La Frankfurter
Rundschau dell’8 maggio 2018 riporta con grande risalto a tutta
pagina un’intervista con Katharina Rhein e Tom Uhlig i quali
sostengono la tesi dell’esistenza di un antisemitismo di sinistra. Questa tesi verrà
propagandata ufficialmente in una Grande Conferenza che si terrà nei
giorni 25 e 26 maggio 2018 nei locali dell’Historisches Museum a
Francoforte, alla presenza dei peggiori arnesi dell’imperialismo
sionista.
Alla domanda
dell’intervistatore “ma veniamo al
sodo: come si manifesta l’antisemitismo di sinistra?”
Rhein risponde: “… con una
critica personalizzata contro il capitalismo, attraverso la quale si
cerca di individuare i responsabili delle ingiustizie connesse al
sistema capitalistico”.
Traduzione: ai
comunisti è permesso di protestare verso il cielo, non però contro
gli aguzzini in carne ed ossa responsabili di tutti i malanni
derivanti dall’ingiustizia (morte per fame, per malattie curabili,
per guerre: distruzione della Jugoslavia, dell´Iraq, della Siria, della Palestina…).
Ma non solo: questo
bellimbusto afferma indirettamente che i grandi capitalisti sarebbero
tutti ebrei e rende così un pessimo servizio ai suoi datori di
lavoro.
Tutti i veri
comunisti sarebbero dunque antisemiti ed è giusto demonizzarli (una
pratica già conosciuta in Germania… vero?).
Ma Uhlig prosegue:
questo modello di pensiero divide il mondo tra buoni e cattivi e
sfocia perciò nelle teorie complottiste … ecco dunque che anche i
complottisti sarebbero tutti antisemiti! Ma chi sono in realtà
questi complottisti? Sono in realtà coloro che hanno difficoltà ad
accettare le tesi ufficiali secondo le quali:
- le torri gemelle sarebbero state abbattute per ordine di Bin Laden, a partire da un nascondiglio in Afghanistan;
- la distruzione dell´Iraq e lo sterminio di milioni di persone sarebbero avvenuti per impedire a Saddam di usare le “armi di distruzione di massa”;
- la distruzione della Libia per liberare il popolo libico da un regime che assicurava il reddito pro capite più alto di tutta l´Africa;
- la distruzione della Siria per liberare il popolo dalla dittatura di Assad che si ostinava a difendere le minoranze religiose dai tagliagola dell`Isis;
Il signor Uhlig
denuncia inoltre il fatto che alcuni militanti di sinistra chiedono
il ritorno dei palestinesi (a suo tempo derubati delle loro terre,
delle loro case e cacciati sotto la minaccia delle armi) mettendo
così in discussione l`esistenza di Israele in quanto stato ebraico.
Ecco dunque che è
antisemita chi propugna la pacifica convivenza tra ebrei e non ebrei
(anche questo concetto non dovrebbe risultare nuovo in Germania).
Ci chiediamo perché
questi intellettuali si espongono a tanto ridicolo?
Solo per convincere
i loro finanziatori di essere capaci di arrampicarsi persino sugli
specchi per dimostrare l`indimostrabile.
Giuseppe Zambon zambon@zambon.net
Una voce ebraica contro il sionismo
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