Scrive Alessandro Mezzano: A parte la documentazione di una giravolta etica,
politica ed umana della LEGA NORD che è indifendibile e che Maroni dovrebbe
considerare quando parla di pulizia, gli argomenti qui riportati nelle domande
che la lega faceva a Berlusconi, sono ancora di attualità per valutare chi era
e chi è Silvio Berlusconi!
Un vecchio articolo apparso sulla
PADANIA una quindicina di anni fa quando la Lega faceva la Lega
Berlusconi è un
mafioso ?
10 domande al Cavaliere per negarlo
Dai miliardi per comprare il terreno della futura Milano-2, alle società siciliane con parenti di Buscetta : al Signore di Arcore la parola. Spieghi, e sia chiaro.
10 domande al Cavaliere per negarlo
Dai miliardi per comprare il terreno della futura Milano-2, alle società siciliane con parenti di Buscetta : al Signore di Arcore la parola. Spieghi, e sia chiaro.
di Max Parisi
Basta. Basta con questa indicibile manfrina messa in piedi dai mezzi di comunicazione di massa sulle vicende giudiziarie - specialmente quelle palermitane - di Silvio Berlusconi.
È arrivata l'ora delle certezze definitive. Di seguito presento al signor Berlusconi una serie di domande invitandolo pubblicamente a rispondere nel merito con cristallina chiarezza affinché una volta per tutte sia lui in prima persona a dimostrare - se ne è capace - che con Cosa Nostra non ha e non ha mai avuto nulla a che fare.
A scanso di equivoci e strumentalizzazioni, già da ora - signor Berlusconi - le annuncio che nessuna delle notizie sul suo conto che leggerà in questo articolo è frutto di "pentimenti", e nessuna delle domande che le sto per porre si basa o prende spunto anche fosse in modo marginale dalle parole dei cosiddetti "pentiti".
Tutto al contrario, esse si basano su personali indagini e su documenti amministrativi che in ogni momento - se lo riterrà - potrò inviarle perché si sinceri della loro autenticità. Detto questo, prego, legga, e mi sappia poi dire.Partiamo da lontano, perché lontano inizia la sua storia imprenditoriale, signor Berlusconi.
Primo quesito :
Lei certamente ricorda che il 26 settembre 1968 la sua società - l'Edilnord Sas - acquistò dal conte Bonzi l'intera area dove di lì a breve lei costruirà il quartiere di Milano2. Lei pagò l'area circa 4.250 lire al metro quadrato, per un totale di oltre 3 miliardi. Questa somma, nel 1968 quando lei aveva appena 32 anni e nessun patrimonio familiare alle spalle, è di enorme portata. Oggi, tabelle Istat alla mano, equivarrebbe a 38 miliardi, 739 milioni e spiccioli. Dopo l'acquisto - intendo dire nei mesi successivi - lei aprì un gigantesco cantiere edilizio, il cui costo arriverà a sfiorare 500 milioni al giorno, che in circa 4-5 anni porterà all'edificazione di Milano2 così come è oggi. Ecco la prima domanda : signor Berlusconi, a lei, quando aveva 32 anni, gli oltre 30 miliardi per comprare l'area, chi li diede ? Inoltre : che garanzie offrì e a chi per ricevere tale ingentissimo credito? In ultimo: il denaro per avviare e portare a conclusione il super-cantiere, chi glielo fornì? Vede, se lei non chiarisce questi punti, si è autorizzati a credere che le due misteriose finanziarie svizzere amministrate dall'avvocato di Lugano Renzo Rezzonico "sue finanziatrici", così come altre finanziarie elvetiche che entreranno in scena al suo fianco e che tra poco incontreremo, sono paraventi dietro i quali si sono nascosti soggetti tutt'altro che raccomandabili. Sì, perché - mi creda signor Berlusconi - nel 1998, oggi, se lei chiarisse una volta per tutte, con nomi e cognomi, chi le prestò tale gigantesca fortuna facendo con questo crollare ogni genere di sospetto e insinuazione sul suo conto, nessuno e dico nessuno si alzerebbe per criticarla sostenendo che lei operò con capitali sfuggiti, per esempio, al fisco italiano e riparati in Svizzera, poi rientrati in Italia grazie alla sua attività imprenditoriale. Sarei il primo ad applaudirla, signor Berlusconi, se la realtà fosse questa. Se invece di denaro frutto di attività illecite, si trattò di risparmi onestamente guadagnati e quindi sottratti dai rispettivi proprietari al fisco assassino italiota che grazie a lei ridiventarono investimenti, lei sarebbe da osannare. Parli, signor Berlusconi, faccia i nomi e il castello di accuse di riciclaggio cadrà di schianto.
Secondo quesito :
Il 22 maggio 1974 - certamente lo ricorda, signor Berlusconi - la sua società "Edilnord Centri Residenziali Sas" compì un aumento di capitale che così arrivò a 600 milioni (4,8 miliardi di oggi, fonte Istat). Il 22 luglio 1975 la medesima società eseguì un altro aumento di capitale passando dai suddetti 600 milioni a 2 miliardi (14 miliardi di oggi, fonte Istat). Anche in questo caso, vorrei sapere da dove e da chi sono arrivati queste forti somme di denaro in contanti.
