sabato 23 giugno 2018

Dagli USA all'Europa la "sostituzione" è in corso...


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Leggo proprio oggi di una statistica USA, secondo la quale in tutti gli stati, l’anno scorso, il numero dei nati a coppie di tipo europeo  è inferiore al numero dei morti. Va notato che il fenomeno del rimpiazzamento etnico degli amero-europei tramite invasione legale e illegale negli USA  è in corso dal 1964. Quando un senatore, con il massiccio supporto economico, politico e mediatico dei soliti noti, è riuscito a far passare una legge che favoriva l’immigrazione dal terzo mondo a scapito dell’immigrazione da paesi europei.

A proposito, leggo (con inutile indignazione) della propaganda sul “distacco” di bimbi dai genitori che passano illegalmente il confine in massa dal Messico negli USA. Tutte le reti nazionali USA (TUTTE in mano sionista) hanno inviato reporters a stracciarsi i capelli, mostrato foto di bambini piangenti, e lanciato vituperi contro Trump, etc. Premetto che non sono un “Trumpista,” mi riferisco unicamente alla vicenda.

In realtà, le autorità avevano (hanno) prontamente organizzato accomodamento per i bambini con vitto, assistenti, supervisione individuale, assistenza psicologica, istruzione etc. Del resto, quando un o una delinquente sono arrestati la prole è rimossa dai genitori. Purtroppo, data un’occhiata all’Internet, vedo che persino amici e compagni di liceo si bevono la propaganda sionista a bocca aperta, e aggiungono i loro vituperi alla ‘crudeltà di Trump etc.

Ma ritornando all’America, ho deciso, 3-4 mesi fa, di aggiornarmi possibilmente “in vivo” – ad usum dicendi - sulla situazione a riguardo dell’immigrazione. Sicché ho passato l’esame per “interprete medico,”  mediante il quale finora ho potuto assistere, ma anche intervistare, più di cento immigrati dal Centro America, e mi sono fatto un’idea della situazione.

Certo, il “campione” numerico e’ minimo, ma nel campione c’e’ una tale uniformità di parametri, da poter tentativamente estrapolare le osservazioni a un numero più largo. Innanzitutto, e in generale, si tratta direi di brava gente – solo uno è stato portato all’ospedale con catene alle caviglie e manette ai polsi. Nel caso non ho chiesto notizie personali. 

Ecco alcune caratteristiche:

a)      La maggior parte e’ negli Stati Uniti dai 10 ai 30 anni. I residenti di lunga data comprendono abbastanza l’inglese ma parlandolo poco. A casa parlano tutti spagnolo, e alcuni persino uno dei vari dialetti aztechi del Centro-America.

b)     Sono famiglie prolifiche, da un minimo di 4 o 5 figli per unita’ familiare a un massimo riscontrato di 17.

c)      Quasi tutti lavorano, ma la maggior parte o non ha assicurazione, o l’assicurazione tramite il lavoro e’ insufficiente a coprire spese mediche, chirurgiche ed ospedaliere. Sicché interviene una forma di assicurazione gratuita gestita dallo stato in cui risiedono.

d)     Chiaramente e’ giusto che chi ha bisogno di cura sia curato, inclusi gli illegali. Tuttavia, a livello macroscopico - perché strutture simili esistono in tutti gli stati - si crea un problema socio-economico insormontabile. E che si collega, indirettamente ma non troppo, al calo demografico degli autoctoni. 

