Scriveva Kevin MacDonald, docente di Psicologia alla California State University: “…il giudaismo, al di là di tutte le tattiche che lo razionalizzano quale religione, altro non è che «una strategia evoluzionistica ecologicamente specializzata [...] sostanzialmente centrata sulla difesa del gruppo», massimo tra i paradigmi di etnocentrismo e competizione per il successo economico-riproduttivo, «una strategia di gruppo altruistica, nella quale gli interessi dei singoli sono subordinati a quelli del gruppo»: «”Ciò che importa davvero nella religione ebraica non è l’immortalità del singolo ebreo, ma quella del popolo ebraico [...] Il futuro della nazione, e non quello dei singoli, resta l’obiettivo decisivo” [S.W. Baron, A Social and Religious History of the Jews, I e II, edito nel 1952 da The Jewish Publication Society of America]».
Una strategia che ha portato nei millenni, con la voluta separazione degli ebrei dal resto dell’umanità, ad una sorta di «pseudospeciazione»: «Per coloro che si dispersero in civiltà estranee, anche dopo generazioni, “il giudaismo fu in realtà non tanto la religione della madrepatria quanto la religione della razza ebraica; fu una religione nazionale non in senso politico, ma in senso genealogico” [G.F. Moore, Judaism in the First Centuries of the Christian Era: The Age of the Tannaim, I, Harvard University Press, 1927].
Di conseguenza, -ad esempio- il convertirsi dei khazari all’ebraismo (vedi: http://www.
(Paolo D’Arpini)
BIBLIOGRAFIA:
MacDonald K. (I), A People that Shall Dwell Alone – Judaism as a Group Evolutionary Strategy, Praeger, 1994
MacDonald K. (II), Separation and Its Discontents – Toward an Evolutionary Theory of Anti-Semitism, Praeger, 1998
MacDonald K. (III), The Culture of Critique – An Evolutionary Analysis of Jewish Involvement in Twentieth-Century Intellectual and Political Movements, Praeger, 1998
MacDonald K. (IV), An American Professor to Responds to a “Jewish Activist” – Dr. MacDonald’s Testimony in the Irving-Lipstadt Trial, «Journal of Historical Review» n.1/2000
MacDonald K. (V), prefazione alla nuova edizione di The Culture of Critique, 1stbooks Library (in proprio), 2002, in csulb.edu/~kmacd/books- Preface.html
MacDonald K. (VI), Judaismus als evolutionäre Strategie im Wettstreit mit Nichtjuden, «Vierteljahreshefte für freie Geschichtsforschung» n.4/ 2006.
MacDonald K. (I), A People that Shall Dwell Alone – Judaism as a Group Evolutionary Strategy, Praeger, 1994
MacDonald K. (II), Separation and Its Discontents – Toward an Evolutionary Theory of Anti-Semitism, Praeger, 1998
MacDonald K. (III), The Culture of Critique – An Evolutionary Analysis of Jewish Involvement in Twentieth-Century Intellectual and Political Movements, Praeger, 1998
MacDonald K. (IV), An American Professor to Responds to a “Jewish Activist” – Dr. MacDonald’s Testimony in the Irving-Lipstadt Trial, «Journal of Historical Review» n.1/2000
MacDonald K. (V), prefazione alla nuova edizione di The Culture of Critique, 1stbooks Library (in proprio), 2002, in csulb.edu/~kmacd/books-
MacDonald K. (VI), Judaismus als evolutionäre Strategie im Wettstreit mit Nichtjuden, «Vierteljahreshefte für freie Geschichtsforschung» n.4/ 2006.
“Questi “conversi” kazari, formarono la componente ebraica dell’Europa orientale. Il sionismo comincia da loro, anche se non era ancora chiaro come modello. Infatti si sa che gli ultimi saranno i primi e che i nuovi aderenti ad un credo divengono spesso i più fanatici, anche perché sanno di non averne realmente diritto e quindi se lo conquistano con un reiterato zelotismo ed odio sia nei confronti degli opponenti originari, i cristiani ed i musulmani, sia contro i loro “fratelli maggiori” gli ebrei originari. Sono i successori di questi kazari, sedicenti ebrei (poiché secondo la legge tradizionale giudaica si è “ebrei” solo per nascita), che oggi compongono la schiera dei banchieri e finanzieri che dirigono la politica e l’economia e che hanno creato il fulcro sionista in Israele e che sono diventati la maggioranza del popolo eletto…” (P.D'A.)
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