Maghetto Sionetto osserva (ma vede pochetto)
Quello che si presenta davanti a noi è una situazione molto, ma molto seria. Se gli USA dovessero attaccare la Siria potrebbe scatenarsi un conflitto di più vaste proporzioni e a quel punto si vanificherebbe tutto quello che stiamo facendo da anni per migliorare la qualità della vita su questo pianeta. Per questo non possiamo non seguire con attenzione gli sviluppi degli eventi, sperando che alla fine prevalga il buon senso. Purtroppo il motivo della mobilitazione militare dell'occidente non è il gas nervino, probabilmente usato dai terroristi ammazza cristiani che combattono contro Assan; la vera motivazione è legata a giganteschi interessi economici, geopolitici e religiosi. Pochi occidentali, ad esempio, sanno che è in atto uno scontro cruento all'interno dell'Islam tra sunniti e sciiti, i primi sostenuti dall'Arabia Saudita, Oman e Qatar, alleati degli USA e i secondi da Iran, Iraq, Siria, Libano e Bahrein, alleati della Russia. Da qui le nostre profonde preoccupazioni. Per meglio capire in quale nuovo imbroglio storico ci stiamo cacciando, vi proponiamo un articolo apparso sabato 31 agosto a firma di Maria Melania Barone su "Young L'informazione indipendente". E' questa una giornalista libera da ogni condizionamento partitico e politico internazionale, cosa invece che non accade a molti nostri giornalisti di importanti testate. Noterete anche la malafede di quest'ultimi nel camuffare la verità.... fatto questo molto sconcertante.
La verità sulle armi chimiche: ecco le email segrete che svelano i retroscena dell’attacco chimico in Siria
Scritto da Maria Melania Barone su YOUng L'informazione indipendente - 31 agosto 2013 Globo
L’attacco bellico è fortemente voluto dagli USA, anche se il recente isolamento sta frenando gli impulsi di guerra. Li frena soltanto, ma non li arresta. Il fattore principale che attualmente frena gli impulsi bellici americani è l’inchiesta dell’Onu che ha annunciato che necessita di alcuni giorni per terminare la sua inchiesta sulla questione siriana e anticipare le decisioni dell’ONU significa dichiarare guerra con ammissione di colpa. Per questo anche se l’America freme trepidante, deve approfittare del rinvio per rafforzare la coalizione dato che Turchia e Giordania hanno cambiato rotta. Non solo: l’America cercherà un nuovo casus belli dopo il flop delle armi chimiche dovuto alla fuga di notizie di due alti funzionari della difesa britannica. Queste email furono pubblicate dal Daily Mail e furono oscurate dopo qualche ora. Pino Cabras ne scrive in un articolo pubblicato su Megachip del 29 Agosto 2013 intitolato. Cabras cita Roberto Quaglia e la sua teoria della“Legge delle prime ventiquattr’ore”. Nell’epoca dei mass media, informazioni reali e significative vengono occasionalmente riferite al pubblico da giornalisti in buona fede durante le prime ore che seguono un evento. Poi, una invisibile catena di comando evidentemente si attiva. E le notizie vere, ma scomode, scompaiono in fretta e per sempre dal proscenio dei media. Solo le notizie comode – non importa se vere o se false – rimangono in circolazione. Per capire il mondo diventa quindi particolarmente interessante soffermarsi proprio sulle notizie soppresse». Anche per il pezzo di Louise Boyle, è così. Fortuna che c’è il Webarchive. Il sottotitolo dell’articolo della Boyle recita così: “E-mail trapelate da un fornitore della difesa trattano di armi chimiche dicendo che “l’idea è approvata da Washington”.
L’articolo fatto sparire dal Daily Mail e tuttavia presente ancora in archivio riferisce testualmente: “Secondo Infowars.com, la e-mail del 25 dicembre è stata inviata dal direttore dell’area di sviluppo degli affari della Britam, David Goulding, al fondatore della società, Philip Doughty. Vi si legge: "Phil … Abbiamo una nuova offerta. Si tratta di nuovo della Siria. I Qatarioti propongono un affare interessante e giuro che l’idea è approvata da Washington. Dovremmo consegnare dell’armamento chimico (“cw” nell’originale, ndt) a Homs, una g-shell di origine sovietica proveniente dalla Libia simile a quelle che Assad dovrebbe avere. Vogliono farci dispiegare il nostro personale ucraino che dovrebbe parlare russo e realizzare una registrazione video. Francamente, non credo che sia una buona idea, ma le somme proposte sono enormi. Qual è la tua opinione? Cordiali saluti, David".
