mercoledì 25 settembre 2013

Perché far morire così i cavalli? - Stop alle corse nei pali cittadini


A distanza di pochi giorni, ancora due inaccettabili decessi e altri ferimenti di cavalli partecipanti loro malgrado ai Pali cittadini. Questa volta a farne le spese sono stati Mamuthones, cavallo del Borgo di Santa Maria Nuova, morto con una orrenda caduta in pista ancora prima dell'inizio della gara del Palio di Asti, e l'abbattimento della cavalla Fanè feritasi durante le prove per la Giostra della Rocca di Monselice (PD).

In un solo giorno, due cadute letali per altri due cavalli innocenti. Senza alcun decoro, seguendo freddamente la logica dello "show must go on" il palio di Asti si è corso senza remore causando altre due brutte cadute, e il ferimento alla testa del cavallo Bucefalo. Una terza morte evitata per pura fortuna. Mentre il Palio di Monselice è fortunatamente stato annullato.

Oramai sono 13 le morti provocate in questi anni dal palio di Asti, e altrettante se non purtroppo in numero maggiore, quelle di tutti i Palii che infestano l'Italia.

“Come già ribadito precedentemente, la Lega Nazionale per la Difesa del Cane – afferma Paola Canonico Responsabile Equidi LNDC - invita le autorità a compiere tutte le indagini necessarie, affinchè “incidenti” come quello di Asti, dove il povero cavallo è stato ripetutamente frustato e spinto contro il canapo in cui è inciampato trovando la morte con una violenta capriola, non debbano più verificarsi.

Ci auguriamo che gli organizzatori, responsabili legalmente della sicurezza in gara, siano dovutamente perseguiti, che i Sindaci non pensino solo alla "cassa" ma anche al benessere di questi innocenti animali, compiendo scelte che neppure si possono definire impopolari dato che le persone cominciano finalmente a guardare con occhi diversi queste manifestazioni barbare e violente. Invitiamo i cittadini italiani a partecipare ai numerosi presidi che, come avvenuto per Monselice, possono spesso portare all'annullamento di queste orribili usanze.

Auspichiamo che siano per primi i cittadini a seguire l'esempio della città di Lodi, boicottando queste manifestazioni che si tengono unicamente sulla pelle di poveri cavalli indifesi, nella speranza che quanto prima diventino un lontano ricordo.

Guardando i video inerenti gli ultimi momenti di vita di Mamuthones, vissuti tra frustate e panico, non possiamo concedere nessuna attenuante a fantini, organizzatori e tutti coloro che sono i mandanti e i colpevoli di queste morti.

La cessazione delle manifestazioni ad alta velocità che vedono coinvolti i cavalli, che subiscono un enorme stress e un rischio per la salute devono essere quanto prima abolite, senza alcun genere di tolleranza o sostegno da parte delle Istituzioni e dei cittadini italiani”.

Marco Di Cosmo

(La Tua Voce)

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