Terzo quesito :
Il 2 febbraio 1973 lei fondò un'altra società,la
Italcantieri Srl. Il 18 luglio 1975 questa sua piccola impresa diventò una
Spa con un aumento di capitale a 500 milioni. In seguito, quei 500 milioni
diventeranno 2 miliardi e lei farà in modo di emettere anche un prestito
obbligazionario per altri 2 miliardi. Signor Berlusconi, anche in questo caso le
chiedo: il denaro in contanti per queste forti operazioni finanziarie, chi
glielo diede? Fuori i nomi.
Quarto quesito :
Lei non può essersi scordato che il 15 settembre 1977 la sua società Edilnord cedette alla neo-costituita "Milano2 Spa" tutto il costruito del nuovo quartiere residenziale nel Comune di Segrate battezzato "Milano2" più alcune aree ancora da edificare di quell'immenso terreno che lei comperò nel '68 per l'equivalente di più di 32 miliardi in contanti. Tuttavia quel 15 settembre di tanti anni fa, accadde un altro fatto: lei, signor Berlusconi, decise il contemporaneo cambiamento di nome della società acquirente. Infatti l'impresa Milano2 Spa iniziò a chiamarsi così proprio da quella data . Il giorno della sua fondazione a Roma, il 16 settembre 1974,la futura Milano 2 Spa -
come lei senza dubbio rammenta - viceversa rispondeva al nome di Immobiliare San
Martino Spa, "forte" di un capitale di lire 1 (un) milione, il cui
amministratore era Marcello Dell'Utri. Lo stesso Dell'Utri che lei, signor
Berlusconi, sostiene fosse a quell'epoca un «mio semplice segretario personale».
Sempre il 15 settembre 1977, quel milione venne portato a 500 e la sede
trasferita da Roma a Segrate. Il 19 luglio 1978, i 500 milioni diventeranno 2
miliardi di capitale sociale. Ecco, anche in questo caso, vorrei sapere dove ha
preso e chi le ha fornito tanto denaro contante e in base a quali
garanzie.
Quinto quesito :
Signor Berlusconi, il cuore del suo impero,la
notissima Fininvest , certamente ricorda che nacque in due
tappe. Partiamo dalla seconda: l'8 giugno 1978 lei fondò a Roma la
"Finanziaria d'Investimento Srl" - in sigla Fininvest -
dotandola di un capitale di 20 milioni e di un amministratore che rispondeva al
nome di Umberto Previti, padre del noto Cesare di questi tempi grami (per lui).
Il 30 giugno 1978 il capitale sociale di questa sua creatura venne portato a 50
milioni, il 7 dicembre 1978 a 18 miliardi, che al
valore d'oggi sarebbero 81 miliardi, 167 milioni e 400 mila lire. In 6 mesi,
quindi, lei passò dall'avere avuto in tasca 20 milioni
per fondare la
Fininvest Srl a Roma, a 18 miliardi. Fra l'altro, come
lei certamente ricorda, la società in questo periodo
non possedeva alcun dipendente. Nel luglio del 1979 la Fininvest Srl , con
tutti quei soldi in cassa, venne trasferita a Milano. Poco prima, il 26 gennaio
1979 era stata "fusa" con un'altra sua società dall'identico nome, signor
Berlusconi: la
Fininvest Spa di Milano. Questa società fu la prima delle
due tappe fondamentali di cui dicevo poc'anzi alla base dell'edificazione del
suo impero, e in realtà di milanese aveva ben poco, come lei ben sa. Infatti la Fininvest Spa venne
anch'essa fondata a Roma il 21 marzo del 1975 come Srl, l'11 novembre dello
stesso anno trasformata in Spa con 2 miliardi di capitale, e quindi trasferita
nel capoluogo lombardo. Tutte operazioni, queste, che pensò, decise e attuò
proprio lei, signor Berlusconi.Dopo la fusione, ricorda
?, il capitale sociale verrà ulteriormente aumentato a 52 miliardi (al valore
dell'epoca, equivalenti a più di 166 miliardi di oggi, fonte Istat). Bene,
fermiamoci qui. Signor Berlusconi, i 17 miliardi e 980 milioni di differenza
della Fininvest Srl di Roma (anno 1978) chi glieli fornì? Vorrei conoscere nomi
e cognomi di questi suoi munifici amici e anche il contenuto delle garanzie che
lei, signor Berlusconi, offrì loro. Lo stesso dicasi
per l'aumento, di poco successivo, a 52 miliardi. Naturalmente le chiedo anche
notizie sull'origine dei fondi, altri 2 miliardi, della "gemella" Fininvest Spa
di Milano che lei fondò nel 1975, anno pessimo per ciò che attiene al credito
bancario e ancor peggio per i fondamentali dell'economia del Paese.
Sesto quesito :
Lei, signor Berlusconi, almeno una volta in passato tentò di chiarire il motivo dell'esistenza delle 22 (ma c'è chi scrive, come Giovanni Ruggeri, autore di "Berlusconi, gli affari del Presidente" siano molte di più, addirittura 38) "Holding Italiane" che detengono tuttora il capitale della Fininvest , esattamente l'elenco che inizia con Holding Italiana Prima e termina con Holding Italiana Ventiduesima. Lei sostenne che la ragione di tale castello societario sta nell'aver inventato un meccanismo per pagare meno tasse allo Stato. Così pure, signor Berlusconi, lei ha dichiarato che l'inventore del marchingegno finanziario, che ripeto detiene - sono sue parole - l'intero capitale del Gruppo, fu Umberto Previti e l'unico scopo per il quale l'inventò consisteva - e consiste tutt'oggi - nell'aver abbattuto di una considerevole percentuale le tasse, ovvero il bottino del rapinoso fisco italiota ai suoi danni, con un meccanismo assolutamente legale. Queste, mi corregga se sbaglio, furono le ragioni che addusse a suo tempo, signor Berlusconi, per spiegare il motivo per cui il capitale della Fininvest è suddiviso così.