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Infatti:
a.      Ospedali e personale medico sono costosissimi e vanno pagati. Quindi i costi vengono riversati sulla proverbiale classe media, peraltro in costante diminuzione.
b.     La quale classe media (con famiglia campione di 4 persone,) deve spendere (per famiglia) circa 18 mila dollari e più all’anno in assicurazione, con “deductibles,” e vari limiti. Molte aziende hanno varie forme di assicurazione, ma con limiti. E vista la facile evanescenza dell’impiego, cessazione d’impiego equivale a disastro economico, se si vuole mantenere la copertura assicurativa. Inoltre e in generale, l’assicurazione non copre, per esempio, i denti o solo in parte. (Parentesi. Un amico mi diceva qualche tempo fa che, andato da un dentista per un mal di denti, si e’ sentito dire dalla segretaria che non poteva essere visitato se prima non firmava un deposito di 500$ sulla carta di credito.)
c.      Le macro-statistiche sul paese dicono che le spese medico-farmaceutiche sono di 1.5 trilioni all’anno e più con aumenti annuali del 15-20%. Leggo e sento che le spese mediche fanno parte del GNP (Gross National Product). Quindi – parlando da non economista – più la gente e’ malata meglio e’. Quasi da far specchio al Pentagono (spese ufficiali circa un trilione, in pratica anche loro tra 1.5 e 2 trilioni).
d.      Tra i pazienti che lavorano, la maggior parte opera in settori dove ormai il lavoratore autoctono non si trova piu’. Ma non perché non ci sia o non voglia lavorare, ma perché il compenso e’ tale da non poter permettersi quello che ancora adesso si chiama una vita ‘decente.’
e.     Al che nasce spontanea la domanda, “Non e’ forse che il lavoratore ‘bianco’ pretenda troppo?” Chiaramente no, se chi e’ impiegato puo’ a mala pena sopravvivere, col rischio di distruzione economica se viene licenziato o se il datore di lavoro chiude i battenti. Inoltre, per motivi storico-culturali che esulano da questa mini-cronaca, e’ piu’ difficile. per i membri della classe media euro-americana ricorrere all’assistenza pubblica.  E, da quanto si sa e osservo direttamente al supermercato, gli immigrati fruiscono anche di assistenza alimentare, tramite sussidio mensile basato sul numero di familiari a carico. Nella forma di una speciale carta di credito per cui il conto e' inviato direttamente dal supermercato all'organizzazione governativa di assistenza. E c'e' anche assistenza abitativa. Non solo, ma negli impieghi dove il salario e’ (o potrebbe essere) decente, il datore di lavoro può importare ad libitum personale dall’India, che parla inglese. Recentemente si e’ dato il caso di un’impiegata informatica autoctona, licenziata perche’ si e’ rifiutata di insegnare come fare il suo lavoro a un immigrato dell’India che doveva poi sostituirla. L’impiegata, a sua volta, ha fatto causa al datore di lavoro.
f.   Alla fine, e come sono sicuro che chi ha letto fin qui lo sapeva gia’, l’immigrazione favorisce il datore di lavoro che puo’ pagare di meno, ma il costo sociale dell’assistenza pubblica all’immigrato sotto-pagato viene riversato sul cittadino autoctono sotto forma di tasse. Il famoso abbassamento di tasse annunziato da Trump favorisce per il 90%, e in modo imponente, il famoso 5%, mentre la riduzione delle tasse per il ridimensionato Signor Travet è risibile.

Sono andato per le lunghe, ma la caduta della demografia europea o amero-europea ha una ragione direi logica. E’ comprensibile che, di fronte a un futuro incerto, per essere eufemisti, sempre meno siano quelli che vogliano esporre la prole a condizioni che i genitori hanno visto oggettivamente peggiorare, anche a confronto delle generazioni precedenti.

E’ peraltro deprimente osservare come amici e compagni di scuola, che ricordo intelligenti e socialisti, non si accorgano che con i loro piagnistei per i migranti praticano del pacchiano masochismo. Nonché diventino indiretti alleati della setta del ‘popolo di sion.’ La quale, tramite una rete di mammasantissima e di politici criminali spinge da tempo verso la ‘globalizzazione’. 

Ma forse non è tutta colpa dei miei ex-compagni di scuola. Persino il papa è andato a piangere al ‘muro del pianto’. 

Jimmie Moglia

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