lunedì 10 giugno 2013

Cazzeggio disinformatico, politica, democrazia e prese per il culo...



Il livello del cazzeggio mediatico è giunto a vette insopportabili, per cui l'unico rimedio è tenere il televisore spento, in pratica riportano il contenuto delle veline ricevute dagli uffici stampa dei politici e delle banche centrali oppure l'esito delle conferenze stampa preconfezionate. Frasi fatte, luoghi comuni, banalità, versioni fuorvianti, dati inutili e falsificati, versioni accomodanti, temporeggiamento, contraddizioni dissimulate, ecc.. Una disinformazione pervasiva, stordente, lobotomizzante, che alla lunga provoca malessere.

Sentire i giornalistucoli riportare le affermazioni dei politici o banchieri che annunciano per l'ennesima volta che i segnali di ripresa ci saranno fra poco, secondo le loro stime … è a dir poco patetico, ridicolo, ma soprattutto angosciante sapere che alcuni li ascoltano e ci credono, nonostante siano battute già ripetute in passato, forse non credono a loro ma al fatto che in qualche modo dalla crisi si uscirà, CI PENSERA' LO STATO ...
I pochi siti in internet che rivelano come stanno veramente le cose, sapendo individuare selettivamente ed interpretare segnali inquietanti, attingendo a documentazione seria che i mass media evitano di diffondere, sono visionati da poche migliaia di persone, per cui è facile dedurre che solo un'esigua ed insignificante minoranza di italiani sono veramente a conoscenza di quanto sia grave la situazione e le prospettive e di come i leader politici e finanziari siano coinvolti, collusi ed impotenti, e quali siano le contromisure da assumere in queste circostanze.
Del resto praticamente tutta la popolazione è convinta che l'unico vero denaro sia quello di carta colorata (fiat money), che non esistano alternative, anzi, che si dovrebbe pure eliminare il contante per poter imporre l'uso del denaro elettronico, carte di credito ecc., perché così si combatterebbe l'evasione fiscale e le mafie. Un topo per intrappolarlo in una gabbietta devi almeno attirarlo con del formaggio, gli italiani ci entrano sulla fiducia, per il piacere di farsi intrappolare, dentro alla gabbia si sentono più sicuri. Del resto la libertà è solo una bella parola e pochi sono disposti a lottare per conquistarla, essendo convinti di possederla già. La libertà di essere schiavi, preceduta dalla libertà di essere coglioni.

Entrare nel dettaglio richiederebbe una stesura lunghissima di questo articolo che desidero sia invece breve e di facile lettura, per cui mi limito a dire che lo stato incasserà sempre meno tasse, per ovvie ragioni, i provvedimenti politici adottati finora, uno più sbagliato ed iniquo dell'altro, le reazioni popolari alla crisi, che si sa NECESSITA' AGUZZA L'INGEGNO, creerà sempre più "lavoro e mercato nero o alternativo" per reazione alla patologica pressione fiscale italiana e per sfiducia nel buon utilizzo e nel ritorno dei contributi previdenziali e delle tasse versate, ci sarà sempre meno lavoro e meno servizi, per cui il degrado (anche morale e comportamentale, che sfocerà prima o poi in conflitti sociali) peggiorerà sempre più la qualità della vita del nostro paese e coloro che potranno permetterselo emigreranno, per cui alla lunga rimarranno solo le persone in difficoltà.
Per citare un solo esempio pertinente a quanto appena affermato, vi faccio l'esempio delle sigarette elettroniche, che in pochi mesi hanno avuto un successo pazzesco ed hanno sottratto alle casse del rapace fisco italiano quasi un miliardo di euro, ecco perché lo stato si preoccupa della salute degli utenti delle "svapo". La crisi, l'eccessiva tassazione delle sigarette e del tabacco e l'esigenza di spendere meno e continuare a fumare ha indotto oltre un milione di italiani a lasciare il fumo tradizionale per passare allo svapo, e così sarà in ogni settore, e lo stato perderà sempre più entrate fiscali, cui reagirà cinicamente inducendo ad esempio al gioco d'azzardo ed altre attività oscene pur di continuare ad incassare denaro UNICO SCOPO ISTITUZIONALE PER CONSERVARE I PRIVILEGI DELLA CASTA.


Tutte queste difficoltà riferite al nostro paese hanno una causa primaria: IL PARASSITISMO politico. Il parassitismo da noi è istituzionalizzato, legittimato, approvato, diffuso capillarmente, quindi è ormai ritenuto fisiologico e quindi rimosso dal vocabolario e dalla morale. E' ovvio che individualmente non si sentano parassiti e quindi non si pongono neppure il problema. Semmai se la popolazione ed alcuni giornalisti e scrittori insistono a definirli parassiti, la interpretano come invidia, rancore dovuto alla crisi.
Il parassitismo politico italiano alimenta mezzo milione di persone nulla facenti (che vivono di politica, molti di loro vivono "alla grande"), una corruzione ai più alti livelli mondiali, uno spreco di denaro pubblico spaventosamente elevato per sostenere le clientele, un malcostume ed un'inefficienza che non ha eguali nel mondo industrializzato. Quindi quando si sente dire in continuazione che NON C'E' PIÙ DENARO, ad esempio per iniziative culturali (perché qualche idiota fancazzista della politica afferma che con la cultura non si mangia) o per importanti servizi assistenziali, E' UNA MENZOGNA, il denaro c'è, solo che è destinato ad altri scopi, perlopiù egoici e parassitari.
A coloro che, per non colpevolizzarsi, pretendono che si facciano delle proposte anziché limitarsi ad esporre la gravità della situazione, rispondo di "togliersi di mezzo", perché lo scopo della politica è appunto fare proposte, avere delle visioni lungimiranti, pianificare, ecc., non parassitare attingendo alle risorse di coloro che producono ricchezza lavorando onestamente. Se non sanno "capire e proporre" che se ne vadano, se non lo fanno è perché sanno di essere dei parassiti e ne traggono beneficio, quindi il delitto e premeditato, nei paesi anglosassoni direbbero che è di primo grado, cui spetta il massimo della pena. Da noi invece vengono guardati con ammirazione perché ritenuti furbi e rieletti alle prossime consultazione elettorali.

Claudio Martinotti Doria - http://www.cavalieredimonferrato.it/

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