Sia ben chiaro che non intendo difendere una
“categoria religiosa”, ben lungi da me questa intenzione, anzi,
ritengo che i nuovi martiri cristiani raccolgono il frutto del loro
karma passato. Ma non posso non notare alcune incongruenze nel
giudizio pubblico su queste vittime del suprematismo religioso.
Leggo su alcuni post di FB che altri cristiani sono stati uccisi in
Pakistan, in Siria ed in altri paesi musulmani e dell'Africa nera. Ma
tali notizie passano inosservate. Non ho visto un solo “Je suis
Catholique”, dopo l’uccisione di preti e suore in Siria, mentre
i sunniti distruggevano chiese. Forse perché la minoranza cristiana
in Siria sta con Assad? Forse perché la boldrini e la bonino hanno
taciuto? Forse perché non è arrivato l’ordine di ribellarsi (e di
chi)…?
D’altronde anche zì checco, il papone bianco vestito (ma
nero dentro), ha affermato categoricamente che non è in corso una
guerra di religione, ma una guerra “per questioni di denaro”.
Quale e di chi sarà il denaro menzionato? Quello delle lobby delle
armi che spingono verso la distruzione totale, quello delle banche
che speculano su tutto e soprattutto sul lavoro dei poveri, quello
delle tangenti che intasca la chiesa e lo stato con la vendita delle
reliquie di una democrazia morente? …Il potere civile o politico
reale non può esistere per il gigantesco peso che hanno le super
company ed i super banchieri. Il potere politico è frutto di
interessi privati e delle lobby di pressione, dietro c’è la grande
finanza, l’apparato mediatico della formazione delle notizie, gli
stessi social net work… Tutto è solo un grande affare …. La
democrazia non esiste, in tutto l’Occidente democratico, figurarsi quindi la religione, c’è solo
un governo oligarchico di ricchissimi, senza contrappesi, e in grado
di condizionare il mondo intero, da ogni punto di vista…
Ed anche le alte gerarchie vaticane fanno parte della cupola (anzi del Cupolone), per questo i vertici cristiani tacciono, anzi invitano a nuovi soprusi, in fondo essi
credono al dettame “porgi l'altra guancia”, insomma hanno la
vocazione al martirio, purché sia quello dei poveri e delle pecorelle smarrite...
Paolo D'Arpini
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