mercoledì 9 maggio 2018

Miserie sioniste tedesche - Filosemiti o agit-prop del capitalismo?



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La Frankfurter Rundschau dell’8 maggio 2018 riporta con grande risalto a tutta pagina un’intervista con Katharina Rhein e Tom Uhlig i quali sostengono la tesi dell’esistenza di un antisemitismo di sinistra. Questa tesi verrà propagandata ufficialmente in una Grande Conferenza che si terrà nei giorni 25 e 26 maggio 2018 nei locali dell’Historisches Museum a Francoforte, alla presenza dei peggiori arnesi dell’imperialismo sionista.
Alla domanda dell’intervistatore ma veniamo al sodo: come si manifesta l’antisemitismo di sinistra?”
Rhein risponde: “… con una critica personalizzata contro il capitalismo, attraverso la quale si cerca di individuare i responsabili delle ingiustizie connesse al sistema capitalistico”.

Traduzione: ai comunisti è permesso di protestare verso il cielo, non però contro gli aguzzini in carne ed ossa responsabili di tutti i malanni derivanti dall’ingiustizia (morte per fame, per malattie curabili, per guerre: distruzione della Jugoslavia, dell´Iraq, della Siria, della Palestina…).

Ma non solo: questo bellimbusto afferma indirettamente che i grandi capitalisti sarebbero tutti ebrei e rende così un pessimo servizio ai suoi datori di lavoro.

Tutti i veri comunisti sarebbero dunque antisemiti ed è giusto demonizzarli (una pratica già conosciuta in Germania… vero?).
Ma Uhlig prosegue: questo modello di pensiero divide il mondo tra buoni e cattivi e sfocia perciò nelle teorie complottiste … ecco dunque che anche i complottisti sarebbero tutti antisemiti! Ma chi sono in realtà questi complottisti? Sono in realtà coloro che hanno difficoltà ad accettare le tesi ufficiali secondo le quali:
  • le torri gemelle sarebbero state abbattute per ordine di Bin Laden, a partire da un nascondiglio in Afghanistan;
  • la distruzione dell´Iraq e lo sterminio di milioni di persone sarebbero avvenuti per impedire a Saddam di usare le “armi di distruzione di massa”;
  • la distruzione della Libia per liberare il popolo libico da un regime che assicurava il reddito pro capite più alto di tutta l´Africa;
  • la distruzione della Siria per liberare il popolo dalla dittatura di Assad che si ostinava a difendere le minoranze religiose dai tagliagola dell`Isis;
Il signor Uhlig denuncia inoltre il fatto che alcuni militanti di sinistra chiedono il ritorno dei palestinesi (a suo tempo derubati delle loro terre, delle loro case e cacciati sotto la minaccia delle armi) mettendo così in discussione l`esistenza di Israele in quanto stato ebraico.

Ecco dunque che è antisemita chi propugna la pacifica convivenza tra ebrei e non ebrei (anche questo concetto non dovrebbe risultare nuovo in Germania).

Ci chiediamo perché questi intellettuali si espongono a tanto ridicolo?

Solo per convincere i loro finanziatori di essere capaci di arrampicarsi persino sugli specchi per dimostrare l`indimostrabile.

Giuseppe Zambon  zambon@zambon.net



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Una voce ebraica contro il sionismo

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