È una motivazione, però, che a molti appare quanto meno curiosa, se raffrontata - ad esempio - con l'assetto patrimoniale di un altro big dell'imprenditoria nazionale, Giovanni Agnelli, che viceversa ha optato da molti anni per una trasparentissima società in accomandita per detenere e definire i propri beni e quote del Gruppo Fiat. In sostanza lei, signor Berlusconi, più volte ha ribadito che "dietro" le 22 Holding c'è soltanto la sua persona e la sua famiglia. Non avrò mai più motivo di dubitare di questa sua affermazione quando lei spiegherà con assoluta chiarezza le ragioni di una sua scelta a dir poco stupefacente. Questa: c'è un indirizzo - a Milano - che lei, signor Berlusconi conosce molto bene. Si tratta di via Sant'Orsola 3, pieno centro cittadino.
A questo indirizzo nel 1978 nacque una società fiduciaria - ovvero dedita alla gestione di patrimoni altrui - denominata Par.Ma.Fid.A fondarla furono due commercialisti, Roberto Massimo Filippa e Michela Patrizia Natalini. Detto questo, certo rammenta, signor Berlusconi, che importanti quote di diverse delle suddette 22 Holding verranno da lei intestate proprio alla Par. Ma.Fid. Esattamente il 10 % della Holding Italiana Seconda, Terza, Quarta, Quinta, Ventunesima e Ventiduesima, più il 49% della Holding Italiana Prima, la quale - in un perfetto gioco di scatole cinesi - a sua volta detiene il 100% del capitale della Holding Italiana Sesta e Settima e il 51% della Holding Italiana Ventiduesima.
Vede, signor Berlusconi, dovrebbe chiarirmi per conto di chila Par.Ma .Fid. gestirà questa grande fetta del Gruppo Fininvest e
perché lei decise di affidare proprio a questa società tale immensa fortuna.
Infatti lei - che è un attento lettore di giornali e ha
a sua disposizione un ferratissimo nonché informatissimo staff di legali
civilisti e penalisti - non può non sapere che la Par.Ma .Fid. è la
medesima società fiduciaria che ha gestito - esattamente nello stesso periodo -
tutti i beni di Antonio Virgilio, finanziere di Cosa Nostra e grande riciclatore
di capitali per conto dei clan di Giuseppe e Alfredo Bono, Salvatore Enea,
Gaetano Fidanzati, Gaetano Carollo, Carmelo Gaeta e altri boss - di area
corleonese e non - operanti a Milano nel traffico di stupefacenti a livello
mondiale e nei sequestri di persona. Quindi, signor Berlusconi, a chi finivano
gli utili della Fininvest relativi alle quote delle Holding in mano alla
Par.Ma.Fid.? Per conto di chi la Par.Ma .Fid. incassava i dividendi e
gestiva le quote in suo possesso? Chi erano - mi passi il termine - i suoi
"soci", signor Berlusconi, nascosti dietro lo schermo anonimo della fiduciaria
di via Sant'Orsola civico 3? Capisce che in assenza di
una sua precisa quanto chiarificatrice risposta che faccia apparire il volto - o
i volti - di coloro che per anni incasseranno fior di quattrini grazie alla
Par.Ma.Fid., ovvero alle quote della Fininvest detenute dalla Par.Ma.Fid. non si
sa per conto di chi, sono autorizzato a pensare che costoro non fossero estranei
all'altro "giro" di clienti contemporaneamente gestiti da questa fiduciaria,
clienti i cui nomi rimandano direttamente ai vertici di Cosa
Nostra.
Settimo quesito :
E’ universalmente noto che lei, signor Berlusconi, come imprenditore è "nato col mattone" per poi approdare alla televisione. Proprio sull'edificazione del network tivù è incentrato questo punto. Lei, signor Berlusconi, certamente ricorda che sul finire del 1979 diede incarico ad Adriano Galliani di girare l'Italia ad acquistare frequenze tivù. Lo scopo - del tutto evidente - fu quello di costituire una rete di emittenti sotto il suo controllo, signor Berlusconi, in modo da poter trasmettere programmi, ma soprattutto pubblicità, che così sarebbe stata "nazionale" e non più locale. La differenza dal punto di vista dei fatturati pubblicitari, ovviamente, era enorme. Fu un piano perfetto. Se non che, Adriano Galliani invece di buttarsi a capofitto nell'acquisto di emittenti al Nord, iniziò dal Sud e precisamente dallaSicilia , dove entrò in società
con i fratelli Inzaranto di Misilmeri (frazione di Palermo) nella loro
Retesicilia Srl, che dal 13 novembre 1980 vedrà nel proprio consiglio di
amministrazione Galliani in persona a fianco di Antonio Inzaranto. Ora lei,
signor Berlusconi, da imprenditore avveduto qual è, non può non avere preso
informazioni all'epoca sui suoi nuovi soci palermitani, personaggi molto noti da
quelle parti per ben altre questioni, oltre la tivù. Infatti Giuseppe Inzaranto, fratello
di Antonio nonché suo partner, è marito della nipote prediletta di Tommaso
Buscetta. No, sia chiaro, non mi riferisco al "pentito Buscetta" del 1984, ma al
super boss che nel '79 è ancora braccio destro di Pippo Calò e amico intimo di
Stefano Bontate, il capo dei capi
della mafia siciliana. Quindi, signor Berlusconi, perché entrò in affari -
tramite Adriano Galliani - con gente di questa risma? C'è da notare, oltre
tutto, che i fratelli Inzaranto sono di Misilmeri. Le dice niente, signor Berlusconi, questo nome? Guardi che glielo sto
chiedendo con grande serietà. Infatti proprio di
Misilmeri sono originari i soci siciliani della nobile famiglia Rasini che
assieme alla famiglia Azzaretto - nativa di Misilmeri, appunto - fondò nel 1955
la banca di Piazza Mercanti, la Banca Rasini.
