Ipse dixit, per non dimenticare (a titolo di esempio dell'ipocrisia imperante; è solo uno dei tanti):
NAPOLITANO SULLA LIBIA OGGI (25 ottobre 2015): "Libia dissolta nel caos"
Stamattina
alla radio hanno trasmesso la replica dell'ennesima incoronazione,
pardon conferimento laurea honoris causa in storia al Napolitano. Il
quale ha rotondamente citato la Libia e la Siria. Si veda qui: https://www.youtube.com/watch?v=Y-gY3_cPlk4&feature=youtu.be al minuto 41.53
"...conflitti che hanno visto Stati come la Siria e la Libia scivolare nella dissoluzione"
A
parte il fatto che la Siria non è dissolta, sulla Libia chiediamo al
Napolitano: di quale conflitto ciancia? Delle bombe Nato? O del
conflitto armato avviato dai cosiddetti ribelli e poi portato a
conclusione grazie alla loro alleata Nato?
ECCO QUA L RISPOSTA:
NAPOLITANO SULLA LIBIA IERI (2011) "Risorgimento libico non deve essere schiacciato"
L'Italia
non può rimanere indifferente alla repressione della libertà in Libia,
non può lasciar calpestare il risorgimento arabo. Lo
ha detto il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, al teatro Regio di
Torino, in occasione del primo appuntamento della due giorni torinese
per festeggiare i 150 anni dell'Unità d'Italia. Napolitano ha ricordato
che l'Italia nelle prossime ore dovrà prendere decisioni impegnative,
difficili, su quello che sta succedendo in Libia. «Se pensiamo a che
cosa è stato il movimento risorgimentale come movimento liberale e
rinnovatore non possiamo ammettere - ha aggiunto il capo dello Stato -
che vengono calpestate le speranze di un risorgimento anche nel mondo
arabo».
E su Repubblica del 30 aprile (un giornale non certo malevolo nei confronti del Napolitano, né contrario alla guerra Nato): "La
telefonata forse più difficile da quando è segretario del Pd, Pier
Luigi Bersani l'ha avuta con Napolitano che sulla Libia ha chiesto alle
forze politiche «senso di responsabilità» e la consapevolezza che «in
gioco ci sono gli interessi nazionali»". Cioè ha chiesto ai parlamentari
di non fare storie e di appoggiare la guerra.
Non
per niente fra le pochissime e davvero minuscole (salvo quella a
Napoli, aprile 2011) manifestazioni contro la guerra alla Libia, ce ne
fu una davanti al Quirinale, autorizzata solo nei pressi, lontano dalla
vista dell'augusto. Contro sua maestà George W. Napolitano non è
rispettoso mostrare dissenso.
Marinella Correggia
Damasco. Manifestazione pro Assad del 25 ottobre 2015
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