mercoledì 7 marzo 2012

Charlie Hebdo, Teodoro Margarita, WBCSD, l'eternit ed il signor Schmideiny

massaggi alieni...

Spesso leggendo la stampa estera capita di trovarvi notizie, dati, utili informazioni che in Italia difficilmente passano sui media mainstream.

Che la mia rivista satirica preferita, Charlie Hebdo, pubblicasse un breve e ficcante pamphlet sul conto del signor Schmideiny, noto alle cronache come padrone di Eternit ed in quanto tale condannato recentemente dal tribunale di Torino a sedici anni di detenzione per la vicenda delle migliaia di morti di amianto a Casale Monferrato ed altrove, mi ha stupito.

Sul numero del 22 febbraio scorso, Fabrice Nicolino ci informa della verve ecologista di altissimo livello che esibisce cotanto personaggio.

Qui non si tratta di "green washing" ovvero di ripulitura ecologica di attività altrimenti piuttosto inquinantucce ma, udirte udite, costui accanto a Maurice Strong, vecchio padrone della PetroCanada, egli è organizzatore, per conto dell'Onu, dei primi vertici sulle sorti della Terra: Stoccolma 1972, poi Nairobi 1982, Rio de Janeiro 1992 e, secondo alcune fonti che il giornaòlista non ha potuto controllare per la chiusura della rivista, anche quest'anno, nuovo vertice della Terra ancora a Rio.

Sembrerebbe già un bel colpo, gli inquinatori che si ergono, complici le Nazioni Unite, a salvatori del pianeta, ma non è finita qui, il nostro Schmideiny ha anche fondato nel 1992 il WBCSD (World Business Council for Sustainable Development) , questo Consiglio mondiale per lo sviluppo sostenibile raggruppa oltre 200 multinazionali del calibro di Coca Cola, Bayer, Shell, Dow Chemical, DuPont, Basf, Areva (centrali nucleari francesi) , Dassault (fabbricante dei Mirage) e simili.

Il nostro ha scritto un simpatico libercolo "Walking the talk" BK editions, nel quale illustra le epiche imprese delle multi nel mondo, sentite come magnifica le attività della Shell nel delta del Niger, "La Shell ha una lunga storia di assistenza presso le comunità dalle quali lavora.".

Potremmo suggerire ai familiari delle vittime dell'amianto di aggiungere un simpatico capitolo a questo bel libro, dovrebbe essere distribuito ai partecipanti del prossimo vertice della Terra, un capitolo che, siamo certi, gli andrebbe di traverso. Stephan Schmideiny, un magnate del cemento, un magnifico ed inventivo comunicatore, i giudici di Torino non gli hanno voluto credere, tanto lavoro sprecato, lo Svizzero, siamo certi, presenterà innumerevoli ricorsi, la fantasia, come abbiamo visto, non gli manca.

Teodoro Margarita


(Referenze: Charlie Hebdo n. 1027
www.wbcsd.org)

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