Armi
ad Al Baghdadi, via re Salman
Che
sia farina del suo sacco, o che sia il risultato del waterboarding
che gli sta facendo lo Stato Profondo, sostenuto dalla “sinistra”
cretina o complice, il viaggio del pupazzo col nido di un cuculo
diarroico in testa parrebbe preludere a una svolta epocale. 350
miliardi di dollari in armi, nei prossimi anni a chi non sa usarli
perché comanda un esercito di mercenari, regna su una massa di
schiavi, metà dei quali in rivolta nell’Est del paese, sarebbero
da usare contro il “terrorismo islamico” da parte di quella,
Saudia e succedanei, che è la madre di tutti i terrorismi islamici.
E’ come fornire al Dr.Jekill un ettolitro della pozione che lo
trasforma in Mr.Hyde per agevolare le sue scorribande assassine in
Siria, Iraq, Yemen, Libia e qua e là in Europa.
Il
paradosso è talmente assurdo e scandaloso da darci tutt’intera la
misura di cosa sia diventato, in termini di gioiosa
auto-sodomizzazione, il sistema mediatico occidentale che tale
paradosso affronta come se al Dr. Jekill fosse invece stato fornito
il vaccino contro ogni trasformazione in mostro necrofago. Eppure
cosa facciano i vaccini lo si sa bene. E lo sa bene Big Pharma che ha
appena commissionato a Bernini una statua a Beatrice Lorenzin.
E,
guarda caso, mentre The Donald si aggira tra sunniti decapitatori di
donne, fomentando la grande alleanza di tutti i sunniti decapit tori
di donne e di tutto ciò che di non sunnita gli capita sotto la
mannaia, perché facciano il favore a Israele di togliergli dai piedi
l’Iran scita che, come il resto degli sciti, il massimo del
terrorismo l’ha praticato con i fuochi d’artificio di capodanno,
ecco che a Manchester viene telefatto saltare per aria un ragazzo
libico con bomba. 22 ragazzi morti e oltre cento feriti mentre
stavano al concerto. Target centrato: concerti,.giovani incazzati con
i vecchi, Corbyn (Manchester è laburista) e Brexit “con
la quale Brexit sarebbe andato a ramengo il prezioso coordinamento
europeo dell’intelligence per combattere terrorismo ed estremismi
vari”.
Effetto collaterale: un po’ di
benzina sul sacro fuoco dello scontro di civiltà che ci arruola
tutti, seppure al traino e in catene, nelle armate della civiltà
superiore. Avete sentito? E’ ripartita la cantilena degli islamici
tutti cattivi, da cui quei pochi buoni, se vogliono che non li
affidiamo ai roghi salviniani, si decidano finalmente a prendere
sincere distanze.
Quale
è il collegamento? Beh, visto che al pupazzo giallo chiomato viene
fatto proclamare che dobbiamo tutti quanti fare la guerra al
terrorismo, a forza di decapitatori sunniti fuori e sorveglianza e
militarizzazione totali dentro, sotto la guida di chi dall’11
settembre in qua ci fotte col terrorismo, con l’esempio Manchester
ci si doveva dare una spintarella, no? Che vogliamo lasciare tutta
l’incombenza ai tagliateste sunniti? Anche stavolta, come ogni
volta, il terrorista era noto e seguito da Scotland Yard, Mi5 e Mi6,
la più efficiente attrezzatura spionistica del mondo (oltreché,
ovviamente, da Cia e Mossad), ma, a dispetto di smartphone connessi
anche spenti alla Questura, delle telecamere che ci spiano perfino
dai cartelloni pubblicitari e dai nostri frigoriferi (vedi “Report”
di lunedì 22 maggio) e nonostante l’andirivieni di Salman Abedi
tra Inghilterra e quell’oasi di pace e ordine che è la Libia,
guarda un po’ la sfiga, proprio in quei giorni e momenti nessuno se
ne curava. Tutti a festeggiare la rinnovata sinergia tra le
democrazie d’Occidente e della penisola arabica per farla finita
con quei regimi arabi, tirannici e terroristici, che si erano
permessi di emancipare le donne, garantire istruzione sanità,
scuola, casa e lavoro, avviarsi a un progresso davvero blasfemo.
Inaccettabili dittature, dicono a Riad e al “manifesto”.
La
rete. Di chi?
Dopodichè
si rimedia alla figuraccia, che tanto aveva innervosito la regina al
suo Garden Party, figuraccia aggravata dai servizi Usa e dal New York
Times che ci fanno sapere di essere stati i primi a sapere tutto
(noblesse oblige),
rastrellando un po’ di presunti radicalizzati e stupefatti parenti.
Così, almeno ex post,
ci si rivela occhiutissimi e si può ringhiare dell’esistenza di
una “rete”. E contro una rete che va fatto ? Ma è risaputo :
si mettono in strada 5000 soldati. Funzione? Individuare tra le
milionate che gli passano sotto il naso agli ingressi del metrò il
losco figuro dallo sguardo torvo che sicuramente nello zainetto tiene
5 chili di tritolo con chiodi.
Tutto
quello che vado scrivendo odora di stantìo, di deja
vue, di già detto. Come se tutti quanti non
sapessimo da almeno 16 anni, dall’11 settembre, attraverso Londra,
Madrid, Parigi, Bruxelles, Bali, Amman, Monaco, Berlino, che quelli
fanno rete. Magari
differiamo un tantino su chi è che fa rete…
Mai
una star
Invece
la cosa da dire, a essere originali quanto il signor de Lapalisse,
tanto che nessuno la dice per non sembrare banalotto, è una domanda.
Ma visto che queste orrende forze del male, come le stampigliano
Bush, Obama e ora Trump, proclamano incessantemente ai quattro venti
che ci faranno fare la fine in quanto sacrilegio, perverso e infedele
Occidente, com’è che se la prendono sempre e solo con coloro che
dell’Occidente sono meramente le comparse, i figuranti, le plebi,
la massa inerte, più spesso che no le vittime? Com’è che neanche
in uno dei mille attentati hanno cercato di sfondare i glutei di un
solo bonzo in posizione di qualche eminenza in Occidente? O uno dei
meccanismi che lo fanno funzionare. Che so, una banca, l’insegna di
una multinazionale, il cuoco di Obama, Lady Gaga che perverte animi e
corpi, Hillary o la su estetista (oltretutto colpevole di
inettitudine), Descalzi che intreccia danze con l’infame scita
Rouhani, un capoufficio della Roche, un fattucchiere della Monsanto,
qualcuno della Lockheed , quella degli F35, mentre beve mohjitos a
Bahia, un broker di Wall Street che rifila derivati a poveri arabi….
Non è
mai successo. Ah no, una volta è successo. Ad Amman, 9 novembre
2005, insieme ai soliti figuranti di una festa di nozze, saltarono in
aria due delegazioni incontratesi in segreto nell’hotel Radisson.
Ma quelli erano palestinesi e cinesi. E agli israeliani era stato
detto di lasciare l’albergo il giorno prima.
Al
sottostante link qualche immagine di Trump nel paese nostro alleato,
dove ci si insegna come combattere il malvagi. Occhio se avete lo
stomaco delicato. https://youtu.be/WZKpMVCrWsA
Trump in visita dalla madre di tutti i terrorismi sunniti,
decapitatori di donne innocenti, membri della triade
Us-Israele-Saudia che esordì l’11 settembre e da allora punta alla
soluzione finale.
Fulvio Grimaldi - www.fulviogrimaldicontroblog.i nfo
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