martedì 23 maggio 2017

Un reddito minimo va garantito ai disabili, agli abili va garantito un lavoro minimo



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La confusione è lungi dal diradarsi

Un reddito minimo va garantito ai disabili, come del resto già avviene. Agli abili va garantito un lavoro minimo. Anche per ottener questo, nulla di meglio che rendere democratico (pur con settant'anni di ritardo) il Pubblico Impiego: con l'introduzione del tempo determinato in ogni sua assegnazione, così da aprir pure, finalmente, il Potere Amministrativo e Giudiziario ad una partecipazione preparata, ampia ed interessata a far ben funzionare la società. Al contrario dei carrieristi pubblici, che spacciano per professionalità il loro professionismo: l'attaccamento ad un posto fisso che invece appartiene al popolo italiano e per questo al popolo deve periodicamente tornare.

Che professionalità possono avere i carrieristi pubblici?! Si sono impossessati a vita del Potere Amministrativo e Giudiziario, non essendo nemmeno in grado di capire e stabilire che quel ch'è Pubblico va assolutamente condiviso, partecipato, altrimenti perde il suo stesso carattere di Pubblico. Possono costoro definirsi professionali?!

Si tratta solo di professionisti: gente così attaccata al potere della loro casta che da settant'anni contraddicono in continuazione la nostra santa Costituzione. Se un Paese ha scelto la democrazia dicendo addio alla tirannide, come si può mantenervi il Potere Amministrativo e Giudiziario nelle mani di sempre gli stessi individui per tutta la loro vita?! Come si può accettare che il Pubblico Impiego abbia ancora quel disegno datogli dal duce e dal re ai tempi della dittatura e tirannide conclamate?!

Questa gente non dovrebbe soltanto vergognarsi per quel che ha fatto: per averci nascosto che la democrazia si basa tutta sul mandato temporaneo in un incarico pubblico, sia esso visto come un lavoro o come un ruolo di governo. E' il mandato temporaneo, l'incarico pro tempore, a fondare la democrazia. Il voto non è che una conseguenza.

Se a non saper cosa sia democrazia è un uomo comune è cosa assolutamente perdonabile. Ma che milioni di carrieristi, di professionisti, di strapagati esperti, professori, ricercatori, scienziati, non abbiano fatto altro che confonderci le idee, in tutti questi decenni, non è solo colpa grave ma un vero e proprio crimine contro l'umanità. L'intera nostra esistenza è stata inficiata dal voluto disordine intellettivo. Un esempio per tutti. Lo stesso continuo riversare il peso della distribuzione e garanzia del reddito sul settore privato piuttosto che su quello pubblico (luogo corretto ed elettivo per condividere ed includere) la dice lunga sulla distanza della vita che abbiamo vissuto ed ancora ci tocca vivere da quella che invece ci spettava. Adesso è tardi per rimediare ai danni del passato ma che almeno ora la verità venga fuori.

Perché chi ha sbagliato deve pagare. I carrieristi pubblici devono restituire al popolo impieghi, poteri e redditi senza manco fiatare. Civilmente, legalmente, pacificamente, il sottoscritto si adoprerà, come nei trascorsi vent'anni, finché campa, a denunciare l'evidente abominio di uno Stato il cui solo Potere Legislativo è democratico, concesso rigorosamente pro tempore, mentre il Potere Amministrativo e Giudiziario sono ancora nelle mani di una casta originatasi ai tempi del fascismo.


Danilo D'Antonio
Monti della Laga
0039 339 5014947


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Civilmente, legalmente, pacificamente, rendiamo democratico l'intero Pianeta!

Tanto per parlare, mi trovo al 20° giorno di digiuno per ottenere uno Stato democratico. Voi continuate pure a badare ai fatterelli vostri, a curarvi di problemi che nascono dalla mala pianta della tirannide. Da parte mia preferisco affrontarla la tirannide, perché solo dissolvendola non si avranno più problemi di sorta. Voi continuate a far finta di nulla, a fischiettare indomiti. Da parte mia faccio quel che devo, quel che sento di dover fare. Perché di notte voglio dormir certo d'aver fatto il possibile.

E quando giungerà la mia ora desidero poter salutare questa vita non con il tipico sguardo dell'idiota bensì fiero d'aver scoperto il Big Bug delle moderne società.


STATO DEMOCRATICO: APERTO E PARTECIPATO
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