mercoledì 25 luglio 2018

La strategia della disinformazione programmata...





L’obiettivo della disinformazione mainstream  è quello di giungere alla "fabbrica del consenso”,  così definita da Noam Chomsky, ossia un sistema di propaganda estremamente efficace per il controllo e la manipolazione dell’opinione pubblica.

1. La strategia della distrazione: distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dal “potere” con un flusso continuo di informazioni, spesso insignificanti.

2. Creare il problema e poi offrire la soluzione: si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico, in modo che sia questa la ragione delle misure che si desidera far accettare.

3. La strategia della gradualità: per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.

4. La strategia del differire: un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, guadagnando in quel momento il consenso della gente per una sua applicazione futura.

5. Rivolgersi alla gente adulta come a dei bambini: la maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse un bambino di pochi anni o un deficiente.

6. Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione: sfruttare l’emotività per provocare un corto circuito dell’analisi razionale e del senso critico.

7. Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità: far si che la gente sia incapace di comprendere le tecniche ed i metodi usati per il suo controllo e il suo asservimento.

8. Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità: spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti.

9. Rafforzare il senso di colpa: far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile delle proprie disgrazie per insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In poche parole, indurre alla non-azione.

10. Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca: con le raccolte dati e pareri dei propri social e con finte petizioni il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca se stesso. Con la conseguenza di avere un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, superiore a quello che la gente esercita su se stessa.

Sembra quasi di vedere all’opera Winston Smith, il personaggio principale di 1984 di George Orwell, l’impiegato del Ministero della Verità, che aveva il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. 

La speranza è che si riesca ad evitare la fine di Smith, costretto a sottomettersi al Grande Fratello, il vertice del potere finanziario, i cui slogan più ricorrenti hanno un suono familiare: “la pace è guerra”, “la libertà è schiavitù”, “l’ignoranza è forza”, " la democrazia è potere ai partiti della grande finanza".

Testo inviato da Fernando Rossi


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