(G.T.)
Quando dai giornali e dalle televisioni vediamo che le forze di sinistra sono favorevoli all'immigrazione e alla società multirazziale a volte ci si stupisce pensando: "ma non si rendono conto del danno che l'immigrazione produce alle classi popolari più povere e ai lavoratori? Non notano di come la criminalità, molto maggiore tra gli immigrati, si riversa prima di tutto sui poveri?".
Bene, ci si dimentica qui dell'origine della sinistra.
E quando si perde di vista l'orizzonte storico non si riesce a rendersi conto della realtà in cui si vive ne delle motivazioni degli avvenimenti.
La sinistra nasce dalla rivoluzione liberale del seicento. Rivoluzione prima di tutto del pensiero. Che parte dalla concezione egualitaria secondo cui gli umani sono tutti uguali in quanto non c'è corrispondenza tra la genetica di un popolo e il suo carattere e cultura.Tutto dipenderebbe da circostanze storiche e ambientali.
E quindi sarebbe possibile ipotizzare una società perfetta a partire da studi "scientifici".E realizzarla tramite la distruzione del vecchio e delle identità etniche. I sinistri sono dei razzisti che si sono radicati nell'utopia.
La loro realtà è solo mentale ma che ha escluso il corpo.
E hanno potuto farlo perché la civiltà occidentale ha una tecnologia così sviluppata da permettere alla persona di alienarsi quasi del tutto dalla natura e dalla PROPRIA NATURA, di cui il corpo è il centro.
Sono convinti quindi che una migrazione immensa che stà portando alla sostituzione etnica degli abitanti delle città europee non li riguardi, perché vivono in un altra dimensione.
In una allucinazione mentale che solo in quanto condivisa da molti sembra normale. Ed è notevole il fatto che ,dalla rivoluzione liberale o meglio dalla rivoluzione francese in poi l'intero occidente è tutto di sinistra,a parte forse l'esperienza del fascismo .
L'intero edificio della società capitalista è fondato ideologicamente su un ideologia di sinistra.
Anche negli USA,in cui un duro darwinismo sociale sembra vedere all'opera una concezione differenzialista di destra le realtà non si differenzia dal resto dell'occidente. Perché si tratta sempre di una società fondata nella matrice liberale,in cui gli uguali competono tra di loro e ricco lo diventa semplicemente il più volenteroso. Ma non si esce dalla logica individualista.
La sinistra pertanto è l'anima ideologica del sistema mente la "cosiddetta" destra è quella più tecnologica e commerciale.
Sistema ,non dimentichiamolo,la cui essenza più intima stà in una visione del mondo che ha prodotto una tecnologia vincente.Non in una ideologia la cui forza stà nella sua "bontà" semantica.
Il fascismo fu il tentativo di adottare la stessa tecnologia in un contesto nazionale in cui la valenza sovversiva di esso veniva neutralizzata tramite un totalitarismo che difendeva, con spesa energetica, le identità e le tradizioni dei popoli.
Fu sconfitto da una efficienza maggiore. A conferma che nell'uso dei mezzi vince chi riesce a adoperare in tutto e per tutto le potenzialità piuttosto che cercare di limitarne gli effetti negativi contrapponendo loro un controllo sociale limitante.
La sinistra in questo è invincibile. Perché mentalità connaturata al cittadino occidentale,fisicamente debole e tecnologico in tutto e per tutto.
La distruzione dei popoli europei non potrà essere evitata da una vittoria elettorale di qualche partito identitario o nazionalista.
E tantomeno da un ripensamento delle masse dei sinistrati.
Fonte: lospiffero
Il Tizio è partito con una disamina inappuntabile .... si e soffermato a riflettere con una metabolizzazione mediocre per poi concludere con una cazzata monumentale... da perfetto disinformatore....
RispondiEliminaVeiensfurens - (alias Orazio Fergnani).