mercoledì 21 marzo 2012

Universalismo - Vita, intelligenza, sentimento...

Anima del lupo...


Gli organismi viventi (prescindendo dai minerali) si
dividono in 5 regni: batteri, protisti, piante, animali e funghi. Non
è possibile stabilire una demarcazione netta tra questi regni, come
tra il regno animale e il regno vegetale e tra questo e il regno
minerale. Nella scienza non esiste il concetto di organismi più
evoluti ed organismi meno evoluti, anche se vi sono alcuni animali
dotati di capacità proprie superiori ad alcuni esseri umani meno
dotati. Se l'uomo ha maggiore intelligenza e linguaggio più articolato
i pipistrelli hanno gli ultrasuoni ed i serpenti a sonagli possono
vedere i raggi infrarossi ecc. Ma è difficile stabilire se sia più
“evoluta” la formica o l’albero di fico. Vi sono anche organismi
vegetali che hanno caratteri acquisiti per derivazione, come il fiore,
il frutto, il seme ecc., mentre gli animali ne hanno altri, come la
muscolatura, il sistema nervoso, ecc..



La vita è ciò che, attraverso le funzioni biochimiche,
consente ad ogni organismo di svilupparsi e di progredire nel piano
dell’evoluzione. “Chi non rispetta la vita non la merita”. Così diceva
Leonardo da Vinci. L’uomo considera la vita della sua specie
sostanzialmente differente dalla vita degli altri esseri viventi. in
realtà non c’è la vita dell’uomo, la vita dell’animale e la vita della
pianta, ma la Vita come realtà univoca che tutto pervade e tutto
vivifica.



La Vita è paragonabile all’acqua che riempie e si adatta a
recipienti di ogni tipo e forma: in ogni recipiente vi è la stessa
sostanza il cui valore non è in funzione né della forma occupata né
del quantitativo contenuto. Da questo si può dedurre che qualunque
uccisione che pone fine all’esistenza di un essere danneggia non solo
la vittima ma la Vita: è come se la Vita fosse una moltitudine immensa
di candele accese nell’universo: ogni candela che si spegne riporta
una parte di oscurità nell’universo. Vi può essere una differenza di
grado non di sostanza; il recipiente può contenere a seconda delle sue
capacità; l’intelligenza come il sentire può essere più o meno
sviluppato a seconda della specie ma la sostanza è identica.



Allo stesso modo l’intelligenza dell’uomo non è diversa
dell’intelligenza dell’animale o anche della pianta (ammesso che si
possa parlare di intelligenza della pianta). L’intelligenza è
espressione unica in qualunque essere si manifesti, allo stesso modo
il sentimento, quale espressione dell’animo umano, non è diverso dal
sentimento animale (o della pianta): è l’identica sostanza
inseparabile che si manifesta in tutti gli esseri viventi. Credo che
la natura (o Dio) non ha creato un’intelligenza dell’uomo, quella
dell’animale o quella della pianta, come non ha creato una sfera
emozionale per l’uomo diversa dalla sfera emozionale dell’animale e
della pianta. Credo che ogni specie abbia le sue peculiarità e che
queste siano più o meno manifesti a seconda delle esigenze vitali di
ogni specie.



Corpo, mente, intelligenza, sentimento e vita sono realtà
tra loro inseparabili e comuni ad ogni organismo vivente, anche se
allo stato larvale è difficile concepire che la pianta abbia necessità
della componente emozionale, dal momento che l’indagine umana riesce
appena ad individuarla nel mondo animale. Ma io ritengo che se manca
una sola di queste componenti non è possibile l’esistenza di nessun
organismo.

Franco Libero Manco

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