domenica 8 marzo 2020

Siria. Idlib: la complessa situazione sul campo


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Penso che i Russi procedano passo dopo passo con prudenza per evitare una guerra totale, o addirittura un intervento della NATO, per cui lo stesso esercito siriano non è attrezzato e che porrebbe gravi problemi. Insomma il bicchiere è mezzo pieno, o mezzo vuoto, a secondo dei punti di vista.

Dall'inizio dell'offensiva russo-siriana verso Idlib  sono stati liberati 1600 km quadrati di provincia ed è stata messa in sicurezza l'autostrada M5 Damasco-Aleppo. In più la Russia ha fatto capire a Erdogan che non era il caso che approfittasse della posizione geografica della Turchia per inviare un corpo di occupazione, cosa che sarebbe perfettamente possibile visto che la Turchia ha il secondo esercito più potente della Nato in termini convenzionali. E come ha convinto fratel (musulmano) Erdogan? Facendogli secco con l'aviazione un intero battaglione. Poi tutti si sono messi d'accordo per dire che era stata l'aviazione siriana, ma secondo me  era stata quella russa. Un avvertimento politico che ha tramortito e scioccato Erdogan.

E non solo lui, evidentemente, visto che la UE ha fatto finta di nulla e persino gli Usa non hanno risposto alle richieste d'aiuto/minacce del  sultano di Ankara.


Infine Erdogan con molta probabilità ha fatto molti passi più lunghi della sua fama. Oltre che in Siria anche in Libia dove il suo interventismo non è ben visto nemmeno in certi ambienti del governo di Tripoli.

Per non contare il fatto che le sue recenti mosse a Idlib (mosse fallite) gli hanno alienato il sostegno di Russia e Iran che sono le due potenze che gli hanno salvato il culo durante il tentato colpo di stato.


Cosa che mi fa pensare a due alternative. 
1) Erdogan è mentalmente insano. Ma questo può valere per una persona, non per tutto un gruppo dirigente.  
2: La Turchia dopo aver evocato e sostenuto il mostro jihadista non sa più cosa fare per non ritrovarselo in casa incazzati (pur scontando il fatto che i caporioni jihadisti sono null'altro che dipendenti dei servizi segreti).


Idlib, anche per ragioni storiche, è stata usata sinora come una discarica di jihadisti, ma ora che Damasco ha deciso che è giunto il momento giusto per riprendersela, i nodi vengono al pettine.
(E.B.)

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Commento integrazione di F.G.:
"Su Idlib sarei più problematico. Non mi sembra che si siano fatti grandi passi avanti per l’irrinunciabile totale liberazione della provincia, del suo capoluogo e della cacciata dei terroristi. Credo che ancora una volta Erdogan l’abbia sfangata a restare in Siria, non solo ad Afrin e lungo la striscia assolutamente illegittima dei 35km x 100, di cui nessuno parla più. La Russia continua a cedere troppo, a far incancrenire la situazione con queste eterne tregue e questi rinvii, per non compromettere quel po’ di spago che Erdogan gli dà, mantenendo tutto il resto della corda nel campo Usa-Nato. In una  lunga intervista ad Assad si capisce  che lui ha una visione diversa. E’ intollerabile che si continui a cincischiare tra milizie radicali e milizie moderate e a non mettere in discussione la presenza di qualsiasi occupante, tutti terroristi..."

2 commenti:

  1. Commento di F.G.: "...che Erdogan sia mentalmente insano e da clinica psichiatrica non è detto. A me pare che sia un giocatore d’azzardo molto abile e spregiudicato, tanto è vero che, Russia o non Russia, è sempre riuscito a imporre i suoi progetti e a bilanciarsi tra Usa e Russia: Afrin, la zona cuscinetto di ben 35km per 100 in Siria, i tagliagole in Idlib. L’unica cosa che gli è andata storta è l’eliminazione dei curdi da un terzo della Siria da questi invasa. Ma qui il merito è degli americani… A mio avviso i russi, a volte, tentennano per eccesso di prudenza e sottovalutazione dei rapporti di forza..."

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  2. Commento integrazione di P.P.: "...dopo la prima batosta subita dall'Esercito Arabo Siriano a causa dei droni turchi, grazie ai mezzi e agli istruttori russi poi si è verificata quella che è stata chiamata "drone-rain": una pioggia di droni turchi abbattuti.
    Questo, più il battaglione azzerato più, con buona probabilità, qualche cosa che forse mai sapremo per certo, tipo l'azzeramento di qualche centro di comando turco in Siria, hanno spinto Erdogan a volare in Russia a chiedere una tregua (occhio: Erdogan è andato a Canossa, non Putin).
    Perché Putin gliel'ha concessa? Intanto non ha concesso nulla sul terreno ma ha costretto Erdogan a non mettere in discussione le riconquista siriane, poi lo ha costretto a rigiurare sul rispetto dell'integrità territoriale siriana, infine gli ha concesso una tregua che lo mette ancora più in difficoltà coi tagliagole. Al Qaida infatti non l'ha accettata e continua a provocare e di conseguenza l'esercito siriano ha liberato altre 3 cittadine mentre Erdogan non ha potuto aprire il becco.
    Si poteva far altro? Rapporti di forza? Se si arrivasse a un confronto diretto a tutto tondo con l'impero in MO, i rapporti di forza sarebbero nettamente a sfavore della Russia.
    Tocca quindi condurre una sorta di guerriglia con la combinazione di attente campagne militari e mosse diplomatiche, sfruttando gli errori e le contraddizioni interne del nemico..."

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