domenica 16 febbraio 2014

Africa - Cooperanti umanitari, roba da signori




I cooperanti umanitari sono una comunità a parte, ben distinta dalla locale popolazione africana. Se si fa parte del circo umanitario si è bianchi e benestanti e si va sempre accompagnati su queste enormi jeep con il simbolo dell’ONG sulla fiancata con l’autista locale che fa da scorta. 


La vera Africa i bianchi di solito la vedono dal finestrino. Passando da un ufficio all’altro o facendo la spola nei punti sicuri: quartieri generali, bar, alberghi ecc. 

Stanno in case molto belle affittate dalla classe dominante locale. I cooperanti bianchi hanno cuochi, domestiche, giardinieri, tutto ciò ricorda i tempi del colonialismo. Però qui c’è la bella facciata umanitaria. Di sera tra i “volontari” si fanno delle grandi feste dove si mangia si beve, si balla, gira qualche canna, e si trova compagnia o con qualche collega o con qualche locale. Donne e uomini locali sono molto disponibili verso i cooperanti e le cooperanti (gay o etero ce n’è per tutti i gusti) che comunque fanno far loro una vita migliore di quella a cui sono abituati. 

Oppure semplicemente vengono pagati per le loro prestazioni. Dove c’è una missione Onu la prostituzione raggiunge i massimi livelli. Grandi feste tra bianchi e ricchi locali mentre a pochi kilometri si fa la fame o addirittura ci si spara. Una ragazza che ha lasciato disgustata questo “Circo umanitario” falso e cinico, racconta che una sera il suo capo missione annunciava a lei e a una collega che in un villaggio vicino avevano sparato su una loro ambulanza ferendo una donna. Poi concluse sorridendo eccitato -Ehi ragazze una roba del genere fa un grande effetto sui nostri donatori! Una sparatoria sull’ambulanza ci porterà un mucchio di soldi! - - Qualche sera dopo lo stesso capo ballava nudo ubriaco su un tavolo di un nightclub dove si svolgeva una festa.

AIUTI UMANITARI? A CHI? Un cooperante europeo di minimo livello percepisce non meno di 3500 dollari al mese + vitto viaggio e alloggio. Un africano dello stesso livello 250 dollari al mese senza vitto né alloggio. Di recente la Presidente di Amnesty International è andata in pensione e ha incassato una buonuscita di milioni di dollari.   Vi pare giusto? E’ questo sarebbe il Non Profit?
 Prima di fare qualche donazione pensateci bene!

  Mauro Veritieri


Se volete saperne di più leggete  “L’industria della Carità - Il volto nascosto della beneficenza” di Valentina Furlanetto Edizioni  “Chiare lettere”


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Commento di Gianni Donaudi: "Sì... ma poveretti... loro "non sono speciali" , loro "non hanno la presunzione di essere più bravi degli altri o i "bianchi buoni", i quali  non esistendo loro devono confermarlo..." , loro "...non sono monaci..." . Approfittare della miseria delle donne indigene? Ma loro " non sono mica froci..."

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