L'11 luglio 2017 via libera dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato al decreto vaccini (su cui il Governo sarebbe intenzionato a porre la fiducia, soprattutto in caso di richiesta di "voto segreto" da parte della Lega). Oggi l'approdo in Aula a Palazzo Madama. Durante la seduta notturna la Commissione ha approvato, tra gli altri, l'emendamento che prevede l'istituzione dell'Anagrafe Vaccinale Nazionale, che registrerà la situazione vaccinale degli italiani, e un emendamento che prevede vaccinazioni anche per operatori sanitari, sociosanitari e scolastici. Su quest'ultimo si attende, però, il parere della Commissione Bilancio che arriverà prima dell'approdo in Aula.
Sono queste le novità principali del testo che prevede l'obbligatorietà delle vaccinazioni per l'iscrizione a scuola.
Tra le modifiche apportate dal passaggio in Commissione a Palazzo Madama, la principale riguarda la riduzione delle vaccinazioni obbligatorie, passate da 12 a 10, ovvero: polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella. A queste, poi, se ne aggiungono altre 4 "consigliate" attivamente dalle Asl: anti-meningococco B e C, anti-pneumococco e anti-rotavirus.
Diminuite, inoltre, le sanzioni ai genitori che non vaccinano e tolto il riferimento al rischio della perdita di patria potestà. Tra gli
emendamenti approvati nei giorni scorsi, uno prevede la possibilità, per i medici, di somministrare i vaccini in farmacia.
Cristina Bassi
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