Antisionisti
uguale antisemiti è come antifascisti uguale antitaliani
Il
teorema anti-sionismo uguale antisemitismo, uno dei pilastri della
mobilitazione tesa a oscurare lo strisciante genocidio dei
palestinesi, è abusivo e ricattatorio per due ragioni inconfutabili.
La stragrande maggioranza degli ebrei in Palestina e nel mondo non è
semita, ma eurocaucasica (vedi Shlomo Sand “L’invenzione
del popolo ebraico”). Semiti sono gli arabi
e, quindi, anche coloro che si sono convertiti alla religione ebraica
(sefarditi). E parlando di semiti si parla di gruppo etnico e
linguistico (leggenda biblica: i discendenti di Sem, figlio di Noè,
poi installatisi in Medioriente e Nordafrica); mentre sionisti sono
coloro che propugnano lo Stato di Israele, Sion, in termini di
assoluta purezza di comunità e religione.
Assicurato
il disinquinamento di una manifestazione dedicata alla vittoria sulla
schiavitù, quanto meno mentale, da una presenza, non connotata da
fede, storia o identità comunitaria, bensì da incondizionato
sostegno a Israele, cioè a chi nega costituzionalmente, socialmente,
politicamente, economicamente, culturalmente, la libertà alla terra
invasa e occupata e al popolo oppresso, incarcerato e falcidiato da
70 anni, avremmo apprezzato la bonifica del corteo da parte di
correligionari o ex-correligionari di quegli inquinatori. Avremmo
applaudito di tutto cuore ebrei come il già menzionato Sand, i
Finkelstein, Pappè, Atzomon, gli Ebrei italiani contro
l’Occupazione e la tanta parte della comunità che non sottosta ai
ricatti dei caporioni romani. Ebrei dotati di tanto coraggio quanta
non ce l’ha il “manifesto” quando pubblica certe oscenità
(vedi sotto).
Perché
da bonificare e disinquinare, in questo fortemente autocelebrativo e
depistante 25 aprile, ce n’è stato quanto nelle stalle di Augia. E
di Ercole impegnato a rimuovere le scorie s’è vista l’ombra solo
nello spezzone palestinese e in quanti, anonimi, sinceri, senza i
cronici cerchiobottismi dell’opportunismo sinistro, a quella causa
ispirano la loro partecipazione.
Fulvio Grimaldi
(Fonte: http://fulviogrimaldi.blogspot.it/)
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