“Un atto barbaro commesso da banditi e criminali senza scrupoli e rivolto verso gente innocente”.
Forte e dura è la condanna dell’attentato suicida, avvenuto ieri pomeriggio (27.6 u.s.) nelle vicinanze della cattedrale greco-ortodossa di Bab Tuma (sede della Chiesa greco-ortodossa di Antiochia), nel centro storico di Damasco, di Gregorios III Laham, patriarca cattolico di Antiochia, di tutto l’Oriente, di Alessandria e di Gerusalemme dei Melchiti.
Il bilancio parla di almeno tre morti e diversi feriti. “Si tratta di gruppi e persone non controllabili dall’opposizione che sembra non esserci più - dichiara al Sir il patriarca -, ci sono alcuni Stati che vogliono armare queste bande criminali e questo è molto grave”.
La Siria è un Paese sprofondato nel caos in preda a rapimenti e violenze di ogni genere.
Ma l’appello di Gregorios III non si ferma qui: “Diciamo al mondo: basta fornire armi ai criminali e andiamo a Ginevra per aiutare i siriani a fare la pace. Abbiamo una grande tradizione di convivenza e di dialogo e abbiamo le capacità per poterlo fare. Aiutateci a fare la pace non la guerra. I combattenti contro il regime di Assad non sono siriani ma vengono da fuori.
Queste efferatezze non appartengono alla nostra tradizione di rispetto e tolleranza”
(Fonte: http://www.agensir.eu/)
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