giovedì 6 luglio 2017

Simbologie misteriche de "L'Albero della Vita"


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L'albero è da sempre considerato simbolo della Vita e più specificamente dell'essere umano, in quanto la sua struttura verticale - terminante in basso con le radici ed in alto con i rami - lo rende una metafora perfetta dell'intermediazione fra Terra e Cielo. 

Il mito originario dell'Albero della Conoscenza ha fecondato le tradizioni di tutti i popoli (nella Tradizione Celtica i druidi oltre ad essere "molto sapienti", erano anche gli "uomini dell'albero"), la verticalità del tronco dell'albero - e specificatamente quella delle grandi conifere dei paesi nordici - rappresenta la "retta conoscenza" ed il "retto comportamento" che permette l'accesso al Regni Celesti.
Tale verticalità (che unisce il cielo alla terra, il sacro al profano, il visibile all'invisibile) richiama senza dubbio una simbologia fallica, soprattutto se consideriamo il "Lingam" alla luce dell'interpretazione esoterica data dalla Scienza Unitaria, e cioè una sorta di raggio laser capace di penetrare le profondità della materia e della potenza per farvi giungere la Coscienza Superiore (certamente solo se vi è una padronanza di carattere tantrico ed iniziatica dietro).
L'albero come simbolo dunque della dimensione maschile, ma al contempo pure associabile al potere generativo femminile della terra e del cosmo, poiché, come l'albero, il cosmo si rigenera incessantemente ed è sorgente inesauribile di Vita.

L'albero, anche il più mastodontico, nasce da un piccolo seme che contiene in nuce tutte le potenzialità che in seguito saranno espresse dalla pianta adulta, che a sua volta genererà nuovi semi capaci di moltiplicare indefinitamente la Vita. Dalla semina, passando per l'attraversamento ciclico delle quattro stagioni fino alla morte biologica, l'albero riproduce tutte le fasi che l'intero Universo attraversa nel suo ciclo di vita, ed infatti l'albero è anche immagine del Cosmo (è detto allora Albero Cosmico) in quanto l'Universo può essere triplicemente suddiviso in regni sotterranei ed inferici (Utgard, Mondo di Sotto), regni intermedi (Midgard, Mondo di Mezzo), regni sottili e superiori (Asgard, Mondo degli Dèi).
L'essenza dell'albero sta fondamentalmente nel legno di cui è composto, che non a caso in Medicina Cinese è considerato uno dei 5 elementi fondamentali. Potremmo definire il legno una sorta di quintessenza degli altri quattro elementi (al pari dell'etere in Alchimia); viene infatti nutrito da aria (metallo), acqua e terra e racchiude in sé il calore vitale dell'esistenza (che rilascia solo quando la componente corruttibile esterna viene bruciata permettendo così di trasmutare le proprie impurità).

Ogni individuo incamminato verso la scoperta della propria essenza dovrebbe tener bene a mente l'analogia uomo-albero, dovrebbe infatti poter verificare se le proprie radici sono sufficientemente stabili e ben formate, ma anche se non vi siano rimasti incastrati dei "circuiti non integrabili" di cui è bene sbarazzarsi, dovrebbe poi verificare che nella dimensione intermedia del tronco sia la linfa grezza (che dalle radici va ai rami) che la linfa elaborata (che dai rami va alle radici) non subiscano interruzioni nel flusso, ed infine dovrebbe controllare lo stato di crescita dei propri rami (antenne verso il Cielo) e che siano realmente diretti verso la Luce Solare e non verso un'ingannevole luce artificiale!

Infine vogliamo ricordare come un simbolo certamente noto e importantissimo connesso alla figura dell'albero sia l'Albero cabbalistico della Vita - o Albero sefirotico - in pratica lo schema olografico del programma con cui si è svolta la creazione dei mondi (la "Scala di Giacobbe" descritta in Genesi 28). L'Albero della Vita rappresenta sia il cammino di discesa lungo la quale le anime raggiungono la dimensione formale sia il cammino ascendente da fare se vogliamo raggiungere i piani dello Spirito Unitario. 

Attraverso l'Albero della Vita ci arriva il nutrimento energetico che origina dai campi della Pura Luce Divina avvolgenti la Creazione, ed i suoi due pilastri laterali corrispondono alla duplice via della Misericordia (destra) o del Rigore (sinistra), il pilastro centrale (la "Via Regale") ha in sé la capacità di unificare gli opposti. 

Dopo la caduta di Adamo ed Eva dal Paradiso (causata dal tentativo di conoscere a fondo la dualità senza aver prima fatto sufficiente esperienza dello stato d'Unità Divina), l'Albero della Vita venne nascosto per impedire l'accesso al segreto della Vita Eterna agli esseri umani (che oramai non erano più sufficientemente puri per riceverlo), ed impedire così che il principio del male fosse reso assoluto.
L'umanità odierna, quindi (da quando è uscita dallo stato paradisiaco dell'Eden), non ha più accesso diretto all'Albero della Vita, e la via che vi riconduce è guardata da una coppia di Cherubini armati di una spada fiammeggiante; eppure se un individuo di Vera Volontà dovesse porre il sé le condizioni per riavvicinarsi ad una dimensione unitaria questi angeli cesserebbero di essere i "Guardiani della soglia" punitivi ed al contrario mostrerebbero al coraggioso iniziato la strada in grado di ricondurlo al perduto Giardino dell'Eden.

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