Carissimi, vi prego di dedicare un poco del vostro tempo al documento che segue. E' una proposta importante maturata da un confronto con ALTERNATIVA MARCHE, che era stata preceduto da diversi incontri regionali con altre forze.
L'obiettivo del documento è promuovere un soggetto elettorale regionale per le prossime elezioni amministrative in grado di unire tutte quelle forze presenti sul territorio che promuovono gli stessi obiettivi al di fuori di alleanze politiche con i partiti tradizionali.
Per questo vi chiedo di farmi avere il vostro giudizio in merito prima della prossimo incontro regionale che dovrebbe tenersi a fine mese a Civitanova Marche.
Vi ringrazio per l'attenzione e attendo un vostro riscontro.
Un caro saluto
Italo Campagnoli
Bozza del documento di intesa Alternativa Marche –
Lista Civica Italiana Marche
Seconda stesura
Alternativa Marche, quale componente
regionale del Laboratorio politico-culturale Alternativa, e Lista Civica
Italiana Marche, componente regionale di Lista Civica Italiana – Cittadini
protagonisti, stringono il seguente documento di intesa.
Scopo dell’iniziativa è costituire una
piattaforma politica comune per promuovere in sinergia attività, iniziative,
battaglie sul territorio regionale nonché predisporre le basi per la nascita di
un soggetto politico che possa aspirare a concorrere alle future consultazioni
elettorali amministrative a livello comunale, provinciale, regionale.
Forte è la consapevolezza della
necessità di un nuovo soggetto politico, popolare e democratico, che nasca dal
basso, che contrasti il concetto di sviluppo (materiale) imperante da trent’anni
ed il sistema partitico attuale, incancrenito ed appiattito su tale concetto.
Per questa finalità, consci della
attuale divisione della galassia politica “antisistema” in tante piccole organizzazioni,
con gran parte dei programmi assolutamente sovrapponibili ma senza alcuna
prospettiva se perseveranti nell’alveo della loro autoreferenzialità, ci si
pone l’obiettivo di medio periodo di creare una federazione di soggetti. Si
ritiene che tale federazione possa concretamente “misurasi sul campo” alle
elezioni regionali del 2015.
I principi politici, sociali ed
economici, su cui Alternativa Marche e Lista Civica Italiana Marche concordano,
sono:
a) Il Territorio locale (la Comunità ) è il fondamento
del vivere comune. Esso deve conformarsi secondo i principi della democrazia
diretta e partecipata in ogni ambito in cui sia possibile; della decrescita e
della sostenibilità economica; della solidarietà e della reciprocità. I Territori dovranno in prospettiva fondarsi
su modelli rispondenti a criteri di sovranità e autosufficienza.
b) I Territori devono essere difesi
dagli attacchi della globalizzazione politica e finanziaria, della
speculazione, dello sfruttamento, del consumo indiscriminato in ogni ambito.
Il programma politico dovrà contenere e
sviluppare questi punti programmatici:
1) Verso la sovranità alimentare:
filiera corta per le produzioni agroalimentari, produzioni a km0 diffuse su
larga scala; sostegno delle produzioni locali e tradizionali, alle piccole
imprese e/o imprese nuove e giovanili; sostegno all’agricoltura a basso o
assente impatto ambientale (biologica, biodinamica, ecc.); rifiuto degli OGM;
rifiuto dell’agricoltura intensiva e delle produzioni di massa.
2) Una produzione industriale il più
possibile basata sulla filiera corta con accordi diretti tra produttori e
consumatori associati. Sostegno all’imprenditoria sociale nelle forme
cooperativistiche, di associazione in partecipazione, di suddivisione degli
utili, di consorzi di imprese, di imprese auto-gestite. Emanazione di specifici
provvedimenti di urgenza che diano facoltà ai lavoratori di imprese in crisi di
rilevarne la gestione.
3) Verso la sovranità energetica e la
massima limitazione dell’uso degli idrocarburi: previsione di un grande piano
energetico regionale basato sulle fonti rinnovabili a produzione diffusa ed
all’efficienza energetica; rifiuto dei mega impianti, di qualunque natura, che
implichino la concentrazione energetica in poche mani.
4) Gestione delle risorse: si dovrà
sviluppare un grande piano di gestione dei rifiuti fino a far diventare la
regione Marche la prima regione italiana a rifiuti zero; deve
essere garantito l’accesso all’acqua come diritto universale e lo status
dell’acqua come bene comune pubblico, deve essere confermato il principio della
proprietà pubblica dell’acqua e attuata la gestione pubblica del servizio
idrico integrato in quanto servizio locale privo di rilevanza economica.
5) Gestione del suolo: sottrazione del
territorio regionale alla speculazione edilizia ed alle infrastrutture
devastanti. Le opere pubbliche di un certo rilievo dovranno essere concordate
con le popolazioni locali di riferimento.
6) Riordino del sistema sanitario
regionale e fermo contrasto alla politica di revisione della sanità in corso;
contrasto della logica della centralizzazione ospedaliera in poche strutture,
contrasto della trasformazione in Case della Salute dei piccoli ospedali
diffusi nel territorio, no alla costruzione di nuove strutture; sì al
mantenimento delle funzioni essenziali nei piccoli ospedali, potenziamento
delle strutture e delle funzioni di assistenza domiciliare diffusa.
7) Verso la sovranità monetaria:
controllo partecipato delle fondazioni bancarie; istituzione di una banca
regionale pubblica controllata da un Consiglio dell’economia e del lavoro territoriale;
diffusione di monete locali.
8) Rifiuto totale ed incondizionato del
project financing come metodo di finanziamento delle opere pubbliche.
9) Democrazia contro l’illegalità:
lotta senza quartiere alla grande criminalità mafiosa ed ai suoi tentativi
sempre più pervasivi di entrare nei territori come quello marchigiano; lotta
senza quartiere alle strutture che inquinano la dialettica democratica
(massonerie, organizzazioni segrete, comitati d’affari); lotta senza quartiere
alla corruzione politica ed amministrativa; svolgere un risanamento etico
partendo, a livello amministrativo e del vivere comune, dai comportamenti non
consentiti ma ammessi, dal malcostume tollerato, dalle connivenze, dalle
mentalità da “piccola mafia”.
Sotto il profilo più marcatamente politico,
Alternativa Marche e Lista Civica Italiana Marche ritengono che l’attuale
sistema dei partiti debba essere superato. Il futuro soggetto politico dovrà
essere radicalmente alternativo ai tradizionali schieramenti di centrodestra e
centrosinistra e non potrà accettare alleanze con tutti quei partiti che negli
ultimi venti anni hanno condiviso e condividono con loro il governo nazionale o
nelle amministrazioni locali.
Nel contempo, il futuro soggetto
politico sarà aperto, senza pregiudiziali, al dialogo ed al confronto con tutte
quelle forze antagoniste al sistema dei partiti. Qualora si verificassero le
condizioni politiche e le necessarie convergenze programmatiche, potrà anche
stringere, con queste, intese ed alleanze, anche elettorali.
Il dialogo e le possibili alleanze
saranno verificate con quelle forze o esponenti politici che, pur avendo svolto
un ruolo nel sistema dei partiti, si proclameranno senza ambiguità ed in
maniera definitiva, non tattica, fuori da quell’ambito.
Il futuro soggetto politico si porrà
come naturale interlocutore di gruppi, associazioni, comitati che lottano per
la difesa della Comunità marchigiana, in particolare nei settori dei Beni
Comuni (come acqua e sanità) e dell’Ambiente (come energia e infrastrutture).
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