(Nella foto, che purtroppo non è un fotomontaggio, un neo-senatore che voleva abolire per finta il Senato fa il figo il primo giorno di legislatura)
Leggo in vari siti ed in profili di amici di sinistra la preoccupazione per il nuovo governo Lega + Cinque Stelle, in gestazione. Tutti a versare lacrime di coccodrillo per il rischio democratico in corso: "Il governo più destrorso dai tempi di Tambroni", affermano alcuni. Gli amici di sinistra hanno però dimenticato che la maggiore responsabilità di questa situazione può essere ascritta al renzie ed al pd da lui "rottamato".
Non dimenticate amici di sinistra -come gli stessi LeU hanno dichiarato- che proprio la posizione aventiniana ed il niet assoluto del renzie ha impedito la formazione di un governo di centrosinistra con i cinque stelli.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso…
Ed ecco cosa scrivevo il 27 marzo 2018, preso in giro dai miei colleghi del pd di Treia:
Non è tempo di Aventino... Lettera aperta al PD
La sera del 26 marzo si è riunito a Treia il locale direttivo del PD, di cui faccio parte, per "fare il punto locale e nazionale del dopo elezioni", ed anche per una raccolta di pareri in previsione dell'assemblea provinciale del 27 marzo.
La mia opinione, minoritaria all'interno della sezione, è che il Partito Democratico e la Sinistra, dovrebbero imparare a non fare inutili e dannose scissioni rivendicando chissà quali purezze ideologiche, che però finiscono poi nel nulla, nella miseria di un 3% dei voti. Così la Sinistra, invece di affermarsi con le sue scissioni, si annienta.
E ora, con la scarsa saggezza del Renzi, arroccato sull'Aventino nella difesa impossibile delle sue proposizioni, il PD tende a rinchiudersi in se stesso, non è presente nella discussione politica, non fa sentire la sua voce. Il che è dannoso.
Si ritiri Renzi, se così gli piace, dopo la sconfitta di cui è stato la principale causa, da ogni azione all'interno del PD, lasciando che il partito possa ricompattarsi e trovare una nuova unità con la sinistra. Liberi e Uguali, e tutti gli altri scissionisti, a rigore dovrebbero rientrare nel PD per riacquistare forza.
Ora è tempo che il PD dialoghi e trovi accordi con i Cinquestelle per entrare nel governo ed essere così attivi e presenti alla nazione. Questa presenza, questa vitalità, è molto importante per la coscienza popolare, che altrimenti un governo delle destre è inevitabile...
Paolo D'Arpini
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.