Gli animalisti si sono esibiti con cartelli di colore rosso sangue di condanna nei confronti delle enormi quantità di carne, insaccati, pesci e formaggi esposti e proposti raccontando le ragioni della scelta vegan e denunciando il dolore della prigionia, degli allevamenti e dei mattatoi per un numero infinito di molti viventi.
Una nota del Movimento riferisce: "Un avvilente scempio animale proposto ai clienti che vengono incoraggiati a consumare prodotti di origine animale; se ne cibano in mezzo ad arti di maiale appesi allontanando dalla mente e dal cuore la consapevolezza di tante vite usate, sfruttate e giustiziate per il gusto di un pasto. Chiediamo a Farinetti, che si autocompiace di essere un imprenditore illuminato e peraltro insignito nel 2012 di un premio per l'alimentazione per aver dimostrato di saper coniugare attività imprenditoriale ed attenzione verso l'ambiente ed il sociale, di dimostrare la sua sensibilità ambientale promuovendo i cibi di origine 100% vegetale a favore di quelli di origine animale, che impattano gravemente sull'ambiente e sulla salute dei consumatori".
Oscar Farinetti, il patron di Eataly, già “colpevole” di avere trasformato uno storico teatro milanese, luogo di cultura che ospitò sul suo palcoscenico anche Bob Dylan e Ray Charles, si è ultimamente contraddistinto per cinismo e indifferenza nei confronti della sofferenza degli animali nel corso di un'intervista rilasciata in un programma Rai sugli allevamenti intensivi mentre la conduttrice gli poneva il problema della sofferenza degli animali al mattatoio. Il luogo di cultura caro ai milanesi è ora il triste palcoscenico di tutta la sofferenza legata allo sfruttamento degli animali e della loro morte.
Silvia Premoli
VEGANOK Animal Press
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VIDEO: https://youtu.be/UoKBEeRnk6k
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