Importante sottolineare che la nuova offerta parla nuovamente della Siria. Quindi c’è stata già una prima volta? E quando? Una mail di questo genere confermata da più fonti accreditate e dall’intelligence britannica finiscono involontariamente per riconoscere il colpevole dei disordini in Medioriente: gli USA, Israele e il Quatar con l’Arabia Saudita che ha per altro pagato gruppi terroristici col fine di creare caos generale in Siria soprattutto nella zona curda già massacrata dal governo turco. In questa zona negli ultimi mesi sono state registrate migliaia di uccisioni, stupri e violenze, tutte avvenute per mano di terroristi.
L’articolo del “Daily Mail” precisava che: "Le e-mail sono state diffuse da un hacker malese che ha anche ottenuto i curricula degli alti dirigenti e le copie dei passaporti attraverso un server aziendale non protetto, secondo quanto riferito da “Cyber War News”». E per far capire quanto i ribelli siriani alleati degli Usa e del Qatar potessero essere spregiudicati (oltre che ben addestrati) nell’uso di armi chimiche, l’articolo incorporava anche un video nel quale questi provavano gli effetti delle armi chimiche sui conigli (il video mostra immagini particolarmente crude, attenzione)"..
Proprio in riferimento a questa vicenda il Ministro degli Esteri Siriano avrebbe detto all’Europa che è sbagliato aiutare i ribelli a produrre le armi chimiche in quanto conferire una simile conoscenza ai ribelli, manovrati dall’esterno avrebbero potuto usarla anche contro la stessa Europa. Una frase del genere pubblicata dal Daily Mail è stata completamente stravolta da tutta la stampa nazionale italiana. Come lo stesso Pino Cabras ci fa notare: "Le pagine online del 28 e 29 agosto 2013 di tutti i principali quotidiani italiani, ad esempio, titolano che “la Siria minaccia di colpire l’Europa con le armi chimiche”, distorcendo in totale malafede una frase di un politico siriano che diceva tutt’altro. Il viceministro degli esteri Faisal Maqdad criticava infatti i paesi che hanno aiutato «i terroristi» (ossia i ribelli jihadisti) ad usare le armi chimiche in Siria, ammonendo sul fatto che gli stessi gruppi nemici di Damasco «le useranno presto contro il popolo d’Europa». Tradotto: attenta Europa, ti stai allevando da sola le serpi in seno. La frase era correttamente riportata in mezzo all’articolo. Ma il lettore osservi qual è invece la cornice scelta da “La Repubblica” e da “La Stampa” (e tutti gli altri, compreso “Il Fatto Quotidiano”, fanno lo stesso): “Minaccia siriana: gas colpiranno l’Europa”. “Assad minaccia: useremo i gas”.
Ma se la stampa nazionale ignora, omette o stravolge affermazioni di somma importanza, possiamo pensare che l’Italia sarà neutrale in questa grande guerra del terzo millennio?
(Fonte: A.K.)
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Approfondimenti:
lenewsdiangeloiervolino.altervista.org
Il 1° Settembre un esperto militare in un'intervista al canale televisivo "Al Manar", ha confermato che il motivo del ritardo nella partenza dell’attacco da parte del presidente Obama sulla Siria non è stato quello presumibile di attendere il voto del Congresso.
La ragione è che tra il 30 e il 31 Agosto, la Siria, ha distrutto un US Air Force F-22 Raptor, e quattro missili "Tomahawk".
L’F-22 Raptor è il caccia più avanzato al mondo. Esso opera a un livello estremamente alto di altitudine e si sviluppa in velocità estremamente elevate. Questo è il motivo per il quale era impossibile abbatterlo.
Equipaggiato con armi che possono abbattere un nemico a distanza di 50 km. Ha la più recente tecnologia nel campo che lo rende completamente invisibile.
I Generali americani erano così scioccati perché è un velivolo altamente professionale come sono rimasti scioccati dalla intercettazione di 4 missili Tomahawk.
Un aereo militare statunitense si è schiantato nei pressi del confine con la Giordania, lanciando i missili in mare. Scrive il quotidiano "Los Angeles Times", circa l'abbattimento di un aereo F-22 Raptor.
Il giornale ha anche riferito che il 30 Agosto difese aeree siriane hanno abbattuto quattro missili americani "Tomahawk" col sistema russo anti-missile "Kevlar - 1".
Questi sono i primi missili antiaerei russi che hanno distrutto missili americani.
Secondo il giornale, la perdita di un moderno velivolo F-22 nel nord della Giordania e l'abbattimento di 4 missili è la ragione principale per l'improvviso ritardo di aggressione contro la Siria. Trasmette lo stesso messaggio l' "Oklahoma Post" citando fonti militari americane.
Un esperto militare John Reed Blu, ha detto ai giornalisti che la Siria non ha solo gli S-300, ma la versione aggiornata. Egli non ha escluso che la Siria dispone di un sistema S-400.
Questo evento è stato testimoniato anche da alcuni residenti della città siriana di Homs, che hanno confermato di aver udito il 30 di agosto, nel pomeriggio, il rombo dei tre aerei.