Giuseppe Azzaretto e suo figlio, Dario Azzaretto, sono
persone delle quali lei, signor Berlusconi, con ogni probabilità sentiva parlare
addirittura in casa da suo padre. Gli Azzaretto erano - con i Rasini - i diretti
superiori di suo padre Luigi, signor Berlusconi. Gli Azzaretto di Misilmeri
davano ordini a suo padre, signor Berlusconi, che per molti anni fu loro
procuratore, il primo procuratore della Banca Rasini. Certo non le vengo a
chiedere con quali capitali - e di chi - Giuseppe Azzaretto riuscì ad
affiancarsi nel 1955 ai potenti Rasini di Milano, tenuto conto che Misilmeri è
tutt'oggi una tragica periferia della peggiore Palermo, però che a lei Misilmeri
possa risultare del tutto sconosciuta, mi appare inverosimile. Ora le ripeto la
domanda: si informò sulla "serietà" e la "moralità" dei nuovi soci - il clan
Inzaranto - quando tra il 1979 e l'80 diverranno parte fondamentale della sua
rete tivù nazionale?
Ottavo quesito :
Certo a lei, signor Berlusconi, il nome della società Immobiliare Romana Paltano non può risultare sconosciuto. È impossibile non ricordi che nel 1974 la suddetta, 12 milioni di capitale, finì sotto il suo controllo amministrata da Marcello Dell'Utri, perché proprio sui terreni di questa società lei darà corso all'iniziativa edilizia denominata Milano3. Così pure ricorderà che nel1976 l 'esiguo capitale di 12
milioni aumenterà a 500, e che il 12 maggio del 1977 salirà ulteriormente a 1
(un) miliardo, e che cambierà anche la sua denominazione in Cantieri Riuniti
Milanesi Spa. Come al solito, vengo subito al dunque: anche in questo ennesimo
caso, chi le fornì, signor Berlusconi, questi forti capitali per aumentare la
portata finanziaria di quella che era una modestissima impresa del valore di
soli 12 milioni quando la acquistò ?
Nono quesito :
Lei, signor Berlusconi, certamente rammenta che il 4 maggio1977 a Roma fondò
l'Immobiliare Idra col capitale di 1 (un) milione. Questa società, che oggi
possiede beni immobili pregiatissimi in Sardegna, l'anno successivo - era il
1978 - aumentò il proprio capitale a 900 milioni. Signor Berlusconi, da dove
arrivarono gli 899 milioni (4 miliardi e 45 milioni d'oggi, fonte Istat) che
fecero la differenza ?
Decimo quesito :
Signor Berlusconi, in più occasioni lei ha usato per mettere in porto affari di vario genere - l'acquisto dell'attaccante Lentini dal Torino Calcio, ad esempio - la finanziaria di Chiasso denominata Fimo. Anche in questo caso, come nel precedente riferito alla Par.Ma. Fid., lei ha scelto una società fiduciaria - questa volta domiciliata in Svizzera - al cui riguardo le cronache giudiziarie si erano largamente espresse. Tenuto conto della potenza dello staff informativo che la circonda, signor Berlusconi, mi appare del tutto inverosimile che lei non abbia saputo, circala Fimo di Chiasso, che è stata per lungo
tempo il canale privilegiato di riciclaggio usato da Giuseppe Lottusi, arrestato
il 15 novembre del 1991 mentre "esportava" forti capitali della temibile cosca
palermitana dei Madonia. Così pure non le sarà sfuggito che Lottusi venne
condannato a 20 anni di reclusione per quei reati. Tuttora è in carcere a
scontare la pena.
Ebbene , signor Berlusconi, se quel gangster finì in
galera il 15 novembre del '91, nella primavera del 1992 - cioè pochi mesi dopo
quel fatto che campeggiò con dovizia di particolari, anche circa la
Fimo , sulle prime pagine di tutti i giornali - il suo Milan "pagò" una
forte somma "in nero" - estero su estero - per la cessione di Gianluigi Lentini,
e usò per la transazione proprio la screditatissima
Fimo , fiduciaria di narcotrafficanti internazionali.
Perché, signor Berlusconi?
Ecco, queste sono le domande. Risponda, signor Berlusconi. Presto. Come ha visto, di "pentiti" veri o presunti non c'è traccia nei 10 quesiti. Semmai c'è il profumo di centinaia di miliardi che tra il 1968 e il 1979 finirono nelle sue mani, signor Berlusconi. E tuttora non si sa da dove arrivarono. Poiché c'è chi l'accusa che quell'oceano di quattrini provenne dalle casse di Cosa Nostra e sta indagando proprio su questo, prego, schianti ogni possibile infamia dicendo semplicementela
verità. Punto per punto, nome per nome. È un'occasione
d'oro per farla finita una volta per tutte.
Sappia che d'ora in poi il silenzio non le è più consentito né come imprenditore, né come politico, né come uomo.
....................
