La posizione del M5S sulla flat-tax chiarisce definitivamente le cose. Si tratta del più brutale attacco mai sperimentato contro lo stato sociale, Il cui fondamento è semplicemente espresso nell'articolo 53 della nostra Costituzione: "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività".
Tale principio viene adottato da quasi tutti i sistemi fiscali del pianeta, perfino negli USA e in Arabia Saudita. La flat-tax - vale a dire l'aliquota fiscale uguale per tutti i cittadini, qualunque sia la loro "capacità contributiva" (cioè il loro reddito complessivo), è esattamente l'opposto della "progressività". Si tratta di un improvviso totale ribaltamento.
Che questa iniziativa, nettamente eversiva, provenga proprio dal M5S non mi stupisce affatto. Fin dall'inizio ho sempre saputo che chiunque affermi "io non sono né di destra né di sinistra" è certissimamente di destra. Lo ha dimostrato, una volta per tutte, Norberto Bobbio ("Destra e Sinistra", 1994).
Mi dispiace per tutti coloro che, per disperazione, si sono lasciati attrarre dalle iniziali lusinghe dei grillini: "rivoluzionari" sì, ma in senso nettamente, esplicitamente regressivo-reazionario. Sarebbe come se qualcuno, oggi, proponesse di introdurre per legge la schiavitù - che in effetti esiste, ma bisogna ignorarlo.
Se non altro i grillini osano dire "il re è nudo".
Giuliano Corà
https://giulianolapostata.wordpress.com/
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