A Milano venerdì 23 Ottobre 2015 si è svolta presso la Camera del Lavoro Metropolitana una partecipata iniziativa promossa dal Comitato contro la Guerra Milano, in collaborazione con il Comitato No Guerra No NATO Nazionale, il cui titolo “la guerra è alle porte” è stato sviluppato da relazioni di Manlio Dinucci, Marinella Correggia ed Ugo Giannangeli. Il Consolato Venezuelano ha inviato il suo saluto così come il gruppo musicale “Banda Bassotti”; si è inoltre avuto modo di ascoltare il saluto di Jean Toschi Marazzani Visconti, che ha brevemente parlato della Yugoslavia “prima e dopo” l'intervento della NATO. La Sala Di Vittorio (400 posti) era quasi piena.
Milano il 23 Ottobre, Napoli il 24, sono le città che hanno ospitato iniziative contro le manovre NATO Trident Juncture, Lunedì 26 se ne è tenuta un'altra a Roma. Occorre dare slancio ad un lavoro che potrà produrre i suoi frutti nel medio termine. Non ci nascondiamo che quello che si sta avviando è solo l'inizio di una attività, che dovrà parlare della NATO, dei suoi crimini, i cui costi ricadono a cascata sullo Stato Sociale del nostro Paese.
Dunque la guerra è contro i lavoratori in Italia, nel Donbass, in Siria piuttosto che in Libia; sono infatti circa due milioni coloro che si erano trasferiti in Libia per trovarci una occupazione. Di questo, dei loro destini e della questione del diritto internazionale abbiamo trattato nella iniziativa del 23 Ottobre. Lo abbiamo fatto con Manlio Dinucci, che ha trattato il periodo che dal dopo guerra fredda arriva alle soglie di quello attuale e ha dedicato una parte di relazione alle dinamiche attuali che coinvolgono Libia, Siria, Iraq, Russia e Cina. Marinella Correggia ha parlato degli effetti che producono i crimini della NATO anche sull'ambiente e della vita delle vittime dei Paesi coinvolti: qualcosa di cui generalmente non si ha notizia. Ugo Giannangeli ha trattato dello stato di salute del diritto internazionale e delle implicazioni che il quadro attuale ha per la nostra Carta Costituzionale. Jean Toschi Marazzani Visconti, ha invece fatto una panoramica su come si sia disgregata la Yugoslavia in seguito all'intervento della NATO.
Il Comitato contro la Guerra Milano li ringrazia, per aver indubbiamente contribuito a diradare le brume della confusione, che non vorremmo regnasse sovrana. Infatti va contrastata alla radice l'idea che pervade certi ambienti, più o meno in buona fede, un'idea che viene declinata con “gli imperialismi” o “tutte le guerre”. A tale proposito si è esaminato anche l'episodio della “marcia degli scalzi”. Purtroppo, a partire dagli anni 90, c'è un unico Paese che ha creduto bene di ritagliarsi il ruolo di “gendarme del Mondo”: gli Stati Uniti d'America. Il Comitato No Guerra No NATO con il quale lavorano i compagni e gli amici del Comitato contro la Guerra Milano ha ripreso quella parola d'ordine che è parso si fosse smarrita per strada: fuori la NATO dall'Italia, fuori l'Italia dalla NATO.
Nadia Schavecher - via ComitatoNoNato
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.