Commento di Maurizio Barozzi:
Basta. Basta con questa indicibile manfrina messa in piedi dai mezzi di comunicazione di massa sulle vicende giudiziarie - specialmente quelle palermitane - di Silvio Berlusconi.
È arrivata l'ora delle certezze definitive. Di seguito presento al signor Berlusconi una serie di domande invitandolo pubblicamente a rispondere nel merito con cristallina chiarezza affinché una volta per tutte sia lui in prima persona a dimostrare - se ne è capace - che con Cosa Nostra non ha e non ha mai avuto nulla a che fare.
A scanso di equivoci e strumentalizzazioni, già da ora - signor Berlusconi - le annuncio che nessuna delle notizie sul suo conto che leggerà in questo articolo è frutto di "pentimenti", e nessuna delle domande che le sto per porre si basa o prende spunto anche fosse in modo marginale dalle parole dei cosiddetti "pentiti".
Tutto al contrario, esse si basano su personali indagini e su documenti amministrativi che in ogni momento - se lo riterrà - potrò inviarle perché si sinceri della loro autenticità. Detto questo, prego, legga, e mi sappia poi dire.Partiamo da lontano, perché lontano inizia la sua storia imprenditoriale, signor Berlusconi.
Primo quesito :
Lei certamente ricorda che il 26 settembre 1968 la sua società - l'Edilnord Sas - acquistò dal conte Bonzi l'intera area dove di lì a breve lei costruirà il quartiere di Milano2. Lei pagò l'area circa 4.250 lire al metro quadrato, per un totale di oltre 3 miliardi. Questa somma, nel 1968 quando lei aveva appena 32 anni e nessun patrimonio familiare alle spalle, è di enorme portata. Oggi, tabelle Istat alla mano, equivarrebbe a 38 miliardi, 739 milioni e spiccioli. Dopo l'acquisto - intendo dire nei mesi successivi - lei aprì un gigantesco cantiere edilizio, il cui costo arriverà a sfiorare 500 milioni al giorno, che in circa 4-5 anni porterà all'edificazione di Milano2 così come è oggi. Ecco la prima domanda : signor Berlusconi, a lei, quando aveva 32 anni, gli oltre 30 miliardi per comprare l'area, chi li diede ? Inoltre : che garanzie offrì e a chi per ricevere tale ingentissimo credito? In ultimo: il denaro per avviare e portare a conclusione il super-cantiere, chi glielo fornì? Vede, se lei non chiarisce questi punti, si è autorizzati a credere che le due misteriose finanziarie svizzere amministrate dall'avvocato di Lugano Renzo Rezzonico "sue finanziatrici", così come altre finanziarie elvetiche che entreranno in scena al suo fianco e che tra poco incontreremo, sono paraventi dietro i quali si sono nascosti soggetti tutt'altro che raccomandabili. Sì, perché - mi creda signor Berlusconi - nel 1998, oggi, se lei chiarisse una volta per tutte, con nomi e cognomi, chi le prestò tale gigantesca fortuna facendo con questo crollare ogni genere di sospetto e insinuazione sul suo conto, nessuno e dico nessuno si alzerebbe per criticarla sostenendo che lei operò con capitali sfuggiti, per esempio, al fisco italiano e riparati in Svizzera, poi rientrati in Italia grazie alla sua attività imprenditoriale. Sarei il primo ad applaudirla, signor Berlusconi, se la realtà fosse questa. Se invece di denaro frutto di attività illecite, si trattò di risparmi onestamente guadagnati e quindi sottratti dai rispettivi proprietari al fisco assassino italiota che grazie a lei ridiventarono investimenti, lei sarebbe da osannare. Parli, signor Berlusconi, faccia i nomi e il castello di accuse di riciclaggio cadrà di schianto.
Secondo quesito :
Il 22 maggio 1974 - certamente lo ricorda, signor Berlusconi - la sua società "Edilnord Centri Residenziali Sas" compì un aumento di capitale che così arrivò a 600 milioni (4,8 miliardi di oggi, fonte Istat). Il 22 luglio 1975 la medesima società eseguì un altro aumento di capitale passando dai suddetti 600 milioni a 2 miliardi (14 miliardi di oggi, fonte Istat). Anche in questo caso, vorrei sapere da dove e da chi sono arrivati queste forti somme di denaro in contanti.
Terzo quesito :
Il 2 febbraio 1973 lei fondò un'altra società,
Quarto quesito :
Lei non può essersi scordato che il 15 settembre 1977 la sua società Edilnord cedette alla neo-costituita "Milano2 Spa" tutto il costruito del nuovo quartiere residenziale nel Comune di Segrate battezzato "Milano2" più alcune aree ancora da edificare di quell'immenso terreno che lei comperò nel '68 per l'equivalente di più di 32 miliardi in contanti. Tuttavia quel 15 settembre di tanti anni fa, accadde un altro fatto: lei, signor Berlusconi, decise il contemporaneo cambiamento di nome della società acquirente. Infatti l'impresa Milano2 Spa iniziò a chiamarsi così proprio da quella data . Il giorno della sua fondazione a Roma, il 16 settembre 1974,
Signor Berlusconi, il cuore del suo impero,
Sesto quesito :
Lei, signor Berlusconi, almeno una volta in passato tentò di chiarire il motivo dell'esistenza delle 22 (ma c'è chi scrive, come Giovanni Ruggeri, autore di "Berlusconi, gli affari del Presidente" siano molte di più, addirittura 38) "Holding Italiane" che detengono tuttora il capitale della Fininvest , esattamente l'elenco che inizia con Holding Italiana Prima e termina con Holding Italiana Ventiduesima. Lei sostenne che la ragione di tale castello societario sta nell'aver inventato un meccanismo per pagare meno tasse allo Stato. Così pure, signor Berlusconi, lei ha dichiarato che l'inventore del marchingegno finanziario, che ripeto detiene - sono sue parole - l'intero capitale del Gruppo, fu Umberto Previti e l'unico scopo per il quale l'inventò consisteva - e consiste tutt'oggi - nell'aver abbattuto di una considerevole percentuale le tasse, ovvero il bottino del rapinoso fisco italiota ai suoi danni, con un meccanismo assolutamente legale. Queste, mi corregga se sbaglio, furono le ragioni che addusse a suo tempo, signor Berlusconi, per spiegare il motivo per cui il capitale della Fininvest è suddiviso così.
