A poche ore dal verdetto di innocenza di Asia Bibi, le strade del Pakistan sono già prese d’assalto da centinaia di migliaia di fanatici islamici che reclamano la testa della cristiana. Anche i bambini partecipano alle proteste. Sono davvero impressionato da una simile folla di maschi inferociti contro una povera madre che per 9 anni è stata torturata e oppressa. Le chiese sono sotto massima allerta. È il momento per le cancellerie europee, scusate il francesismo, di tirare fuori le palle e di mettere in salvo Asia Bibi. Prima che quel cappio nella foto non glielo mettano davvero al collo.
Giulio Meotti
Una dichiarazione di Asia Bibi in carcere: "Un giudice, l’onorevole Naveed Iqbal, un giorno è entrato nella mia cella e, dopo avermi condannata a una morte orribile, mi ha offerto la revoca della sentenza se mi fossi convertita all’islam. Io l’ho ringraziato di cuore per la sua proposta, ma gli ho risposto con tutta onestà che preferisco morire da cristiana che uscire dal carcere da musulmana. «Sono stata condannata perché cristiana – gli ho detto –. Credo in Dio e nel suo grande amore. Se lei mi ha condannata a morte perché amo Dio, sarò orgogliosa di sacrificare la mia vita per Lui»”.
Integrazione:
Massimo del Papa
Servizio fotografico sulle proteste in Pakistan per l'assoluzione di Asia Bibi: https://www.facebook.com/
Commento di Giuse Barbaglia: "Vedendo queste foto terribili mi rendo conto veramente di quanto coraggio abbiano avuto i giudici nel dichiarare la non colpevolezza di Asia. Ora i governi le cancellerie occidentali si facciano avanti. E che caspita salviamo davvero questa donna straordinaria.
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