uno stato di assolutismo ove non sono tollerate opinioni diverse, sintomatologia di una comunità ancora immatura per una democrazia.

       In questa atmosfera proprio in attinenza alla pandemia Sars-Cov-2 abbiamo realizzato “otto pubblicazioni” quali risultati ottenuti da osservazioni e studi conseguiti sulle inclinazioni sociali e scientifiche in questo particolare momento Storico.

      Rilevante e significativa è la ottava pubblicazione ove emergono, fra gli altri elementi riportati, le conferme scientifiche sulle pubblicazioni … inerenti:- Le funzioni della vitamina D3 -  Interagibilità della Ghiandola di Timo nel sistema immunitario – Quesito e riflessioni sui tamponi antigenici – Trasmissione Covid-19 da animali all’uomo – Teorie sulla sintomaticità da Covid-19 ai giovani – Terapie e prevenzione degli Anticorpi Monoclonali ed ancor … Nella sintesi abbiamo rilevato prima e constatato poi, che alcuni mesi dopo le nostre pubblicazioni inerenti le molteplici teorie suesposte il “mondo scientifico” ha confermato le nostre in gran parte le nostre opinioni scientifiche …

      Desideriamo indugiare su questo incredibile aspetto che manifesta esplicitamente non solo la validità delle nostre posizioni ma le definisce alquanto avanzate se vengono divulgate alcuni mesi prima di quelle convenzionali e la domanda è immediata: - O siamo dei geni o probabilmente chi occupa quelle posizioni stabilite è affetto da “stato di rallentamento scientifico” è del tutto evidente che noi propendiamo per la seconda ipotesi.

     Il 4 giugno del c.m. il giornale MaxMara di Trento riportava alcune espressioni del Prof. Walter Ricciardi consulente del Ministro della Salute il quale affermava: -    

“Non lo dico io ma Peter Piot, uno dei massimi virologi mondiali. Siamo nell'epoca delle pandemie perché abbiamo creato le condizioni ideali: la povertà, l'affollamento, la promiscuità tra uomini e animali, i cambiamenti climatici e gli spostamenti che aiutano la rapida trasmissione del virusLa storia che stiamo vivendo non è finita – ha continuato Ricciardi – dobbiamo essere pronti”.

    Allo stesso appuntamento del Festival dell'Economia nella rubrica “Un'agenda per la Salute” è intervenuta anche la ricercatrice Ilaria Capua che dirige il Centro di Eccellenza One Health all’Università della Florida, la quale è decisamente convinta di una cosa: ““Un'altra pandemia arriverà”. E spiega: “Finché c'è vita e c'è virus, finché c'è l'uomo nella stessa 'casella' con gli animali, il passaggio del virus da questi all'uomo è fenomeno naturale”.

     Il giorno 8 giugno seguente la D.ssa Maria Rita Gismondo, Direttore responsabile di microbiologia clinica e virologia dell’Ospedale Sacco di Milano sul canale televisivo a La7 affermava sostanzialmente che “” i vaccini sono in fase di sperimentazione, e vengono aggiornati in corso d’opera dopo averli testati sull’uomo, che Pfizer è più pericoloso di Astrazeneca, ma i dati vengono volutamente nascosti, e che l’Aifa in alcuni casi avrebbe dovuto bloccare ma non l’ha fatto””. Abbiamo ascoltato dalla Dottoressa (prosegue il cronista su Radio Radio TV Youtube dell’8 giugno) che questo vaccino è stato autorizzato in maniera troppo affrettata e addirittura si parla che l’emotività ha preso il sopravvento una cosa inaccettabile, visto che stiamo parlando della salute della popolazione””

     In merito a quest’ultimo argomento sui “vaccini” della predetta D.ssa Maria Rita Gismondo riferita dal predetto quotidiano, nel mese di marzo è stato pubblicato un nostro articolo su vari quotidiani Web dal titolo:- “Covid-19 Parte settima: Vaccino … cos’è”…

Nella riepilogo abbiamo iscritto dettagliatamente le caratteristiche dei vaccini ad iniziare dalle TRE fasi inerenti le modalità della sperimentazione ed i “tempi di maturazione” per la realizzazione del farmaco prima di intraprendere la conseguenziale profilassi sistemica, il tutto da considerarsi alquanto pertinente per una riflessione attenta inerente gli eventuali effetti collaterali del cosiddetto vaccino.

     Inerente le rivelazioni del Prof. Walter Ricciardi e della Virologa Ilaria Capua del giorno 4 giugno in particolare sulle promiscuità ed il contagio dagli animali all’uomo ed i cambiamenti improrogabili dei stili di vita dell’uomo, immancabilmente sono stati riportati ed iscritti in quasi tutte le otto pubblicazioni ad iniziare dai mesi di aprile/maggio 2020.

     Al contrario di quanto si pensi, queste conferme scientifiche-sociali hanno ingenerato nelle nostre menti elementi di soddisfazione e gratitudine dal momento che hanno evidenziato che gli studi, le osservazioni e le conseguenti teorie ed ipotesi scientifiche sono incoraggianti e reali! 

    Ma evidentemente non è l’apprezzamento il ragionamento posto in essere, inevitabilmente le perplessità emergono dalla profilassi sistematica in atto, ovvero quello indicato quale “vaccino” è molto vicino alla “sperimentazione di massa” molto ben evidente nelle rivelazioni della D.ssa Gismondo considerati i cambiamenti generazionali sulle somministrazioni del farmaco, le sospensioni ed alcuni effetti indesiderati. 

     Altro argomento oggetto di attenzione e molto rilevante è quello inerente alla promiscuità dell’uomo con gli animali ed altri comportamenti umani che favoriscono indiscutibilmente il prolungarsi dell’attuale pandemia e facilitano le propagazioni di altre pandemie, poiché abbiamo creato le condizioni affinché questo avvenisse. Dobbiamo cambiare stili di vita ricordiamoci che i virus sono numericamente considerevoli ed irrilevabili prima del contagio ed innanzitutto sono sul nostro pianeta da oltre tre miliardi di anni…

     Lo stato d’emotività segnalato dalla D.ssa Gismondo, lascia intendere che nel momento di grandi sofferenze è stato deciso di iniziare molto tempo prima della “vaccinazione” una sperimentazione in vasta scala con tutti i rischi che potrebbero eventualmente insorgere non solo in corso della somministrazione ma anche nei tempi successivi!

     L’auspicio è che qualsiasi complicazione venga innanzitutto allontanata e quantomeno scongiurata, ma la scienza non può permettersi iniziative così vaste per effetto della emotività, la scienza è studio ed osservazione delle componenti della natura ove brillano splendidamente i sentimenti della razionalità …  

     Che il futuro ci sia amico…


Claudio Cianchellahttp://www.lacitta.eu/




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