È una motivazione, però, che a molti appare quanto meno curiosa, se raffrontata - ad esempio - con l'assetto patrimoniale di un altro big dell'imprenditoria nazionale, Giovanni Agnelli, che viceversa ha optato da molti anni per una trasparentissima società in accomandita per detenere e definire i propri beni e quote del Gruppo Fiat. In sostanza lei, signor Berlusconi, più volte ha ribadito che "dietro" le 22 Holding c'è soltanto la sua persona e la sua famiglia. Non avrò mai più motivo di dubitare di questa sua affermazione quando lei spiegherà con assoluta chiarezza le ragioni di una sua scelta a dir poco stupefacente. Questa: c'è un indirizzo - a Milano - che lei, signor Berlusconi conosce molto bene. Si tratta di via Sant'Orsola 3, pieno centro cittadino.
A questo indirizzo nel 1978 nacque una società fiduciaria - ovvero dedita alla gestione di patrimoni altrui - denominata Par.Ma.Fid.A fondarla furono due commercialisti, Roberto Massimo Filippa e Michela Patrizia Natalini. Detto questo, certo rammenta, signor Berlusconi, che importanti quote di diverse delle suddette 22 Holding verranno da lei intestate proprio alla Par. Ma.Fid. Esattamente il 10 % della Holding Italiana Seconda, Terza, Quarta, Quinta, Ventunesima e Ventiduesima, più il 49% della Holding Italiana Prima, la quale - in un perfetto gioco di scatole cinesi - a sua volta detiene il 100% del capitale della Holding Italiana Sesta e Settima e il 51% della Holding Italiana Ventiduesima.
Vede, signor Berlusconi, dovrebbe chiarirmi per conto di chi
Settimo quesito :
E’ universalmente noto che lei, signor Berlusconi, come imprenditore è "nato col mattone" per poi approdare alla televisione. Proprio sull'edificazione del network tivù è incentrato questo punto. Lei, signor Berlusconi, certamente ricorda che sul finire del 1979 diede incarico ad Adriano Galliani di girare l'Italia ad acquistare frequenze tivù. Lo scopo - del tutto evidente - fu quello di costituire una rete di emittenti sotto il suo controllo, signor Berlusconi, in modo da poter trasmettere programmi, ma soprattutto pubblicità, che così sarebbe stata "nazionale" e non più locale. La differenza dal punto di vista dei fatturati pubblicitari, ovviamente, era enorme. Fu un piano perfetto. Se non che, Adriano Galliani invece di buttarsi a capofitto nell'acquisto di emittenti al Nord, iniziò dal Sud e precisamente dalla
Ottavo quesito :
Certo a lei, signor Berlusconi, il nome della società Immobiliare Romana Paltano non può risultare sconosciuto. È impossibile non ricordi che nel 1974 la suddetta, 12 milioni di capitale, finì sotto il suo controllo amministrata da Marcello Dell'Utri, perché proprio sui terreni di questa società lei darà corso all'iniziativa edilizia denominata Milano3. Così pure ricorderà che nel
Nono quesito :
Lei, signor Berlusconi, certamente rammenta che il 4 maggio
Decimo quesito :
Signor Berlusconi, in più occasioni lei ha usato per mettere in porto affari di vario genere - l'acquisto dell'attaccante Lentini dal Torino Calcio, ad esempio - la finanziaria di Chiasso denominata Fimo. Anche in questo caso, come nel precedente riferito alla Par.Ma. Fid., lei ha scelto una società fiduciaria - questa volta domiciliata in Svizzera - al cui riguardo le cronache giudiziarie si erano largamente espresse. Tenuto conto della potenza dello staff informativo che la circonda, signor Berlusconi, mi appare del tutto inverosimile che lei non abbia saputo, circa
Ecco, queste sono le domande. Risponda, signor Berlusconi. Presto. Come ha visto, di "pentiti" veri o presunti non c'è traccia nei 10 quesiti. Semmai c'è il profumo di centinaia di miliardi che tra il 1968 e il 1979 finirono nelle sue mani, signor Berlusconi. E tuttora non si sa da dove arrivarono. Poiché c'è chi l'accusa che quell'oceano di quattrini provenne dalle casse di Cosa Nostra e sta indagando proprio su questo, prego, schianti ogni possibile infamia dicendo semplicemente
Sappia che d'ora in poi il silenzio non le è più consentito né come imprenditore, né come politico, né come uomo.
....................
Commento di Maurizio Barozzi:
Questa raccolta di accuse a Berlusconi, qui sopra riportata, ma
che senso ha alla vigilia di una elezione dove il più pulito ci ha la
rogna....?
