International Association of Lawers Against Nuclear Arms, osserva che il processo di disarmo nucleare si é arrestato da parecchi anni.
Le grandi potenze sviluppano armi nucleari sempre più sofisticate per mantenere la propria egemonia, mentre le piccole potenze studiano armi nucleari povere e spesso sviluppano armamenti chimici.
Della Siria si può osservare che non essendo stato firmatario del "Chemical weapons convention on the prohibition of developement, production, sockpiling and use of chemical wapons" del 1992 possa disporre di armi chimiche.
Cionondimeno la Siria ha accettato le ispezioni Onu, con le relative implicazioni inerenti l'articolo XII della Chemical Weapons Convention.
Pertanto, ogni ipotetico intervento di stato terzo, scavalcando Assemblea generale dell'Onu e ricorso alla Corte Internazionale, rappresenterebbe una violazione del diritto internazionale, ed é da escludersi da parte dei paesi civili.
Inviare una armata navale per bombardamenti e invasione onde unirsi a ribelli amici risulterebbe atto criminale da sottoporre alla Corte di Giustizia Internazionale.
Viene proposta, invece, come unica via di soluzione percorribile l'indizione di una conferenza internazionale, estesa al problema delle armi di distruzione di massa (che includono l'uranio impoverito, conseguentemente al pronunciamento dell'Onu del 10.09.2001, nonché della Società delle Nazioni del 1925, il quale configura dunque anch'esso una grave violazione del diritto internazionale), con particolare riguardo alla zona medioorientale, ed agli armamenti di Israele ed Iran.
"Occhio per occhio e il mondo diventa cieco." (Gandhi)
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