Un aereo era un MiG-23, il secondo un MiG-29, inviati ad intercettare l’aereo americano che era stato avvistato nei pressi delle acque territoriali siriane. Gli aerei americani erano a circa 20 miglia al largo della costa della Siria.
Ognuno di loro poteva in qualsiasi momento entrare nello spazio aereo siriano. Ma quando hanno notato gli aerei siriani che si avvicinavano, gli americani hanno cambiato rotta verso il mare.
Il 1° Settembre, ci sono stati altri episodi. E' ovvio che tali azioni da parte della US Air Force hanno testato la prontezza al combattimento del sistema di difesa aerea siriana, ma richiedono anche di trovare un varco dentro le difese che, ovviamente, non è stato trovato.
E' noto a tutti che le rampe di lancio in Siria sono gestite da esperti russi ben addestrati e che anche il personale siriano è ben addestrato.
(traduzione serbo-italiano google/Angelo Iervolino)
Fonte: http://www.vestinet.rs/najcitanije/vojska-sad-u-soku-obama-ustuknuo-jer-su-mu-rusi-oborili-f-22-i-4-rakete-tomahavk
Per ulteriori approfondimenti leggere qui:
http://lenewsdiangeloiervolino.altervista.org/blog/1125
Angelo Iervolino
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Approfondimenti:
lenewsdiangeloiervolino.altervista.org
Il 1° Settembre un esperto militare in un'intervista al canale televisivo "Al Manar", ha confermato che il motivo del ritardo nella partenza dell’attacco da parte del presidente Obama sulla Siria non è stato quello presumibile di attendere il voto del Congresso.
La ragione è che tra il 30 e il 31 Agosto, la Siria, ha distrutto un US Air Force F-22 Raptor, e quattro missili "Tomahawk".
L’F-22 Raptor è il caccia più avanzato al mondo. Esso opera a un livello estremamente alto di altitudine e si sviluppa in velocità estremamente elevate. Questo è il motivo per il quale era impossibile abbatterlo.
Equipaggiato con armi che possono abbattere un nemico a distanza di 50 km. Ha la più recente tecnologia nel campo che lo rende completamente invisibile.
I Generali americani erano così scioccati perché è un velivolo altamente professionale come sono rimasti scioccati dalla intercettazione di 4 missili Tomahawk.
Un aereo militare statunitense si è schiantato nei pressi del confine con la Giordania, lanciando i missili in mare. Scrive il quotidiano "Los Angeles Times", circa l'abbattimento di un aereo F-22 Raptor.
Il giornale ha anche riferito che il 30 Agosto difese aeree siriane hanno abbattuto quattro missili americani "Tomahawk" col sistema russo anti-missile "Kevlar - 1".
Questi sono i primi missili antiaerei russi che hanno distrutto missili americani.
Secondo il giornale, la perdita di un moderno velivolo F-22 nel nord della Giordania e l'abbattimento di 4 missili è la ragione principale per l'improvviso ritardo di aggressione contro la Siria. Trasmette lo stesso messaggio l' "Oklahoma Post" citando fonti militari americane.
Un esperto militare John Reed Blu, ha detto ai giornalisti che la Siria non ha solo gli S-300, ma la versione aggiornata. Egli non ha escluso che la Siria dispone di un sistema S-400.
Questo evento è stato testimoniato anche da alcuni residenti della città siriana di Homs, che hanno confermato di aver udito il 30 di agosto, nel pomeriggio, il rombo dei tre aerei.
Un aereo era un MiG-23, il secondo un MiG-29, inviati ad intercettare l’aereo americano che era stato avvistato nei pressi delle acque territoriali siriane. Gli aerei americani erano a circa 20 miglia al largo della costa della Siria.
Ognuno di loro poteva in qualsiasi momento entrare nello spazio aereo siriano. Ma quando hanno notato gli aerei siriani che si avvicinavano, gli americani hanno cambiato rotta verso il mare.
Il 1° Settembre, ci sono stati altri episodi. E' ovvio che tali azioni da parte della US Air Force hanno testato la prontezza al combattimento del sistema di difesa aerea siriana, ma richiedono anche di trovare un varco dentro le difese che, ovviamente, non è stato trovato.
E' noto a tutti che le rampe di lancio in Siria sono gestite da esperti russi ben addestrati e che anche il personale siriano è ben addestrato.
(traduzione serbo-italiano google/Angelo Iervolino)
Fonte: http://www.vestinet.rs/najcitanije/vojska-sad-u-soku-obama-ustuknuo-jer-su-mu-rusi-oborili-f-22-i-4-rakete-tomahavk
Per ulteriori approfondimenti leggere qui:
http://lenewsdiangeloiervolino.altervista.org/blog/1125
Angelo Iervolino
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