Io personalmente e pur non conoscendo bene le varie questioni
accennate, posso anche condiderle e sottoscriverle tutte,
considerando il tipo di società in cui viviamo. E’ infatti praticamente
impossibile raggiungere e poi mantenere certe posizioni di potere senza agire in
malo modo nella nostra democrazia.
Tu, caro Mezzano, stigmatizzi le malefatte di Berlusconi, ma perché credi che un
De Benedetti ha raggiunto posizioni di potere e ricchezza con sano e corretto
agire?
Che tutte le Lobby e Consorterie siano individuabili nella sola P2
?
Credi che la vecchia DC ha governato con immacolata politica? Che
in Sicilia poteva sopravvivere, sia la DC che lo stesso PCI senza accordi e
inciuci con la Mafia?
Credi che i furfanti messi allo sbaraglio dal pool di mani pulite
nel 1992 erano i soli malfattori?
Stai scherzando, vero?
Che poi la magistratura,
dietro precise ed oscure manovre di natura anche internazionale, ha fatto
saltare alcuni stracci e altri no, è un altro discorso.
Non ti è mai venuto in mente che il PCI, con le sue cooperative, i
suoi traffici economico sociali di vario genere, “grattava” alla
grande?
Che il ladro Craxi aveva pienamente ragione con la sua chiamata di
correo per tutti, al Parlamento?
Le conosci le forze economiche e gli interessi che ci sono dietro
Bersani?
E di Casini e dell’impero Caltagirone cosa ne pensi? E del potere e
le malefatto del Vaticano? E del potere e le malefatte
dell’ebraismo?
E il MSI, pensi che era immacolato, dietro le cazzate che diceva il
guitto Almirante: “che un ladro andava carcerato, se era del Msi andava
fucilato”?
Chissà perchè i candidati missisti al parlamento e negli enti
locali, si sbranavano cannibalescamente tra loro per agguantare quei
posti?!!
Non ti è mai venuto in mente che i missisti spilluzicavano, là dove
potevano arrivare, loro poveri derelitti che a voti non contavano
niente?
Ti sei mai chiesto perchè i MSI strillava sul Secolo o nei comizi
contro gli scandali e i vari ladroni che di tanto in tanto venivano chiamati in
causa (soprattutto DC) sbraitando che dovevano andare in galera e poi invece
immancabilmente le commissioni al parlamento per decidere su la richiesta di
procedere con l’incriminazione, dove c’era il rappresentante missista,
puntualmente negavano questa possibilità?
CHE SENSO HA FARE UNA CLASSIFICA DI LADRONI IN UNA SOCIETA’ DI
LADRONI?
IN ITALIA SI ENTRA IN POLITICA PER MIGLIORARE LA PROPRIA
PROFESSIONE E PER ALCUNI PER METTERE LE MANI NELLE STANZE DEL POTERE. TUTTI NESSUNO ESCLUSO. POI LA MAGISTRATURA
PERIODICAMENTE NE INCRIMINA E FA VENIRE ALLA LUCE GLI SCANDALI CHE GLI
PARE.
QUI, CHIUNQUE VINCE LE ELEZIONI, SI ABBRACCERA’ CON QUEL CAMERIERE
BANCARIO DI MONTI, E CONTINUERANNO A DISTRUGGERE OGNI RESIDUO DI STATO SOCIALE.
STANNO RIPORTANDO GLI ANZIANI A
RACCATTARE AVANZI NEI MERCATI GENERALI PER POTER DEVOLVERE OGNI RISORSA DELLA
SOCIETA’ AI BANKSTERS COME FMI E BANCA MONDIALE PRETENDONO!!
E NOI PENSIAMO A BERLUSCONI A CUI SONO RIMASTI ANCHE POCHI ANNI DI
VITA ?
Maurizio Barozzi
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Commento ricevuto:
"La mia modesta riflessione di straniero (a cui l'ultimo governo di Burlesco ha respinto la domanda di naturalizzazione per "pericolo alla sicurezza della Repubblica") è che serve, ovviamente, sapere se -- sì o no -- il Re Burlesco è stato da sempre un uomo di paglia della mafia. Sbaglio? Il poter affermare tale fatto permetterebbe a screditare ancora di più lo Stato instaurato sul territorio dai liberatori del 45.
