martedì 5 giugno 2018

Quale futuro per la UE?


Risultati immagini per Unione Europea

Sono contrario all'Unione Europea a prescindere, perché sono contrario ai macrosistemi, che considero irrazionali ed oppressivi (curiosamente, la storia nell'epoca della velocizzazione dei trasporti e delle comunicazioni mi dà ragione: il pianeta non muove verso l'unità politica bensì verso la frammentazione, tant'è vero che le nazioni oggi sono quasi il triplo di quelle che erano alla fine della seconda guerra mondiale).

Il fatto curioso è che la UE rischia di disgregarsi proprio di fronte al nuovo corso italiano, apparentemente non euroscettico.

I due partiti di governo erano sempre stati, in passato, contrari ad eurozona ed unione.

Nel 2017 m5s ha cambiato formalmente posizione, presentandosi infine alle elezioni come un movimento per il quale "l'europa è casa nostra".

All'avvicinarsi delle elezioni la lega ha smorzato i toni, in modo simile a ciò che fece Le Pen in Francia.

Infine, nel "contratto di governo" compare la richiesta degli USE, che sembrerebbe la pietra tombale dell'antieuropeismo.
Ma allora come si spiega che gli europeisti di tutto il continente hanno strepitato ferocemente a squarciagola, quando il governo gialloverde è arrivato a un passo dall'insediamento ?

Forse perché sanno benissimo che se il nuovo governo insisterà per davvero nella richiesta degli USE farà esplodere le contraddizioni nascoste del sistema, con probabilità di 
crollo degli equivoci fraudolenti e disintegrazione a seguire.

La Germania, e per conseguenza i suoi satelliti economici, non vuole assolutamente gli USE, si opporrebbe con ogni forza alla prospettiva di perdere tutti i suoi vantaggi basati sullo squilibrio dell'euro per dover digerire una vera federazione politica e fiscale, con i suoi meccanismi di riequilibrio, e in particolare i trasferimenti fiscali dagli stati più ricchi a quelli più poveri, come accade negli USA.

L'attuale assetto europeo è quello di Ruba Hood, che attraverso le regole procicliche ruba ai poveri per dare ai ricchi, mentre gli USE invertirebbero il corso delle cose.
Quindi ai tedeschi rimane la scelta tra accettare il nuovo assetto, opzione altamente improbabile (specialmente se teniamo conto che l'attuale struttura riproduce il piano nazista Funk per il dominio economico tedesco sul continente), opporre resistenza, il che farebbe esplodere tutte le contraddizioni rendendole insostenibili e provocando la dissoluzione del sistema, oppure andarsene di propria iniziativa, parimenti col conseguente disfacimento dell'intero organismo.

Strano a dirsi, il governo che ha cercato di presentarsi come neoeuropeizzato può rivelarsi una mina esplosiva dirompente.

Non potendo, per convenienza politica, presentarsi come esplicitamente euroscettici si sono riqualificati come "diversamente euroentusiasti", con un tipo di diversità tale da poter far crollare oggettivamente il palco, se attivata davvero.

Vincenzo Zamboni

Risultati immagini per Vincenzo Zamboni


"Sono certo che un giorno tutte le frontiere cadranno, perché la nostra comprensione sarà più profonda. La terra intera diventerà la nostra patria e allora, in nome della giustizia, per mezzo di un'assemblea internazionale distribuiremo equamente le risorse mondiali a seconda delle necessità dei popoli. Ma l'uguaglianza non può essere imposta con la forza, deve nascere dal cuore. Dobbiamo iniziare ora da noi stessi. Dovremmo cercare di essere simili alle creature divine che sono venute più volte sulla terra per mostrarci la strada. Se ci amiamo l'un l'altro e cerchiamo di comprendere con assoluta chiarezza tutte le cose, come il loro esempio ci ha insegnato, sulla terra regnerà la pace."
(Paramahansa Yogananda "Dove splende la luce" ed. Astrolabio - pag. 57)

1 commento:


  1. Commento di Arrigo Colombo:

    “La storia va verso l'unificazione dell'umanità; la quale è certo un processo lungo e complesso, ma è in corso. Perché tutti gli uomini sono fratelli, un principio non solo evangelico, ma presente nella Dichiarazione universale dei diritti del 1948, come un dovere per ognuno: comportarsi da fratello. Nel grandioso e nobilissimo processo di unificazione umana, l'Unione Europea è la più avanzata; già con la semplice unione ha raggiunto la pace, dopo secoli di guerre; e poi ha fatto dei passi nell'unificazione (moneta, politica economica, libertà di circolazione ecc.). Certo il processo di unificazione politica, che deve portare allo Stato federale europeo, è lento, troppo lento. La defezione britannica non meraviglia, la sua presunzione e falsa coscienza imperiale; ma non durerà...”

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.