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Commento Ricevuto:
"Premesso che prendersela con Berlusconi è come prendersela col governatore di Milano ai tempi manzoniani, premesso inoltre che l'Italia, persa la reale indipendenza per le discordie tra i vari staterelli, per le ingerenze dello Stato Pontificio, per l'incapacità politica delle classi dirigenti delle ricchissime Repubbliche marinare ( Genova e Venezia in testa), non è in condizione di gestire una propria politica autonoma anche a causa della geopolitica delle globalizzazione, che non le permetterebbe azione alcuna di RISCATTO ( prima morale che politico), Il problema che si dovrebbe porre un uomo politico è il seguente: 1) Fare informazione al fine di trasformare la mentalità naturalmente servile degli italyoti vidioti. 2) Sorvolare su questi aspetti e puntare su una qualsiasi affermazione politica al fine di agire in qualche modo sugli eventi. 3) Studiare a fondo gli avvenimenti del passato più recente per cercare di capire quali sono gli elementi portanti dell'attuale situazione ( vedere ottimo video di Massimo Fini reperibile sul sito di Grillo). 4) Esaminare la situazione anagrafica italiana per capire le ragioni più profonde della crisi attuale. 5) INTERVENIRE ogni qual volta ci sia anche un minimo spiraglio di azione. A TAL FINE FACCIO PRESENTE CHE SONO GIACENTI IN OGNI UFFICIO COMUNALE ( per roma negli uffici dei municipi) LE RICHIESTE DI FIRME PER CIRCA DIECI REFERENDUM. TUTTI DI NOSTRO ESCLUSIVO INTERESSE. Ovviamente nessuna notizia trapela dagli organi ufficiali, minacciati TUTTI da questi referendum, che costituiscono, per il semplice fatto di esserci, una azione di GRUPPI al momento a me ignoti, che operano all'unisono coi nostri intenti. RICORDO CHE LE TRASFORMAZIONI SOCIALI AVVENGONO solamente IN QUESTA MANIERA. LENTE GRADUALI COME LA GOCCIA CINESE. ( Ricordare Congiura delle polveri,Boston, Bastiglia, san Sepolcro, etc.....) LA CHIACCHIERA è UTILE MA DEPRIMENTE." (gv)
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Commento ricevuto:
"La mia modesta riflessione di straniero (a cui l'ultimo governo di Burlesco ha respinto la domanda di naturalizzazione per "pericolo alla sicurezza della Repubblica") è che serve, ovviamente, sapere se -- sì o no -- il Re Burlesco è stato da sempre un uomo di paglia della mafia. Sbaglio? Il poter affermare tale fatto permetterebbe a screditare ancora di più lo Stato instaurato sul territorio dai liberatori del 45.
In ogni caso il tizio è un criminale per aver cretinizzato il popolo con la sua tv americana. Va da sé che un vero anti-comunista se ne sarebbe servito per diffondere la verità sul 45, quando il comunismo ha eseguito una nuova invasione mongola dell'Europa. È anti-comunista come lo era Churchill, cioè, nei fatti, assolutamente no." (Nich)
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Commento ricevuto:
"Gentile Nich, mi creda: la MAFIA, quella che intende lei, non esiste! (è solo folklore, inventato dai gazzettieri esteri!)
La mafia vera fu istaurata dai vincitori la guerra mondiale ponendola al potere, con la benedizione-avallo del Vaticano (che è loggia massonica di stampo mafioso): dc e pci, col corollario dei partitini varii - msi incluso - sono apparati della mafia. Mafia "american style", che snaturò l'essenza dello Stato, italiano (così plasmato dal Fascismo - anche questo limitato dalla massoneria monarchica e da quella vaticana).
Berlusconi è un frammento della gamma criminal-lombrosiana che da oltre oceano si è voluta per "governare" Italyland. Ometto modesto ma scaltro, arricchitto come i comunisti delle coop rosse, come Debenedetti e gli Agnelli, come i clan che oggi hanno in Monti il caporale. Prodi, altro furfante masson-mafioso come Ciampi e Draghi, ha dissipato l'IRI (la più grande organizzazione aziendale di proprietà dei cittadini italiani) svendendola ai suoi compari collegati, rossi-bianchi-verdi-gialli. Riprova? Le banche operanti in Italyland sono collegate via internet agli usurai senza bandiera, e spostano ogni giorno - senza pagare un centesimo di tasse allo stato italiano - immensi capitali, determinando le crisi ed i flussi produttivi, cioè condizionando l'economia e la vita di tutti i sudditi italiani." (AP)
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Commento Ricevuto:
"Premesso che prendersela con Berlusconi è come prendersela col governatore di Milano ai tempi manzoniani, premesso inoltre che l'Italia, persa la reale indipendenza per le discordie tra i vari staterelli, per le ingerenze dello Stato Pontificio, per l'incapacità politica delle classi dirigenti delle ricchissime Repubbliche marinare ( Genova e Venezia in testa), non è in condizione di gestire una propria politica autonoma anche a causa della geopolitica delle globalizzazione, che non le permetterebbe azione alcuna di RISCATTO ( prima morale che politico), Il problema che si dovrebbe porre un uomo politico è il seguente: 1) Fare informazione al fine di trasformare la mentalità naturalmente servile degli italyoti vidioti. 2) Sorvolare su questi aspetti e puntare su una qualsiasi affermazione politica al fine di agire in qualche modo sugli eventi. 3) Studiare a fondo gli avvenimenti del passato più recente per cercare di capire quali sono gli elementi portanti dell'attuale situazione ( vedere ottimo video di Massimo Fini reperibile sul sito di Grillo). 4) Esaminare la situazione anagrafica italiana per capire le ragioni più profonde della crisi attuale. 5) INTERVENIRE ogni qual volta ci sia anche un minimo spiraglio di azione. A TAL FINE FACCIO PRESENTE CHE SONO GIACENTI IN OGNI UFFICIO COMUNALE ( per roma negli uffici dei municipi) LE RICHIESTE DI FIRME PER CIRCA DIECI REFERENDUM. TUTTI DI NOSTRO ESCLUSIVO INTERESSE. Ovviamente nessuna notizia trapela dagli organi ufficiali, minacciati TUTTI da questi referendum, che costituiscono, per il semplice fatto di esserci, una azione di GRUPPI al momento a me ignoti, che operano all'unisono coi nostri intenti. RICORDO CHE LE TRASFORMAZIONI SOCIALI AVVENGONO solamente IN QUESTA MANIERA. LENTE GRADUALI COME LA GOCCIA CINESE. ( Ricordare Congiura delle polveri,Boston, Bastiglia, san Sepolcro, etc.....) LA CHIACCHIERA è UTILE MA DEPRIMENTE." (gv)
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